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Tesi del 1810

Per il grado di laurea: Carlo Giuseppe Luigi Ferrando, Paolo Graziano, Carlo Albino Petrini, Giacomo Antonio Rollando Perini, Domenico Francesco Serena e Giuseppe Antonio Maria Talentino Mussa.

Medicina e Medicina e chirurgia - Attestati di ammissione e diplomi di laurea

  • Attestato di ammissione alla Facoltà di Medicina rilasciato a Luigi Francesco Teppa (27 giu. 1810).
  • Diploma di Chirurgo ostetricante rilasciato a Edoardo Marchisio (4 ago. 1858).
  • Diplomi di laurea conferiti dalla Facoltà di Medicina e chirurgia a: Felice Isnardi (laurea, 11 ago. 1860; originale e duplicato), Teonesto Galvagno (laurea, 2 nov. 1886), Camillo Rosa (laurea, 11 lug. 1895), Giuseppe Calozzo (laurea, 24 lug. 1895), Alessandro Borzini (laurea, 25 nov. 1916), Carlo Felice Occhetti (laurea, 21 dic. 1920).

Tesi del 1810

Per il grado di laurea: Giovanni Antonio Secondo Badariotti, Guido Maria Bolzoni, Giovanni Battista Cane, Vincenzo Maria Felice Catti, Stefano Giovanni Costa, Antonio Francesco Cunietti, Stefano Dalmazzoni, Giovanni Giacomo Dalponte (2 copie), Giuseppe Petronilla Maria Davise, Luigi Giuseppe Pietro Depanis, Pietro Eula, Innocenzo Carlo Fedele Fenoglio (2 copie), Carlo Giuseppe Francesco Maria Ferruti, Felice Albino Florio-Sasso, Giovanni Antonio Giuseppe Maria Ippolito Forzani, Giuseppe Francesco Antonio Gallo, Pietro Isnardi, Carlo Amedeo Lavezeri, Giuseppe Mattirolo, Giuseppe Antonio Milanesio, Giovanni Antonio Minazio, Giovanni Moletti, François-Xavier Mounier, Paolo Antonio Bernardino Oddone, Carlo Rocchietti, Teobaldo Francesco Giuliano Roggeri (2 copie), Tommaso Sobrini, Giovanni Sola, Dionigi Ambrogio Tarella, Giovanni Antonio Vespasiano Uberti e Giovanni Paolo Luigi Maria Vitrotti.

Tesi del 1810

Per il grado di laurea presso la Facoltà di Lettere: Goffredo Casalis.

Tesi del 1811

Per il grado di laurea: Ignazio Anselmi, Giovanni Giacomo Balladore, Francesco Valeriano Barralis, Dionise-Joseph Bassot, Carlo Francesco Giuseppe Bellingeri, Carlo Giuseppe Bertero (3 copie), Felice Vittorio Bertola, Antonio Maria Bertolotti, Giovanni Federico Boeri, Giovanni Giacomo Silvestro Bonino, Paolo Sebastiano Bossolo, Carlo Gabriele Botto, Edoardo Giovanni Battista Bozzi (2 copie), Giovanni Anselmo Busto, Vincenzo Caccia, Felice Enrico Castagno, Gaetano Carlo Ceresole (2 copie), Giacomo Colombo, Giovanni Battista Venceslao Cominotto, Giovanni Maria Cordero (2 copie), Giuseppe Maria Craveri, Bartolomeo Carlo Della Riva, Michele Antonio Finella, Giuseppe Antonio Fracassi, Felice Venanzio Pasquale Galletti (2 copie), Giovanni Battista Galliano, Giuseppe Alberto Garroglio, Carlo Gilardino (2 copie), Filiberto Gismondi, Giuseppe Paolo Angelo Gola, Carlo Giuseppe Goria, Michele Grosso, Camillo Angelo Casimiro Manzone, Ottavio Giovanni Antonio Marchisio, Pierre Pascal Maria, Luigi Carlo Amedeo Nicola Merlini, Leandro Nizza, Carlo Giuseppe Panizza, Gilberto Vincenzo Candido Panizza, Enrico Benigno Michele Perini, Francesco Persico, Paolo Giovanni Nicolao Randone, Giuseppe Antonio Reyneri, Giuseppe Agostino Filippo Salvai, Bernardino Scatti (2 copie) e Felice Domenico Maria Schiari.

Tesi del 1811

Per il grado di laurea: Giuseppe Maria Bernardi (2 copie), Giovanni Berruti, Giuseppe Giacomo Cane, Giovanni Antonio Cucchietti, Louis Escoffier, Giuseppe Maria Faldella, Luigi Antonio Francesco Ferrero (2 copie), Pietro Andrea Gerbino Promis (2 copie), Pietro Giacinto Marchisio, Pietro Giovanni Agostino Pedemonte e Giuseppe Giovanni Pistono.

Tesi del 1812

Per il grado di laurea: Pietro Giacomo Maria Lazzaro Amey, Federico Barbaroux, Giovanni Maria Berruti, Gioacchino Vittorio Maria Boffano, Giovanni Antonio Bologna, Federico Francesco Domenico Bolognino, Paolo Bruna, Giovanni Francesco Domenico Calcagno (2 copie), Carlo Benedetto Canova, Stefano Conteri, Tommaso Francesco Giuseppe Elia, Giovanni Bernardo Maria Fissore (2 copie), Stefano Fissore, Giuseppe Giovanni Antonino Giamberti, Giusepe Gianoglio, Anacleto Ottavio Giusto, Angelo Michele Orecchia Spinola Calvi, Giovanni Michele Peyretti, Francesco Antonio Luigi Rambaudi, Giuseppe Scarzelli, Paolo Antonio Scotta e Victoir Hospice Vérani.

Tesi del 1812

Per il grado di licenza: Vittorio Roero di Cortanze.

Tesi del 1812

Per il grado di laurea: Jacques-Augustin Bellot, P.D. Benedetto Berutto, Felice Bracco, Pierre Chaplet e J.B. Hodel.

Poesie del 1812

  • Per la licenza di Vittorio Reineri di Lagnasco, 1 sonetto;
  • per la laurea di Ignazio Costa, 1 elegia di Giovanni Ubertalli (2 copie, di cui una sola con indicazione di responsabilità).

Tesi del 1813

Per il grado di laurea: Giuseppe Antonio Ametis, Gregorio Giacomo Lorenzo Maria Vittorio Baretti, Giovanni Battista Berruti, Giuseppe Bertolone, Giovanni Domenico Bobbio, Carlo Luigi Bonino, Jean-Ludovic Borson, Francesco Domenico Alessio Boschi, Giuseppe Brofferio, Luigi Castagnone, Giuseppe Chiarena, Nicolao Clasen, Nicolas Curtet, Giuseppe Maria Angelo Gaspare De Rolandis, Jean-André Delserre, Alessandro Felice Favre, Giovanni Battista Ferrero, Giuseppe Felice Ferrero, Joseph Forestier, Felice Maria Formento, Giacomo Federico Girodo, Joseph-Martin Grange, Antoine-Louis-Hippolyte Lebloys de Rosier, Vittorio Lepora, Giorgio Lisderi, Giuseppe Maria Luigi Odone, Giovanni Battista Pio, Antonio Maria Piumatto, Luigi Rebuffo, Pietro Giacomo Maria Recanzone, Joseph Taisseire, Pasquale Faustino Trucchi, Carlo Giuseppe Varese e Giuseppe Tommaso Vinassa.

Tesi del 1814

Per il grado di laurea: Giuseppe Filippo Allardi, Gaetano Ansaldi (2 copie), Georges-Antoine Dardel (2 copie), Giovanni Andrea Pio Maria Dentis (2 copie), Giovanni Faule, Giuseppe Maurizio Stefano Ferrero (2 esemplari frutto di stesure successive) e Giovanni Battista Marocco.

Tesi del 1814

Per il grado di laurea: Perpetuo Lorenzo Alessio, Luigi Maria Arri, Pietro Tommaso Maria Barone, Carlo Giuseppe Odoardo Casuzzi, Giuseppe Antonino Corte, Felice Vittorio Leone Maria Craveri, Giuseppe Maria Fornasio (2 copie), Luca Secondo Gallo, Giuseppe Francesco Fedele Porro, Francesco Giovanni Gaudenzio Raseri, Giovanni Gaspare Rossi (2 copie), Carlo Francesco Maria Scrimaglia e Giovanni Andrea Alessandro Veggi.

Magistrato della Riforma e Consiglio Universitario

Deliberazioni, verbali delle adunanze.
"Organo di origine medievale, riorganizzato da Emanuele Filiberto in coincidenza con la riapertura a Torino dell'Università nel 1571, [il Magistrato della Riforma] fu oggetto, nel sec. XVIII, di nuovi provvedimenti che ne precisarono ulteriomente le competenze. In particolare le costituzioni per l'Università di Torino, promulgate nel 1720, e quelle successive, emanate nel 1729 e ancora nel 1772, ne fissavano le attribuzioni in materia di buon governo dell'Università e direzione del pubblico insegnamento in tutto lo Stato, anche tramite la creazione di riformatori nelle province [...]. Tali competenze si estendevano all'esercizio di un diretto controllo sugli insegnanti, sulle loro nomine e promozioni, sui contenuti del loro insegnamento con relativi interventi di censura. Soppresso in periodo francese e ripristinato nel 1814, il Magistrato della Riforma venne definitivamente abolito nel 1847 all'atto dell'istituzione, con patenti 30 novembre 1847 del Ministero della Pubblica istruzione." (notizie tratte dalla Guida generale degli Archivi di Stato italiani, Archivio di Stato di Torino). Con il R.D. 4 ottobre 1848, n. 818, di riforma della pubblica istruzione, si prevede che il ministro sia assistito nelle sue funzioni da un Consiglio superiore di istruzione pubblica di si cui specificano composizione e competenze (artt. 7-16). In ciascuna Università sono istituiti i Consigli universitari (artt. 17-27), composti da un presidente scelto dal re, cinque professori appartenenti alle cinque Facoltà, cui si aggiungono due componenti nominati dal re e scelti "tra le persone illustri per merito scientifico e letterario". Alle sedute del Consiglio universitario di Torino interviene, con voto deliberativo, anche il governatore del collegio delle Provincie di Torino. Al Consiglio universitario spetta l'elaborazione dei regolamenti speciali di ciascuna Facoltà sulla base delle leggi e dei regolamenti generali vigenti. Tra i consiglieri professori è scelto dal re il rettore.

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