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Casaretto, Giovanni
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Delusione per l’assenza di Moris all’Esposizione di Firenze

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Caruel 70.1
  • Item
  • 1861-10-01
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Firenze l’1 ottobre 1861, in cui Caruel chiede a Moris di far pervenire al ministro dell’Istruzione il plico allegato, che teme rimanga fermo, come accade di solito al Ministero per la corrispondenza delle persone sconosciute. Caruel è rimasto deluso dell’assenza di Moris, Gasparrini e De Notaris all’Esposizione di Firenze; erano presenti invece Gussone, Todaro, Caldesi, Pietro Savi, Gennari, Casaretto, Martino Anzi e Ball. Il giardiniere del re Ardy farà avere a Moris il primo fascicolo della Flora Toscana. Caruel vorrebbe sapere se la cattedra di Gasparrini a Pavia, rimasta vacante, sarà mantenuta. A Firenze vi è preoccupazione per le voci di soppressione dell’Istituto di studi superiori e per la riduzione di personale al Museo.

Ricerca di sottoscrittori di Flora Brasiliensis

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Martius 197.8
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  • 1846-08-24
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata il 24 agosto 1846, senza località di invio. Come già comunicato in precedenza, Martius non potrà intervenire alla riunione degli scienziati. Tramite il marchese Pallavicini manda a Moris sei esemplari di Syst. Mater. Med. Reg. Bras., e lo prega di distribuirli a De Notaris, Casaretto e ad altri che riterrà opportuno. Spera di trovare nuovi sottoscrittori per Flora Brasiliensis. Offrirà gratuitamente il 5° volume a quanti avranno sottoscritto i primi quattro.

Progetto di lavori per l’orto. Continuazione dell’opera di Viviani sui funghi

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.20
  • Item
  • 1845-05-15
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 15 maggio 1845. De Notaris prega Moris, da parte di Casaretto, di mandargli qualche tubero di Oxalis Deppei. E’ contento che Moris abbia approvato il piano di lavori da farsi nell’orto. Nel piano dell’ingegnere Appiani vi sono in prima linea le scalinate, che sono la gran passione del marchese Serra; però sarebbe più urgente la nuova serra. Finalmente De Notaris è riuscito a sapere dagli eredi Viviani gli accordi esistenti tra lo stampatore e il defunto botanico circa l’opera sui funghi. Tali accordi vengono esposti in dettaglio.

Nomina ad assessore di Casaretto. Esclusione dei piemontesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.31
  • Item
  • 1846-06-07
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 7 giugno 1846. De Notaris ringrazia Moris per avere presentato all’Accademia il suo lavoro. Ringrazia Delponte per avergli mandato il primo volume della traduzione dell’opera di Jussieu. Provvederà a fare recapitare a Parigi il pacco di Moris, indirizzato a Berkley, tramite Montagne o Durieu. Casaretto è stato nominato assessore, al posto del defunto Garibaldi. All’inizio si era parlato del generale Chiodo. A Genova c’è una combricola di caporioni intesa ad escludere i piemontesi dalla presidenza delle Sezioni! De Notaris elenca i possibili candidati alla cattedra di Fisica: ci sono ben tre preti! Rosellini, cui il marchese Serra aveva promesso di comprenderlo tra i candidati, ne è stato escluso. Per sua disgrazia è di carattere fermo e sincero. Si vogliono invece avere dei servi, pieghevoli come giunchi e pronti ad ogni viltà; perciò vengono scelti i preti, che sono per la maggior parte uomini senza carattere, lupi vestiti da agnelli.

Elogio del giardiniere Bucco. Giudizi critici su alcuni professori.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.55
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  • 1848-10-02
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 2 ottobre 1848, La spedizione di De Notaris a Bobbio è fallita a causa del cattivo tempo. Ha ricevuto dal marchese Spinola una nuova disposizione per la quale i direttori di giardino potranno avere in anticipo le somme destinate all’acquisto di piante. Peccato che sia necessario il preventivo consenso del sovrintendente! Il terreno del giardino è passato all’erario. Le 700 lire annualmente dovute ai Gesuiti potrebbero essere destinate all’aumento di stipendio dei giardinieri e alle spese di manutenzione. Meriterebbe attenzione particolare Bucco, mai abbastanza lodato, che dovrebbe anche essere nominato custode, nonché assistente. De Notaris non vorrebbe come assistente Casaretto, che gli sta in uggia per quel suo fare statuario, che gli ricorda il convitato di pietra. Bucco verrà a Torino dai suoi parenti; De Notaris lo ha autorizzato a fare acquisti di piante. In assenza di Spinola, è incaricato come sovrintendente il nobile professor Grillo; ha un piglio di inquisitore ed è villanamente arrogante. Si dice che diverrà censore. De Notaris risponde a vari quesiti di Moris, dicendogli che De Rossi è certamente preferibile a Felice. Bisognerebbe mettere a riposo Gherardi perennemente avvinazzato. De Notaris non crede che Arrighetti sia il successore adatto, anche perché è di vista debolissima. Per la chirurgia vi sarebbe il solito Melchiori. Si potrebbe tentare un esperimento con Battolla per due o tre anni. E’ morto il professore di Logica Valentini. “Che non venga un altro prete o frate!”

Proposta di chiamata a Genova di Cesati.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.61
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  • 1849-12-02
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 2 dicembre 1849. De Notaris ringrazia Moris del sussidio di 125 lire mandato a Bucco. Cesati è perplesso se accettare l’incarico cui Moris vorrebbe designarlo. E dire che taluni impudenti, come il dottor Bruna, senza nulla sapere di Storia Naturale, vorrebbero succedere a Casaretto dimissionario, all’insegnamento alle scuole civiche! Cesati sarebbe contento del trasferimento a Genova, da Vercelli, che è troppo vicino all’Austria; inoltre si avvicinerebbe volentieri con moglie e figlia al figlio che studia nel Regio Collegio di Marina. Per gli altri aspiranti rimarrebbero scoperti i collegi di Asti e di Vercelli; potrebbe aspirarvi meritevolmente Artesani di Milano. Anche nell’Università di Genova si potrebbe collocare qualcuno, separando la Mineralogia dalla Zoologia. De Notaris suggerirebbe Gennari, bravo giovane con difficoltà economiche. Purtroppo l’alloggio a lui destinato non gli è ancora stato consegnato.

Morte del suocero di De Notaris. Persistenza del colera a Genova.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.56
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  • 1854-09-17
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Trobaso presso Intra il 17 settembre 1854. De Notaris conferma a Moris la notizia della morte di suo suocero, che già gli era stata accennata da De Filippi. Non sa dire se nella biblioteca di Genova esistono le opere di cui Moris chiede notizie. Può darsi esista quella di Martius, però non ricorda Flora fluminensis, a meno che non sia tra i libri di Casaretto. A Genova il colera fa molte vittime; è morto il più onesto tra gli impiegati dell’Università, il povero Dellepiane. De Notaris manda a Moris i saluti del senatore Manini. Ha ricevuto la visita dell’avvocato Cristoforo Negri, che alloggia a Cannobio con l’amico Borletti.

Critica al lavoro della contessa Fiorini.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.65
  • Item
  • 1855-07-08
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova l’8 luglio 1855. Tramite il professore Travella, nell’ ultimo anno suo compagno di escursioni, De Notaris fa avere a Moris il manoscritto della contessa Fiorini, dicendo che il lavoro non merita l’attenzione dell’Accademia delle Scienze. Seguono ben sette facciate di osservazioni critiche sulle affermazioni della ricercatrice a proposito di un’alga e un lichene, nostor e collema.

Tuber arenarium in Algeria (e in Italia?).

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.1
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  • 1845-06-10
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Parigi il 10 giugno 1845. Lo scrivente rivolge a Moris espressioni di stima. Prega Moris di fare avere a De Notaris un piccolo garofano. Sta preparando una nota su Flore d’Algérie di Durieu e vorrebbe avere informazioni su un certo fungo sotterraneo, che costituisce la delizia degli arabi; in particolare vorrebbe paragonarlo al Tuber arenarium riportato da Moris in Elenchus, che dovrebbe essere molto simile, se non identico, a quello di Algeria. Gradirebbe avere un piccolo frammento del fungo sardo. Tulasne ha altresì ricevuto un fungo analogo dalla signora Fiorini di Roma, che lo ha raccolto a Terracina. Si parla di eventuali scambi di piante sarde e di piante brasiliane di Casaretto.

Richiesta delle crittogame di Casaretto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.3
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  • 1857-02-03
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 3 febbraio 1857. De Notaris manda a Moris, come da lui richiesto, l’Orobanche bracteata dell’erbario Viviani, che purtroppo é fatto di frammenti o di cattivi esemplari. Vedrebbe volentieri le crittogame di Casaretto. L’ inquilino della villa di Pietra minuta ha sgombrato l’alloggio e in esso si è installato il sotto-giardiniere Canepa. Tale alloggio sarebbe stato utile all’altro garzone A. Musso, ma invece, per ordine del Presidente del Consiglio, è stato occupato dall’ex abitante della villa, la consegna della quale a De Notaris non è comunque ancora stata fatta. Ora le famiglie che abitano gratis, senza alcun titolo, un alloggio dell’Università sono tre: Presidente, ex prefetto ed ex pigionante di Pietra minuta.

Decades di Casaretto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.2
  • Item
  • 1846-02-10
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Hyères il 10 febbraio 1846. Tulasne approfitta del ritorno a Torino di Bonafous per ringraziare Moris del frammento di fungo che gli ha fatto avere. Ritiene che il fungo sardo non appartenga al genere Tuber, quanto piuttosto al genere Choiromyces. Casaretto non gli ancora mandato, dopo tanti mesi, l’ultima Decades delle piante brasiliane. Tulasne gradirebbe avere anche altre piante dell’erbario di Casaretto, scambiandole eventualmente con piante della Nuova Olanda e della Nuova Zelanda. Prega Moris di chiedere a Vittadini a Milano due sue pubblicazioni; gli ha già scritto due volte senza avere risposta. Spera che Moris realizzi nell’anno in corso il suo progetto di un viaggio a Parigi.

Richiesta dei doppioni di Casaretto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.3
  • Item
  • 1848-01-22
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Hyères il 22 gennaio 1848. Lo scrivente ringrazia Moris per avere fatto da intermediario con Vittadini, di cui non ha più avuto notizie da quando lo ha visto a Milano nel maggio 1845; teme abbia qualche grave problema personale. A Tulasne interesserebbe, ora che si sta occupando degli erbari della Colombia e del Brasile, di avere i doppioni di Casaretto.

Criticità dell’orto botanico di Genova. Eredità di Viviani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 244.19
  • Item
  • Part of Orto botanico

De Notaris non ha ancora avuto l’autorizzazone all’acquisto di pietre di lavagna per le aiuole. Il giardino si sta riempiendo di erbacce, perché non si vuole assumere un lavorante. Balsamo gli ha mandato una cassa di piante vive. De Notaris teme che non attecchiscano, data la cattiva qualità del terreno e la mancanza di acqua. Elenca alcune piante trovate di recente. La Deputazione ha affidato i libri di Viviani alla biblioteca; non si sa a chi verrà affidato l’erbario. De Notaris ha visto Casaretto; le sue piante sono tuttora giacenti in darsena. Chiede a Moris come debba spedire all’Accademia il voluminoso pacco dei giornali di Gallesio.

De Notaris trattiene le Crittogame di Casaretto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.16
  • Item
  • 1858-04-09
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 9 aprile 1858. Di ritorno da S. Siro di Struppa De Notaris ha ricevuto da Tenore un plico contenente uno scritto da fare pervenire a Moris e un altro da mandare, tramite lo stesso Moris, a Seringe. De Notaris, dietro suggerimento del segretario dell’Università, aspetterà la fine delle vacanze per presentare domanda per ottenere il trattenimento rimasto disponibile nella facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche dopo la morte del cavaliere Foppiani. Tale trattenimento dipende infatti dalla predetta facoltà, essendo De Notaris, con Sassi, Peyrone e Canobbio, stato obbligato a trasferirvisi da Medicina. Casaretto dovrebbe avere mandato a Moris le piante brasiliane; De Notaris ha trattenuto i licheni per esaminarli. Nella cappella destinata all’erbario è stato levato l’altare ed è stata chiusa la comunicazione con l’alloggio del professor Grillo [vedi lettera n. 242.26]. De Notaris teme che nel presente anno l’Oidium attaccherà i vigneti, i cereali e i maggenghi.

Strani comportamenti di Viviani. Differenza tra giardino e orto botanico.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.15
  • Item
  • 1840-01-14
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 14 gennaio 1840. De Notaris ha ricevuto da Moris un regalo, una lettera di Reuter e l’elenco dei semi del giardino di Torino. Spedirà presto la Medicago di Roffavier e i ritratti di Balbis datigli da Aunier. E’ dispiaciuto della malattia di Genè, che ritiene molto grave, perché facilmente soggetta a recidive. Sarebbe bene avvertire gli amici, in primis il marchese Spinola. Viviani è sempre “più pazzo” e De Notaris non riesce a consegnargli la Florula Caprariae. Il capitano Menabrea gli ha consegnato una memoria sulla densità della terra, che gli è del tutto incomprensibile. Sono iniziate le lezioni, che gli pesano molto. Per quanto riguarda l’orto, De Notaris si lamenta che il presidente non ha capito la differenza esistente tra un giardino e un orto botanico; per di più i giardinieri sono al servizio di tutti, persino dei bidelli. Casaretto, se sa che lo scrivente è a Genova, certamente non manderà più né piante né semi.