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Descrizione archivistica
Parlatore, Filippo
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Testo delle relazioni al Congresso degli Scienziati di Pisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.23
  • Unità documentaria
  • s.d.
  • Parte diOrto botanico

Lettera senza data e località di invio. La lettera non è autografa, perché Savi deve tenere il letto, essendo colpito da reumatismi, che gli consentono solo di apporre la firma. Ha ricevuto i processi verbali riveduti da Moris [dell’argomento si parla nelle lettere n. 311.5 (14 ottobre 1841) e 311.6 (25 marzo 1842); la data della presente può pertanto essere collocata tra le due]. Savi allude ad alcuni problemi creatisi con il lavoro di Parlatore.

Raccomandazione per la marchesa Mussaye.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Targioni Tozzetti, 342.7
  • Unità documentaria
  • 1842-05-04
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 4 maggio 1842. Targioni raccomanda alla gentilezza della famiglia Moris la marchesa De La Mussaye, dama francese, che verrà a Torino per un periodo di soggiorno. Potrebbe avere bisogno di un medico, essendo stata in passato gravemente ammalata e pertanto Targioni prega Moris di trovargliene uno abile, qualora fosse necessario. Parlatore si è installato a Firenze ed ha iniziato a lavorare.

Associazione per il Nuovo Giornale Botanico Italiano.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Targioni Tozzetti, 342.8
  • Unità documentaria
  • 1843-11-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 28 novembre 1843. Targioni manda a Moris e a Colla una piccola nota di suo nipote, studente all’Università di Pisa. Verrà presto inviato il programma per l’associazione al Nuovo Giornale Botanico Italiano, come deciso al Congresso di Padova. Parlatore dovrebbe avere scritto a Moris per avere il suo consenso ad essere inserito nell’elenco dei collaboratori.

Piante nate da semi brasiliani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.8
  • Unità documentaria
  • 1841-03-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 7 marzo 1841. Appena terminata la semina a fine mese, De Visiani spedirà a Moris le piante promesse. Tra le piante che l’esperto e diligente signor Lisa gli manderà, De Visiani gradirebbe averne qualcuna nata dai semi brasiliani. Sempre del Brasile vorrebbe poi avere un certo numero di pezzi di legno, non più grandi di uno o due pollici, possibilmente di colori molto diversi. Con pazienza è riuscito a costruire un calamaio con frutti americani; il piatto dovrebbe essere preparato con legni diversi tra di loro, che De Visiani spera di avere da Moris. Si tratta di un capriccio, cui tiene molto. Le piante spedite da Burdin sono arrivate mezze morte. Se Parlatore passa per Torino, De Visiani prega Moris di salutarlo e dirgli di scrivergli da Ginevra e da Parigi.

Proposta per i libri di testo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.49
  • Unità documentaria
  • 1847-11-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 24 novembre 1847, in cui lo scrivente, interpellato da S. E., fa alcune osservazioni sul nuovo regolamento. Per quanto riguarda i libri di testo è dell’opinione che sarebbe necessario aprire alle opere degli autori stranieri, piuttosto che servirsi unicamente dei testi locali, che a volte farebbero torto al paese, se oltrepassassero i confini. S.E. ha notato che De Notaris era estremanete triste e il cavaliere Peveraro gli ha spiegato il motivo; generosamente S.E. gli ha ottenuto una gratificazione straordinaria di 400 lire. De Notaris attende con impazienza l’arrivo di Parlatore, per fargli vedere alcune Glumacee che ritiene nuove. Ha somministrato alla sua ragazzina, affetta da grippe, del tartaro emetico ed ora sta meglio. L’arcivescovo ci ha invece lasciata la pelle. La città è in esultanza, non tanto per la morte dell’arcivescovo, persona ben vista da tutti, ma per la caduta del vicario generale Guala, esecrato da tutti.

Raccomandazione per Luigi Poggio

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Cesati 78.29
  • Unità documentaria
  • 1857-12-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Vercelli il 3 dicembre 1857, in cui Cesati raccomanda a Moris un suo giovane amico, studente di Medicina e appassionato botanico, Luigi Poggio, che nel tempo libero vorrebbe poter frequentare le serre dell’orto botanico, non essendovi nell’attuale stagione piante in fase vegetativa. Cesati ha incontrato per qualche ora il professor Parlatore.

Malattia di De Notaris. Botanici defunti di recente.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.95
  • Unità documentaria
  • 1866-09-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Trobaso il 7 settembre 1866. De Notaris si vergogna del tanto tempo trascorso da che non scrive a Moris. Non è la smemoratezza, ma l’abbattimento morale e il tedio della vita. Lo stato di salute si va sempre più deteriorando. Il male è nella parte sinistra del torace. Un medico gli ha riscontrato un danno ad una valvola cardiaca. Si farà visitare anche dal professor Restellini, che è a Intra. Il ministro gli ha offerto il trasferimento a Napoli, ma De Notaris non se la sente. Ha saputo che Matteucci è diventato presidente della Società italiana delle Scienze; dovrebbe anche lui votare per l’ammissione di Parlatore. Per la cattedra di Napoli si fa il nome di Caruel, uomo senza carattere. Tutti sanno come il suo Prodromo alla Flora Toscana sia un lavoro fatto a spese del lavoro fatto in precedenza da quanti si sono occupati veramente della flora della regione. L’anno in corso è fatale per i botanici. Se ne sono andati Montagne, Greville, Gasparrini, Mettenius, Heyland e altri. Si tratterrà ancora a Trobaso, perché vorrebbe terminare un lavoro sulle Desmidiaceae.

Invio di begonie a De Candolle.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.24
  • Unità documentaria
  • s.d.
  • Parte diOrto botanico

Lettera senza data e località di invio. Alfonso De Candolle aveva chiesto a Savi di fargli avere esemplari delle numerose begonie del suo giardino. Il pacco fu affidato a Ferdinando Rosellini affinché lo consegnasse a Moris, che lo avrebbe fatto pervenire a De Candolle. Nel frattempo quest’ultimo pregò Savi di fargli avere il pacco tramite Parlatore. Savi vorrebbe sapere che fine ha fatto il pacco.

Congresso degli Scienziati a Padova. Passaggio a Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.7
  • Unità documentaria
  • 1842-08-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 15 agosto 1842. Savi, al fine di incontrare Moris, andrà al prossimo Congresso degli Scienziati che si terrà a Padova, pur essendo così lontano dalla sua dimora. Andando a Padova, passando per Genova, sarebbe comodo per Savi fermarsi a Torino, per vedere l’erbario di Moris e il giardino. Chiede di fargli sapere se tra il 20 e la fine del mese sarà ancora a Torino. Savi ha pubblicato una nota sul Giornale Agrario di Toscana, in cui evidenzia la differenza tra Araucaria ridolfiana e A. brasiliana. Lo dimostrerà ancora meglio a Padova, avendo a disposizione uno strobilo di quest’ ultima, raccolto da Guillemin in Brasile. Invia a Moris e signora i saluti personali, del babbo e del fratello Paolo. Nel post scriptum elenca alcuni personaggi toscani che saranno presenti a Padova: Ridolfi, Antinori, Amici padre e figlio, il principe di Canino, Parlatore, Mossotti, Pilla, Lavagna e lo scrivente.

Viaggio in Sardegna. Acquisto dell’erbario Serafino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.4
  • Unità documentaria
  • 1849-06-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 26 giugno 1849. Requien spera che Moris non abbia subito disagi dagli avvenimenti politici del tempo. Non ha ancora ricevuto le raccomandazioni per il nord della Sardegna e per Cagliari e perciò non ha potuto visitare i luoghi previsti; purtoppo ora la stagione botanica è quasi finita. Spera che Parlatore abbia fatto avere a Moris le piante che gli ha spedito. Ha acquistato l’erbario Serafino. Nel prossimo inverno Requien se ne starà tranquillo a Bonifacio. Spera che Moris continui il suo lavoro su Flora Sardoa. Sollecita l’invio dei cataloghi dell’orto torinese, delle pubblicazioni di Colla e della piante sarde cha da tempo ha richiesto. Non ha più notizie di Sismonda. Prega Moris di chiedere all’abate Gazzera di inviargli le sue osservazioni numismatiche e il volume del Congresso degli Scienziati. Su un piccolo foglio incollato alla lettera gli chiede ancora informazioni su alcune località intorno a Bonifacio e sull’isola Tavolara.

Criticità del giardino di Genova.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 243.47
  • Unità documentaria
  • 1843-11-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 20 novembre 1843. De Notaris ritirerà nell’ufficio di Bonafous le piante che Moris gli ha spedito. Gli è stato modificato l’orario delle lezioni, come da sua richiesta. Peveraro è stato a Genova ma De Notaris non è riuscito a parlargli del giardino. Tornerà alla carica con il marchese Serra. Rimanda a Moris la tavola dell’Isias, perché non sa come aggiustare “lo sconcio” del disegno. Spedirà quanto prima 10 esemplari dell’opera di Parlatore, ricevuti dall’autore.

Richiesta di piante sarde. Cataloghi dei botanici piemontesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.3
  • Unità documentaria
  • 1849-02-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 19 febbraio 1849. Requien ringrazia Moris per le piante di Sardegna che ha ricevuto tramite De Notaris. Acclude a parte un lungo elenco di piante sarde che vorrebbe ancora conoscere e di cui chiede a Moris almeno un frammento. Segue la richiesta di chiarimenti su molte piante. In futuro Requien vorrà avere notizie sulla flora del Piemonte, di cui non si è più occupato dalla morte di Balbis. Si parla di piante e semi inviati a Parlatore, che avrebbe dovuto farne avere una parte a Moris e ad altri botanici. Requien raccoglie di ogni pianta sei esemplari; uno è riservato a Moris. Aveva intenzione di recarsi a Firenze e a Pisa, ma la proclamazione della repubblica gli ha fatto cambiare idea: non gli piacciono le rivoluzioni. Sta preparando un prodromo delle conchiglie marine della Corsica. Ha ricevuto la carta della Sardegna di La Marmora; è un po’ piccola. Possiede i cataloghi dell’Orto Botanico di Torino di Balbis, Biroli, Capelli e quelli di Moris sino al 1833. Se disponibili, gradirebbe avere i successivi. Se Moris e Sismonda vogliono inviare materiale a Requien, possono servirsi del comune amico Matthieu Bonafous oppure servirsi del signor François Poulin, direttore delle diligenze di Avignone. Requien gradirebbe ricevere le pubblicazioni di Colla e le eventuali recenti di Moris.

Membri della Società Italiana delle Scienze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.91
  • Unità documentaria
  • 1864-07-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 luglio 1864. De Notaris non scrive a Moris da qualche mese: è stato molto impegnato per il cambio di alloggio e per il matrimonio della figlia. Entro la fine del mese andrà a Trobaso. Il professore De Filippi è stato nominato membro della Società Italiana delle Scienze; De Notaris ha però votato Parlatore. Ha da eccepire anche sulla nomina del matematico Tardy, che è stato preferito a Puccinotti, di gran lunga più meritevole.

Sulla direzione del nuovo Erbario Centrale Toscano

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Antinori 6.2
  • Unità documentaria
  • 1842-03-26
  • Parte diOrto botanico

La lettera è spedita da Firenze il 26 marzo 1842. In essa l’Antinori si rammarica che non sia pervenuto al Moris il volume degli Atti dell’Accademia del Cimento. Esprime poi perplessità sulla chiamata, da parte del Granduca di Toscana, del Prof. Targioni alla direzione del nuovo Erbario Centrale Toscano, poiché ne ritiene preferibile l’affidamento al Prof. Parlatore. (Nella lettera del 22 dicembre riportata al 6.1 riferisce a Moris che è stato nominato il Prof. Filippo Parlatore).

Parlatore "ristauratore della botanica siciliana"

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 29.40
  • Unità documentaria
  • 1841-04-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 20 aprile 1841, in cui Bertoloni prega Moris di avvertire Parlatore, “ristauratore della botanica siciliana”, che troverà a Ginevra una lettera arrivata per lui a Bologna. Occorre dirgli altresì che Targioni ha ricevuto da Savi un pacco di libri a lui destinati. Seguono osservazioni su una specie di Sedum.

Rischio di scomparsa del giardino dei semplici a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Targioni Tozzetti, 343.2
  • Unità documentaria
  • 1858-03-25
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata il 26 marzo 1858, senza località di spedizione. Targioni ha atteso invano qualche occasione per mandare i semi al conte Spada, ma romperà ogni indugio e li spedirà con la diligenza. Manda a Moris qualche seme di Datisca cannabina, assieme agli altri in precedenza richiesti. Il giardino dei semplici di Firenze negli ultimi anni ha rischiato di estinguersi. Attualmente sopravvive, essendo stato affidato alla Società di Orticoltura, che ha tentato di sostituire le piante oggetto di studio con rose e tulipani e con prati verdeggianti, cancellando le orme di Micheli e di Giovanni Targioni. Forse con il tempo il giardino riuscirà nuovamente a diventare florido. Targioni ha recato a Parlatore i saluti di Moris.

Viaggio di Moris a Londra e a Parigi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Gussone 147.25
  • Unità documentaria
  • 1846-04-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Napoli l’1 aprile 1846. Gussone prega Moris di controllare, quando andrà a Londra e a Parigi, alcune piante su cui esiste disaccordo con Parlatore. Purtroppo non riuscirà a partecipare al Congresso degli Scienziati. Invia a Moris i saluti di Tenore e di Gasparrini.

Apprezzamento per l’opera Licheni Italiani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Massalongo 190.1
  • Unità documentaria
  • 1855-07-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Verona il 18 luglio 1855, in cui lo scrivente si dice onorato delle attenzioni che Moris ha riservato alla sua pubblicazione, Licheni Italiani, apprezzata anche da Bertoloni, De Notaris, Tenore, Parlatore, Tornabene e vari altri. Ha spedito a Moris da poco il primo volume di Lichenes Italici Exsiccati. Chiede a Moris di suggerirgli il nome di qualche botanico di Sardegna e di Corsica, con cui vorrebbe entrare in contatto.

Pubblicazione sui Discomiceti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.87
  • Unità documentaria
  • 1863-12-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 27 dicembre 1863. De Notaris ha dovuto lavorare indefessamente per riuscire a consegnare alla stampatore il suo lavoro, prima della comparsa del secondo volume della lussureggiante Carpologia Fungorum dei Tulasne. Il lavoro di De Notaris sulla nuova classificazione dei Discomiceti è in stampa per il quinto numero del Commentario. Il ministro Amari l’ha invitato ad accettare la carica di Rettore. Ha acconsentito, anche se non è portato alle riunioni ufficiali e agli impegni burocratici. De Notaris si rallegra del fatto che Moris sia in buona salute e che si stia occupando del quarto volume di Flora Sardoa. Nell’ultima seduta della Società Italiana delle Scienze De Notaris ha votato per Scacchi, pensando che sarebbe stato più facile nominare Parlatore nella prossima riunione.

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