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Archivio storico. Università degli Studi di Torino Mottura, famiglia
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Terza generazione

Documenti programmatici e bozze di articoli pubblicati nella rivista "Terza generazione" o comunque che paiono riconducibili agli interessi e all'attività di quel gruppo di intellettuali cattolici (tra cui Ubaldo Scassellati, Felice Balbo, Mario Motta, Giorgio Sebregondi, Augusto Del Noce, Sandro Fè d'Ostiani, Claudio Napoleoni, Gianni Baget, Nino Novacco) in quegli anni. Si tratta di personalità già legate alla Sinistra cristiana e poi iscritte al Partito Comunista o legate alla corrente dossettiana della Democrazia Cristiana. Come enunciato in un documento di Scassellati, il progetto culturale partiva dal riconoscimento di una crisi mondiale, culturale e sociale, con potenzialità catastrofiche; dalla convinzione che bisognasse sbloccare l'involuzione storica sul terreno teorico, a partire dalle fondamentali tesi della filosofia aristotelica tomistica, per fondare una scienza dello sviluppo.
Sono conservati: una lettera di Scassellati a Mottura del 31 marzo 1952 con allegato un ampio documento programmatico sugli obiettivi di ricerca e sul metodo di lavoro; la minuta della risposta di Mottura, non datata; otto dattiloscritti anonimi, di cui tre riconosciuti come bozze di documenti pubblicati su "Terza generazione" (uno scritto di Felice Balbo, senza titolo, pubblicato come "Sulla necessità di nuove dirigenze" su "Terza generazione", Presentazione, settembre 1953, pp. 13-14; "La potenza del dolore", di Italo Martinazzi, pubblicato sul n. 2, novembre 1953, pp. 27-28); "Disponibilità", di Aimone Balbo, pubblicato sul n. 10-11, anno II, luglio-agosto 1954, pp. 35-36). Dei dattiloscritti di cui non è stato identificato l'autore quattro recano un titolo ("Lo sviluppo umano"; "Il modello etico di sviluppo umano"; "La formazione degli uomini"; "Ragioni e urgenza delle nuove dirigenze"), mentre un quinto, di ventitré pagine, ne è privo.

Corrispondenza ufficiale

Decreti di nomina, estratti di verbali di Consigli di Facoltà, bandi di concorso e documenti raccolti per parteciparvi, a partire dalla nomina ad assistente provvisorio presso l'Istituto di Anatomia patologica dell'Università di Torino (18-7-1932) fino al trasferimento, in qualità di professore ordinario, dalla cattedra di Anatomia e istologia patologica dell'Università di Pisa alla medesima cattedra presso l'Università di Torino (1-11-1951). Sono presenti: il decreto rettorale di promozione da assistente ad aiuto (6-2-1937); la nomina a consulente anatomopatologo per l'anno 1937 da parte dell'Opera Pia Sanatorio San Luigi Gonzaga; gli atti per il conferimento della libera docenza in Anatomia e istologia patologica (1937-38); gli atti relativi alla chiamata di Mottura a Pisa quale professore straordinario a decorrere dal 1° dicembre 1947 e alla successiva promozione a professore ordinario a decorrere dal 1° dicembre 1950.

Per l'istituzione di un insegnamento di Oncologia

Giacomo Mottura espone ai presidi delle Facoltà di Medicina e chirurgia prima di Pisa, poi di Torino le ragioni per cui ritiene importante e necessaria l'istituzione di "un corso dimostrativo complementare di oncologia a carattere unitario e sistematico, nel quale le nozioni di oncologia generale e la classificazione istituzionale dei tumori vengano applicate con la sistematica esemplificazione e con la discussione di numerosi casi speciali, dal punto di vista della diagnosi, della prognosi e della cura" (Pisa, 8 novembre 1949).

Dattiloscritti

  • IT ASUT MOTTURA Giacomo. - SC. - Balbo. Dattiloscritti
  • File
  • 1954
  • Part of Mottura, famiglia

Dattiloscritti di Felice Balbo: "L'amore umano come abito d'essere e radice del superamento"; "La chiesa cattolica e l'autonomia della scienza ed in genere del lavoro umano"; "Ideazione del primo esperimento di "Economia umana""; "Cultura e tecnica".

Nuovi orientamenti delle teorie medico-biologiche nell'Unione Sovietica

Materiali preparatori alla pubblicazione su "Minerva Medica", anno XLIV, vol. I, n. 34 (28 aprile 1953): piano dell'opera, con testo delle Avvertenze di Enzo Arian; diverse stesure delle bozze della Presentazione, di Giacomo Mottura; traduzioni dei resoconti pubblicati su riviste tedesche delle deliberazioni dell'Accademia delle Scienze mediche dell'URSS e dell'Accademia delle Scienze dell'URSS sulle teorie fisiologiche di Ivan Petrovich Pavlov e della Società degli anatomo-patologi di Mosca sulla critica della patologia cellulare di Virchow e lo sviluppo della pato-morfologia sovietica; rassegna bibliografica; corrispondenza con Felice Balbo e con Mario Motta per un confronto sul proprio scritto.
Mottura, come Arian, ritene importante la conoscenza delle teorie che si vanno affermando in Unione Sovietica e che puntano a dimostrare "la possibilità della trasmissione ereditaria di caratteri acquisiti dall'individuo sotto l'influenza di condizioni ambientali nel giro di una sola generazione", ma avverte al contempo, rifacendoci ad Antonio Gramsci, il rischio di derive fideistiche e di caduta nella "superstizione scientifica" e sostiene con forza che "la validità scientifica dev'essere affermata sulla ripetibilità della verifica in tutte le condizioni che possano mettere in forse la validità dell'ipotesi". La difesa dell'ereditarietà dei caratteri acquisiti era stata al centro della comunicazione dell'agronomo Trofim Lysenko all'Accademia di Scienze agrarie dell'URSS il 7 agosto 1948 e tale visione, contraria alla genetica classica, si era affermata nel paese, provocando un dibattito anche in Europa e in Italia.

Appunti per il corso di Anatomia e istologia patologica svolto nell'a.a. 1951-52

Appunti dattiloscritti, con numerose correzioni manoscritte, relativi a dodici lezioni, con date dal 14 gennaio al 9 maggio 1952. Si tratta del primo corso tenuto da Mottura a Torino come titolare della cattedra. Risultano trattati gli argomenti: istologia, tecnica istologica, modificazioni cicliche dell'endometrio, iperplasia dell'endometrio, linfonodi dei seni, milza.
Non è più leggibile la data su appunti riguardanti le complicazioni della polmonite in seguito all'uso degli antibiotici.
Sono presenti anche appunti dattiloscritti non datati su: malattie della mammella, tiroide e cervello.
Prolusione tenuta da Mottura il 24 aprile 1952 su "Compiti e prospettive dell'Anatomia patologica" (cartoncino di invito ed estratto da "Minerva Medica, anno XLIII, vol. 1, n. 51 del 25 giugno 1952).

Ritagli di stampa sulle dimissioni dal PCI di ex-dirigenti del Partito della Sinistra Cristiana

Articoli di giornale relativi all'abbandono del Partito Comunista da parte di Felice Balbo, Sandro Fè d'Ostiani, Mario Motta, Ubaldo Scassellati e Giorgio Sebregondi, in seguito al decreto del Santo Uffizio del 1° luglio 1949 che, affermando l'incompatibilità tra cristianesimo e comunismo, scomunicava i cristiani che professassero la dottrina comunista. E' presente anche un ritaglio del 1° settembre 1949 sul decreto di scomunica.

Attività svolta presso l'Università degli Studi di Pisa

Registri delle lezioni di Anatomia e istologia patologica per gli anni accademici 1947-48, 1948-49; 1949-50, 1950-51; documentazione relativa al concorso ad aiuto in Anatomia e istologia patologica (1948) e corrispondenza tra Mottura ed Ennio Lucio Benedetti, vincitore del concorso (fino alla sua rinuncia per rientrare a Roma, nell'agosto del 1950; sono presenti anche lettere tra Mottura e il padre di Lucio, nonché la minuta di una lettera di Mottura al professor Sotti dell'Università di Roma, di cui Benedetti è allievo); atti della commissione di professori della Facoltà di Medicina e chirurgia per la valutazione dei lavori degli assistenti finalizzata al conferimento dei premi di operosità per l'anno 1948-49); altri documenti, tra cui: una relazione sullo stato dell'Istituto di Anatomia patologica inviata da Mottura al rettore e al preside di Facoltà al termine del primo anno di servizio a Pisa (9 luglio 1948); la minuta del verbale della commissione per il conferimento del "Premio Dott. Manlio Ferrarini", assegnato ad Angelo Bairati (18 maggio 1949); una tabella manoscritta, di mano di Mottura, da cui risulta il numero di autopsie (310) svolte tra il 1948 e il 24 ottobre 1950.

Cultura e realtà

Sono conservati i tre volumi pubblicati della rivista bimestrale "Cultura e realtà", pubblicata a Roma nel 1950 e diretta da Mario Motta. Nella premessa al primo numero si prende atto dell'esistenza di tanti problemi "aperti in ogni campo delle attività conoscitive" e si afferma che "possono venire convenientemente affrontati solo in termini di conoscenza", non avendo senso "aspettare dalla soluzione pratica della crisi materiale della società la soluzione della crisi della cultura". Dinanzi alla crisi della cultura ci si propone di "distinguere per unire", nella convinzione che si possano "trovare i mezzi concettuali nuovi capaci di risolvere i problemi ... solo attraverso lo sforzo di un dialogo comune, aperto a tutti e rispettoso di tutte le differenze".
Nel primo numero della rivista è pubblicato il contributo di Giacomo Mottura "L’ammalato per contratto di lavoro. Considerazioni indotte dallo studio delle malattie polmonari da polveri industriali", in cui l'autore denuncia come l’esigenza del basso costo della manodopera induca il sistema di produzione a preferire l’indennizzo obbligatorio (introdotto per legge in Italia nel 1943) a un cambiamento nei metodi di produzione che garantisca la sicurezza dei lavoratori: “La prevenzione obbligatoria delle malattie professionali si trova in contrasto con l'esigenza del basso costo a oltranza e, stia pure essa a far bella mostra di sé nella legislazione, il sistema attuale di produzione non può non cercare di eluderla, giacché la salute dell'operaio è il bene per esso meno costoso.”
Nelle dieci lettere tra Mottura e Mario Motta (dal 27 novembre 1949 al 7 novembre 1950) emergono le soverchianti difficoltà finanziarie che porteranno alla chiusura della rivista dopo soli tre numeri. E' presente anche una lettera di Giorgio Sebregondi a Mottura (22 novembre 1950), in cui tratta "dello sviluppo che la rivista intende dare agli articoli motturiani" e propone come argomento meritevole di approfondimento l'organizzazione degli studi scientifici in Italia e la situazione degli Istituti di ricerca.

Beger, P. J.

  • IT ASUT MOTTURA Giacomo - Carteggio. Beger P. J.
  • File
  • 1950-10-17 - 1950-10-22
  • Part of Mottura, famiglia

  • Minuta della lettera di Mottura a Beger, con cui gli invia copia di due suoi lavori su asbestosi e altra malattia causata da polveri. Chiede a Beger copia di un suo studio apparso su «Verhandlungen der Deutschen Gesellschaft für Pathologie», 33; riferisce di analisi istologiche che sta compiendo su casi di malattie polmonari causate da inalazione di polveri.
  • Lettera di Beger a Mottura: si dichiara interessato all'asbestosi e commenta i lavori di Sundius e Bygden, che a suo avviso hanno causato confusione. Gli è difficile proseguire gli studi perché durante la guerra il suo Istituto, Mineralogisch-Geologisches Institut der Technischen Hochschule di Hannover, è andato distrutto. Ritiene che Normann si sia spinto troppo oltre nel paragonare la malattia da polvere fossile con la silicosi. Chiede a Mottura se Fagiano e Vigliani siano ancora interessati alla silicosi.

Collaborazione con la casa editrice Einaudi

Una lettera di Massimo Aloisi a Mottura (18 luglio 1948) circa l'ipotesi di creazione di una nuova "collana di ricerca scientifica": paventa il rischio "così facendo, di svuotare troppo la "Biblioteca di cultura scientifica"; una lettera di Ubaldo Scassellati a Mottura (9 dicembre 1949), in cui comunica di essere stato sostituito da Paolo Boringhieri nella responsabilità dei libri scientifici. Si dimostra preoccupato per "la debolezza organizzativa della redazione" della rivista "Cultura e realtà"; risposta di Mottura a Scassellati (16 dicembre 1949), in cui manifesta la propria preoccupazione per la cattiva organizzazione della casa editrice e per i continui ritardi nei pagamenti delle collaborazioni.

Comunismo e cristianesimo

Sono conservati: un numero, mutilo, della rivista francese "Esprit" (8-9, agosto-settembre 1946), che contiene un'inchiesta sul tema "Monde chrétien, monde moderne"; due stesure, una manoscritta e una dattiloscritta della traduzione, da parte di Mottura, dell'intervento dell'abate Pierre Teilhard de Chardin "Le Christianisme et la science" (pubblicato alle pp. 249-256); un manoscritto di Mottura che ripercorre i concetti fondamentali che emergono dalla lettura della rivista.
Sono qui inseriti anche un dattiloscritto di Giorgio Sebregondi su "Chiesa universale o chiesa contro-riformista", insieme alla lettera di Sebregondi a Mottura (del 13 marzo 1949 e alla copia di una lettera di Balbo a Sebregondi con osservazioni sullo scritto.

Pubblicistica riconducibile al Partito Comunista Italiano

Pubblicistica di area torinese: "La Federazione Comunista Torinese ai ceti medi della città e provincia" (stampato a Torino); Amedeo Ugolini, "La personalità umana nell'Unione Sovietica", discorso tenuto al Cinema Lux a Torino il 15 giugno 1947 (Quaderni de "L'Unità"); Mario Montagnana, "La situazione politica alla vigilia del VI° congresso del Partito Comunista Italiano", relazione agli attivisti torinesi, 16 ottobre 1947; Augusto Monti, "Le elezioni della paura". Altre pubblicazioni: "La Costituzione dell'U.R.S.S" (Biblioteca marxista leninista); Antonio Gramsci, "Ultimo discorso alla Camera, 16 maggio 1925" (R. Guerrini, Padova); Palmiro Togliatti, "Antonio Gramsci capo della classe operaia italiana" (Società Editrice "L'Unità", Roma, 1944); Palmiro Togliatti, "Non matrimonio di convenienza ma unità di forze democratiche. Discorso pronunciato all'Assemblea Costituente nella seduta del 19 febbraio 1947" (Tipografia della Camera dei Deputati); Palmiro Togliatti, "Per l'unità di tutto il popolo contro il governo della discordia. Discorso pronunciato all'Assemblea Costituente nella seduta del 20 giugno 1947" (Tipografia della Camera dei Deputati).

Collaborazione con "Il Politecnico" e rapporti con Elio Vittorini

Scambio di lettere tra Mottura e Vittorini nell'agosto del 1945: Mottura invia un articolo intitolato "Lavoro e malattia: la silicosi", ma Vittorini non ritiene l'impostazione adatta ai lettori del "Politecnico" e gli propone pertanto delle modifiche. Non risulta che l'articolo sia stato pubblicato.
Fotocopia di lettera inviata da Mottura a Vittorini il 22 novembre del 1947, in cui Mottura esplicita in modo argomentato le proprie divergenze di vedute rispetto all'impostazione del giornale e al linguaggio che utilizza. Dice di se stesso: "Io non sono un materialista metafisico: credo che la vita è spirito, che la metafisica è spirito, che la libertà è verità, ma credo che la "fisica" il "mondo" è materia, che la materia è verifica [sottolineato nel testo], che la verifica è determinazione [sottolineato nel testo], che la determinazione è esatta [sottolineato nel testo] o sbagliata [sottolineato nel testo]. Per me la verità è sempre univoca ... è la malignità negli uomini, sono i loro limiti sociali e non solo sociali a farmi accettare e riconoscere la inevitabilità degli errori in me e negli altri". Gli risulta intollerabile l'utilizzo di un linguaggio che giudica fazioso e mistificante, finalizzato a fare clan e creare iniziati.
Sono presenti tutti i ventisette numeri del giornale uscito con cadenza settimanale, fino al n. 28 del 6 aprile 1946 (i numeri 13 e 14 costituiscono un'unica uscita), e sette numeri del mensile, a partire dal n. 29 del 1 maggio 1946 fino al n. 38 del novembre 1947. Non è conservato l'ultimo numero uscito, il 39.

Tessere personali

Tessere di riconoscimento munite di fotografia. Una è rilasciata dal CLN, Giunta consultiva regionale di governo per il Piemonte e Giacomo Mottura è qualificato come "membro C.L.N. della Città di Torino. L'altra è rilasciata dal Comitato di Liberazione Nazionale Regionale Piemontese e Mottura vi è qualificato come "membro della Giunta popolare della città di Torino. Su entrambe è presente la firma di Franco Antonicelli, presidente.

Relazione della Democrazia Cristiana al C.L.N. cittadino

Il documento, non firmato e non datato, ripercorre il contributo delle donne democristiane nei Gruppi di difesa della Donna e rivendica per la propria rappresentante Pia Verretto il ruolo di assessore all'assistenza nella Giunta popolare della Città di Torino, anche dopo il ritiro delle proprie rappresentanti dall'Unione Donne Italiane, a tutti i livelli.

Volantini

Bollettino n. 18 della guerra partigiana, emesso dal Comando delle Brigate Garibaldi del Piemonte; volantino "Spacciatori di monete false ovvero il Podestà "operaio" di Torino", firmato "Il grido di Spartaco, Organo di Battaglia dei Comunisti Piemontesi" (n. 68, novembre 1944); volantino della Federazione Comunista Torinese "Sulla via dell'insurrezione nazionale"; volantino del Comitato Nazionale di Liberazione Nazionale del Piemonte "Non si può spegnere la voce di Antonio Banfo: è la voce di Torino" (3 esemplari).

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