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Archivio storico. Università degli Studi di Torino Consorzio Universitario Piemontese
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Museo di Geologia

Nel fascicolo dei conti del 1881 sono presenti due note di pagamento del pittore Giulio De Stefanis per disegni, disegni in grande, dipinti e tempere ad uso del corso di Geologia.
Nel fascicolo dei conti del 1881 sono presenti due note di pagamento del geometra Arnaldo Verdola, per "disegni eseguiti in inchiostro di china, colori grassi e ad acquerello per il Museo Geologico".

Istituto giuridico

Sono in uso anche le denominazioni Istituto di scienze giuridico - politiche e Istituto di Esercitazioni nelle scienze giuridico-politiche.

Istituto di Medicina legale

Dal 1878 al 1903 è direttore del Laboratorio Cesare Lombroso; dal 1904 Mario Carrara. A partire dal 1878 i fascicoli consentono di seguire con continuità le acquisizioni di strumentazione scientifica, di preparati e forniture necessarie all’attività sperimentale, di reperti destinati alla didattica e al museo, nonché il pagamento di prestazioni d’opera finalizzate alla loro preparazione. La preparazione di crani e scheletri è documentata per almeno vent’anni (1879-1899) e risulta affidata a Carlo Bonino (1879), Felice Peraldo (1881 e 1882), Battista Bricco, custode del Museo Anatomico (1896), Giovanni Cabria, inserviente del Gabinetto di Medicina legale (1896 e 1899). Frequenti anche le attestazioni relative alla preparazione di maschere di cadaveri, tra le quali si segnala il «modello del capo dell’assassino Cavaglià appesosi» per cui ricevette £ 20 Edoardo Bonanate, formatore dell’Accademia, o di «getti in plastica» di cranî e cervelli. Ventitré oggetti, tra cui il cavo craniano in due parti di Villella, il cranio di Volta, il cervello di Gatti, una testa di prostituta sono elencati in una quietanza del 31 dicembre 1878 a firma di Agostino Caudana, che ricevette per il suo lavoro £ 368 (1879). Numerosi sono i pagamenti concernenti la ritrattistica e fotografia di criminali, carcerati, epilettici, alienati (1881-92). Vanno inoltre segnalati due ambiti di interesse di Lombroso non meno significativi: gli studi sull’origine della pellagra, a cui vanno ricondotti gli acquisti di mais sano e avariato, nonché il pagamento delle spese per la panificazione, affidata a panetterie sempre diverse (anni 1881-1888) e quelli su ipnotismo e spiritismo, cui è riferibile il pagamento di trenta lire a vantaggio di tale Achille Regis «per n. 6 sedute di ipnotismo, fakirismo e divinazione del pensiero» (anno 1892).
Nei conti del 1909 figurano il rimborso di £ 18 a Maria Clotilde Bertetti per 3 tavole murali ad acquerello con disegni di ferite; e di £ 20 a Ignazio De Fraja per un disegno acquerallato a colori. Nei conti del 1914 figura il rimborso di £ 120,05 al pittore Carlo Thermignon per l'esecuzione di sei tavole murarie ad acquerello.
Negli anni dal 1916 al 1920 è presente il solo elenco degli oggetti che si intende acquistare.

Clinica ostetrica

Nel fascicolo dei conti del 1878, anno di erogazione dei primi contributi da parte del neo-costituito Consorzio, è presente una dettagliata relazione del direttore D. Tibone sulla situazione, le attività, la dotazione strumentale della Clinica ostetrica. E' presente anche un "Inventario delle proprietà mobili dello Stato esistenti al 31 dicembre 1873", con successive aggiunte fino al 1877.
Nel fascicolo dei conti del 1883 sono presenti corrispondenza e una mappa relative all'ampliamento dei locali in uso alla Clinica, finanziati dal Consorzio con un assegno straordinario di £ 4.000 (1881-1883).
Nel fascicolo dei conti del 1895 è presente l'opuscolo "Guardia Ostetrica Permanente, via S. Massimo, 33. Rendiconto II dal 1° Novembre 1890 al 31 Dicembre 1894" (Torino, Tipografia Locatelli Angelo, 1895). Della pubblicazione è autore l'Istituto Ostetrico-ginecologico dell'Università, diretto da D. Tibone.

Segreteria del Consorzio

Spese per il funzionamento della Segreteria della Commissione amministrativa del Consorzio, quali acquisto di cancelleria, stampati e retribuzione del personale addetto.

Armamentario chirurgico, poi Clinica chirurgica operativa e Clinica chirurgica

La denominazione Armamentario chirurgico è utilizzata dal 1878 al 1902 e si riferisce agli strumenti chirurgici e alla apparecchiature acquistate a vantaggio delle Cliniche chirurgiche con sede presso l'Ospedale San Giovanni. Come illustra L. Bruno, direttore della Clinica chirurgica operativa, in lettera al rettore del 29 maggio 1896, prima dell'intervento del Consorzio, cioè a partire dal 1878, la Clinica chirurgica operativa non possedeva strumenti propri e il personale doveva avvalersi di quelli dell'Ospedale. Con lettera del 23 luglio 1896 il rettore ribadisce che il contributo del Consorzio è finalizzato a "fornire gl'istrumenti tanto per la clinica operativa, che per la clinica chirurgica". Dopo la morte di L. Bruno (1900), gli incarichi fino ad allora divisi tra Bruno medesimo e A. Carle sono riuniti nella persona del secondo.

Istituto di Anatomia umana normale

Sono in uso le denominazioni: Istituto anatomico, Istituto anatomico patologico (1878-1881), Museo d'Anatomia (1881), Museo di Anatomia normale (1883), Museo anatomico (1896), Gabinetto anatomico, Laboratorio di Anatomia umana normale.
Nel febbraio 1879 è presentato alla Commissione Amministrativa del Consorzio il progetto, redatto dal'architetto C. Ceppi, "per la costruzione di una galleria vetrata per uso di osservazioni microscopiche da annettersi al Teatro anatomico", nell'isolato dell'Ospedale San Giovanni. Superati alcuni ostacoli frapposti dalla direzione dell'Ospedale, l'opera è realizzata tra 1880 e 1881, ma, resasi necessaria una spesa superiore di £ 1000 rispetto al calcolo iniziale, il saldo dei lavori avviene soltanto nell'aprile del 1882.
In data 30 ottobre 1881 il professor C. Giacomini, direttore dell'Istituto anatomico, accompagna la richiesta di acquisto "di vetrini copraoggetti e di dimensioni molto cospicue" per preparati anatomici con l'illustrazione delle ricerche effettuate: "l'Istituto di Anatomia possiede i microtomi i più perfetti ed i più recenti per lo studio del sistema nervoso centrale. Però onde utilizzare con il maggiore vantaggio possibile i detti strumenti, egli è d'uopo che le sezioni microscopiche (le quali comprendono talora i due emisferi cerebrali dell'uomo) vengano tutte conservate e regolarmente numerate, per poter studiare le modificazioni di struttura che si osservano nei diversi punti".
In data 19 giugno 1882 il medesimo comunica al rettore "che coi sussidi dati negli ultimi anni all'Istituto anatomico io ho intrapreso una serie di ricerche sul sistema nervoso centrale, le quali mi hanno condotto ad importanti risultati in special modo riguardo a sezioni microscopiche dell'intero encefalo umano, disposte in serie e regolarmente numerate, le quali son forse le prime che si siano fatte, ed aprono un vasto campo allo studio dell'intima struttura di quest'organo. Ma l'esperienza mi ha dimostrato che tali studi, oltre a cure infinite, per le quali io consacro tutto il mio tempo e la mia pazienza, richiedono mezzi numerosi ...". Egli chiede dunque al Consorzio un sussidio di £ 3000 "destinate esclusivamente a provvedermi di materiale per le ricerche sul sistema nervoso centrale. Solo nei grandi Istituti d'Anatomia e largamente forniti tali studi oggidì potranno essere tentati con profitto della scienza, ed io crederei di venir meno ad un mio dovere se non cercassi di realizzarli nella scuola da me diretta, che vanta un Rolando, considerato, a giusto titolo, il padre della Neurologia moderna".
Il 12 giugno 1883 espone al rettore la necessità di dotare l'Istituto di un nuovo apparecchio per la macerazione rapida per la preparazione degli scheletri.
In data 1° giugno 1887 Giacomini illustra al presidente del Consorzio la situazione per cui, avendo il Ministero deciso di decurtare la dotazione dell'Istituto anatomico di £ 2.200 a vantaggio dell'Anatomia patologica, a decorrere dall'anno 1887-88, è costretto a chiedere al Consorzio un contributo maggiore rispetto agli anni precedenti.

Clinica psichiatrica e Museo Psichiatrico

Sono documentate spese sia della Clinica psichiatrica che del Museo psichiatrico nell'anno1897; del solo Museo nel 1905 e 1906.
In data 27 maggio 1889 Enrico Morselli, direttore della Clinica psichiatrica, chiede un contributo straordinario "per la istituzione di un Museo Antropologico ed Etnografico", che non gli è accordato.
In data 15 giugno 1896 Cesare Lombroso, direttore della Clinica psichiatrica (via Giulio, 22), manifesta l'esigenza di disporre di "un'altra piccola camera della lunghezza di circa 6 m, con annesso un piccolo locale per animali da esperienze". Il Consorzio non accorda tuttavia il contributo straordinario richiesto.

Gabinetto d'applicazione agli studi economici, poi Laboratorio di Economia politica

Tre lettere di Cognetti di Martiis con richiesta di fondi per poter istituire il Gabinetto: "esso dovrebbe raccogliere mediante acquisti e doni il più e il meglio de' "materiali" adatti per lo studio scientifico de' fenomeni economici. Non trattati e compendii, o altre simili esposizioni dottrinali, ma ... ad esempio gli atlanti, le tavole, i diagrammi ... inchieste italiane e straniere ... " (1-12-1891). Un elenco di materiale che si intende acquistare (1903).

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