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Università degli Studi di Torino Sotto-sottoserie
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Algebra, Chimica, Geometria analitica, Geometria proiettiva

I volumi sono divisi in quattro parti rubricate, una per ogni materia d'esame, con un verbale per pagina. Ogni verbale riporta la data della seduta, il cognome, nome e luogo di provenienza del candidato, l'argomento e l'esito dell'esame, la firma degli esaminatori.

Iscrizioni alla Facoltà di Lettere e filosofia

I registri utilizzano uno stampato articolato nei campi: numero d'ordine; cognome e nome, paternità, luogo di nascita e studi fatti; firma e abitazione dell'inscritto; data della iscrizione; tasse pagate; data del decreto di esenzione dalla tassa; osservazioni. I registri sono suddivisi in sezioni relative agli studenti di ciascuno dei quattro anni di corso, Lettere o Filosofia, e agli uditori. Con rubrica.

Verbali degli esami privati e pubblici per professore di Grammatica latina

Il "corso normale per gli Aspiranti al grado di Professore di Grammatica Latina", di durata biennale, è istituito con R.D. 10 settembre 1851, n. 1267. Prevedeva esami finali al termine del primo e del secondo anno di corso e un esame pubblico, superato il quale era conferita la patente di professore di Grammatica. Si tratta del titolo di ammissione all'insegnamento nelle Scuole inferiori di Latinità.

Chimica fisiologica, poi Chimica biologica

Fino al 1935 la disciplina è denominata Chimica fisiologica.
Dallo Statuto approvato con r. decreto del 1 ottobre 1936 n.2151, tra i corsi complementari è previsto invece l'esame di Chimica biologica.

Clinica chirurgica

Nei registri conservati, la disciplina è registrata inizialmente come Clinica chirurgica, poi alternata ad altre diciture quali Clinica operativa (dal giugno 1901), Clinica chirurgica operativa (dal luglio 1906), Clinica chirurgica e Medicina operativa (dall'aprile 1911).
Questo avvicendamento della nomenclatura della disciplina potrebbe ricollegarsi ai continui ammodernamenti portati alla relativa Clinica. Nell'Annuario della R. Università di Torino 1899-1900, nel capitolo relativo alla Clinica chirurgica (p. 76) è scritto:
"... È ora poi quasi ultimato un Istituto operativo che permetterà di rendere più pratico e più completo l’insegnamento della Clinica.
Questo Istituto, oltre a spaziosissime sale operative, rispondenti ai moderni concetti della chirurgia, le quali renderanno possibile a
tutta la scolaresca di seguire in ogni loro momento gli atti ope­rativi, è dotato di gabinetti di cistoscopia, laringoscopia, radio­grafia, ecc., e di tutti quei mezzi diagnostici e curativi che lo stato attuale della chirurgia richiede." Dall'ampliamento della Clinica potrebbe corrispondere l'ampliamento della disciplina, che viene ad abbracciare anche la medicina operativa.
La molteplicità di nomi utilizzati per indicare la disciplina emerge anche dalla lettura dei verbali delle adunanze del Consiglio di Facoltà: nella seduta del 6 marzo 1900 (p.171), nella discussione intorno alla "supplenza nell'insegnamento della Clinica chirurgica generale e nella direzione della Clinica" lasciati vacanti dalla morte di L. Bruno, scrivono:
"La Facoltà, dovendo provvedere alla prosecuzione dell'insegnamento della Clinica operativa, rimasto interrotto per la morte del compianto prof. Bruno; considerando che l'anno scolastico è già avanzato; propone che fino alla fine di esso l'insegnamento della Clinica chirurgica si continui ad impartire dal dr. Ferria, [...] il quale supplì il compianto prof. Bruno durante la sua malattia. Per quanto poi si riferisce all'assetto stabile della cattedra di Clinica chirurgica e Medicina operativa, propone fin d'ora che pel prossimo anno scolastico il prof. Carle venga nominato professore ordinario di detta disciplina, e direttore della relativa Clinica. Infine, ritenendo indispensabile che nell'Università di Torino l'insegnamento della Patologia chirurgica sia - come fu sempre - indipendente dalla cattedra di Clinica chirurgica operativa, si riserva di proporre [...] i provvedimenti per sostituire il prof. Carle nella cattedra da lui lasciata vacante". Questo nonostante esistessero in quegli anni cattedre specifiche per ognuna delle discipline menzionate.
Nella sessione del marzo 1946 gli esami sono registrati come di Clinica chirurgica generale. In effetti dallo Statuto approvato con R. decreto 1° ottobre 1936, n. 2151 (approvato nella seduta della Facoltà del 2 febbraio 1935), nel terzo biennio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia tra gli insegnamenti fondamentali è quello di "Clinica chirurgica generale e terapia chirurgica".

Anatomia umana

Nei registri conservati la materia è indicata inizialmente come Anatomia umana, poi come Anatomia umana descrittiva (dalla sessione del 2 maggio 1888), infine come Anatomia umana normale (dalla sessione di maggio 1914). Non compare mai l'indicazione di Istologia.
Da quanto emerge dalla documentazione ufficiale di riferimento tuttavia, non vi era una netta distinzione tra le varie diciture.
Nella seduta della Facoltà del 3 novembre 1882 viene votata all'unanimità la proposta di C. Giacomini di <dividere l'insegnamento dell'Anatomia in due regioni, una di Anatomia ed Istologia per il 1° e 2° anno ed una di Anatomia topografica per il 5°>. Inoltre si stabilisce che <l'esame di Anatomia ed Istologia non possa venir dato al fine del 2° anno, ma o al principio o al fine del 3°.>
Il R. decreto n. 67 del 13 marzo 1902 che approva il regolamento speciale della facoltà di Medicina e Chirurgia, pone il corso di <Anatomia umana normale> tra i corsi fondamentali.
Il R. decreto n. 808 del 9 agosto 1910 che approva i regolamenti speciali per le diverse Facoltà, inserisce tra gli insegnamenti costitutivi <il corso di Anatomia umana normale (descrittiva o sistematica, topografica e microscopica)>.

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