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Descrizione archivistica
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Caduti nella Prima Guerra mondiale

Il decreto luogotenenziale 1° ottobre 1916, su proposta del ministro dell’Istruzione pubblica Francesco Ruffini, autorizzò i rettori a conferire le lauree ad honorem agli studenti caduti che avessero già compiuto l’intero corso di studi per il conseguimento della laurea medesima. Il Consiglio accademico, tuttavia, ritenendo che in tal modo un numero troppo esiguo di giovani fosse onorato, deliberò che fosse conferito un attestato d’onore a tutti i caduti, a qualunque anno appartenessero o appena laureati. La cerimonia si tenne nell’aula magna dell’Università il 25 marzo 1917, e riguardò i caduti di cui si fosse avuta notizia entro il 21 marzo. Tenne il discorso Ettore Stampini, autore anche del testo latino dell'attestato d’onore, e una relazione il rettore, Romeo Fusari.
Una seconda cerimonia di conferimento delle lauree ad honorem si tenne nell'aula magna dell'Università il 27 maggio 1918, una terza il 13 giugno 1920.
I distici latini scritti da Stampini sono riportati anche in apertura dell’epigrafe marmorea che reca la lista dei caduti commemorati, dedicata nel 1920 (e tuttora presente nella sala Mario Allara, al piano nobile del Palazzo del Rettorato).

Corrispondenza del 1916

Carte relative alla richiesta di dispensa dall'arruolamento del giardiniere Pietro Fontana, E' presente copia della richiesta di dispensa di Giacinto Geymet, inserviente dell'Istituto di Medicina legale, probabilmente acquisita da Mattirolo come modello per presentarne una analoga.

Schedario Firpo

Lo schedario è l'esito di un progetto di ricerca finanziato dal CNR e diretto da Luigi Firpo negli anni Settanta del Novecento, che è consistito nel censimento di manoscritti di interesse per la storia del pensiero politico conservati presso biblioteche e archivi italiani ed europei. Le chiavi di accesso fornite dalle schedine sono multiple: per data del documento censito; per autore o titolo; per istituto conservatore.
L'arco cronologico dei manoscritti censiti va dall'anno 1 al 1920, con prevalenza dal 1400 al 1855.

Monumenti e sottoscrizioni

Circolare che annuncia l'istituzione di un comitato a Torino per l'erezione di un monumento dedicato a Giovanni Prati, e ne elenca i membri.
Lettere circolari del Comitato per l'erezione di un monumento ad Alessandro Manzoni nella città di Lecco e del Comitato promotore per un monumento a Biagio G. Miraglia da erigersi a Napoli, contenenti la richiesta di donazioni.
Il Consiglio Accademico respinge la richiesta di Raffaele Cadorna, presidente del comitato per l'erezione di un monumento in ricordo della Spedizione in Crimea, di poter affiggere nei locali dell'università manifesti per le sottoscrizioni.

Fascicolo "Busti marmorei ai professori Concato e Colomiatti":
lettere di rappresentanti di università e istituti italiani di risposta all'invito all'inaugurazione dei busti collocati nel Palazzo rettorale.

Biblioteche

"Relazione amministrativa per l'esercizio finanziario 1925-26" relativa alla Biblioteca Nazionale.
Scambio di lettere relativo all'acquisizione di una "preziosa Collezione di rarità musicali", con manoscritti di Antonio Vivaldi e Alessandro Stradella, da parte della Biblioteca Nazionale, grazie al professore di musicologia Alberto Gentili, scopritore del fondo, e al dottor Roberto Foà, generoso mecenate, «che acquistò la collezione e la donò liberamente a questa Biblioteca, in memoria di un suo bambino [Mauro Foà] rapitogli da morte».
Scambio di lettere relativo all'ipotesi di trasferire la Biblioteca Nazionale nei locali dell'Officina Carte e Valori.

Locali

Pratica relativa al nuovo progetto, redatto da C. Ceppi, per la creazione di un locale da utilizzare come guardianìa, e alla ristrutturazione della bottega di Carlo Jest, che occupa i locali situati all'angolo formato da via Po e via Virginio. Sono conservati la planimetria e la relazione predisposti da C. Ceppi, il decreto del ministro che autorizza la spesa e la corrispondenza con la ditta appaltatrice dei lavori.
Altre carte riguardano: la riparazione di quella parte del tetto di Palazzo Madama che copre i locali occupati dall'Osservatorio Astronomico; il pagamento di lavori eseguiti nel 1872 e 1873 dal falegname Giacomo Negri nei locali della Biblioteca situata nel Palazzo; la fornitura di legna per l'Orto botanico.

Studenti caduti in Africa Orientale e studenti militari in genere

  • Studenti caduti (33 cc.)

Un gruppo di 18 carte è correlato alla circolare prot. n. 26379 del 22 dicembre 1937 che richiede l’invio degli elenchi del personale e degli studenti caduti per la conquista dell’Impero, al fine dell’aggiornamento del volume “Albo della Gloria”, in fase di ristampa. Sono segnalati cinque studenti: Francesco Azzi, Ernesto Beltramo, Fortunato Cesari, Gaetano Dall’Oro, Renato Pellati. Molte carte sono relative al ragioniere Dall’Oro, caduto nel settembre 1937, cui è conferita la laurea in Economia e commercio ad honorem.

Altre 15 carte sono relative al rimborso delle tasse agli studenti militari in A.O.I. e all’estensione di queste agevolazioni agli studenti che si trovino in servizio militare non isolato all’estero. Di questi è richiesto anche l’elenco dei caduti: si tratta del dottor Mario Trigari, iscritto al 3° anno della Scuola di perfezionamento in Ostetricia e ginecologia, e dello studente della Facoltà di Giurisprudenza Bruno Cavallotti, caduto in Spagna. È presente un ritaglio de «Il popolo d’Italia» del 21 ottobre 1938, p. 7.

Una lettera del 15 luglio 1938 di Lea Sornaga al rettore ricorda l’eroismo dello studente della Facoltà di Giurisprudenza Bruno Jesi, volontario in A.O.I.

  • Corsi preliminari navali (14 cc.): vademecum dattiloscritto Corsi preliminari navali per studenti universitari contenente la normativa di riferimento, i requisiti di ammissione, l'organizzazione. Sono presenti carte relative agli studenti Umberto Pedrini (non ammesso), Edgardo Basso, Enzo Busca, Cesare Grillo, Luigi Lavarino, Giuseppe Moriondo.
  • Richieste di dati su studenti militari (18 cc.): sono menzionati Italo Ingaramo, Emilio Bernini, Gianpaolo Mereghetti, Pietro Erzeg, Roberto Griselli, Roberto Griselli, Gracco Longoni, Luigi Scatolero, Antonio Boscarolli, Giovanni Daghero.

Esami verbali pubblici de' Professori di Metodo

Registro degli esami esami pubblici (1846-62).
Secondo quanto disposto negli articoli 3-7 del Regolamento annesso alle R. Lettere-Patenti n. 515 del 1° agosto 1844, che disciplinano lo svolgimento degli esami finali della Scuola superiore di Metodo, al termine del corso si tenevano una prova scritta su un argomento proposto dal professore di Metodo e un'interrogazione orale su tutte le materie del corso: la Metodica generale, la Metodica speciale, "i doveri dei professori di Metodo", "i principii della disciplina scolastica e delle regole con cui si governano le scuole" (art. 1).
Con rubrica.

Esami d'ammessione alla Scuola superiore di Metodo dal 13 luglio 1852

Registro degli esami d'ammissione alla Scuola superiore di Metodo (1852-61).
Ogni pagina presenta, per lo stesso candidato, i verbali delle due sedute in cui è diviso l'esame di ammissione, sulla base del R.D. 1281 del 24 ottobre 1851. Le materie oggetto d'esame nella prima seduta sono Botanica, Mineralogia e Zoologia; nella seconda Chimica, Filosofia razionale ed Elementi di Aritmetica e Geometria.
Con rubrica.

Esami d'ammessione alla Scuola superiore di Metodo dal 21 luglio 1848 al 7 novembre 1851

Registro degli esami d'ammissione alla Scuola superiore di Metodo (1848-51).
I primi due verbali sono redatti a mano su carta di risulta, mentre i successivi sono compilati su una base prestampata ad hoc. L'esame orale si svolge sulle materie di Botanica, Mineralogia, Zoologia, Chimica generale ed Elementi di Filosofia razionale, secondo la previsione delle R. Patenti del 1° agosto 1845, art. 7, e del Regolamento annesso, art. 2.
Alla carta 50 è certificata la chiusura del registro, poiché il R.D. 1281 del 24 ottobre 1851 aggiunge alle materie oggetto di interrogazione gli Elementi di Aritmetica e Geometria alle materie e dispone lo svolgimento dell'esame in due sedute.
Con rubrica.

Affari diversi

Tutte le carte sono relative alle iniziative promosse e coordinate dal "Comitato centrale di soccorso pei danneggiati dal terremoto della Calabria e Sicilia". Risulta attivo anche un "Comitato centrale piemontese". Col medesimo scopo si costituì un "Comitato universitario torinese", di cui è conservata una "Pubblicazione fatta a benefizio delle vittime del terremoto - numero unico", che dà conto nella prima pagina di tutte le iniziative intraprese nell'Università e presenta scritti di Francesco Ruffini, Giovanni Boccardi, R. Renier, P. Foà, G. P. Chironi, L. Pagliani, Italo Pizzi, Dino Mantovani, O. Zanotti Bianco, Benedetto Soldati, E. Giglio Tos, Giuseppe De-Luca.
Tra i provvedimenti assunti dal Ministero della Istruzione pubblica ci fu l'ammissione degli studenti già iscritti fino al 28 dicembre all'Università di Messina in altre università. Fu prevista l'erogazione di sussidi da parte del Comitato centrale a vantaggio di studenti delle province di Reggio e Messina iscritti in altri atenei, se in condizione di assoluto bisogno. Sono presenti elenchi di studenti di studenti recatisi a Torino dopo il terremoto (Giovanni Noto di Patti e Silvestro Giovanni Puleyo di Messina) e già iscritti prima (Alfredo Chiorando e Temistocle Jacobbi di Messina, Carlo Guerrero e Domenico Soffrè di Reggio Calabria, Antonio Crisafi di San Filippo del Mela). Non furono accolte, per mancanza dei requisiti economici, le domande di sussidio presentate da Alfredo Chiorando, Domenico Soffrè e Antonio Crisafi.
E' presente una lettera del comitato costituitosi a Padova per le onoranze al professore di Filosofia teoretica Giovanni Dandolo, vittima del terremoto a Messina.
Nel mese di agosto è data notizia del recupero tra le macerie della bandiera dell'Università di Messina.
Tanto la pubblicazione quanto carte del novembre 1909 ricordano la mobilitazione degli studenti di Medicina a soccorso delle popolazioni terremotate. Non è conservata la lista dei nomi.

Premi e lasciti

  • Indagini ministeriali su borse di studio e fondazioni (44 cc.). Gran parte della documentazione scaturisce dalla circolare n. 6819 del 12 novembre 1938 (40 cc.), che vieta alle Università di accettare lasciti e donazioni da ebrei, nonché di intestare a ebrei premi e borse di studio. Segue la richiesta di un elenco delle "istituzioni intitolate al nome di persone di razza ebraica che siano già state legalmente riconosciute prima delle recenti disposizioni". Un primo elenco è trasmesso al Ministero in data 7 dicembre 1938 e comprende: i premi "Professor Marco Vitalevi", "Dottor Daniele Vitalevi" e "Ingegner Moise Vitalevi", istituiti dal dottor Daniele Vitalevi; la borsa di studio "Attilio Loria", istituita dai coniugi Achille Loria e Adele Artom; il premio "Gino Segrè" dal Comitato per le onoranze al professor Gino Segrè; il premio di studio "Corrado Segre" dall'ingegner Guido Ghersina; il premio "Amedeo Sacerdote" da Teodoro e Rosetta Sacerdote; la borsa di studio "Pio Foà" dal Comitato per le onoranze al professor Pio Foà; la borsa di studio "dottor Ugo Fano" dal professor Gino Fano; la borsa di studio "Dottor Davide Todros" da Alice, Camillo e Attilio Todros; il premio "Simone Fubini" dal professor Simone Fubini; il posto di studio "Dottoressa Marianna Levi" dal colonnello Augusto Levi; il lascito "Professor Emilio Ottolenghi". Ulteriori indagini vengono disposte e da esse scaturisce la riconducibilità di altri due premi a ebrei, il professor Carlo Cipriani e le sorelle Rachele, Dorina ed Estella Torre. E' presente anche la circolare 4090 del 15 novembre 1937, che richiede la compilazione di schede sia per le fondazioni aventi personalità giuridica sia per premi, lasciti e borse. Non è conversata copia delle schede trasmesse al Ministero il 17 febbraio 1938. Con telegramma del 29 marzo 1938 il Ministero pone un quesito sull'esistenza di borse di studio o perfezionamento destinate a studenti stranieri che studino in Italia o per studenti italiani che studino all'estero. Il rettore segnala cinque borse destinate ai laureati per il perfezionamento in Italia o all'estero, in determinate discipline: si tratta delle borse intestate ad "Attilio Loria", "Arturo Farinelli", "dottor Ugo Fano", "Antonio Carle", borsa per i laureati della Facoltà di Magistero;
  • Richieste di informazioni sulle borse esistenti da parte della Federazione dei Fasci di Torino e del GUF del Cairo (Egitto);
  • Reale Collegio Carlo Alberto (17 cc.): oltre a corrispondenza ordinaria sul concorso per l'anno 1938-39, si segnala la discussione sull'ipotesi di modificare il regolamento rispetto al numero dei posti. La proposta del Consiglio direttivo, su cui il ministro chiede chiarimenti, è quella di diminuire i posti di Fondazione Regia da 100 a 34 e quelli di Fondazione Ghislieri da 22 a 8, al fine di adeguare le pensioni al costo della vita. Inoltre, in data 17 novembre il rettore si rivolge al ministro ponendo il quesito "se gli studenti razza ebraica ai quali è stata conferita negli anni precedenti una borsa di studio ... per tutta la durata degli studi possano tuttora usufruire della borsa di studio medesima".
  • Premi e sussidi "Balbo, Bricco e Martini" (6 cc.): corrispondenza con Ministero riguardo allo studente Luigi Cavallo, proposto per il premio "Balbo", ma oggetto di attenzione da parte della Questura. Si fa riferimento al fascicolo della rivista "La Civiltà Cattolica" contenente l'enciclica "Del Comunismo ateo" e ad annotazione ivi apposte dallo studente.
  • Donazione "Dottor Thomas Reid" (7 cc.), amministrata dalla Provincia di Torino: corrispondenza relativa all'utilizzo del reddito netto disponibile per l'anno 1937. La finalità della donazione prevede l'acquisto di strumenti per la Clinica oculistica universitaria e sussidi a favore di giovani medici e assistenti che ivi prestano la loro opera;
  • Borsa di studio "Davide Todros" (5 cc.): domanda di ammissione al concorso per il conferimento, corredata di allegati, da parte di Elisa Monti, studentessa del 3° anno della Facoltà di Economia e commercio; richiesta da parte di Attilio Todros di ricevere un'attestazione dell'istituzione nel 1927 della borsa di studio voluta da Alice, Attilio e Camillo Todros;
  • Borse di studio "Giuseppe Garibaldi" (8 cc.), gestita dalla Città di Torino e destinata a studenti poveri della Facoltà di Magistero appartenenti a famiglie di ex combattenti, con preferenza per orfani di guerra: il preside Francesco Cognasso segnala le studentesse Maria Zoccoletti e Giuseppina Pilone;
  • Sono inoltre presenti scambi di lettere con contenuto contabile sulla borsa di studio "Napoleone Muggia"; telegramma ministeriale e conseguente circolare rettorale ai presidi sul divieto di proporre candidature al Premio Nobel per la Pace (sono presenti due lettere circolari in francese dal Comitato norvegese, di cui una è l'avviso per presentare candidature per il 1939); richieste di certificati (Giuseppe Garzia, borsa di studio "Edoardo Perroncito", Domenico Pujatti, premio della fondazione Luigi Pagliani, Giacomo Donegani, premio Buscaglino).

Testi delle materie da insegnarsi nel 1858-59

Manifesto a stampa con "Elenco dei Chiar.mi Professori della R.a Università degli Studj di Torino, e delle materie che insegneranno nell'anno scolastico 1857-58", in cui la data è stata corretta in 1858-59 per essere riutilizzato nell'anno corrente.
Comunicazioni di singoli docenti circa gli argomenti dei corsi per l'anno 1858-59 suddivise per Facoltà.
Facoltà di Teologia: F. Barone, G. Ghiringhello, F. Parato, A. Serafino, V. Testa. Facoltà di Giurisprudenza: Pietro Luigi Albini, G. Buniva, G. Cesano, Francesco Ferrara, Luigi Genina, Pasquale Stanislao Mancini, Luigi Amedeo Melegari, Ilario Filiberto Pateri. Facoltà di Medicina e chirurgia: Paolo Andrea Carmagnola, G.E. Demichelis, Gioachino Giorgio Fiorito, S. Giordano, Lorenzo Girola, Giacomo Antonio Maioli, Sisto Germano Malinverni, Francesco Telesforo Pasero, C. Tomati.
Facoltà di Lettere e filosofia: Francesco Barucchi, Giovanni Maria Bertini, Bartolomeo Bona, Domenico Capellina, G. Flechia, T. Mamiani della Rovere, Giovanni Battista Peyretti, Bartolomeo Prieri, Ercole Ricotti, Tommaso Vallauri. Facoltà di Scienze fisiche e matematiche: A. Abbene, F. De Filippi, G.B. Erba, A. Genocchi, S. Gherardi, I. Pollone.

Rendiconti dei presidi 1857-58. Corrispondenza con il Ministero

Parte dei documenti è suddivisa in tre sottofascicoli con camicia originale e titolo, di cui due sono relativi al primo e al secondo trimestre. All'interno di essi sono raccolte, per Facoltà, le relazioni dei singoli professori, accompagnate dalle osservazioni dei presidi. Un terzo sottofascicolo comprende corrispondenza fra rettore e presidi, osservazioni del rettore sull'intero anno scolastico, la segnalazione degli studenti distinti nell'anno 1857-58 delle Facoltà di Lettere e filosofia, classe di Belle lettere, Scienze fisiche e matematiche, classe di Matematica, della Scuola di Farmacia.
Facoltà di Teologia: C. Banaudi, G. Ghiringhello, F. Parato, Carlo Luigi Savio, A. Serafino, V. Testa.
Facoltà di Giurisprudenza: Pietro Luigi Albini, G. Anselmi, G. Buniva, G. Cesano, G.E. Garelli della Morea, Carlo Placido Gariazzo, Luigi Genina, Antonio Lione, Giovanni Nepomucemo Nuytz, Ilario Filiberto Pateri, Matteo Pescatore, E. Precerutti, Giovanni Francesco Vachino.
Facoltà di Medicina e chirurgia: S. Berruti, G.S. Bonacossa, Paolo Andrea Carmagnola, C. Demaria, G.E. Demichelis, Gioachino Giorgio Fiorito, Scipione Giordano (presenta un "Regolamento per l'assistenza ai parti ed esercizio di esplorazione ostetrica"), Lorenzo Girola, Giacomo Antonio Maioli, Sisto Germano Malinverni, Francesco Telesforo Pasero, Alessandro Riberi, C. Tomati.
Facoltà di Lettere e filosofia, classe di Belle lettere: Francesco Barucchi, Bartolomeo Bona, Domenico Capellina, Casimiro Danna, T. Mamiani della Rovere, Bartolomeo Prieri, Ercole Ricotti, Tommaso Vallauri. Facoltà di Lettere e filosofia, classe di Filosofia: Domenico Berti, Giovanni Maria Bertini, Giovanni Battista Peyretti, Giovanni Antonio Rayneri, Carlo Emanuele Richetti.
Facoltà di Scienze fisiche e matematiche, classe di Scienze fisiche: A. Abbene, F. Chiò, F. De Filippi, S. Gherardi, G.G. Moris, R. Piria, A. Sismonda. Facoltà di Scienze fisiche e matematiche, classe di Matematica: V. Arnò, G.B. Erba, Camillo Ferrati, A. Genocchi, E. Martini, Luigi Federico Menabrea, I. Pollone, C. Promis, Prospero Richelmy.
Altre carte, con la stessa segnatura, costituiscono la corrispondenza fra rettore e ministro, fra cui si segnalano la minuta della relazione "Rendiconti dei Consigli delle Facoltà" e un elenco complessivo degli studenti distinti con le votazioni riportate.

Professori straordinari ed incaricati

Nomine e conferme a professore straordinario di: V. Testa, C. Avondo, T. Canonico, A. Marchini, Francesco Comba, Carlo Bacchialoni, Francesco Bertinaria, E. Precerutti, Bartolomeo Zavateri, L. Schiaparelli, Pier Camillo Orcurti, F. De Filippi (di Anatomia comparata), Brunone Daviso (cui era stato conferito precedentemente un incarico annuale), G.S. Bonacossa, Michele Peyrone, C. Peroglio, Luigi Calligaris. Nomine e conferme nell'incarico o nella supplenza di: G. Bruno, Giovanni Francesco Bosco (la sua successiva nomina a professore straordinario non avrà luogo perché la Camera dei Deputati nel 1863 delibera di non procedere più alla nomina di docenti della Facoltà di Teologia), E. Martini, G. Pacchiotti, Osvaldo Berrini, G. Timermans, L. Mattirolo, C. Sperino, Lorenzo Restellini, M. Coppino. Pratica relativa alla creazione di una seconda Clinica chirurgica e alla ripartizione degli insegnamenti fra i professori G. Pacchiotti e C. Sperino. Documenti relativi al corso di Grammatica araba tenuto da Luigi Calligaris, professore straordinario di Lingua arabico-volgare. Alla richiesta di fondi per stampare i testi del suo corso, il professor Calligaris allega una copia de "Il nuovo Erpenio. Parte 1°. Elementi. Lezione 1°. Segni grafici degli arabi".

Scuole ostetriche

  • Scuola di Ostetricia di Torino e documenti generali (8 cc.): circolare prot. n. 1123 del 12 febbraio 1938 “Corsi di aggiornamento culturale e pratico per le ostetriche”; diniego di rettifica della qualifica “ostetrica” anziché “levatrice” sui diplomi conseguiti anteriormente all’entrata in vigore del R.D.L. 1° luglio 1937, n. 1520, che all’art. 3 prevedeva appunto questa nuova denominazione; richiesta di iscrizione da parte dell’allieva ostetrica di nazionalità francese Benvenuta Cellario.
  • Scuola di Ostetricia di Novara (25 cc.): richiesta di dati stipendiali e previdenziali sul professor Luigi Bacialli, passato in qualità di professore ordinario all’Università di Bologna; nomina a direttore del professor Giovanni Paroli; mancato riconoscimento del titolo all’ostetrica svizzera Lina Bellevald; carte da cui risulta il passaggio di documenti delle allieve tra Torino e Novara. Sono menzionate le diplomate nel 1937-38: Marina Aghino, Maria Baccaglioni, Adele Bonomi, Maria Bosetto, Dina Braghini, Giovanna Caffino, Emilia Crivelli, Carolina De Gasperis, Giuseppina Errini, Bernardina Fornara, Antonietta Morganti, Augusta Pedroni, Caterina Sebastiani, Beniamina Scalet, Angela Squarini, Elsa Vallenzasca, Maria Zabarino; le rimandate: Maria Bonatto, Anna Rolando, Maria Zaccherini; le esaminate agli esami di ammissione per l’anno 1938-39: Francesca Alberalla, Fiorina Amaranto, Maria Bellogini, Triestina Bolchini, Orsola Borsani, Edmea Caffino, Margherita Cattaneo, Maria Cavallazzi, Teresa Corti, Ernesta Cortini, Regina Delzanno, Donata Di Molfetta, Maria Ferrari Trecate, Maria Garbarini, Elsa Massuè, Maria Noia, Alba Moscatelli, Emma Paglino, Giuseppina Prini, Serafina Ricalcati, Emilia Rinaldi, Secondina Saini, Maria Tacca, Ada Ursillo, Rosa Zanni. In una lettera del 7 dicembre 1938 il rettore Azzo Azzi fa notare al direttore della Scuola di Novara che, tra i documenti delle candidate che si sono presentate agli esami di ammissione per l’anno 1938-39, “mancano i documenti razziali, comprovanti che le richiedenti non appartengono alla razza ebraica”.
  • Scuola di Ostetricia di Vercelli (20 cc.): assistente volontario Giuseppe Rossi; nomina del direttore incaricato Enrico Crispolti e del commissario straordinario Letterio Biondo.

Disposizioni relative al personale insegnante. Professori ordinari, straordinari, incaricati, supplenti

Documenti relativi all’affidamento degli incarichi di Storia comparata delle Letterature neolatine (decreto ministeriale 25 ottobre 1876, n. 10.998) e Letteratura italiana (decreto ministeriale 25 febbraio 1877) ad A. Graf.
Corrispondenza con il Ministero della Pubblica istruzione circa la domanda di promozione a professore ordinario di Pedagogia avanzata da G. Allievo. Lo stesso Allievo si ritira dalla commissione esaminatrice del concorso a professore straordinario di Pedagogia nell'Università di Palermo.
Comunicazione del decesso di G.B. Peretti.
E. Garizio fa domanda a professore straordinario in Geografia ed Etnografia.
A. Capello chiede di essere confermato all'insegnamento di Storia della filosofia, incaricato ricevuto nel novembre '76 a seguito della morte del prof. G.M. Bertini e per il quale aveva avanzato domanda anche V. Papa.
Costanzo Rinaudo si assenta provvisoriamente dalle lezioni per malattia.
Incarichi di supplenza a: D. Pezzi in vece di G. Flechia per l'insegnamento di Storia comparata delle lingue classiche e neo-latine; V. Lanfranchi in vece di T. Vallauri per l'insegnamento di Letteratura latina; C. Rinaldo in vece di E. Ricotti per l'insegnamento di Storia moderna.
Elenco del personale insegnante confermato dal Ministero della pubblica istruzione per l'anno '76-'77, tra cui F. Rossi per Egittologia e V. Lanzone per Lingua araba.

Consiglio di Amministrazione

Minute delle convocazioni e ordini del giorno per le sedute del Consiglio di Amministrazione dal 1° febbraio al 17 ottobre 1938. Si segnala, per il 12 maggio, la discussione sulla "sistemazione dell'edificio di Medicina legale", in cui è coinvolto anche il Comune.
E' presente anche la convocazione per una riunione del 28 novembre, destinata "all'esame preliminare di talune questioni urgenti".

Rinnovo dei rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione di diversi organi e istituzioni, in scadenza il 28 ottobre 1938. Sono designati: per il Senato Accademico Luigi Abello, Paolo Greco, Luigi Guglianetti, Augusto Rostagni; per la Città di Torino Giovanni Zunino (di cui è conservata anche una richiesta di certificazione del medesimo mandato svolto nel biennio 1936-37 e 1937-38); per la Provincia di Torino Ottorino Uffreduzzi; per la Cassa di Risparmio di Torino Giuseppe Broglia; per il Consiglio delle Corporazioni Metello Rossi di Montelera.
Con la circolare n. 6720 del 2 novembre 1938 il Ministero dell'Educazione Nazionale richiede di indicare, per ciascun rappresentante designato, "la data di iscrizione al Partito e l'appartenenza alla razza italiana.".

Minutari della corrispondenza in partenza del presidente del Consiglio universitario

Minutari della corrispondenza in partenza, con rubrica.
Presidente del Consiglio universitario dal novembre 1848 è Cristoforo Negri, poi, dal 10 settembre 1849, Ferrante Aporti.
Il Consiglio universitario è istituito in ciascuna Università dal R.D. 4 ottobre 1848, n. 818 (riforma Boncompagni) ed è "... composto di un presidente scelto dal re, di cinque professori attuali od emeriti appartenenti alle cinque Facoltà, nominati dal re sopra altrettante terne formate dai Collegi delle Facoltà: a questi si aggiungeranno due membri che verranno nominati dal re e scelti tra le persone illustri per merito scientifico e letterario". E' previsto l'intervento con voto deliberativo del governatore del Collegio delle Provincie di Torino e con voto consultivo di un componente del Consiglio comunale (art. 17). L'art. 18 prevede dei meccanismi di avvicendamento tra i professori componenti. Il Consiglio universitario ha il compito di redigere i regolamenti speciali "per l'esecuzione delle leggi e dei regolamenti generali"; predisporre "d'accordo coi professori i programmi di ciascun corso" e trasmetterli al Consiglio superiore di pubblica istruzione; provvedere "all'amministrazione delle proprietà spettanti all'Università"; approvare annualmente i ripetitori su proposta dei consigli di Facoltà. Tra i componenti professori è scelto dal re il rettore dell'Università, con compiti prevalentemente di vigilanza sulla condotta degli studenti. Il Consiglio universitario non è più previsto dal R.D. 4 luglio 1857 "Nuovo regolamento per le attribuzioni dei rettori, vice-rettori, dei presidi e consigli delle Facoltà e delle segreterie delle Università del Regno".

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