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Caduti nella Prima Guerra mondiale

Il decreto luogotenenziale 1° ottobre 1916, su proposta del ministro dell’Istruzione pubblica Francesco Ruffini, autorizzò i rettori a conferire le lauree ad honorem agli studenti caduti che avessero già compiuto l’intero corso di studi per il conseguimento della laurea medesima. Il Consiglio accademico, tuttavia, ritenendo che in tal modo un numero troppo esiguo di giovani fosse onorato, deliberò che fosse conferito un attestato d’onore a tutti i caduti, a qualunque anno appartenessero o appena laureati. La cerimonia si tenne nell’aula magna dell’Università il 25 marzo 1917, e riguardò i caduti di cui si fosse avuta notizia entro il 21 marzo. Tenne il discorso Ettore Stampini, autore anche del testo latino dell'attestato d’onore, e una relazione il rettore, Romeo Fusari.
Una seconda cerimonia di conferimento delle lauree ad honorem si tenne nell'aula magna dell'Università il 27 maggio 1918, una terza il 13 giugno 1920.
I distici latini scritti da Stampini sono riportati anche in apertura dell’epigrafe marmorea che reca la lista dei caduti commemorati, dedicata nel 1920 (e tuttora presente nella sala Mario Allara, al piano nobile del Palazzo del Rettorato).

Calendari accademici

Calendari accademici dell'Università di Torino, con indicazione dei giorni di lezione e di ferie, ed elenchi dei professori con indicazione delle rispettive materie e dell'orario delle lezioni:

  • Calendarium Archigymnasij Taurinensis In quo praestituiti sunt dies, quibus DD. Professores, Antecessores, & Magistros docere, sive a consuetis paelectionibus vacare oporteat in decursu proximi anni Scholastici MDCCXX, 1720;
  • Nomina Clarissimorum DD. Professoroum, Antecessorum, & Magistrorum Taurinensis Achigymnasij, 1720;
  • Calendarium Archigymnasii Taurinensis. Praescribuntur dies, quibus a DD. Artecessoribus, & Magistris docebitur studiosa Iuventus, quibusque Academiae solemnia peragentur in decursu proximi anni MDCCXXII; Elenchus Quo continentur nomina Clarissimorum Professorum Taurinensis Archvigymnasii, liberales Disciplinae, ac tempora, quibus docebunt in decurso proximi anni Scolastici MDCCXXIII, 19 ott. 1723;
  • Calendario della Regia Università di Torino per l'anno scolastico 1906-07, 1 ott. 1906.

Si conserva inoltre un calendario scolastico relativo alle scuole pre-universitarie, recante l'elenco dei libri in uso presso le varie classi: Calendarium ad usum regiarum scholarum anni MDCCCXLII-XLIII, 1842;

Cancellate metalliche

La rimozione delle cancellate metalliche è oggetto della circolare n. 11685 del 22 aprile 1937, che impone negli edifici pubblici la sostituzione delle cancellate metalliche "con altri mezzi di chiusura, per rendere possibile l'utilizzazione del materiale metallico di risulta". L'obbligo è qui richiamato dalle circolari 2 marzo 1938 n. 3410 e 28 marzo 1938 n. 3788.
Dalla rimozione delle cancellate degli Istituti prospicienti corso Massimo d’Azeglio si genera il problema di sostenere le notevoli spese per modificare e risistemare le aiuole, a fronte di uno zoccolo in pietra troppo alto e ammalorato a causa dei fori dei piantoni.
Quanto all’Orto Botanico, è assunta la decisione di rimuovere la cancellata ai lati nord-est e sud est al confine col parco Valentino, sostituendola “con una chiusura di filo spinoso completata con una siepe viva”, e di mantenerla invece lungo viale Mattioli.
Tutto il metallo è conferito a Società Anonima Fiat – Sezione Ferriere Piemontesi.

Carriera di Cesare Correnti

Lettera della Direzione de' Luoghi Pii Elemosinieri ed Uniti di Milano (n. 6650) a Cesare Correnti, 24 settembre 1833.
Con la presente, la Direzione concede a Correnti la pensione annua di 600 lire milanesi, da trarsi dal legato disposto da Martino Cazzaniga, a partire dall'anno scolastico 1833-34 sino al termine degli studi di Giurisprudenza presso l'Università di Pavia.

Carriera di Filiberto Avogadro di Collobiano

Si compone di un certificato ufficiale, sul recto della prima carta, e di due memorie non coeve tra di loro, sul verso della seconda.
Il certificato di buona condotta è relativo a Filiberto Avogadro di Collobiano, firmato dal rettore della Regia Università Antonio Del Carretto di Lesegno, con il visto del riformatore Giovanni Battista Incisa Beccaria di Santo Stefano, 1° giugno 1815. Riporta che il suddetto, insieme ad altri studenti, prese parte ai disordini nel ghetto verificatisi il 1° marzo 1815, in seguito ai quali fu arrestato e interruppe gli studi senza sostenere alcun esame, ma ciò nonostante era uno studente meritevole e mantenne una "lodevole condotta" dopo quell'episodio.
Come risulta dalla prima delle due memorie, a firma di B. Morra di Lavriano, questo certificato, insieme a un secondo "più favorevole", fu richiesto da Morra medesimo all'Università poiché, essendosi egli speso col ministro della Guerra Giuseppe Maria Galleani di Agliano per far ottenere ad Avogadro "una sottotenenza in un Reggimento di cavalleria", dovette poi fornirgli di che rassicurare il re sulla natura e la condotta di Avogadro, quando si diffuse la notizia del suo precedente arresto, per evitarne la destituzione. Nei fatti, il presente certificato fu trattenuto presso di sé da Morra, ritenendo che "avrebbe fatto cattivo effetto agli occhi del re", mentre consegnò al ministro solo il secondo.
La seconda memoria, anonima, probabilmente aggiunta nel 1842, ricorda che Avogadro di Collobiano poté proseguire la propria carriera, divenendo uomo di fiducia e favorito del re Carlo Felice ("ne era il segretario particolare, l'amico, il confidente ed il volea continuamente presso di sé in tutti gli affari. Dicesi ne abbia ricevuti regali vistosissimi") e, dopo la sua morte nel 1831, conservatore della Casa ed Azienda della regina vedova Maria Cristina e suo cavaliere d'onore nel 1842.

Carriera di Valeriano Serponti

Attestato di diligenza e buona condotta rilasciato dall’Università cattolica di Ingolstadt a Valeriano Serponti [Valerianus Serpontus] di Milano, a seguito di un trienno di studi presso la Facoltà di Leggi.

Carte e pubblicazioni

Carte sciolte e pubblicazioni a stampa riconducibili al G.U.F. di Torino e ai nuclei provinciali di Alessandria e Asti:

  • cartoncino con il menù della cena tenutasi il 17 luglio 1927 in occasione del match calcistico tra studenti italiani e austriaci, 1927; sul verso reca le firme di alcuni partecipanti;
  • opuscolo: Canzoniere goliardico. Raccolta di canzoni goliardiche e di montagna a cura di Giuseppe Bergamino e pupazzettate da Pino Pini, Torino, Stabilimento C. Mulatero & A. Perrero, s.d. [1929]. In testa al frontespizio: Gruppo Universitario Fascista di Torino (3 copie, di cui una colorata);
  • foglio d’invito alla serata danzante “Augusta Taurinorum”, tenutasi alla Promotrice delle Belle Arti di Torino il 14 febbraio 1931, in onore degli ufficiali e degli studenti "albanesi, bulgari, rumeni e delle altre colonie straniere", 1931;
  • foglio d’invito alla commemorazione di Enrico Baudi di Vesme, tenutasi presso l’Università di Torino il 1° maggio 1931, a firma del fiduciario dell’ufficio coloniale del G.U.F. Alberto Vigna, 1931;
  • medaglia in metallo commemorativa della visita alla Mostra della Rivoluzione Fascista, 1932; sul verso presenta la facciata del Palazzo delle Esposizioni con i fasci e il cappello goliardico, con la legenda "GUF TORINO I DECENNALE PELLEGRINAGGIO MOSTRA RIVOLUZIONE ROMA" e l'iniziale "G" (Garelli?);
  • numero unico ciclostilato: «Cras studebo», Litografia Gili di Torino, post ottobre 1933;
  • 2 cartoline viaggiate, realizzate in occasione della crociera del G.U.F. negli Stati Uniti d’America (settembre-ottobre 1934) e illustrate da Franco Garelli, 1934;
  • opuscolo sulla Scuola d’alpinismo del Triolet a cura della Sezione alpina (20 luglio al 10 agosto 1935), Torino, E.S.T. Esercizio Stampe Teatrali, 1935;
  • manifesto della conferenza di Arnaldo Volpicelli, vice-direttore della Scuola superiore di Scienze corporative di Pisa, sul tema "Riforma o superamento della rappresentanza?", stampa E.S.T. Esercizio Stampe Teatrali di Torino, 1935, 1060x700 mm;
  • 7 comunicazioni inviate a Franco [Francesco] Agostini dai segretari del G.U.F. (Emilio Soria, Giuseppe Stampini), dall’ispettore di zona e comandante del Battaglione Torino del Reggimento Fanti d’Italia (Luigi Maccari) e dal console comandante della legione universitaria “Principe di Piemonte” di Torino (Mario Vedani), 1935-40;
  • tessera del Club Alpino Italiano, sezione del G.U.F. di Aosta, intestata a Luigi Sclaverano, 1936;
  • tessera del G.U.F., sezione di Asti, per l’anno XVI (1937-38) di Giuseppe Dardanello, 1938;
  • volume: Tre anni XIV - XV - XVI , Torino, «Il Lambello Editore», stampa S.E.T. Società Editrice Torinese, 1938. In testa al frontespizio: Gruppo dei fascisti universitari “Amos Maramotti” - Torino (2 copie);
  • opuscolo: La casa del fascista universitario, Torino, S.E.T. Società Editrice Torinese, [post 1938]. In testa: Gruppo degli universitari fascisti "Guido Pallotta" Torino;
  • opuscolo: Gabriele de Rosa, La rivincita di Ario, Alessandria, Sezione editoriale del Gruppo Universitario Fascista di Alessandria, stampa Stabilimento Tipografico Edoardo Grasso, 1939;
  • opuscolo: Ermanno Amicucci, Guido Pallotta, Torino, Edizioni della «Gazzetta del Popolo», stampa S.E.T. Società Editrice Torinese, 1941;
  • opuscolo: Cerrato, Comazzi, Cottini, Massaglia, Moreni. Mostra d’arte dei fascisti universitari. Torino, La Stampa, 6-16 febbraio XIX, Torino, S.E.T. Società Editrice Torinese, 1941;
  • opuscolo: Mostra di pittura contemporanea. Salone de «La Stampa», Torino, 6 maggio 1942-XX, Torino, S.A.T.E.T., 1942. In testa: Gruppo dei fascisti universitari “Guido Pallotta”;
  • buono sconto per spettacoli teatrali, cinematografici e riunioni sportive, s.d..

Castelnuovo, Enrico

  • IT ASUT CASTELNUOVO
  • Fondo
  • 1951 - 2014

L'archivio documenta l'attività, gli studi, il pensiero e le relazioni professionali di una figura di primissimo piano della storia dell’arte italiana ed europea.

Castelnuovo, Enrico

Centenario di Dante (R.D. 20-7-1864 n. 1853)

In occasione del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri, il ministro dell’Istruzione pubblica Michele Amari si fece promotore del decreto, citato nel titolo, che prevedeva un concorso tra gli studenti e uditori che nell'anno 1864-65 fossero iscritti nelle Università e Scuole di applicazione del Regno. La prova sarebbe consistita in un tema scelto tra una rosa di quaranta, proposta da una commissione centrale eletta dal ministro “sopra le scienze delle seguenti facoltà: Giurisprudenza; Medicina e Chirurgia; Fisica, matematica e scienze naturali; Filosofia e Lettere. Corrisponderanno i temi agli studi fatti nel penultimo anno del corso scolastico, e saranno scompartiti ugualmente a dieci per ciascuna facoltà” (art. 3).
Il fascicolo riporta sulla camicia l'elenco dei quindici candidati dell’Università di Torino, di cui sono conservate le domande: Martino Torrione (Leggi), Giuseppe Sarti (Leggi), Bartolomeo Bertetti (Medicina), Carlo Cerruti (Leggi), Antonio Giorgini (Leggi), Pietro Desiderio Pasolini (Leggi), Massimo Dagna (Lettere), Flaminio Ghisalberti (Leggi), Pietro Gaudenzi (Medicina), Domenico Ghiglione (Leggi), Giacomo Lumbroso (Leggi), Vincenzo Zuccotti (Medicina), Enrico Scialoja (Matematica), Giuseppe Ballerini (Leggi) e Lionello Todros (Leggi). Si presentarono alla prova selettiva, svoltasi a Torino il 1° febbraio 1865, in quattordici (assente Ghisalberti) e si ritirarono, appena uditi i temi, gli studenti Todros e Scialoja. I dodici temi degli studenti universitari, oltre ai quattro di studenti della Scuola di Applicazione, furono trasmessi al Ministero rispettivamente il 1° e il 4 febbraio. Il Ministero li restituì in data 8 febbraio, nominando al contempo la commissione giudicatrice interna all'Ateneo, costituita da quattro docenti per ciascuna delle quattro Facoltà cui appartenevano i candidati. I temi di dieci studenti furono dalla commissione ritenuti meritevoli di concorrere al premio e dunque inviati al Ministero in data 4 marzo.
Dalla documentazione conservata nulla si evince sulle fasi successive del concorso, se non che fece parte della commissione giudicatrice che operò a Firenze il professore onorario di Ostetricia Scipione Giordano.
Al termine del concorso, il Ministero restituì all'Università di provenienza dei candidati gli elaborati (8 agosto 1865). Su quattordici partecipanti (dieci dell’Università e quattro della Scuola di Applicazione) ne risultano conservati nove: uno di argomento letterario (“De causis ob quas apud Romanos magis floruerit satira quam apud Graecos”); tre di Giurisprudenza (“Dei mezzi ed istituti ordinati alla prevenzione e difesa della sovranità civile contro gli abusi ed eccessi dell’autorità ecclesiastica”; “Influenza del Cristianesimo sul miglioramento dei diritti e delle istituzioni sociali”, due elaborati); tre di Medicina (“Confronto del vitto animale col vegetale”; “Cura dell’aneurisma”; “Studio delle erme inguino-crurali”); due della Scuola di Applicazione (“Del pendolo composto”; “Esporre le teorie delle soluzioni particolari delle equazioni differenziali semplici del primo ordine a due variabili”).
E’ conservata anche corrispondenza relativa al bando di concorso, ai requisiti di partecipazione, ai temi d'esame, alla composizione delle commissioni a livello locale e nazionale.

Centri vari, goliardia universitaria e istituti scolastici

Numeri unici prodotti dagli studenti universitari di vari centri per lo più in occasione del carnevale, da inizio Novecento agli anni Sessanata.

Parma:

  • XIII festa universitaria VIII maggio 1905. Numero unico, Parma, Tipo-litografia F. Zafferri, 1905 (reca il programma dei festeggiamenti tenutisi a Parma, che comprendevano le rappresentazioni de La scuola del matrimonio di Alfredo Testoni e La fuga di Angelica. Operetta commediola tragico goliardica automobilistica in tre atti con ballo, musica di Alessandro Billi);

Milano:

  • Goliardia. Numero unico degli universitari milanesi, Tipografia L. Bonfiglio di Milano, 1928 (sul frontespizio: "A favore delle opere assistenziali del Gruppo Universitario Fascista e del periodico studentesco «Libro e moschetto»"; redattore responsabile: Dionisio Colombini);

Cesena:

  • La Giûla, Cesena, Stabilimento Tip. Moderno, 1932 (2 copie; sottotitolo: “Goliardico illustrato del N.U.F. di Cesena”);

Macerata:

  • Goliardo. G.U.F. Macerata, Macerata, Stab. Tip. A. Affede, 1932;

Urbino:

  • Numero unico per la festa delle matricole. G.U.F. Urbino X, Urbino, Società Tipografica Editrice Urbinate, gennaio 1933;

Lecce:

  • Il tesoretto di San Zenone ovvero l'Arcisigismondo. Almanacco-rivista numero unico, Lecce, Tip. Ed. Salentina, ottobre 1944 (in testa al frontespizio: Associazione universitaria di Terra d'Otranto “Sigismondo Castromediano” di Lecce; riporta le finalità dell’associazione);

Venezia

  • 18 cafoscarino Numero unico 1947, Venezia, Arti grafiche Esperia, 1947 (presenta l’organigramma del Serenissimo Ordine Goliardico di S. Marco di Venezia; presenta riferimenti a un precedente numero unico edito nel 1937);

Voghera

  • Lo scopone. Numero unico goliardico, Casteggio, Arti grafiche, s.d. [1962] (direttore: Giacomo Concaro; testi a cura dell’Associazione studenti universitari vogheresi (A.S.U.V.); illustrazioni: Silverio Riva); in allegato un volantino del “Gran ballo di medicina” all'Ariston club, 5 gennaio 1963.

Si conserva inoltre un numero unico prodotto dagli studenti della Scuola agraria media “Umberto I” di Alba [CN]: Veglionissimo Enotria giallo-verde. Carnevale 1935, 28-2-XIII E.F.. Edito a cura degli studenti dell’«Enologica», Alba, La tipografica, 1935 (direttore responsabile Mario Vigina).

Centro di Calcolo

Il Centro di Calcolo fu formalmente istituito con l'approvazione dello statuto da parte del Senato accademico nella seduta del 27 ottobre 1967: "E' istituito un Centro universitario di calcolo di Torino, avente la duplice funzione di servire come strumento per la ricerca e per l'insegnamento . Il Centro è organizzato giuridicamente come un istituto universitario ed è retto da un direttore, nominato per un triennio dal rettore dell'Università, su proposta della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Il direttore è coadiuvato da un comitato consultivo ... Il funzionamento operativo del Centro è affidato a un responsabile tecnico. Presso il Centro sono organizzati seminari, conferenze , cicli di lezioni su particolari argomenti di particolare interesse ed attualità nel campo della elaborazione automatica delle informazioni."
Il Centro era affiliato al CNUCE (Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico dell'Università degli Studi di Pisa).
Sono conservati documentazione contabile (fatture, rimborsi, ordini, bilanci), corrispondenza in entrata e in uscita, contratti.

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