Richiesta di una dichiarazione da parte di un affittuario di un alloggio di proprietà dell'Università sito in via San Francesco da Paola. Sono allegate le ricevute relative al periodo 1832-35.
(rullino B574) La datazione fa riferimento agli anni in cui erano state svolte ricerche etnografiche nelle alpi del Piemonte e della Valle d'Aosta da parte di Savina Fumagalli.
Circolare prot. n. 1684 del 23 febbraio 1938 Pubblicazione “Le vie dell’Impero”, che ne segnala l’uscita, a cura della “rivista di educazione fascista e di azione corporativa” Giovanissima.
Circolare prot. 4274 del 4 maggio 1938 Ministero dell'Africa italiana - Direttive per gli studi e le indagini scientifiche nel territorio delle Colonie, che sottopone qualunque attività di ricerca nel territorio delle Colonie italiane a preventiva autorizzazione da parte del relativo Ministero.
Avviso di pubblicazione del Codice del lavoro dell’Africa italiana, raccolta commentata dei provvedimenti "in materia di tutela e di disciplina del lavoro nella Libia e nell’Africa Orientale Italiana”, nonché di norme “circa l’esercizio delle attività economiche” in AOI.
Lettera inviata da Genova il 10 dicembre 1853. Moris ha chiesto a De Notaris se l’Agave americana in Liguria è così abbondante da potere alimentare una filatura e una fabbrica di stoffe. De Notaris risponde che, pur non avendo visitato completamente le riviere di levante e ponente, non è al momento pensabile che vi sia materiale sufficiente. Bisognerebbe che le piante di Agave fossero abbondanti come le “fighe morische” [si tratta dei fichi moreschi, i frutti del fico d’India] nei dintorni di Cagliari. Il signor Herzegy non è ancora arrivato; spera di essergli utile. De Notaris ricorda infine a Moris la sua nomina a corrispondente di Abramo Massalongo di Verona.
Lettera di Laclotte a Castelnuovo: ringraziandolo per l'approvazione data al progetto editoriale annunciato il 2 marzo, anticipa che presto gli scriverà per esporgli i propri dubbi su Avignone nel XIV secolo poiché, a suo parere, erano ancora molte le questioni aperte [1] ("à part Thouzon et évidemment les fresques, rien n'était certain" [2]). Segnala che al momento aveva focalizzato le ricerche sul XV secolo, portando all'attenzione di Castelnuovo una tavola vicina alla maniera di Enguerrand Quarton, legata per lascito testamentario al Palazzo dei Papi di Avignone dal canonico Henri Requin [3]. Lo informa di un suo soggiorno ad Avignone, ospite di Roseline Bacou presso il Fort Saint-André, sui prossimi viaggi a Varsavia per accompagnare alcune opere destinate a un’esposizione di pittura moderna [4] e a Roma per una vacanza dedicata al Seicento bolognese [5].
Lettera inviata da Milano il 10 febbraio 1838. L’editore Meiners comunica a Moris di avergli mandato, tramite Marietti, i due volumi richiesti. Lo prega di pagare ai fratelli Toscanelli la somma in precedenza da loro saldata a nome suo. Segue sintesi degli ultimi acquisti di Moris, con specificato il costo dei singoli volumi.
Le condizioni di salute del figlio Alberto migliorano e lascerà presto l'ospedale. E' molto deluso del fatto che Olivo sia venuto meno all'impegno di rivedere il trattato di istologia di Levi, e ancor più lo amareggia che Olivo, "grande promessa" in gioventù, non abbia poi raggiunto risultati importanti nel prosieguo della carriera a Bologna. Non colse neanche l'opportunità di lavorare con Carrel a New York. Sembra improbabile che il premio dei Lincei possa andare a Reverberi. Ha letto con grande interesse il libro sul Terzo Reich che Amprino gli ha regalato.
Lettera inviata da Firenze il 15 maggio 1864. Parlatore fa alcune precisazioni sui cotoni e prega Moris di fargli avere il lavoro, se non ne ha più bisogno, per apporvi qualche aggiunta, prima di stamparlo. Ha saputo delle benevole intenzioni di Minghetti.
Lettera inviata da Padova il 30 maggio 1848. Sono mesi che De Visiani non riceve lettere di Moris ed è preoccupato, data anche la situazione di guerra in cui si trova il Piemente. E’ però tranquillo sulla sua salute, avendo recentemente ricevuto buone notizie da Paravia. Secondo De Visiani non lascia dubbi la votazione per l’aggregazione immediata della Lombardia e di Venezia al Piemonte. Venezia però vuole attendere che la guerra sia finita.
Documenti relativi all'aggregazione alla Facoltà di Giurisprudenza di V. Gerini, a quella di Lettere e filosofia del marchese Gustavo Benso di Cavour, di C. Boncompagni di Mombello e di C. Bacchialoni. Nomina di F. De Filippi a componente di una commissione per gli esami di aggregazione presso l'Università di Genova.
Corrispondenza relativa agli esami per l'aggregazione al Collegio di Giurisprudenza. Sono presenti copie dei verbali di due diversi concorsi: uno svoltosi nel dicembre 1858, in cui i due partecipanti, O. Spanna e Cesare Oliva, ottengono lo stesso punteggio e risulta vincitore il secondo perché più anziano; l'altro svoltosi nel luglio 1859 a cui partecipano V. Gerini e nuovamente O. Spanna, che risulta vincitore. Corrispondenza con il ministro sulla domanda di partecipazione al concorso per la cattedra di Diritto romano, presentata da Carlo Francesco Gabba. Richiesta di riconoscimento della laurea in Medicina da parte del dottor Guy di Parigi, che esprime grande apprezzamento per il Piemonte "... qui depuis dix ans montre à l'Europe le modéle d'une organisation libre et modérée et dans ce moment donne à l'Italie le signal de la lutte et l'exemple du courage et des grandes choses".
Atti delle commissioni esaminatrici. Sono verbalizzati gli esami di: G. Calderini e O. Barberis (1870); G. Gibello (1871); Fedele Margary e G.B. Laura (1872); E. Bechis (1872-73); C. Giacomini (1874-75); V. Colomiatti (1875-76); Alessandro Cuzzi, G. Berruti e Carlo Porta (1875-76); G. Novaro e G. Mo (1880-81); Domiziano Borgiatti, Erasmo Depaoli e G. Rattone (1882-83).
I verbali degli esami di laurea sono compresi tra il 23 dicembre 1861 e il 30 dicembre 1863; i verbali delle aggregazioni vanno invece dalla seduta del 2 giugno 1864 (p. 119) alla seduta del 19 giugno 1880.
Lettera del re di Sardegna Vittorio Amedeo III al governatore di Torino Filippo Valentino Asinari marchese di San Marzano, in cui dispone come punizione per il cavaliere Filippo Cuttica di Cassine, sottotenente del Reggimento delle Guardie, resosi colpevole in occasione del ballo del Teatro Carignano (25-26 gennaio 1784) di aggressione immotivata nei confronti dello studente universitario cavalier Giuseppe Richieri di Montricher, le pubbliche scuse alla vittima e sei mesi di detenzione nel forte di Demonte. Ragione del castigo esemplare è l'essere Cuttica venuto meno alla dignità del proprio ruolo, per di più in luogo pubblico.
Sono qui descritti materiali eterogenei che si è ritenuto di poter raggruppare entro la categoria delle agitazioni e dell'iniziativa politica del corpo studentesco o di sue componenti tra XVIII e XX secolo, per lo più entro l'Università di Torino.