Lettera intestata “Sovrintendenza alle Scuole Elementari”, inviata da Dogliani il 7 ottobre 1862 dall’avvocato G. Gabutti, il quale chiede a Moris di agevolare nei limiti del possibile l’accettazione del figlio Gualtiero al Collegio delle Province. Gli rammenta il servizio prestato a Dogliani gratuitamente sin dal 1848, che gli ha impedito di avere un reddito importante.
Lettera autografa intestata “Società Tipografica de’ Classici Italiani”, inviata da Milano il 6 giugno 1843 da F. Fusi, che comunica a Moris di avergli mandato i fascicoli 49 e 50 della Flora Napoletana di Tenore. Della spedizione fa parte altro materiale, che il libraio prega di fare pervenire al negozio di Giuseppe Bocca.
Stampato intestato “Presidenza Generale del VII Congresso degli Scienziati Italiani”, inviata da Napoli il 20 luglio 1845, firmato dal presidente generale N. Santangelo e dal segretario generale Giacomo Filioli, contenente l’invito a partecipare al congresso di Napoli.
Stampato intestato “Presidenza Generale del VII Congresso degli Scienziati Italiani”, inviato da Napoli il 20 luglio 1845, firmato dal presidente generale N. Santangelo e dal segretario generale Giacomo Filioli. Sono contenute istruzioni e informazioni relative al congresso.
Lettera autografa inviata dall’avvocato Francesco Falconetti da Venezia il 20 gennaio 1841, a nome di Enciclopedia Italiana, pubblicata a Venezia dal tipografo Girolamo Tasso. Moris viene informato che sono già stati editi tre volumi dell’opera, sino alla parola “battaglia” e lo si invita a spedire contributi su termini botanici. Il compenso sarà di due napoleoni a foglio di stampa oppure, a scelta, di una medaglia d’oro.
Lettera autografa inviata da F. Falconetti da Venezia il 27 febbraio 1841, a nome di Enciclopedia Tasso. Moris ha accettato di collaborare con la tipografia veneziana [vedi lettera n° 1]. Lo scrivente lo assicura che il suo impegno non sarà troppo gravoso (un paio di voci all’anno), essendo molti i collaboratori dell’opera.
Lettera intestata “Casa di S.A.R. il Duca di Genova [Ferdinando di Savoia]” inviata dal R. Castello d’Agliè [To] il 9 ottobre 1853, firmata dall’intendente generale e segretario privato L. Rondone-Prina, il quale a nome del duca ringrazia Moris per aver mandato, tramite il cavaliere Dupuy, i doppi delle piante esotiche giunte recentemente all’Orto Botanico del Valentino, per essere piantate nel parco di Agliè. Sempre a nome del duca invita Moris ad Agliè per consigliare ai giardinieri il modo migliore per conservare tali piante.
Lettera del segretario generale del Ministero dell’Interno, A. Di Monale, inviata da Torino il 23 dicembre 1854, in cui si comunica a Moris che Sua Maestà lo ha confermato membro straordinario del Consiglio superiore della Sanità per l’anno 1855.
Lettera inviata da Torino il 20 giugno 1864 da M. Cerruti del Ministero degli Affari Esteri, in cui si comunica a Moris che il console di Batavia ha spedito una cassetta di piante e fiori indigeni offerti dal direttore del giardino botanico. Moris è invitato a distribuire il materiale ad altri stabilimenti, tenendo presente in particolare il direttore dell’Orto botanico di Palermo, che ne ha ripetutamente fatto richiesta [si tratta del professore Todaro, come si evince da un appunto di grafia Moris; “Il prof. Todaro reso avvisato indichi il mezzo di trasmissione (18 di luglio)”].
Lettera autografa intestata “Consolato generale di Sardegna in Marsiglia” inviata da Marsiglia il 2 giugno 1857 dal console generale Adolfo Castellinard, il quale comunica a Moris l’arrivo dal Messico di una cassa di piante parassite destinata all’Orto Botanico, che è stata spedita a Genova, all’attenzione del direttore delle Gabelle e Dogane cavalier Delpiano, da cui dovrà essere ritirata.