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Descrizione archivistica
Orto botanico
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Progetto di distribuzione e vendita di Lexicon Botanicum.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Moritzi 223.2
  • Unità documentaria
  • 1846-10-04
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Soleure (CH) il 4 ottobre 1846. De Candolle ha riferito a Moritzi che Moris è interessato ad avere il suo Lexicon botanicum per il museo di Torino. Lo scrivente ritiene che il libro possa interessare a molti altri, a condizione che vi siano riportati i nomi volgari di Flora Sardoa, che stoltamente ha omesso. Sarà però facile rimediare alla lacuna. Il Lexicon potrebbe essere affidato per la vendita a librai di vari paesi e scambiato con qualche opera importante, come la Flora Sardoa o l’opera di Bonafous sul mais. Moritzi prega Moris di fornirgli l’indirizzo di qualche libraio di Torino. Ha ancora ricevuto da Zollinger tre serie di piante di Giava molto ben conservate. Ricorda a Moris che il museo è debitore di 208 franchi a Zollinger.

Difficoltà di spedizione di un voluminoso pacco di libri

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Candolle (de) 64.10
  • Unità documentaria
  • 1842-04-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ginevra il 3 aprile 1842. La lettera accompagna un grosso pacco di libri che Moris dovrebbe fare avere a vari botanici italiani; la spedizione da Ginevra verso stati al di fuori del regno sardo è infatti estremamente difficile. Sono illustrati alcuni particolari circa la preparazione del Prodromus. De Candolle informa Moris che Boissier è ad Atene e Zollinger è in viaggio per Giava.

Viaggio di Blume a Giava. Elogio del Cannonau.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Candolle (de) 64.7
  • Unità documentaria
  • 1841-07-09
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ginevra il 9 luglio 1841, in cui De Candolle dice che il giovane Blume andrà a Giava a raccogliere piante, che potrebbero essere acquistate da Moris per l’erbario torinese. Blume andrà da solo, avendo avuto dissensi con Zollinger, e sarà ospite di Meyer che si è trasferito a Giava. Raccoglierà anche oggetti e animali, per cui De Candolle prega Moris di avvertire anche gli zoologi. Nel post scriptum viene elogiato un vino sardo, il Cannonau, che, essendo un po’ frizzante può essere paragonato al buon champagne di Borgogna.

Pubblicazione di Flora fossile di Novale. Bis

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.31
  • Unità documentaria
  • 1853-12-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 16 dicembre 1853. De Visiani si augura che gli impegni pubblici non abbiano fatto dimenticare a Moris la botanica. Lo scrivente sta preparando con un amico una nota sulla flora fossile di un paese del vicentino e vorrebbe che Moris si adoprasse per farla pubblicare nelle Memorie dell’Accademia torinese. Spera che ciò accada, vista anche la sua grande disponibilità, di cui De Visiani ha avuto prova quando si è trattato di pubblicare la memoria di Zanardini sulle alghe.

Scambio di piante.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.18
  • Unità documentaria
  • 1846-10-08
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova l’ 8 ottobre 1846. De Visiani spedisce a Moris le piante desiderate, tramite la diligenza Franchetti, che è in corrispondenza immediata con quella di Bonafous. Zanardini è dispiaciuto di non avere potuto incontrare Moris. Per risparmiare, Moris può mandare per diligenza gli esemplari di Medicago e Orobanche assieme alle piante della Sardegna.

Richiesta degli Atti dell’Accademia delle Scienze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.12
  • Unità documentaria
  • 1841-12-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova l’ 11 dicembre 1841. Lo scrivente ringrazia Moris dell’invio degli estratti del suo lavoro e dei semi. Zanardini lo ringrazia per avere ricevuto gli estratti della sua memoria e il diploma dell’Accademia delle Scienze. De Visiani possiede gli Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino sino al 1828 e gli interesserebbero quelli usciti successivamente. Desidera conoscerne il costo, a meno che esista la possibilità di scambio con altri libri. Saluti a Colla, Delponte e Lisa.

Congresso degli Scienziati di Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.11
  • Unità documentaria
  • 1841-10-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 24 ottobre 1841, in cui De Visiani si dichiara spiaciuto di non avere potuto partecipare al Congresso degli Scienziati di Firenze, però ha avuto da Meneghini buone notizie sulla salute di Moris. Segnala alcune correzioni da apportare alle tavole del suo lavoro. Spera che anche la memoria del professore Zanardini sia sotto il torchio.

Congresso degli Scienziati a Pisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.7
  • Unità documentaria
  • 1841-03-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 28 marzo 1841. Lo scrivente ringrazia Moris per i chiarimenti su Hypericum tomentosum. Lo ringrazia altresì per le attenzioni dedicate alla sua memoria e a quella di Zanardini. La lettera inviata a Bertoloni ha ottenuto l’effetto di una risposta gentile: in pratica si è trattato di una implicita ritrattazione di quanto sgarbatamente espresso in precedenza [vedi lettera n. 378.5]. Sua Maestà ha acconsentito di effettuare a Pisa il Congresso degli Scienziati del 1842. Prega Moris di fargli avere esemplari sicuri di Dianthus alpestris, furcatus e tener di Balbis. Lo invita, se possiede esemplari di Dianthus integer, a confrontarlo con D. alpestris, facendogli sapere il suo parere.

Diatriba con Bertoloni.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.5
  • Unità documentaria
  • 1840-12-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova l’ 11 dicembre 1840. De Visiani è contento che Moris abbia approvato la stesura dei verbali del Congresso degli Scienziati. E’ seccato dell’acre commento di Bertoloni sulle sue osservazioni su Satureja montana di Linneo, anche perché si è basato esclusivamente sul sommario del lavoro, senza avere letto in extenso il testo stampato negli Atti del congresso pisano. De Visiani attende un cenno di Moris per spedire tavole e testo del lavoro sulle alghe adriatiche del dottor Zanardini, che dovrebbe essere pubblicato sugli Atti dell’Accademia torinese. Invia saluti a Colla, Delponte, Lisa e al cavalier Genè.

Fanerogame e alghe a Portofino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 244.3
  • Unità documentaria
  • Parte diOrto botanico

De Notaris ha compiuto un’escursione a Portofino assieme a Rainer: hanno raccolto bellissime fanerogame e alghe non ancora descritte, da aggiungere al manoscritto in possesso di Moris. Critica alcune affermazioni di Zanardini a proposito di alghe. Ha quasi pronta la terza decade dei micromiceti. Elenca a Moris i suoi “grossissimi” crediti per alcuni libri che gli ha inviato [si tratta di poche decine di lire!]. Lo prega di procurargli alcune opere di Lamouroux.

Micromeria

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.41
  • Unità documentaria
  • 1856-03-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Padova il 6 marzo 1856. Purtroppo mancano a De Visiani le tre specie del genere Micromeria richiestegli da Moris. Probabilmente è facile ottenerle da Parlatore, dall’erbario Webb. De Visiani chiede a Moris di procurargli tre libri:

  • Walter Thomas, Flora Caroliniana, Lond. 1788, in 8°
  • Fée Antoine Laurent, Commentaires sur la botanique et la matière médicale de Pline, Paris, 1833;
  • Fée Antoine Laurent, Flore de Virgile, Paris, 1822.

Descrizione delle strutture museali di Firenze. Invio esemplari di cotone. Riduzione dello stipendio di Parlatore.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.48
  • Unità documentaria
  • 1863-12-31
  • Parte diOrto botanico

Lunghissima lettera inviata da Firenze il 31 dicembre 1863. Parlatore avrebbe voluto arrivare a porgere gli auguri per l’anno nuovo prima di lui, ma è stato impedito dal desiderio di terminare il suo lavoro sul cotone entro fine anno. Vorrebbe tanto avere Moris a Firenze per fargli vedere le sei grandi stanze botaniche, l’Erbario Centrale Italiano di cui Moris fu uno dei promotori, l’erbario e la biblioteca Webb, gli erbari e i manoscritti di Cesalpino e di Micheli, la scelta di piante di Linneo e dei suoi allievi Thunberg, Acharius, Swartz ecc. Segue un elenco di materiale naturalistico di paesi di tutto il mondo, di cui Parlatore riceve continuamente contributi. Parlatore è dispiaciuto che Todaro abbia seguito la teoria di Jordan sui cotoni. Il giorno stesso manderà a De Vincenzi la parte storica delle varie specie di cotone. Non è stato possibile inviare tutte le specie di cotone delle collezioni, nel timore che potessero sciuparsi. Ha però mandato le due nuove specie di Gossypium da lui descritte. Parlatore ha già pronta la descrizione di circa 1500 piante vive per il quarto volume della Flora Italiana, la cui stampa inizierà non appena sarà riuscito a mandare a De Candolle il lavoro sulle conifere per il suo Prodromus. Parlatore è molto seccato perché, in base alla nuova legge sulla duplicità degli impieghi, gli vengono tolte 1400 lire alle 5400 che percepisce da anni, senza tenere conto dei numerosi incarichi svolti, oltre alle lezioni, tra museo e giardini, mentre a Schiff viene aumentato a 6750 il precedente stipendio di 4400, pure occupandosi soltanto degli animali vertebrati del museo. Parlatore sarebbe molto grato a Moris, se parlasse al ministro Amari di questa situazione. Nel P.S. Parlatore segnala, tra le cose notabili ricevute negli ultimi tempi, la Welwitschia mirabilis delle vicinanze del Capo Negro dell’Africa torrida occidentale.

Ostacoli per la cattedra a Todaro a Palermo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.40
  • Unità documentaria
  • 1861-01-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il primo di gennaio 1861. Parlatore e la sua sposa porgono a Moris e famiglia gli auguri per l’anno nuovo. Parlatore ha saputo da Gussone che taluni frappongono ostacoli al conferimento della cattedra di Botanica di Palermo a Todaro, già direttore dell’Orto Botanico. Gussone propone di farlo raccomandare dal signor Montezemolo, luogotenente a Palermo. Parlatore non lo conosce e chiede pertanto aiuto a Moris, suo collega al Senato. Seguono elogi a Todaro da parte di Parlatore. Quest’ultimo sta lavorando sulle Coniferae, incontrando non poche difficoltà; chiede a Moris se gli può fare avere gli strobili delle conifere coltivate nell’orto a Torino. La biblioteca paga a Moris 20 franchi per il terzo volume di Flora Sardoa. Parlatore sta cercando di fare effettuare tali pagamenti con la rendita del patrimonio di Webb.

Elogio di Webb.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.21
  • Unità documentaria
  • 1856-03-12
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 12 marzo 1856. Un giovane studente ha portato a Parlatore i tuberi e i bulbi che Moris gli ha mandato. Sono però arrivati con ritardo e alcuni sono morti. A giorni verrà pubblicato l’elogio di Webb; gliene manderà una copia.

Eredità di Webb a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.20
  • Unità documentaria
  • 1855-11-04
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 4 novembre 1855, fatta avere a Moris tramite il conte Gloria. Da moltissimo tempo Parlatore non scrive a Moris. Finalmente, dopo tanto penare, è stato risolto il problema dell’eredità di Webb. Ora tutto il materiale è a Firenze e il Granduca ha fatto costruire nuove sale, affinché il tutto venga degnamente conservato. Segue un elenco di una dozzina di piante della Sardegna, di cui Parlatore vorrebbe avere il bulbo.

Trattative per l’eredità di Webb.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.18
  • Unità documentaria
  • 1854-11-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 27 novembre 1854. Parlatore ha tardato a rispondere alla lettera di Moris di ottobre, in attesa di disporre dell’erbario di Desfontaines per fare alcuni riscontri che gli interessavano. Si tratterrà a Parigi ancora una ventina di giorni per il “noto affare” [si tratta probabilmente del trasferimento da Parigi dell’erbario e della biblioteca che Webb per testamento aveva lasciato al museo di Storia naturale di Firenze]. Ringrazia Moris per i semi di Pinus cembra e il professore Delponte per le piante secche. Parlatore prega Moris di fargli spedire in una cassa le piante secche raccolte a Lanslebourg e a Ginevra, e il vascolo con i rami di Pinus, indirizzando il tutto al cavaliere Vincenzo Antinori, direttore del museo di Scienze naturali fiorentino. Parlatore acclude una lettera da fare avere a Clementi. Manda a Moris i saluti di Gay e Decaisne. A Parigi, dopo la morte di Gaudichaud e Mirbel, molte persone aspirano al posto. I favoriti sono Duchartre e Payer, però vi aspirano anche Germain, Trécul, Chatin, Lestiboudois e persino Gay. Parlatore pensa al viaggio di ritorno a Firenze. Ritiene che il passaggio delle Alpi non sia agevole, data la stagione. Potrebbe passare da Tolone e Nizza. Però dovrà poi andare a Milano e proseguire per Bassano per incontrare Parolini, che dovrebbe avere notizie esatte sulla gioventù di Webb e sul viaggio fatto da ambedue in Grecia e in Asia Minore.

Moris invitato a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.9
  • Unità documentaria
  • 1854-03-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 16 marzo 1854. Parlatore invita caldamente Moris a venire per qualche tempo a Firenze, per trovare un po’ di distrazione dopo la disgrazia occorsagli. Ha già avvertito il cavaliere Antinori, il marchese Bartolini, il ministro sardo marchese Sauli. Anche l’ottimo Caruel desidera vederlo; ci sarà anche Webb. A giorni il giardiniere di Parlatore, signor Pucci, andrà a visitare i giardini di Belgio, Olanda e Francia. Parlatore desidera però che veda prima l’Orto di Torino. Manderà a Moris una copia della narrazione del viaggio nelle parti settentrionali di Europa. Ha ricevuto dal signor Pignatari i semi che invierà a Targioni e a Bertoloni. Sta lavorando alacremente sulla Flora Italiana. Ha intenzione di compiere qualche escursione sulle Alpi.

Collaborazione con Webb per Flora aethiopica-aegyptiaca.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.41
  • Unità documentaria
  • 1849-01-05
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 5 gennaio 1849. Parlatore si scusa con Moris per non avergli mandato a tempo gli auguri di fine anno. E’ stato afflitto da disturbi nervosi importanti, che gli hanno impedito di fare fronte a qualsiasi impegno. Le notizie del fratello non sono molto buone: la sua salute fisica è buona, però ha il divieto assoluto di scrivere. Esorta Moris a riguardarsi e lo ringrazia dell’accoglienza riservata al primo fascicolo della Flora Italiana. Per continuare l’opera, aspetta che torni un po’ di luce nel presente periodo di tenebre e caos. Al momento sta lavorando con Webb per descrivere le famiglie delle piante della Flora Aethiopica-aegyptiaca, da pubblicare sul Giornale Botanico. Webb, Meneghini e Bubani salutano Moris. Meneghini avrà quasi sicuramente la cattedra di Geologia a Pisa. Bubani ringrazia Moris per le piante sarde che gli ha promesso. Parlatore invierà presto il catalogo dei semi e chiede a Moris di mandargli il suo, assieme all’elenco delle piante vive che desidera. Gradirebbe avere da lui piante della Nuova Olanda.

Proposta di un museo di Scienze Naturali a Firenze. Proroga del soggiorno all’estero.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.5
  • Unità documentaria
  • 1841-09-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 2 settembre 1841. Purtroppo Parlatore non riuscirà ad andare a Firenze al congresso. Alla presente lettera, consegnata a Moris dal Professore Targioni Tozzetti, è accluso un discorso che vorrebbe presentare al congresso; vorrebbe però che prima Moris lo leggesse, apportando le correzioni che ritenesse opportune. Prega Moris di tenere segreto il contenuto sino alla lettura [si tratta della proposta di Parlatore al 3° Congresso degli Scienziati di Firenze di istituire un Museo di Storia Naturale, proposta accolta con entusiasmo dai partecipanti e dal Granduca Leopoldo II]. Sarebbe utile informare solamente Bertoloni e Moretti, affinché appoggino la sua proposta al Granduca di Toscana. Inoltre chiede a Moris di consegnare una lettera alla famiglia Morelli, che l’ha gentilmente accolto durante un suo soggiorno a Firenze. Tineo ha ottenuto la proroga per il soggiorno estero di Parlatore, che ha deciso di andare a Londra e poi tornare a Parigi. Il celebre barone Von Humboldt vorrebbe condurlo con sè a Berlino; ha anche scritto a Napoli al ministro chiedendogli di sostituire per Parlatore la cattedra di Anatomia con quella di Botanica. Ha terminato per Webb il lavoro sulle Graminacee delle Canarie. Studiando una graminacea inviata dal povero Bertero a Guillemin, ha indivuato un nuovo genere. La salute di De Candolle è notevolmente peggiorata.

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