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Descrizione archivistica
Biroli, Giovanni
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Potamogeton

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.17
  • Unità documentaria
  • 1835-04-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 26 aprile 1835, in cui si parla del genere Potamogeton. Chiede un campione di tre Potamogeton descritti da Balbis, da Biroli e da Allioni.

Colera a Venezia. Echium, e Primulacee

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.26
  • Unità documentaria
  • 1835-11-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 14 novembre 1835, dove Bertoloni annuncia che vedrà Mossotti in viaggio per Roma. Il figlio Carlo ha consegnato la lettera di Mossotti a Monsignor Altieri, a proposito dell’affare Plana. Si dice critico verso coloro che ritengono il colera (ora a Venezia) non contagioso.
Vengono riprese le osservazioni su Echium. Prega Moris di incaricare De Notaris di controllare alcune Primulacee nell’ erbario di Biroli.

Verbascum della Sardegna specie nuova

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.32
  • Unità documentaria
  • 1836-03-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 19 marzo 1836. Bertoloni ha ricevuto il quarto tomo dell’Herbarium Pedemontanum di Colla. Ha esaminato due esemplari del genere Verbascum della Sardegna e ne ritiene uno specie nuova, di cui scrive la descrizione. Seguono osservazioni su sei specie di Verbasci descritti da Allioni in Flora Pedemontana. Segue una decina di righe destinate a De Notaris, che ringrazia per le piante inviategli e per le osservazioni sugli esemplari del genere Campanula. Chiede infine un parere su Phyteuma pauciflora descritto da Biroli.

Genere Sinapis. Verbascum

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.33
  • Unità documentaria
  • 1836-04-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 16 aprile 1836, che contiene una lunghissima disquisizione su esemplari del genere Sinapis. Sono presenti ulteriori osservazioni sul genere Verbascum e la richiesta a De Notaris di controllarne gli esemplari dell’erbario Biroli. Bertoloni avverte di avere spedito il fascicolo quarto del secondo tomo della Flora. Chiede se De Candolle padre, da tempo gravemente ammalato, è ancora vivo. Comunica la morte, probabilmente già nota di Mauri.

Interesse per il genere Herniaria in Piemonte.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Gay 138.3
  • Unità documentaria
  • 1846-03-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 3 marzo 1846, in cui Gay si scusa con Moris per non averlo ringraziato a suo tempo, quando ricevette il secondo volume di Flora Sardoa. Gli manda un esemplare della famiglia Cruciferae raccolto da Thomas in Piemonte. Al momento Gay si sta occupando del genere Herniaria; vorrebbe avere notizie delle specie piemontesi, in particolare sulla località di raccolta di H. fruticosa descritta da Balbis in Miscellanea Botanica 1804, e sugli esemplari raccolti da Boissier e da Biroli.

Restituzione dell’erbario di Biroli.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.58
  • Unità documentaria
  • 1849-05-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 10 maggio 1849. De Notaris è rientrato a Genova, ma è ancora convalescente e molto debole sulle gambe. L’umore è pessimo, anche per la morte del suo giovane fratello arciprete a Trecate. Nelle settimana seguente andrà a passare qualche giorno a Cambiasca sopra Intra sul lago Maggiore. Ha saputo da Bucco che l’alloggio dell’orto è stato dato a De Negri, preparatore del museo. Seguono alcune considerazioni su alcune specie di Potentilla. De Notaris restituisce a Moris i pacchi dell’erbario di Biroli.

Invio di Lisa in valle Anzasca e ad Alagna

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 243.15
  • Unità documentaria
  • 1842-06-09
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 9 giugno 1842. De Notaris avrebbe piacere che Moris mettesse il proprio nome nella comunicazione all’Accademia torinese del nuovo genere [Serapias triloba di Viviani, vedi lettera 243.11]. Ne sollecita la pubblicazione prima che altri lo precedano. De Notaris ha anche un Astragalus di Nizza, raccolto da un certo Berti; la pianta è però senza frutti. Suggerisce di mandare Lisa a Bognanco, dove nessun botanico ha mai erborizzato, e di lì passare il monte Moro e scendere in valla Anzasca, dove a Pestarena troverà un albergo “confortable”. Attraverso il passo del Turlo potrebbe passare ad Alagna e scendere a Varallo. Ovvero da Domo [Domodossola] potrebbe recarsi a Varzo e vedere l’altissimo monte Cistella, spesso citato da Biroli, su cui però non c’è mai stato. La vallata grande dell’Ossola non presente invece una flora interessante. De Notaris si scusa con Moris e il fratello avvocato per il disturbo loro recato per il problema di Bollo.

Morte di Fieschi. Raccomandazione per Mariano Biondi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.27
  • Unità documentaria
  • 1859-04-17
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 17 aprile 1859. De Notaris non scrive da tempo, perché ha dovuto occuparsi del signor Macchiavelli di Sarzana, che nel 1849 l’ha molto aiutato durante la sua malattia. Ringrazia Moris per avergli fatto avere 200 lire della pensione di Savoia. E’ morto il professore Fieschi; i creditori spoglieranno la sua casa e i figli rimarrano privi di ogni cosa. Vi sono già molti aspiranti al posto. De Notaris suggerirebbe il dottore Elena. Il professore Tomati ne parlerà a Moris. De Notaris prega Moris di raccomandare al professore Abbene il farmacista di Altare, Mariano Biondi, il quale ha concorso ad un posto di visitatore per la Liguria occidentale. Il professore Peyrone potrà confermare che fu uno dei migliori allievi farmacisti dell’Università di Genova. E’ preoccupato per la guerra, che sarà lunga ed accanita.

Ricerca di letteratura botanica italiana. Congresso degli Scienziati a Venezia.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.37bis
  • Unità documentaria
  • 1847-10-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 14 ottobre 1847. Parlatore ringrazia Moris per avere ricevuto le tre bottiglie di tintura di arnica [vedi lettera n. 254.35]; vorrebbe però conoscerne il prezzo. E’ spiacente di non averlo potuto abbracciare al Congresso degli Scienziati di Venezia. Spera di potere venire a Torino nelle vacanze di Natale o di Carnevale. Parlatore spera di cominciare la stampa della Flora Italiana; è gradevolmente sorpreso della collaborazione dei botanici italiani, che gli hanno inviato moltissimo materiale. Elenca le opere di Allioni, Bellardi, Balbis, Biroli e Re, che chiede in prestito a Moris. Vorrebbe acquistarle, perché sono tra le poche opere della flora italiana che non possiede.

Richiesta di piante sarde. Cataloghi dei botanici piemontesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.3
  • Unità documentaria
  • 1849-02-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 19 febbraio 1849. Requien ringrazia Moris per le piante di Sardegna che ha ricevuto tramite De Notaris. Acclude a parte un lungo elenco di piante sarde che vorrebbe ancora conoscere e di cui chiede a Moris almeno un frammento. Segue la richiesta di chiarimenti su molte piante. In futuro Requien vorrà avere notizie sulla flora del Piemonte, di cui non si è più occupato dalla morte di Balbis. Si parla di piante e semi inviati a Parlatore, che avrebbe dovuto farne avere una parte a Moris e ad altri botanici. Requien raccoglie di ogni pianta sei esemplari; uno è riservato a Moris. Aveva intenzione di recarsi a Firenze e a Pisa, ma la proclamazione della repubblica gli ha fatto cambiare idea: non gli piacciono le rivoluzioni. Sta preparando un prodromo delle conchiglie marine della Corsica. Ha ricevuto la carta della Sardegna di La Marmora; è un po’ piccola. Possiede i cataloghi dell’Orto Botanico di Torino di Balbis, Biroli, Capelli e quelli di Moris sino al 1833. Se disponibili, gradirebbe avere i successivi. Se Moris e Sismonda vogliono inviare materiale a Requien, possono servirsi del comune amico Matthieu Bonafous oppure servirsi del signor François Poulin, direttore delle diligenze di Avignone. Requien gradirebbe ricevere le pubblicazioni di Colla e le eventuali recenti di Moris.

Aspirazione al titolo di conservatore dell’erbario torinese.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Rostan, 299.2
  • Unità documentaria
  • 1862-10-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Perrero di Pinerolo il 2 ottobre 1862. Rostan non è riuscito a vedere Moris a Torino, perché era ancora in campagna. E’ molto interessato alla botanica, ma il suo lavoro di medico gli impedisce di intraprendere lavori di lungo respiro e quindi si occupa essenzialmente della flora del Piemonte: gli è perciò indispensabile consultare sovente gli erbari del Valentino, specie quelli di Allioni, Bellardi, Colla e Biroli. Rostan spera di trovare il tempo per mandare qualche nota all’Accademia. Vorrebbe potersi dedicare interamente allo studio: sarebbe felice di avere la carica di conservatore dell’erbario torinese.