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Descrizione archivistica
Thomas, Ph. (Philip ?) Unità documentaria
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Prodromo della Flora Sardoa (ed altro)

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Balbis G.B. 15.6
  • Unità documentaria
  • 1826-04-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Lione il 7 aprile 1826, in cui Balbis ringrazia della lettera ricevuta il 18 marzo. Aggiunge di non aver ancora ricevuto il materiale, il cui arrivo è stato preannunciato dal sig. Groulante, spedizioniere di Marsiglia. Assicura Moris di essersi occupato delle Felci inviategli; approva l’idea di dividere per famiglie le piante nel prodromo della Flora Sardoa. Ribadisce che le spedizioni a lui dirette possono essere spedite a Genova a Bonafous, che le passerà a Torino. Balbis sta per completare la Flore Lyonnaise. Balbis prega Moris di salutare il sig. Thomas. Seguono commenti su alcune piante.

Quaderni di ornitologia. Successione di Kunze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 282.2
  • Unità documentaria
  • 1852-03-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Dresda il 26 marzo 1852. Reichenbach ringrazia Moris per le notizie ricevute sulla Duchessa di Genova, la cui passione botanica è certo favorita in un paese come l’Italia. E’ contento che Moris, nonostante i suoi impegni pubblici, stia per pubblicare il terzo volume della Flora Sardoa. Reichenbach ha difficoltà a continuare Icones Florae Germanicae. Sarebbe contento di ricevere da Moris le piante originali che gli ha promesso. Per il momento continua ad occuparsi di ornitologia. Invia a Moris i quaderni ultimamente pubblicati e lo prega di farli avere ai direttori del musei zoologici del paese. Il figlio di Reichenbach è a Lipsia per approfondire gli studi botanici. A un anno dalla morte del professore Kunze, la sua cattedra è ancora vacante. La facoltà ha deciso di convocare uno straniero. Già in tre hanno rifiutato: Goeppert da Breslavia, Grisebach da Gottinga e Meisner da Basilea. Reichenbach ritiene che suo figlio, che sta collaborando alla sua opera, potrebbe essere adatto alla successione.

Otto piante sconosciute, frase latina (ed altro)

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Balbis G.B. 15.2
  • Unità documentaria
  • 1825-05-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Lione il 22 maggio 1825, in cui Balbis ringrazia Moris del pacco inviatogli tramite il console di Francia, contenente, tra l’altro, otto piante che gli sono sconosciute. Seguono varie osservazioni su alcune piante. Balbis raccomanda di prendere sempre nota del luogo di raccolta, del tipo di terreno, del nome dialettale, dell’uso medicinale e economico, e di raccogliere frutti e semi. Invita Moris a non scoraggiarsi per le difficoltà; arriverà presto in aiuto l’intrepido Thomas. Avvisa Moris che durante l’estate riceverà la visita di Jan, professore a Parma. Prega di dire al Bertero (che in quel periodo era in Sardegna per collaborare con Moris), se vuole andare a Napoli, di avvertirlo per tempo; dovrebbe portare una lettera a Tenore e un’altra a Mauri a Roma. Seguono un breve elenco di piante inviategli e una frase latina, probabilmente scherzosa.

Elenco di piante inviate

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Balbis G.B. 15.3
  • Unità documentaria
  • 1825-09-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Lione il 23 settembre 1825, in cui Balbis dice di avere ricevuto il pacco inviatogli. Seguono vari commenti su alcune piante e la raccomandazione di inviare sempre esemplari completi, specie per quanto riguarda la località di raccolta. Balbis chiede a Moris di raccogliere anche le piante coltivate e quelle che si sono probabilmente naturalizzate [seguono alcune frasi illeggibili]. Balbis invia i saluti a Thomas, se è ancora presente in Sardegna e chiede di fargli sapere che ha ricevuto la preziosa visita del Sig. Arnott. Segue nella 3° facciata un elenco di piante inviategli, con alcuni commenti.

Lungo elenco di piante. Helichrysum frigidum

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Balbis G.B. 15.8
  • Unità documentaria
  • 1827-06-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Lione il 1° giugno 1827, dove Balbis comunica a Moris di avere ricevuto il quarto volume di Sprengel, in cui lo stesso Moris è più volte citato. Segue un lungo elenco di commenti a piante. Balbis si lamenta della lentezza con cui procede la stampa della Flore Lyonnaise e degli errori del testo. Avverte Moris di diffidare di Schleicher, mercante di piante, aspettando di ricevere prima di inviargli materiale. Prega Moris di salutare Thomas, che definisce tra i mercanti, quello “più compiacente e discreto”. Balbis ha preso visione dell’Organografia di De Candolle: teme che alcuni botanici vogliano rovesciare l’attuale edificio botanico e auspica un congresso dei botanici tedeschi, da tenersi a Monaco di Baviera. Apprende da Moris che sui monti sardi è stato rinvenuto l’Helichrysum frigidum, trovato in abbondanza da Thomas in Corsica.

Illustrazione tramite un' "ottima pittrice" e determinazione di funghi (ed altro)

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Balbis G.B. 15.1
  • Unità documentaria
  • 1821-11-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Lione il 18 novembre 1821, in cui si parla delle modalità di spedizione di materiale a Sprengel, professore a Halle. Balbis dice di attendere dal Bertoloni osservazioni su alcune piante dubbie ricevute dal Gussone e si complimenta con il Moris perché si sta occupando di funghi, potendo altresì disporre per la loro rappresentazione di una “ottima pittrice” (si tratta di Angela Bottione, pittrice dell’Iconographia Taurinensis dal 1800 al 1825). I funghi riprodotti da Bulliard sono infatti mal dipinti, come pure sono difficili da riconoscere quelli dipinti da Fries. Balbis ricorda quanti esemplari gli sono stati portati dal Molineri e le difficoltà avute nel determinarli.
Balbis non sa dare a Moris notizie precise di Mueller, definito “tedescaccio” e uno di quei “diavoli di mercanti di piante che non badano che a’ loro interessi pecuniari”; dice che probabilmente è un inviato di Sieber, botanico di Praga. Viene citato il Thomas, esperto di muschi e di licheni. Balbis dice ancora che Ponzols ha raccolto molte piante in Sardegna e afferma cha la Scilla verna di Moris è Hyacinthus Ponzolzii descritto da Loiseleur.
Seguono 2 post scriptum di poca importanza.

Breve elenco di piante con annotazioni (ed altro)

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Balbis G.B. 15.4
  • Unità documentaria
  • 1825-11-08
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Lione l’ 8 novembre 1825, ove Balbis ringrazia Moris della lettera inviatagli tramite il sig. La Marmora e dei semi di piante sarde. Si dichiara contento che Thomas continui a raccogliere piante in Sardegna, e prega Moris di salutarlo e di invitarlo ad esplorare anche le zone montuose. Balbis dice di avere ricevuto da Bertero assicurazione di avere consegnato a Moris le note su alcune piante [seguono alcune frasi illeggibili]. Al termine, breve elenco di piante con annotazioni.

Suicidio di Thomas. Richiesta di semi di Vicia narbonensis

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Candolle (de) 64.6
  • Unità documentaria
  • 1841-06-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ginevra il 28 giugno 1841, in cui lo scrivente ringrazia, a nome di De Candolle padre, la cui salute non è buona, per il vino sardo ricevuto. La sua bontà può spiegare la causa del suicidio del viaggiatore Thomas: egli infatti amava troppo la bottiglia. De Candolle chiede a Moris se ha semi di Vicia narbonensis, ritenuta migliore foraggera di Vicia sativa.

Scambi tra Moris e Seringe. Morte di Thomas.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Seringe, 325.2
  • Unità documentaria
  • 1831-11-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Lione l’ 1 novembre 1831. Seringe ha mandato alcune piante a M. Bonafous e ne ha aggiunte altre per Moris. Aunier ha comunicato a Seringe che Moris gli farà avere delle piante della Sardegna. Prega Moris, prima di spedirgliele, di chiedere a Bonafous se può portargli anche la pubblicazione sulla Svizzera che gli ha promesso, alcuni cereali e altre piante utili che gli aveva richiesto. Bonafous farà avere a Moris una memoria di Seringe su alcune Graminacee usate per fabbricare cappelli e tessuti. Nel post scriptum Seringe chiede a Moris se gli interessano piante dell’orto di Lione e della Svizzera. Ha saputo della morte di Thomas. Seringe chiede a Moris, se fosse in possesso di coleotteri della Sardegna, di pensare a suo figlio.

Segnalazione di Gianbattista Rossi. Morte di Thomas

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 27.19
  • Unità documentaria
  • 1831-11-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 7 novembre 1831, dove si ringrazia Moris per l’invio di piante per l’Orto Botanico, assicurando di essere sempre disponibile per eventuali scambi. Bertoloni segnala a Moris un suo allievo, Gianbattista Rossi di Varese, che ha studiato 2 anni a Bologna e 2 anni a Parma per seguire Tommasini, che verrà a Torino per la conferma della laurea. Chiede notizie di Colla e di Capelli. Comunica che Thomas è morto mentre era in Sardegna.

Piante sarde per De Candolle.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Seringe, 325.1
  • Unità documentaria
  • 1830-04-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera senza data e località di invio. Seringe ringrazia Moris per l’offerta di piante sarde: accetterà tutte quelle che Moris avrà a disposizione. Ha sistemato nell’erbario di De Candolle le piante di Sardegna che Moris gli aveva mandato. L’attribuzione di alcune era dubbia e Seringe annota le sue osservazioni critiche, sperando che Moris le accetti di buon grado. Lo prega di avvertire Mathieu Bonafous che gli ha spedito due Poiriers Beurrés de Bolviller; aggiunge alcuni suggerimenti per la conservazione. Seringe invierà a Moris il numero 3 e 4 del suo bollettino.

Interesse per il genere Herniaria in Piemonte.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Gay 138.3
  • Unità documentaria
  • 1846-03-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 3 marzo 1846, in cui Gay si scusa con Moris per non averlo ringraziato a suo tempo, quando ricevette il secondo volume di Flora Sardoa. Gli manda un esemplare della famiglia Cruciferae raccolto da Thomas in Piemonte. Al momento Gay si sta occupando del genere Herniaria; vorrebbe avere notizie delle specie piemontesi, in particolare sulla località di raccolta di H. fruticosa descritta da Balbis in Miscellanea Botanica 1804, e sugli esemplari raccolti da Boissier e da Biroli.