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Archivio storico. Università degli Studi di Torino
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Consorzio universitario. Commissione provinciale e municipale

Corrispondenza intorno alla formazione della commissione incaricata di esaminare e rivedere lo Statuto del Consorzio universitario e alla quale partecipano membri della Deputazione provinciale, della Giunta comunale, oltre ai professori G. Bizzozero e M. Lessona, in luogo del rettore G.B. Erba e del preside C. Sperino. Convocazione per la prima seduta.
Risposta del rettore dell'Università di Genova alla richiesta del rettore di Torino sull'invio di una copia del nuovo Statuto del Consorzio universitario genovese.
Risposta al rettore dell'Università di Palermo sulle procedure seguite per la formazione del Consorzio universitario.

Verbale di laurea in: Magistero di Scienze naturali; Magistero di Matematica; Fisica; Chimica; Matematica - dal 27-10-1902 al 16-11-'25

Nel registro sono verbalizzati gli esami di magistero in Matematica, Scienze naturali, Fisica e Chimica, dall'11 giugno 1902 al 18 luglio 1922 (da p.1 a p.131). La rubrica a fine volume è relativa solo agli esami sostenuti sino al 1918.
Dal 26 aprile 1921 (p.136) sono verbalizzati gli esami di laurea in Chimica (o Chimica pura), Scienze naturali, Matematica, Fisica. Dal 1922 si trovano anche esami speciali e di laurea in Geografia e la laurea mista in Matematica e Fisica (o Scienze fisiche).

Rassegne e registri delle iscrizioni

I nove registri relativi agli anni accademici dal 1851-52 al 1859-60 sono costituiti da due sezioni relative agli studenti che seguono i corsi rispettivamente a Torino e nelle Province. La prima sezione utilizza moduli prestampati con intestazione "Rassegna degli studenti" secondo la terminologia in uso nei regolamenti vigenti, che ne prevedevano l'articolazione nei campi distribuiti su due pagine: numero d'ordine; nome e cognome; luogo e data di nascita; nome e domicilio del padre o della madre o del tutore o consanguineo più prossimo dello studente; data della iscrizione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; dritto di iscrizione; data della spedizione e della verificazione della carta d'ammessione; osservazioni (cfr. il Regolamento disciplinare delle Università degli studi, approvato con R.D. 16 dicembre 1848, n. 831). La seconda sezione utilizza moduli prestampati con instestazione "Registro degli studenti" e comprende otto campi su un'unica pagina: ordine successivo; cognome; nome di battesimo; patria; luogo dove attende allo studio; anno del corso; data della spedizione dell'Admittatur; osservazioni. I sei registri relativi agli anni accademici dal 1860-61 al 1865-66 sono costituiti da due sezioni relative agli studenti che seguono i corsi rispettivamente a Torino e nelle Province. Per le due sezioni sono utilizzati i medesimi moduli prestampati con intestazione "Iscrizioni nella matricola e nel corso della Facoltà di", secondo la terminologia in uso nel Regolamento Universitario approvato con R.D. 20 ottobre 1860, n. 4373. Sono articolati nei campi: numero d'ordine; nome e cognome, luogo e data di nascita, nome dei genitori e loro domicilio; firma dello studente; abitazione scelta dallo studente; corsi che debbe frequentare; se quale studente o uditore; se aspirante o no alla laurea (fino all'anno accademico 1866-67); nome dei professori ufficiali o insegnanti liberi di cui intende seguire le lezioni; data della iscrizione; numero d'ordine delle quietanze per la iscrizione; somma pagata; data della corrispondente esenzione avuta; data e titoli per l'ammissione alla iscrizione; osservazioni. La sezione relativa agli studenti nelle Province è preceduta dal titolo "Iscrizioni per le Istituzioni Civili e Procedura nelle Province e Circondarii" e articolata per città sede di corso. Nei due registri relativi agli anni accademici dal 1866-67 al 1868-69 i medesimi moduli prestampati sono utilizzati per riportare informazioni diverse: in particolare nel campo "Firma dello studente" sono registrati gli esami sostenuti dallo studente con relativa data e votazione. All'esigenza di registrare in un unico punto tutte le informazioni relative alla carriera di un singolo studente risponderà una nuova tipologia di registro introdotta negli anni Settanta dell'Ottocento. Per gli anni dal 1869-70 al 1874-75 prosegue lo stesso uso, ma le iscrizioni ai corsi di Istituzioni civili e Procedura sono effettuate su registri separati da quelli per il corso quadriennale di Leggi. Restano in uso i medesimi stampati, ma i registri sono articolati a rubrica alfabetica. I successivi sei registri dall'anno accademico 1875-76 al 1880-81 utilizzano un nuovo stampato articolato nei campi: un primo campo senza titolo utilizzato per la numerazione progressiva; cognome e nome, paternità e luogo di nascita; firma e abitazione dell'inscritto; data della iscrizione; se quale studente o uditore; materie del corso; insegnanti; titoli per l'ammissione all'iscrizione; esami relativi all'anno di corso (mai compilato); tasse pagate; data del decreto di esenzione dalla tassa; osservazioni. I registri sono suddivisi in sezioni relative agli studenti di ciascuno dei quattro anni di corso di Leggi, agli studenti del corso notarile e agli uditori. Sembra trattarsi della prima tipologia di registro prevista dall'art. 15 del R.D. 3 ottobre 1875 n. 2728: "Il segretario dell'università terrà due registri: 1. Degli studenti ed uditori immatricolati, ripartiti per facoltà; 2. Della carriera scolastica di ciascuno studente. [...]". Da questa previsione trae origine la compilazione di una nuova tipologia di registro, quello appunto della carriera scolastica, con cui i registri di iscrizione coesistono per circa venti anni. La parziale sovrapposizione di contenuti tra i due registri porta prima, a decorrere dall'anno 1881-82, all'eliminazione dai registri di iscrizione dei campi relativi ai corsi seguiti e agli esami poi all'eliminazione della stessa tipologia di registro.

Scrivani straordinari

Il Ministero respinge la proposta del Consiglio Accademico di attribuire a Francesco Nazario un aumento stipendiale per l'incarico di riscossione degli stipendi dalla Tesoreria e loro redistribuzione.
Il Ministero respinge la richiesta dello scrivano Luigi Merlano di essere collocato in pianta stabile nei ruoli della segreteria universitaria.
Lettera di ringraziamento di Francesco Gaudiglio, impiegato in pensione, per la remunerazione straordinaria concessagli dal Ministero.

Sussidi a vedove, parenti di professori, impiegati, serventi, bidelli, ecc. Domande di pensione o indennità

Richieste di rinnovo del sussidio per: Vittoria Brigida Aimard, vedova del capo usciere Giuseppe Gramaglia; Rosa Mantegazza, vedova del professore F. Ospitalieri.
Concessione di sussidi a: Giovanna Chiantore ved. Cordero, figlia dell'usciere Vincenzo Chiantore; Maria Chiantore, figlia del bidello Giovanni Chiantore; Teresa Costamagna, vedova del professore Secondo Berruti; Domenica Bonetti, vedova dell'usciere Pietro Cartier; Francesca Cherchi, vedova del bidello Giovanni Andrea Garrone; Vittoria Aimard, vedova di G. Gramaglia.

Serate musicali

Materiali relativi a serate musicali organizzate dagli studenti torinesi.

  • volantino del club Ala d'Italia, 1946 (43 copie): reca l'elenco dei complessi musicali, dei musicisti e dei cantanti coinvolti;
  • manifesto del Torino Jazz Notte, Tipografia Borello e Ottone di Torino, s.d. [1947], 1020x370 mm: reca l'elenco dei complessi musicali, dei musicisti e dei cantanti coinvolti;
  • volantino del Torino Jazz Notte, s.d. [1947] (102 copie).

Si conservano inoltre 11 tavole facenti parte cofanetto del disco Componimenti musicali per la solenne esecuzione del moral ente Vitaliano Lenguazza nel decennale suo, Padova, Comitato 8 Febbraio Università di Padova, 1969 (non presente). Le tavole riproducono i membri dell’Ente Morale «Polifonica Vitaliano Lenguazza»; recano indicazione dei fotografi: Foto Lunardi, Foto Umicini, Studio P.

Da Il Commiato ad Addio giovinezza!

Nel 1909 i laureandi in Giurisprudenza dell’Università di Torino richiesero a Giuseppe Blanc un inno per la cena d’addio agli studi. Per il testo fu coinvolto Angelo Agostino Adolfo (Nino) Oxilia: entrambi erano iscritti alla Facoltà di Legge. Dalla loro collaborazione nacque Il Commiato. Già nel 1913 Blanc ne ripropose il motivo nell’operetta La festa dei fiori; fu però durante la Prima Guerra Mondiale che la canzone trovò la sua consacrazione, adottata con modifiche al testo dagli arditi come canto di vittoria e poi dai fascisti come proprio inno. Nel dopoguerra si contano più riscritture, tra cui quelle dell'editore Marcello Manni (Giovinezza giovinezza o Canto degli arditi, 1918; riedita con modifiche al testo come Canto dei fascisti, 1919) e dello stesso Blanc (Giovinezza! Giovinezza! Inno italico, con modifiche al testo di Vittorio Emanuele Bravetta). In seguito Blanc avviò una causa legale che sancì il riconoscimento, nel 1921, della sua paternità; nel 1926 curò una nuova versione, con i versi di Salvator Gotta: Giovinezza! Inno trionfale del Partito fascista. In questa sola versione il ritornello dell'inno del 1909 (Giovinezza, giovinezza / Primavera di bellezza / Della vita nell'asprezza / Il tuo canto squilla e va!) è riproposto senza modifiche.

Da Il Commiato a Giovinezza! Inno trionfale del Partito Nazionale Fascista:

  • partitura per canto e pianoforte: Il Commiato. Inno dei laureandi. Parole di Nino A. Oxilia. Musica di Giuseppe Blanc, Torino, Gustavo Gori, s.d. [1909];
  • opuscolo di sala: Festa di fiori. Operetta-idillio in tre atti di A. Carelli e J. Weiss [Arturo Talleri e Giuseppe Blanc ?]. Musica di Giuseppe Blanc, Torino, Stabilimento Tipografico Nazionale, 1913;
  • partitura per canto e pianoforte: Giovinezza! Giovinezza! Inno italico. Parole di V.E. Bravetta. Musica di G. Blanc, Torino, Gustavo Gori, s.d. [1921?];
  • partitura per canto e pianoforte: Marcello Manni, Canto dei fascisti. Inno ufficiale (Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza...). Riduzione di G. Castaldo su motivi di G. Blanc, Firenze, Manno Manni, 1921 (2 copie);
  • volantino a stampa con il testo di Giovinezza Giovinezza (Inno ufficiale dei fascisti) con indicazione della Banda ardita Strucchi e Brioglio di Torino, s.d. [anni Venti XX secolo];
  • partitura per canto e pianoforte: Giovinezza! Inno trionfale del Partito Nazionale Fascista. Edizione ufficiale approvata ed autorizzata dal direttorio del P.N.F. Versi di Salvator Gotta. Musica di Giuseppe Blanc, Milano, Carisch, s.d. [post 1925].

A breve distanza da Il Commiato, il tema della gioventù che passa fu sviluppato da Oxilia e Alessandro (Sandro) Camasio in un altrettanto fortunata commedia. Addio giovinezza! debuttò nel 1911 al teatro Manzoni di Milano e fu subito ripresa al teatro Carignano di Torino. Nel 1913 fu portata sul grande schermo dallo stesso Camasio (produzione Itala Film, Torino) e nel 1915 fu ridotta da Alessandro De Stefani per l’operetta di Giuseppe Pietri. Seguirono due versioni cinematografiche di Augusto Genina (1918, 1927) e una di Ferdinando Maria Poggioli (1940). Nel dopoguerra la commedia fu anche trasposta in tre sceneggiati televisivi (1959, 1965, 1968); in alcune versioni è proposto l'inno Il Commiato come colonna sonora.

Addio Giovinezza! e le riprese teatrali e cinematografiche:

  • cartolina di Nino Oxilia a un “Gentilissimo signor Professore” a cui inviava copia della commedia Addio giovinezza!; reca l'intestazione della rivista torinese «La Donna» e una nota a matita non coeva “a Domenico Lanza”, s.d. [1909];
  • opuscolo di sala: Addio giovinezza! Opera comica in tre atti. (Dalla commedia di Sandro Camasio e Nino Oxilia). Versi di Alessandro De Stefani. Musica di Giuseppe Pietri, Milano, Casa Musicale Sonzogno, s.d. [1914];
  • opuscolo di sala: Addio giovinezza! Opera comica in tre atti. (Dalla commedia di Sandro Camasio e Nino Oxilia). Versi di Alessandro De Stefani. Musica di Giuseppe Pietri, Milano, Casa Musicale Sonzogno, 1918;
  • cartolina non viaggiata illustrata da Aurelio Bertiglia per le Edizioni d’Arte Chierichetti di Milano, relativa all’operetta Addio giovinezza!, s.d. [anni Dieci XX secolo].
  • 2 volumi: Sandro Camasio, Nino Oxilia, Addio giovinezza! Commedia in tre atti, Ivrea, Stabilimento Tipografico Ditta Francesco Viassone, 1915 e ristampa 1916;
  • estratto dal periodico «Cirenaica Illustrata», 1935, n. 3: Leo Torrero, Dagli archivi della goliardia. Vent'anni dopo;
  • 2 volumi: Sandro Camasio, Nino Oxilia, Addio giovinezza! Commedia in tre atti. Prefazione di Salvator Gotta, Milano, Casa editrice Bietti, 1942 e ristampa 1950;
  • opuscolo di sala relativo alla trasposizione cinematografica di Ferdinando Maria Poggioli: Addio giovinezza! Storia di un amore ideata da Sandro Camasio e Nino Oxilia, studenti. Presentata dalla S.A. Industrie cinematografiche italiane-1940 XIX, Roma, Menaglia, s.d. [1940] (2 copie); illustrazioni di Vittorio Calvino, reca il bollo delle Industrie Cinematografiche Italiane;
  • riproduzione fotomeccanica dello studio fotografico Arturo Bragaglia montata su cartoncino, con gli attori del film Addio giovinezza! di Ferdinando Maria Poggioli (Maria Denis, Adriano Rimoldi, Carlo Campanini, Carlo Minello e Bianca Della Corte), s.d [1940] (2 copie);
  • 2 fotografie di scena (positivi su carta) dello studio fotografico Arturo Bragaglia relative al film Addio giovinezza! di Ferdinando Maria Poggioli (nn. 118, 135), s.d. [1940];
  • 2 manifesti pubblicitari del film Addio giovinezza! di Ferdinando Maria Poggioli, s.d. [1940]; uno fa riferimento alle case di produzione SAFIC (Società Anonima Finanziamento Industrie Cinematografiche) e ICI (Industrie Cinematografiche Italiane), l'altro alla casa di distribuzione Scalera Film; 1080x790 mm (stampa Grafiche Gigli di Roma), 1035x735 mm (senza indicazioni dello stampatore);
  • disco (78 giri): contiene i valzer Appassionatamente di Dino Rulli e Malombra di Giuseppe Blanc, Italia, Cetra, s.d. [post 1940], n. DC. 4017;
  • copione dattiloscritto della commedia Addio giovinezza!, s.d.
  • volume: Sandro Camasio, Nino Oxilia, Addio giovinezza! Commedia in tre atti; presentazione di Edoardo Sanguineti, Roma, Il sigillo, 1982;
  • volume: Sandro Camasio, Nino Oxilia, Addio giovinezza! Commedia in tre atti; a cura e con prefazione di Pier Massimo Prosio, Torino, Centro studi piemontesi, 1991.

Cose dell'altro mondo

Materiali relativi alla rivista teatrale Cose dell'altro mondo, di Giovanni Battista (Nino) Berrini, Alessandro (Sandro) Camasio e Angelo Agostino Adolfo (Nino) Oxilia. Lo spettacolo debuttò al Politeama Chiarella di Torino l'8 marzo 1912 e rimase in cartellone sino al 13 marzo; gli incassi furono devoluti alle famiglie dei soldati che combatterono la campagna d'Africa.

  • cartella in pelle contenente fotografie montate su cartoncino, raffiguranti gli autori e gli attori nei costumi di scena, 1912. Nonostante i fototipi (positivi su carta) siano stati riuniti e incollati sul medesimo supporto secondario non sembra trattarsi di un unico servizio fotografico: sono infatti realizzati con tecniche diverse e non tutti presentano un monogramma riconducibile al medesimo fotografo;
  • opuscolo di sala: Cose dell'altro mondo di Nino Berrini, Sandro Camasio e Nino Oxilia, Torino, E. Denina e C., s.d. [1912] (2 copie);
  • programma di sala relativo alle rappresentazioni tenutesi al Politeama Chiarella di Torino dall'8 al 13 marzo 1912 , 1912;
  • cartolina non viaggiata illustrata da Mario Dezzutti e stampata da Grand Didier e C. Torino, 1912.
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