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Descrizione archivistica
Jussieu (de), Adrien-Henry
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Viaggio avventuroso sul Meno (ed altro)

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Balestreri 18.3
  • Unità documentaria
  • 1847-06-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Aschaffenburg (Baviera) il 24 giugno 1847. Balestreri elogia la famiglia di Moris e si compiace che la signora Bianchini aspetti il suo ritorno. Non ha potuto salutare il Barone Der Buch, in quel periodo a Parigi. Ricorda il sapere enciclopedico del Prof. Link, che gli ha fatto dono del libro su “Lezioni botaniche”. Il Balestreri sottolinea le differenze tra i botanici e i forestali, questi ultimi molto più riguardosi verso la natura. Riferisce che per visitare a Francoforte il giardino Rotschild (che è ebreo! dice) occorre pagare la polizza di ingresso. Racconta di un viaggio avventuroso sul Meno, dove, forse per il cattivo umore, ha temuto che il battello naufragasse a causa degli scossoni. Il giorno seguente godette invece dello spettacolo delle onde sul fiume causate da un vento vorticoso. Lo scrivente illustra a Moris il percorso che intende ancora fare, sino a Stoccarda, Monaco e Tirolo. La lettera si conclude con i saluti a Moris, alla sua famiglia e alla signora Bianchini.

Collaborazione tra l'Orto del Valentino e quello della Società di Agricoltura

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bonafous 43.3
  • Unità documentaria
  • 1843-05-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 23 maggio 1843. Bonafous ringrazia Moris, tramite il sig. Nigra, per avere avuto cura degli esemplari di riso e di millio, inviati da Fischer di S. Pietroburgo per essergli consegnati. Ringrazia Moris per avere favorito la collaborazione tra l’orto del Valentino e l’orto sperimentale della Società d’Agricoltura. Bonafous ha ricevuto notizia che è giunta a Moris la litografia di Alphonse De Candolle, a lui destinata, che utilizzerà a ornamento del proprio studio. Attende a braccia aperte il seguito della flora della Sardegna, di cui moltissimi botanici sono entusiasti: Jussieu, Gay, Brongniart, Montagne, Mérat. Invia a Moris un opuscolo sul genere Statice di Girard, botanico di Montpellier. Probabilmente andrà a Vichy per la cura delle acque e dopo attraverserà le Alpi per rivedere a Torino le persone che gli sono care. In un post scriptum dice che l’abate Gazzera è sempre in piena forma. Segue un post scriptum di grafia di Montagne, ove si richiede l’invio degli Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino.

Invio di saluti ai botanici parigini.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Colla 88.6
  • Unità documentaria
  • 1846-06-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Rivoli il 10 giugno 1846. Colla si rammarica di non avere potuto venire a Torino per salutare Moris prima del suo viaggio a Parigi. Né pensa di andare a salutarlo alla Posta dei cavalli al passaggio da Rivoli, date le sue precarie condizioni di salute. Prega Moris di salutare a Parigi i vari botanici, in particolare Alphonse De Candolle, Gay, Mérat, Webb, Delessert, Mirbel, Gaudichaud, Adr. Jussieu.

Invio del catalogo della biblioteca

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Decaisne 97.3
  • Unità documentaria
  • 1857-12-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata dal Museo di Storia Naturale di Parigi l’ 1 dicembre 1857. Decaisne invia a Moris il catalogo della biblioteca compilato da Adrien de Jussieu. Prega Moris di far pervenire alla persona indicata lo scritto accluso alla lettera.

Resoconto del soggiorno a Parigi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Moris 222.2
  • Unità documentaria
  • 1846-07-08
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi l’ 8 luglio 1846 a Delponte. Moris ringrazia Delponte per l’invio di piante a De Candolle e per l’attenzione prestata ai lavori in corso all’Orto Botanico di Torino. Sta consultando l’erbario di Flora Atlantica. Vedrà in seguito quelli di Webb e di Gay e la biblioteca di Delessert. Jussieu è stato contento della traduzione eseguita da Delponte dei suoi elementi. Manda i saluti a Giusta, a Manhefeldt, a Lisa, se non è ancora partito e a Battista.

Scarse risorse per il giardino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.21
  • Unità documentaria
  • 1840-03-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 marzo 1840. De Notaris ringrazia Moris per avergli spedito alcuni libri. E’ riconoscente a de Jussieu, ma in particolare a Boissier, poiché non sarebbe stato in grado di acquistare la sua opera. E’ di nuovo stato malato con febbre e difficoltà di respiro. Riprenderà a giorni le lezioni. Ha avuto altri finanziamenti per il proseguimento dei lavori. De Notaris ha scritto a Saint Martin per la fornitura di un ottantina di alberelli. Spera di non doverli rimandare indietro, se il presidente non concede l’acquisto. Il marchese Canepa, membro della deputazione, è venuto a visitare l’orto. Gli ha fatto qualche richiesta, ma teme che non se ne farà nulla. Eppure l’Università di Genova dispone per l’anno in corso di risorse maggiori, essendo morti i professori Viviani e Multedo.

Arrivo a Parigi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.3
  • Unità documentaria
  • 1841-06-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 2 giugno 1841. Parlatore è a Parigi da qualche giorno e comunica a Moris il suo indirizzo. Ha conosciuto molti botanici: Delessert, Gay, Brongnart, Guillemin, Jussieu, Decaisne, Webb, Guebard. Sono stati tutti molto gentili, grazie alle raccomandazioni avute, in particolare quella di De Candolle. Parigi supera ogni aspettativa.

Disegno di un cane da tartufi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.4
  • Unità documentaria
  • 1850-05-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 16 maggio 1850. Nella lettera che ha ricevuto da Moris lo scrivente ha letto con piacere del ritrovamento di una nuova pianta, non citata nella monografia di de Jussieu. Il lavoro del botanico è come la tela di Penelope! Tulasne chiede a Moris di fargli sapere notizie di Vittadini. Ha accluso una lettera da fargli avere a Milano, dove gli chiede se può mandargli un disegno del cane barbone usato in Lombardia per la ricerca dei tartufi, disegno che lui non ha usato e che vorrebbe, con il suo permesso, riprodurre nel libro che sta preparando con suo fratello sui funghi ipogei.