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Descrizione archivistica
Università degli Studi di Torino
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Crediti residui dell'Università di Torino verso la Francia

Carte raccolte negli anni successivi alla Restaurazione, soprattutto nel decennio tra il 1820 e il 1830, a supporto delle richieste di recupero dei crediti vantati dall'Università di Torino nei confronti dell'Università di Francia, dell'Amministrazione del Demanio di Francia e del Governo francese. Sono presenti documenti dell'epoca del governo francese sul Piemonte, in originale o tratti per copia da atti esistenti in altri archivi, in quanto allegati ad atti successivi, e a questa posizione sono stati ricondotti quando è stato possibile. Si segnalano: "Carte relative agli stipendi e pensioni arretrate dell'Università", redatto nel marzo 1820; "Rapporto del 23 febbraio 1819 sulla necessità di aumentare la dotazione annua dell'Università per l'Istruzione pubblica" presentata "nel congresso del 22 aprile 1822" dal conte Giovanni Francesco Galeani Napione di Cocconato, facente le veci del presidente capo del Magistrato della Riforma; un rapporto molto dettagliato sui crediti, non datato ma stilato dalle Regie Finanze intorno al 1820; "Stato delle rendite di cui godeva la R. Università prima del 1798" redatto dal segretario Ignazio Donaudi il 12 maggio 1820; "Rapporto con carte fatto dal direttore dell'Azienda della Regia Università [abate Timoteo Migliore] su di un credito arretrato ..." del 27 marzo 1822; "Rapporto a sua eccellenza il signor conte Napione ... sui residui crediti dell'Università di Torino verso la Francia e di quelli parimenti del Reale Collegio delle Provincie e del soppresso Liceo di questa Città" presentato il 7 febbraio 1823 dall'abate Migliore, che aveva ricevuto l'incarico di raccogliere queste notizie nel settembre 1822; "Promemoria per la risposta da farsi alla Regia Commissione di liquidazione in data del 17 marzo 1825"; "Memoria ragguardante il residuo credito della Regia Università di Torino verso la Francia stato ora proposto in liquidazione avanti questa Regia Commissione di liquidazione in Torino per la somma di £ 58377, 54" (16 marzo 1826).

Rassegne e registri di iscrizione al corso di Filosofia per gli aspiranti al grado di Magistero

Per i registri degli anni accademici 1820-21 e 1821-22 sono stati utilizzati moduli prestampati con instestazione "Rassegna degli studenti" articolati nei seguenti campi distribuiti su due pagine: numero d'ordine; cognome; nome; luogo e data di nascita; numero e data della rassegna; firma dello studente; domicilio del padre o di chi tien le veci del padre; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; osservazioni.
Per i registri degli anni successivi sono utilizzati moduli prestampati con instestazione "Registro degli studenti" e articolati nei seguenti campi distribuiti su due pagine: ordine successivo; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni.

Documenti e admittatur di studenti

Carte e documenti relativi agli studenti Antonio Avella, Giovanni Battista Ballarini, Giovanni Berio, Alessandro Brizio (anno scolastico 1822-23); Giovanni Battista Brunelli,Goffredo Menardi, Giorgio Gobet, Sebastiano Pipino (anno scolastico 1825-26); Francesco Regis (anno scolastico 1826-27); Francesco Cucchi Boasso (anno scolastico 1842-43).

Verbali degli esami privati e pubblici di Matematica e Architettura e per agrimensore e misuratore

Il Manifesto del Magistrato della Riforma sopra gli studi del 3 ottobre 1822 prevede una durata di quattro anni per il corso di Matematica ed idraulica, per gli aspiranti al titolo di ingegnere idraulico, di tre per il corso di Architettura civile (quattro dal 1834), per gli aspiranti al titolo di architetto civile. Dopo aver superato gli esami privati dei primi tre anni, alla fine del quarto anno gli studenti di Matematica sono ammessi all'esame pubblico, consistente in "uno scritto ragionato ... accompagnato dagli opportuni calcoli e disegni". Se approvati, ottengono il titolo di ingegnere idraulico. Gli studenti di Architettura civile, dopo un primo anno ed esame analogo agli studenti di Matematica. "frequenteranno la scuola d'architettura civile". Già alla fine del terzo anno è previsto "un lavoro coi disegni regolari sugli ordini architettonici sopra il tema che gli avrà assegnato il professore di architettura". Al termine del quarto anno lo studente è ammesso all'esame di Architettura civile, consistente in una "invenzione architettonica su di un tema proposto in iscritto dal professore di Architettura". Se approvato, ottiene il titolo di architetto civile (cfr. Raccolta dei sovrani provvedimenti relativi agli studenti, al corso scolastico, ai gradi accademici..., Torino, Stamperia Reale, 1839, pp. 97-109).
Il Manifesto del Magistrato della Riforma del 4 ottobre 1847 conferma in quattro anni la durata dei corsi di Matematica e Architettura, con esami privati alla fine di ciascun anno e un esame pubblico finale per conseguire la qualifica rispettivamente di ingegnere idraulico e architetto civile. E' prevista la possibilità di passare da un corso all'altro, a patto di sostenere gli esami dovuti. Gli ingegneri idraulici possono sostenere l'esame di architetto civile trascorsi tre mesi, senza dover seguire ulteriori corsi. Gli architetti civili possono sostenere l'esame per ingegnere idraulico "dopo aver frequentato per un anno la scuola d'Idraulica ed aver sostenuto un esame privato sulla Analisi e sulla Meccanica" (art. 31).
La verbalizzazione degli esami pubblici per il conseguimento dei titoli di architetto civile e di ingegnere idraulico si interrompe nel 1846 (p. 222 del registro con segnatura SC. LETT.- Esami Mat. Arch. 1845-47 http://atom.unito.it/index.php/esami-di-matematica-di-architettura-misuratori-e-agrimensori-2) e non risultano conservati registri dedicati alla verbalizzazione di questi soli esami.
Registri con rubrica.

Registri di iscrizione degli studenti di Belle Lettere

Per i registri sono stati utilizzati moduli prestampati con instestazione "Registro degli studenti" e comprendono i seguenti campi: ordine successivo; cognome; nomi di battesimo; nascita, cioè data, luogo e provincia; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data della spedizione degli admittatur; osservazioni.

Verbali degli esami privati e pubblici per professori e maestri

Esami sostenuti innanzi alla Classe di Filosofia e Lettere, con diverse composizioni delle commissioni a seconda del tipo di esame.
I registri degli esami successivi alla divisione della Facoltà di Scienze e Lettere e creazione della Facoltà di Belle Lettere e Filosofia e della Facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche (disposta con R.D. 9 ottobre 1848, n. 826) e più specificamente successivi alla riorganizzazione dei corsi di Belle Lettere e di quello di Filosofia, disposti rispettivamente con R.D. 3 ottobre 1851, n. 1275 e con R.D. 10 settembre 1851, n. 1266, sono descritti nel subfondo relativo alla Facoltà di Lettere e Filosofia.

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