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Descrizione archivistica
Orto botanico Vittorio Emanuele I (di Savoia)
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Ritratto di Maria di Savoia

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 29.3
  • Unità documentaria
  • 1839-01-29
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 29 gennaio 1839, in cui Bertoloni entra nei particolari dei ritrovamenti, relativi alla Reale infanta Donna Maria di Savoia, nel monastero delle Monache Francescane. Segue il resoconto del Prete Caudatario Pietro Lazzari, autorizzato dal Cardinale Oppizzoni, ad effettuare la ricerca. Si parla di un ritratto, che per tradizione è quello di Maria di Savoia, in cui però viene rappresentata S. Chiara, con l’aureola e l’ostensorio in mano. Il ritratto doveva avere carattere sacro, volendolo regalare al monastero. Bertoloni aggiunge che controllerà la somiglianza della Principessa con vari personaggi di Casa Savoia che ha avuto occasione di conoscere (Vittorio Emanuele I, Duchessa del Chiablese). Bertoloni informa Moris di avere acquistato dal Tognetti [per il Marchese di Saluzzo] il manoscritto del Cav. Serafino d’Arezzo sull’arte militare.
Spedirà le copie del tomo terzo della Flora. Si parla anche di un manoscritto del Rondelli.

Curriculum di Bertoloni

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 29.38
  • Unità documentaria
  • 1841-03-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 23 marzo 1841, che contiene un curriculum che Bertoloni compila per compiacere il Cav. Cesare di Saluzzo [probabilmente richiesto per conferirgli un’onorificenza]. Inizia da una lettera del 31 gennaio 1816, sottoscritta da Borgarelli, Segretario di Stato per gli Interni, in cui S.M. Vittorio Emanuele I (da Bertoloni supplicato per mezzo del dottore Giuseppe Auregi medico del Re) accordò l’accettazione della Cattedra di Botanica a Bologna. Nel 1822 il Re Carlo Felice concesse l’espatrio di Bertoloni e famiglia a Bologna. Segue l’elenco in dieci punti delle pubblicazioni. Seguono osservazioni su alcune piante, in particolare su Laserpitium garganicum. Bertoloni critica la Flora Napoletana di Tenore, le cui figure sono sovente imprecise (“mi viene la febbre conoscendone le inesattezze”). Non vuole dispiacere a Tenore e tace.

Rifiuto di Moris della cattedra di Botanica a Firenze. Proposta di Tenore per Parlatore.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.9
  • Unità documentaria
  • 1841-12-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 22 dicembre 1841. L’amicizia è come una pianta che va curata, ed è per questo che Parlatore rinnova il suo affetto a Moris mandandogli gli auguri di fine anno. Manda a Moris una copia stampata del discorso presentato a Firenze. Da un suo amico di Napoli, segretario del ministro degli Interni e amico di Tenore, Parlatore ha saputo che Leopoldo II sta cercando un botanico per la direzione dell’erbario di Firenze. La scelta era caduta su Moris, ma il Re del Piemonte, Vittorio Emanuele II, non ha voluto che lasciasse Torino. Savi non vuole lasciare Pisa, perché preferisce stare con il padre. Tenore avrebbe fatto il nome di Parlatore, il quale sarebbe felicissimo della nomina.