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Tesi del 1810

Per il grado di laurea: Giovanni Antonio Secondo Badariotti, Guido Maria Bolzoni, Giovanni Battista Cane, Vincenzo Maria Felice Catti, Stefano Giovanni Costa, Antonio Francesco Cunietti, Stefano Dalmazzoni, Giovanni Giacomo Dalponte (2 copie), Giuseppe Petronilla Maria Davise, Luigi Giuseppe Pietro Depanis, Pietro Eula, Innocenzo Carlo Fedele Fenoglio (2 copie), Carlo Giuseppe Francesco Maria Ferruti, Felice Albino Florio-Sasso, Giovanni Antonio Giuseppe Maria Ippolito Forzani, Giuseppe Francesco Antonio Gallo, Pietro Isnardi, Carlo Amedeo Lavezeri, Giuseppe Mattirolo, Giuseppe Antonio Milanesio, Giovanni Antonio Minazio, Giovanni Moletti, François-Xavier Mounier, Paolo Antonio Bernardino Oddone, Carlo Rocchietti, Teobaldo Francesco Giuliano Roggeri (2 copie), Tommaso Sobrini, Giovanni Sola, Dionigi Ambrogio Tarella, Giovanni Antonio Vespasiano Uberti e Giovanni Paolo Luigi Maria Vitrotti.

Tesi del 1815

Per il grado di licenza: Luigi Pietro Battalia, Hippolyte Bertrand, Innocenzo Gabriele Bisiè, Gaspare Pietro Bocca, Giovanni Antonio Bongioanni, Pietro Michele Borla, Candido Bottacco, Giovanni Battista Bracco, Lorenzo Bruni, Giovanni Guglielmo Caligaris, Felice Giovanni Vittorio Clemente Cantamessa, Francesco Antonio Capelli, Sirio Andrea Carli, Giovanni Pietro Martino Carutti, Pietro Giovanni Battista Cerruti, Pietro Paolo Vincenzo Chiò, Giacobbe Felice Colli, Carlo Cesare Costa, Giuseppe Evasio Costanzo, Nicolao Domenico Cristetti, Marco Melchiorre Crosetti, Eugenio Bernardino D'Alessandri, Antonio Demaria, Giovanni Lorenzo Fasanini, Giuseppe Ferrando, Pietro Giovanni Battista Gasparolo, Ludovic-André-François Geay, Pietro Domenico Genina, Giovanni Francesco Godetti, Giovanni Pietro Griglio, Giovanni Battista Guglielmetti, Giuseppe Ludovico Longone, Luigi Francesco Marchino, Fabio Massimo Massaris, Giacomo Antonio Mino, Giuseppe Giacinto Moris, Luigi Antonio Morra, Pietro Giacinto Muretti, Paolo Francesco Musso, Luigi Palazzi, Carlo Pressenda, Giuseppe Lorenzo Quenda, Giuseppe Giovanni Stefano Rappis, Pio Domenico Rasore, Giovanni Vittorio Robbio, Aurelio Dionisio Roberti, Carlo Giuseppe Rol, Pietro Giovanni Santagostino, Giovanni Battista Silliano, Tommaso Solito, Giovanni Paolo Benedetto Sorisio, Giovanni Agostino Sossi, Matteo Strumia, Giovanni Giuseppe Tartaglia, Luigi Francesco Teppa, Pietro Antonio Dionisio Tibone, Giacomo Filippo Trona, Francesco Felice Vigna e Tommaso Carlo Vogliotti.

Per il grado di laurea: Hippolyte Bertrand, Giovanni Antonio Bongioanni, Pietro Michele Borla, Candido Bottacco, Lorenzo Bruni, Giovanni Guglielmo Caligaris, Felice Giovanni Vittorio Clemente Cantamessa, Francesco Antonio Capelli, Pietro Giovanni Battista Cerruti, Giuseppe Evasio Costanzo, Nicolao Domenico Cristetti, Eugenio Bernardino D'Alessandri, Antonio Demaria, Giovanni Lorenzo Fasanini, Pietro Giovanni Battista Gasparolo, Ludovic-André-François Geay, Pietro Domenico Genina, Giovanni Francesco Godetti, Giovanni Pietro Griglio, Giovanni Battista Guglielmetti, Melchiorre Imperiale, Giuseppe Ludovico Longone, Luigi Francesco Marchino, Fabio Massimo Massaris, Egidio Mazzini, Giuseppe Giacinto Moris, Pietro Giacinto Muretti, Paolo Francesco Musso, Carlo Pressenda, Giuseppe Lorenzo Quenda, Pio Domenico Rasore, Giovanni Vittorio Robbio, Aurelio Dionisio Roberti, Carlo Giuseppe Rol, Pietro Giovanni Santagostino, Giovanni Battista Silliano, Giovanni Paolo Benedetto Sorisio, Giovanni Agostino Sossi, Giovanni Giuseppe Tartaglia, Clément-Xavier Taulaigo, Luigi Francesco Teppa, Pietro Antonio Dionisio Tibone, Giacomo Filippo Trona e Francesco Felice Vigna.

Tesi del 1824

Per il grado di licenza: Filippo Carlo Sofia Deandreis.
Per il grado di aggregazione al Collegio: Paolo Andrea Carmagnola.

Tesi del 1855

Per il grado di laurea: Carlo Bertolini, Lorenzo Buzzi, Giovanni Civalleri, Giovanni Dell'Orto, Firmino Ferraris, Vittore Fioretta (7 copie), Giovanni Battista Gallareto, Alessandro Giorcelli, Luigi Martina, Benedetto Meda-Garino, Luigi Peracca, Giovanni Santanera, Giuseppe Thea e Lazzaro Turina.

Tesi del 1858

Per il grado di laurea: Costantino Berrucand ed Eugenio Franchino (2 copie).
Per il grado di aggregazione al Collegio: Angelo Molina.

Medicina e Medicina e chirurgia - Poesie per la laurea

Poesie offerte in occasione del conferimento dei gradi accademici presso la Facoltà di Medicina e Medicina e chirurgia:

  • 1782: per la laurea di Giambattista Perucca della Motta de' Conti, sonetto di Giuseppe Finolli;
  • 1810: per la laurea di Innocenzo Fenoglio, sonetto "Di un Pastore della Colonia Ligustica";
  • 1828: per la laurea di Pietro Gallina, sonetto di Pio Ottavio Retorti;
  • 1945: per la laurea di Gisella Falaschini, componimento di V.M. Cavallero detto Ribonôt.

Tesi del 1861

Tesi di Carlo Cerruti (Intorno alla respirazione delle piante) e Giuseppe Manfredi (Analisi chimica. Sostituzione del carbonato di barite al solfuro d'ammonio per separare dalla loro soluzioni il ferro, lo zinco, il cromo, il manganese, l'allumina, il niccolo ed il cobalto).

Tesi del 1810

Per il grado di laurea presso la Facoltà di Lettere: Goffredo Casalis.

Tesi del 1830

Per il grado di professore di Filosofia: Giuseppe Antonio Mantelli.

Tesi per il conferimento del titolo di Ingegnere idraulico e Architetto civile

Tesi a stampa presentate per l'esame pubblico di Ingegnere idraulico e/o di Architetto civile. Gli elaborati sono costituiti da una o due tracce di temi (uno per conseguire un titolo, due per entrambi) di Ingegneria idraulica o/e di Architettura civile, svolti dai candidati nel corso della parte scritta dell'esame; in coda sono stampati gli argomenti estratti per la prova orale.

Il Regolamento per i corsi di Filosofia superiore, di Matematica e di Architettura, allegato al Manifesto del Magistrato della Riforma n. 629 del 4 ottobre 1847, disponeva che al termine dei corsi quadriennali di Matematica e di Architettura, dopo aver superato un esame privato su tutte le materie oggetto di studio alla fine di ogni anno accademico, si avesse accesso all'esame pubblico d’Ingegnere idraulico o di Architetto civile (art. 22). I professori di Idraulica, Costruzioni e Geometria pratica trasmettevano al preside o al vicepreside della Classe 15 argomenti estratti dai trattati spiegati durante l’anno, mentre il professore di Meccanica trasmetteva due diverse serie di 15 temi, una per l’esame pubblico d’Ingegnere idraulico e l’altra per quello d’Architetto civile, consistente in una parte limitata del programma (art. 23). Gli articoli 24-25 regolano il funzionamento della prova finale: “L’esame pubblico d’Ingegnere idraulico verserà sulla risoluzione in iscritto, accompagnato da tutti i necessarii disegni e calcoli de’ materiali, di un tema proposto alcuni mesi prima dal professore d’Idraulica, e sopra tre argomenti, uno d’Idraulica, uno di Meccanica e uno di Costruzioni [...]. L’esame pubblico di Architetto civile verserà sulla risoluzione in iscritto […] di un tema proposto al candidato alcuni mesi prima dal Professore di Architettura, e sopra tre argomenti, uno di Meccanica, uno di Costruzioni, ed uno di Geometria pratica”. Entrambi gli articoli prescrivevano che il tema e i tre argomenti dovessero essere stampati a cura del candidato.
Ai soli studenti di Matematica era concessa la possibilità di conseguire la doppia qualifica mediante un unico esame privato al termine del quarto anno e un unico esame pubblico, costituito da una prova d’Idraulica, una d’Architettura e un’interrogazione su quattro temi, Idraulica, Meccanica, Costruzioni e Geometria pratica (art. 29). Gli ingegneri potevano inoltre sostenere dopo tre mesi dal conseguimento del titolo l’esame pubblico di Architetto civile, senza obbligo di sostenere un ulteriore corso o esame privato (art. 28). Gli architetti, per essere ammessi al pubblico esame di Ingegnere idraulico, dovevano frequentare per anno la scuola di Idraulica e sostenere un esame privato aggiuntivo su Analisi e Meccanica (artt. 30-31).
Il Regolamento fu confermato dal Regio Decreto n. 1284 del 1851 (art. 4).

Tesi del 1868

Tesi di: Ignazio Minazio (Metodo pratico per determinare la solidità dei ponti retti, tav.), Santo Ippolito Pastore (Del rifiuto che debbono presentare i pali che si impiegano nelle fondazioni), Carlo Ermanno Peretti (Della potabilità delle acque naturali, tav.) ed Eugenio Vaccarino (Delle acque sotterranee e loro utilizzazione nell'alta valle del Po (Sistema Calandra)).
In allegato alla dissertazione di Vaccarino è presente un bifoglio a stampa: Claudio Calandra, Estrazione d'acque sotterranee. Sistema Calandra, Torino, gennaio 1870. Reca timbro a secco: "Ingeg.re Vaccarino E. Via Basilica n°1. Torino".

Tesi del 1869

Tesi di: Giuseppe Garavoglia (Cenni mineralogici e geologici delle Alpi fra Bardonnêche e Modane) e Giacinto Malinverni (Efflusso dei gas e dei vapori saturi).

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