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Descrizione archivistica
Antinori, Vincenzo
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Sulla direzione del nuovo Erbario Centrale Toscano

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Antinori 6.2
  • Unità documentaria
  • 1842-03-26
  • Parte diOrto botanico

La lettera è spedita da Firenze il 26 marzo 1842. In essa l’Antinori si rammarica che non sia pervenuto al Moris il volume degli Atti dell’Accademia del Cimento. Esprime poi perplessità sulla chiamata, da parte del Granduca di Toscana, del Prof. Targioni alla direzione del nuovo Erbario Centrale Toscano, poiché ne ritiene preferibile l’affidamento al Prof. Parlatore. (Nella lettera del 22 dicembre riportata al 6.1 riferisce a Moris che è stato nominato il Prof. Filippo Parlatore).

Cattedra di Botanica a Filippo Parlatore

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Antinori, 6.1
  • Unità documentaria
  • 1842
  • Parte diOrto botanico

Lettera del 22 dicembre 1842, in cui l’Antinori (Direttore del Museo fiorentino di Fisica e Storia Naturale) ringrazia Moris per avere contribuito ad assegnare la cattedra di Botanica a Filippo Parlatore, del quale riferisce la calda accoglienza riservatagli al suo arrivo a Firenze, già dopo le prime lezioni.

Rifiuto di Moris del trasferimento a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Moris 222.1
  • Unità documentaria
  • 1841-11-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Torino il 3 novembre 1841. Moris deve avere ricevuto l’offerta di trasferimento a Firenze e in termini garbati rifiuta l’invito. Stima molto i professori locali e il direttore Antinori. Però è molto legato al re Carlo Alberto, alla regina e ai numerosi amici di Torino, in particolare al duca di Genova, da lui ammaestrato nella Botanica.

Proposta di cattedra a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.13
  • Unità documentaria
  • 1842-04-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 13 aprile 1842. Parlatore ha lasciato Torino con dispiacere ed è passato a Genova: De Notaris era assente. Si è poi imbarcato per Livorno sul vapore Virgilio, per poi arrivare a Firenze. Ha subito contattato Antinori, che non era ancora riuscito a parlare con il Granduca dell’eventuale nomina di Parlatore all’erbario fiorentino. Dopo che Antinori ebbe parlato con il Granduca, chiese a Parlatore se si sarebbe fermato volentieri a Firenze. La sua risposta fu assolutamente affermativa. Per quanto riguardava il compenso, lo stipendio dei professori del museo era di 400 francesconi, da aumentare a 500 se il docente era straniero. Parlatore non ha fatto obiezioni, ma si è limitato a dire che non gli interessava possedere più denaro, ma servire la scienza e il Granduca. La domenica seguente il Granduca lo ha ricevuto e trattenuto amabilmente per oltre un’ora. Parlatore è anche contento per l’accoglienza ricevuta nella famiglia Targioni: evidentemente non si pensa che lui abbia nuociuto al professore in alcun modo. Tutta la famiglia, la signora Lenzoni, la famiglia Morelli, Antinori e Amici inviano a Moris i loro saluti. Anche il Granduca gli ha fatto molti elogi di Moris.

Fidanzamento di Parlatore. Congresso degli Scienziati a Padova.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.16
  • Unità documentaria
  • 1842-08-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 20 agosto 1842. Parlatore prega Moris di dire alla moglie che i suoi desideri sono stati appagati: è fidanzato con la figlia maggiore del marchese Morelli. Moris ha avuto occasione di conoscere la famiglia. La giovane è bella e saggia, niente civetta, prova piacere negli studi e nei lavori di casa, del tutto diversa dalle giovanette alla moda, che pensano solo alle vanità, alle feste e alle danze. L’ideale per uno scienziato! De Notaris ha gradito il ritratto di Moris; alla biografia Parlatore ha aggiunto alcune note, che Moris aveva tralasciato per modestia. Spera che Moris venga al Congresso di Padova. Verranno Pietro Savi, Mussotti, Pilla, Masi, Antinori, Ridolfi, Bufalini e tanti altri. Gli manderà le Ewax e le Filago richieste. Gli farà avere a Padova la pagina 461-462 degli Atti del Congresso degli Scienziati.

Escursioni in Maremma e all’isola del Giglio.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.22
  • Unità documentaria
  • 1843-06-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 10 giugno 1843. Parlatore da tempo non ha notizie dirette di Moris; ha soltanto ricevuto i suoi saluti da Baruffi. Ha compiuto un faticoso viaggio in Maremma, dove ha fatto un buon raccolto di piante, molte simili a quelle di Sicilia e Sardegna, alcune molto rare, altre trovate in Toscana per la prima volta. Ne cita alcune. E’ anche stato all’isola del Giglio. Parlatore spedisce a Moris una copia delle sue lezioni di Botanica comparata. Se a qualcuno interessasse, potrebbe mandarne altre copie a Torino per la vendita, senza passare per i librai e lasciare loro l’alta percentuale richiesta. Il direttore del Museo, Antinori, ringrazia Baruffi per la cassa di piante che gli ha mandato. Parlatore prega Moris di sollecitare a Colla l’invio delle piante promesse, possibilmente prima del 3° Congresso degli Scienziati, per avere la possibilità di parlarne.

Piante di Sicilia per De Candolle, Reuter e Boissier.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.23
  • Unità documentaria
  • 1843-10-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 23 ottobre 1843. Parlatore ringrazia Moris che gli ha spedito una cassa di belle piante. Nel frattempo Parlatore gli ha mandato una cassa contenente piante secche di Sicilia e un pacco da fare avere a De Candolle per Reuter e Boissier. Ha anche spedito, tramite Pietro Savi, 10 copie delle lezioni a Genova per De Notaris, che le farà avere a Moris. Parlatore sta lavorando sull’anatomia di alcune piante acquatiche osservate al microscopio; lo scriverà in francese, per pubblicarlo all’Istituto di Francia. Link, di passaggio a Firenze, ha apprezzato la ricerca. Parlatore spera di vedere presto il secondo volume di Flora Sardoa. Antinori e Cencio Ricasoli salutano Moris.

Acquisto della collezione di Procaccini. Programmazione di un viaggio nel Nord-Europa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.27
  • Unità documentaria
  • 1844-06-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 15 giugno 1844. Parlatore ringrazia Moris per avergli donato il secondo volume di Flora Sardoa; lascerà a De Notaris il piacere di recensire l’opera sul Giornale Botanico Italiano; la pubblicazione avverrà sul quinto numero. Antinori deve avere scritto a Moris del gradimento del Granduca per il volume a lui destinato. La collezione di Procaccini è meritevole di essere acquistata: potrebbe costituire il nucleo di una flora fossile italiana. Parlatore nei prossimi giorni andrà al lago di Bientina presso Lucca, per completare il lavoro che sta preparando sulle piante acquatiche. Già Moris avrà visto su Comptes Rendus dell’Accademia delle Scienze la sua nota sull’anatomia di Aldrovanda vesiculosa. Con il placet del Granduca, a metà luglio Parlatore avrebbe intenzione di partire per Vienna, Praga, Dresda, Berlino e Monaco, per poi recarsi a Milano per il Congresso, dove spera di riabbracciare Moris.

Trattative per l’eredità di Webb.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.18
  • Unità documentaria
  • 1854-11-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 27 novembre 1854. Parlatore ha tardato a rispondere alla lettera di Moris di ottobre, in attesa di disporre dell’erbario di Desfontaines per fare alcuni riscontri che gli interessavano. Si tratterrà a Parigi ancora una ventina di giorni per il “noto affare” [si tratta probabilmente del trasferimento da Parigi dell’erbario e della biblioteca che Webb per testamento aveva lasciato al museo di Storia naturale di Firenze]. Ringrazia Moris per i semi di Pinus cembra e il professore Delponte per le piante secche. Parlatore prega Moris di fargli spedire in una cassa le piante secche raccolte a Lanslebourg e a Ginevra, e il vascolo con i rami di Pinus, indirizzando il tutto al cavaliere Vincenzo Antinori, direttore del museo di Scienze naturali fiorentino. Parlatore acclude una lettera da fare avere a Clementi. Manda a Moris i saluti di Gay e Decaisne. A Parigi, dopo la morte di Gaudichaud e Mirbel, molte persone aspirano al posto. I favoriti sono Duchartre e Payer, però vi aspirano anche Germain, Trécul, Chatin, Lestiboudois e persino Gay. Parlatore pensa al viaggio di ritorno a Firenze. Ritiene che il passaggio delle Alpi non sia agevole, data la stagione. Potrebbe passare da Tolone e Nizza. Però dovrà poi andare a Milano e proseguire per Bassano per incontrare Parolini, che dovrebbe avere notizie esatte sulla gioventù di Webb e sul viaggio fatto da ambedue in Grecia e in Asia Minore.

Richiesta di notizie su Michelotti e Gastaldi riguardo la loro competenza geologica.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.23
  • Unità documentaria
  • 1856-11-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 28 novembre 1856. Parlatore fa avere a Moris i rami femminili della Ephedra nebrodensis e della Statice tenuicula. Elenca le famiglie della Flora Italiana attualmente in stampa. Chiede notizie della famiglia Cristiani e della signora Emilia, ora marchesa Imperiali, cui avrebbe notizie da comunicare. Antinori vorrebbe conoscere il parere di Moris e del professore Sismonda sul valore scientifico dei signori Michelotti e Gastaldi. Quest’ultimo dovrebbe avere lavorato con Martius per le ghiacciaie. Si vorrebbe altresì conoscere l’attitudine di ciascuno di loro a professare questa scienza ed eventualmente ad ordinare raccolte geologiche in un museo di Storia naturale, oppure sapere se esistono altre persone dotate di tali caratteristiche. Farà avere al signor Salvagnoli la lettera di Moris. Il professore Targioni (il vecchio) è molto malato e si teme per la sua vita [morirà il 18 dicembre dello stesso anno].

Viaggio in Lapponia. Morte di Targioni Antonio

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.24
  • Unità documentaria
  • 1857-01-31
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 31 gennaio 1857. Parlatore manda a Moris gli auguri per l’anno nuovo. Lo ringrazia per le notizie sulle due persone [vedi lettera n. 255.23], che hanno consentito ad Antinori di non pensare a loro per eventuali incarichi. Dello stesso parere è stato il cavaliere Sismonda. Le sue lezioni sulla geografia botanica sono sempre molto frequentate. Entro l’anno vuole dare alle stampe il secondo volume della Flora Italiana, per poi dedicarsi alla seconda parte del suo viaggio in Lapponia. Parlatore pensa che Moris già sappia della morte del professore Targioni.

Moris invitato a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.9
  • Unità documentaria
  • 1854-03-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 16 marzo 1854. Parlatore invita caldamente Moris a venire per qualche tempo a Firenze, per trovare un po’ di distrazione dopo la disgrazia occorsagli. Ha già avvertito il cavaliere Antinori, il marchese Bartolini, il ministro sardo marchese Sauli. Anche l’ottimo Caruel desidera vederlo; ci sarà anche Webb. A giorni il giardiniere di Parlatore, signor Pucci, andrà a visitare i giardini di Belgio, Olanda e Francia. Parlatore desidera però che veda prima l’Orto di Torino. Manderà a Moris una copia della narrazione del viaggio nelle parti settentrionali di Europa. Ha ricevuto dal signor Pignatari i semi che invierà a Targioni e a Bertoloni. Sta lavorando alacremente sulla Flora Italiana. Ha intenzione di compiere qualche escursione sulle Alpi.

Acquisto del materiale botanico, mineralogico e zoologico di Gaddi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.1
  • Unità documentaria
  • 1830-02-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 13 febbraio 1830, in cui Savi ringrazia Moris per le piante ricevute. Lo informa che può servirsi degli spedizionieri genovesi Pasquale e Giacomo Carbone, nel caso debba spedirgli delle piante a Pisa. Non ha avuto notizie del materiale da tempo spedito a Moris tramite la casa Bonafous. Informa Moris che il Granduca Leopoldo II ha dato ordine di acquistare l’erbario del naturalista Gaddi, morto a Rodi di ritorno dall’Egitto, e di collocarlo nel museo di Pisa. Il materiale mineralogico e zoologico sarà invece affidato al cavaliere Antinori, direttore del museo di Firenze, e a Paolo, figlio dello stesso Gaetano e direttore del museo di Pisa, affinché lo distribuisca in Toscana e ne allestisca i cataloghi. Savi avverte Moris affinché dia pubblicità all’iniziativa.

Congresso degli Scienziati a Padova. Passaggio a Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.7
  • Unità documentaria
  • 1842-08-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 15 agosto 1842. Savi, al fine di incontrare Moris, andrà al prossimo Congresso degli Scienziati che si terrà a Padova, pur essendo così lontano dalla sua dimora. Andando a Padova, passando per Genova, sarebbe comodo per Savi fermarsi a Torino, per vedere l’erbario di Moris e il giardino. Chiede di fargli sapere se tra il 20 e la fine del mese sarà ancora a Torino. Savi ha pubblicato una nota sul Giornale Agrario di Toscana, in cui evidenzia la differenza tra Araucaria ridolfiana e A. brasiliana. Lo dimostrerà ancora meglio a Padova, avendo a disposizione uno strobilo di quest’ ultima, raccolto da Guillemin in Brasile. Invia a Moris e signora i saluti personali, del babbo e del fratello Paolo. Nel post scriptum elenca alcuni personaggi toscani che saranno presenti a Padova: Ridolfi, Antinori, Amici padre e figlio, il principe di Canino, Parlatore, Mossotti, Pilla, Lavagna e lo scrivente.