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Opera universitaria

  • Documenti raccolti in risposta alla circolare ministeriale n. 5660 del 2 agosto 1938 con cui è richiesta copia delle norme e della situazione finanziaria dell'Opera, della Casa e della Mensa dello Studente (a Torino denominate Casa del goliardo e Mensa del goliardo). E' presente anche il libro dei verbali delle adunanze del Consorzio costituito tra la Federazione dei Fasci di combattimento di Torino, il Comune di Torino, la Provincia di Torino, l'Università di Torino, gli Istituti superiori di Ingegneria, di Scienze economiche e commerciali, di Medicina veterinaria, di Architettura, di Magistero di Torino, la Cassa di Risparmio di Torino e l'Istituto di san Paolo di Torino per l'erezione e il mantenimento della Casa dello Studente. Il registro comprende le sedute dal 28 dicembre 1934 al 28 settembre 1938 ed è trasferito dal presidente del Consorzio Piero Gazzotti (segretario federale del PNF) al rettore in data 2 novembre 1938, a seguito dell'assunzione della gestione della Casa da parte dell'Opera universitaria.
  • Minute di lettere di convocazione del Direttorio dell'Opera (7 cc.).
  • Elenco delle domande di sussidio presentate (3 cc.) e raccomandazioni per la concessione di un sussidio (3 cc.).
  • Richiesta da parte del Ministero dell'Educazione Nazionale al rettore di contribuire all'organizzazione dei Littoriali della Cultura e dell'Arte in programma a Palermo con la somma di lire 7.800 tratta dai fondi dell'Opera (2 marzo 1938) e telegramma ministeriale che sollecita il versamento del provento dei contributi delle opere sportive e assistenziali (12 aprile 1938);
  • Corrispondenza relativa al versamento del contributo di lire 250 da parte dei laureati che conseguano un'abilitazione all'esercizio professionale (40 cc.).

Nuovi orientamenti delle teorie medico-biologiche nell'Unione Sovietica

  • IT ASUT MOTTURA Giacomo. - SCP URSS
  • Unità archivistica
  • 1948-1953
  • Parte diMottura, famiglia

Materiali preparatori alla pubblicazione su "Minerva Medica", anno XLIV, vol. I, n. 34 (28 aprile 1953): piano dell'opera, con testo delle Avvertenze di Enzo Arian; diverse stesure delle bozze della Presentazione, di Giacomo Mottura; traduzioni dei resoconti pubblicati su riviste tedesche delle deliberazioni dell'Accademia delle Scienze mediche dell'URSS e dell'Accademia delle Scienze dell'URSS sulle teorie fisiologiche di Ivan Petrovich Pavlov e della Società degli anatomo-patologi di Mosca sulla critica della patologia cellulare di Virchow e lo sviluppo della pato-morfologia sovietica; rassegna bibliografica; corrispondenza con Felice Balbo e con Mario Motta per un confronto sul proprio scritto.
Mottura, come Arian, ritene importante la conoscenza delle teorie che si vanno affermando in Unione Sovietica e che puntano a dimostrare "la possibilità della trasmissione ereditaria di caratteri acquisiti dall'individuo sotto l'influenza di condizioni ambientali nel giro di una sola generazione", ma avverte al contempo, rifacendoci ad Antonio Gramsci, il rischio di derive fideistiche e di caduta nella "superstizione scientifica" e sostiene con forza che "la validità scientifica dev'essere affermata sulla ripetibilità della verifica in tutte le condizioni che possano mettere in forse la validità dell'ipotesi". La difesa dell'ereditarietà dei caratteri acquisiti era stata al centro della comunicazione dell'agronomo Trofim Lysenko all'Accademia di Scienze agrarie dell'URSS il 7 agosto 1948 e tale visione, contraria alla genetica classica, si era affermata nel paese, provocando un dibattito anche in Europa e in Italia.

Museo di Geologia

Nel fascicolo dei conti del 1881 sono presenti due note di pagamento del pittore Giulio De Stefanis per disegni, disegni in grande, dipinti e tempere ad uso del corso di Geologia.
Nel fascicolo dei conti del 1881 sono presenti due note di pagamento del geometra Arnaldo Verdola, per "disegni eseguiti in inchiostro di china, colori grassi e ad acquerello per il Museo Geologico".

Mostra di pittura francese del XVII secolo a Londra

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 1
  • Unità documentaria
  • Londra, 1957-06-14
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Cartolina di Laclotte a Castelnuovo: invitando Castelnuovo a raggiungerlo al Louvre non appena arrivato a Parigi [1], Laclotte lo aggiorna sull’avanzamento del progetto di un’esposizione d’arte francese del XVII secolo in programma a Londra [2].

Medicina e Medicina e chirurgia - Attestati di ammissione e diplomi di laurea

  • Attestato di ammissione alla Facoltà di Medicina rilasciato a Luigi Francesco Teppa (27 giu. 1810).
  • Diploma di Chirurgo ostetricante rilasciato a Edoardo Marchisio (4 ago. 1858).
  • Diplomi di laurea conferiti dalla Facoltà di Medicina e chirurgia a: Felice Isnardi (laurea, 11 ago. 1860; originale e duplicato), Teonesto Galvagno (laurea, 2 nov. 1886), Camillo Rosa (laurea, 11 lug. 1895), Giuseppe Calozzo (laurea, 24 lug. 1895), Alessandro Borzini (laurea, 25 nov. 1916), Carlo Felice Occhetti (laurea, 21 dic. 1920).

Medicina e chirurgia - Tesi di laurea e aggregazione

Tesi a stampa presentate per il conseguimento della laurea e dell'aggregazione al Collegio di Medicina e chirurgia. Dal 1851 le tesi di laurea presentano oltre ai punti estratti, da svolgersi oralmente in sede d'esame, un approfondimento argomentativo.

Medicina - Tesi di licenza, laurea e aggregazione

Tesi a stampa presentate per il conseguimento della licenza, della laurea e dell'aggregazione al Collegio di Medicina. Nel Settecento e poi, nuovamente, con la Restaurazione nel 1815, per la laurea la discussione verteva su due argomenti estratti a sorte, uno Ex materia medica e l'altro Ex Praxi, per la licenza su un argomento di Anatomia e uno di Teoria medica.
Le tesi di laurea degli anni accademici tra il 1807-08 e il 1813-14 - non è più contemplato il grado di licenza - presentano, oltre ai punti estratti, da svolgersi oralmente in sede d'esame, un approfondimento argomentativo redatto dal candidato.
A partire dal 1817 le materie da cui sono estratti i punti diventano tre: Istituzioni mediche, Medicina teorico pratica e Materia medica.

Per gli anni accademici 1807-08, 1808-09, 1809-10 e 1814-15 la raccolta comprende il corpus completo delle tesi di laurea discusse nell'Ateneo; lo stesso sembra probabile per il periodo tra 1811 e 1814, ma la perdita dei relativi registri degli esami pubblici non consente la verifica. Per il 1814-15, oltre alle tesi di laurea, si conservano tutte le dissertazioni relative agli esami di licenza, reintrodotti a seguito della Restaurazione.

Manoscritti scientifici

  • IT ORTOUT MORIS Ms. Sc.
  • Serie
  • 1826 - 1860
  • Parte diOrto botanico

Oltre al carteggio dei corrispondenti, la Biblioteca conserva anche numerosi manoscritti di Moris. Si tratta di materiali di varia tipologia: da bozze di scritti editi o inediti a minute di lettere, da note di lavoro ad appunti di viaggio, da scritti di argomento medico ad elenchi di piante.

Manomissione da parte della Finanza del pacco di libri per Moris.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Cesati 78.8
  • Unità documentaria
  • 1841-11-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Como il 7 novembre 1841. Cesati ha spedito al libraio Meisner il pacco destinato a Moris. Meisner gli ha però mandato una lettera ove dice che il pacco è stato gravemente manomesso, probabilmente dalla Finanza. Cesati è adirato con Meisner perché non ha protestato con chi di dovere per l’inconveniente. Gradirebbe avere un esemplare di Trifolium Balbisii, per confrontarlo con un Trifolium da lui raccolto al Col di Tenda.

M. Meiss sulla Dormitio Virginis del Musée du Louvre (M. Giovannetti?)

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 5
  • Unità documentaria
  • Parigi, s.d. [1961-1962]
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: annuncia la prossima pubblicazione sulla «Revue du Louvre et des Musées de France» [1] di un articolo su una tavola nei depositi del Musée du Louvre di Millard Meiss, che la attribuisce alla cerchia di Matteo Giovannetti, sottolineandone le affinità con gli affreschi della Cappella di San Marziale del Palazzo dei Papi di Avignone [2]. D’accordo con Sylvie Béguin, a fronte del fatto che il dipinto si presenta in pessimo stato di conservazione, non concorda col giudizio e — più generalmente — con le critiche mosse a Castelnuovo, apostrofato da Meiss come "embotteld avignonist" per aver eccessivamente sottolineato l'apporto dato da Avignone all’evoluzione della pittura del XIV secolo in Francia [3]. Laclotte chiede quindi a Castelnuovo un parere sull'opera, riportando che secondo Carlo Volpe, pur presentando influssi riconducibili a Giovannetti, non era di scuola italiana bensì spagnola.

Luigi Filippo Paoletti del Melle

Patente di nomina a socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino, classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, rilasciata a Luigi Filippo Paoletti del Melle, 18 novembre 1803; reca la firma del segretario dell’Accademia Giovanni Antonio Giobert.

Paoletti del Melle, Luigi Filippo

Lettere e filosofia - Diplomi di laurea

Diplomi di laurea rilasciati dalla Facoltà di Lettere e filosofia a: Benvenuto Corsini (laurea in Lettere, 4 lug. 1889), Andrea Occella (laurea in Lettere, 13 lug. 1896; laurea in Filosofia, 16 lug. 1897), Francesco Ravetti (laurea in Filosofia, 21 lug. 1898) ed Ettore Bechis (laurea in Lettere, 16 dic. 1920).

Lettera di Rodolfo Amprino a Salvatore Luria

  • IT ASUT AMPRINO Luria S. 1958
  • Unità documentaria
  • 1958-11-29
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Minuta. Amprino ringrazia Luria per l'invio di un contributo dedicato al comune maestro, Giuseppe Levi, in occasione del suo 85. compleanno ed esprime grande apprezzamento per il saggio sulla moltiplicazione dei virus appena pubblicato da Luria sulla rivista Protoplasmatologia.

Legislazione

Testi di legge a stampa per lo più inerenti all'istruzione universitaria, dal Ducato di Emanuele Filiberto a Carlo Emanuele II e dal Regno di Sicilia sotto Vittorio Amedeo II al Regno d'Italia sotto Vittorio Emanuele III.

Leggi di S.M. dal 1720 al 1729 indi i Brevi Pontifici

Leggi di Sua Maestà per la Regia Università, principianti dal 1720 per tutto il 1729 alle quali seguono le Copie de' Brevi Apostolici tanto per la Celebrazione delle Messe, che per le indulgenze, così nella Congregazione dell'Unità, che in tutte le Regie sciole del Piemonte e della Savoja.

Raccolta di provvedimenti regi e brevi pontifici trascritti da mani diverse a partire dalla metà del XVIII secolo almeno fino al 1858, data dell’ultimo breve. La compilazione precede il trasferimento nell’Archivio di Stato di Torino della documentazione preunitaria, comprese le raccolte di leggi, attuato tra il 1877 e il 1881 (ventuno pacchi di Sovrane Provvidenze dal 1677 al 1850 nel solo aprile del 1877, come da elenco in ASTo, Archivio dell'Archivio, Direzione, 1877, fasc. 118, mazzo 1) e pare essere stata fatta presso la Segreteria dell’Università da fonti allora esistenti, per uso interno. Sono di supporto a questa ipotesi anche le note a corredo della trascrizione di due brevi (rispettivamente datati 18 settembre 1815 [ff. 99-100] e 10 gennaio 1826 [ff. 100-101]), in cui se ne attesta la trasmissione all’Università da parte della Segreteria di Stato per gli Affari interni.
Il cartulario inizia con il testo delle Costituzioni del 1720, che segnano l’avvio dell’opera di rinnovamento e riforma complessiva del sistema dell’istruzione perseguita da Vittorio Amedeo II. I brevi apostolici trascritti disciplinano l'organizzazione delle funzioni religiose entro lo Studio e l'educazione morale e spirituale degli studenti.

L'École d'Avignon

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 2
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1959-03-02
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: comunica che l’editore Pierre Seghers gli ha proposto di dirigere una nuova collana intitolata “L’école de”, il cui primo volume sarebbe stato dedicato ad Avignone [1]. Dopo aver suggerito Castelnuovo, rifiutato da Seghers per ragioni sciovinistiche, e Charles Sterling, scartato a favore di più giovani ricercatori, Laclotte accetta di scrivere il volume, chiedendo supporto a Castelnuovo: gli domanda notizie sulla pubblicazione degli studi su Matteo Giovannetti ed esprime l'auspicio di allargare gli orizzonti tematici della serie a questioni non francesi (cantiere d’Assisi, Urbino sotto Federico di Montefeltro, scuola di Ferrara). Domanda infine una fotografia di un’opera di Jacques Iverny presente a Torino, per un confronto con un’Annunciazione rinvenuta a Marsiglia [2].

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