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Descrizione archivistica
Amprino, Rodolfo
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Lettere di Gino Martinoli

Si segnalano le lettere: dell'8 febbraio 1965, all'indomani della morte di Giuseppe Levi, in cui Martinoli ricorda come Amprino fosse per il proprio padre l'allievo prediletto, "il figliuolo spirituale"; del 22 maggio 1965, in cui offre ad Amprino la restituzione delle lettere da lui indirizzate negli anni al proprio padre; del 25 settembre 1966, in cui annuncia la propria presenza alla commemorazione del padre da parte di Olivo in programma a Bari il 10 ottobre; del 12 novembre 1966, in cui sottopone ad Amprino, per averne un parere, un dattiloscritto sul tema"Organizziamo l'Università" (poi edito nel 1967 col titolo "L'Università come impresa").

Lutti e vita accademica

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1961 3
  • Unità documentaria
  • Torino, 1961-03-13
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Prega Amprino di porgere le condoglianze alla moglie Delfina per la perdita del padre. Rispetto alla questione dell'induzione, reputa convincenti gli argomenti di Amprino mentre esprime giudizi non molto positivi su Dalcq, Wolff e Ruffini, il quale nei suoi lavori ha ignorato l’opera di Speman. Ritiene che il premio Feltrinelli possa essere attribuito "a un cultore di Genetica". Annuncia il prossimo arrivo di Chèvremont, invitato da Godina a tenere una conferenza; lo stesso Godina presenterà prossimamente a Napoli un lavoro scritto in collaborazione con Buffa, sul quale Levi esprime un’opinione altamente lusinghiera, e dà merito a Vernoni di averne scoperto le qualità. Commenta la notizia della morte di Meneghetti, del quale non conosceva l’opera scientifica, ma di cui apprezzava la personalità, anche in relazione all'opposizione al fascismo. La vedova di Alberto Chiarugi lo ha informato della chiamata di Eleonora Francini Corti all’Università di Ferrara. A Torino, invece, Ceruti sarà chiamato alla successione di Peyronel. Insiste nuovamente perché Amprino accetti di curare la nuova edizione del proprio manuale di Istologia. Esprime apprezzamento per l'opera di Barasa, in cui riconosce l'influenza di Amprino. Commenta le pubblicazioni recenti, quasi tutte su microscopia elettronica. Riferisce di una visita di Montalenti, il quale lo ha informato che De Lerma insegna Biologia generale a Napoli. Ha ricevuto la nuova edizione del trattato di Zoologia di D’Ancona, del quale loda la “vastità di cultura”.

Lutti, Accademia dei Lincei, decennale della scomparsa di Amedeo Herlitzka

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1960 10
  • Unità documentaria
  • Torino, 1960-3-18
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Ringrazia per i fiori e gli auguri ricevuti per il proprio onomastico, nonché per gli estratti dei lavori che Amprino gli ha inviato. Informa della nomina a presidente dell’Olivetti di Giuseppe Pero, in sostituzione di Adriano Olivetti. E' rattristato per la morte di Alberto Chiarugi, botanico di valore, come anche Tonzig a Milano. Accenna anche alla morte di Pierantoni: si augura che al suo posto sia eletto Olivo all’Accademia dei Lincei, anche se prevede un'opposizione da parte di Ghigi, Grandi e Puntoni. Commenta positivamente il lavoro di Seidel pubblicato sul Roux’ Archiv, soprattutto dal punto di vista tecnico. Suo figlio Gino sta per rientrare dagli Stati Uniti. Ritorna sulla cerimonia per il decennale della scomparsa di Amedeo Herlitzka, in cui è intervenuta Anna Maria Di Giorgio ed erano presenti Margaria e Bergomi. Lo informa che Filogamo ha ottenuto i finanziamenti per il viaggio negli Stati Uniti.

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