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Descrizione archivistica
Amici, Giovanni Battista
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Interesse per Polycarpaea. Ricerche dei botanici francesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Gay 138.4
  • Unità documentaria
  • 1847-01-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 23 gennaio 1847. Gay si sta occupando del genere Polycarpaea. Gaultier de Claubry ha ricevuto da Moris 100 franchi da consegnare a Webb e 10 franchi per Charrier. Gay ringrazia Moris per le piante di Sardegna che gli ha mandato e gli porta i saluti degli amici di Parigi, che sono molto occupati, Webb alla flora delle Canarie, Durieu a quella d’Algeria, Noè alle Labiatae della stessa regione e di Decaisne, supplente di Mirbel. Cercherà di procurarsi il giornale di Parlatore, in cui è contenuta la memoria di Amici, oppositore della teoria di Schleidens sulla fecondazione. Gay ha saputo che Bertoloni spedirà a Moris, che glielo farà avere, un esemplare di Hagea alsinefolia di Badarò

Proposta di cattedra a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.13
  • Unità documentaria
  • 1842-04-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 13 aprile 1842. Parlatore ha lasciato Torino con dispiacere ed è passato a Genova: De Notaris era assente. Si è poi imbarcato per Livorno sul vapore Virgilio, per poi arrivare a Firenze. Ha subito contattato Antinori, che non era ancora riuscito a parlare con il Granduca dell’eventuale nomina di Parlatore all’erbario fiorentino. Dopo che Antinori ebbe parlato con il Granduca, chiese a Parlatore se si sarebbe fermato volentieri a Firenze. La sua risposta fu assolutamente affermativa. Per quanto riguardava il compenso, lo stipendio dei professori del museo era di 400 francesconi, da aumentare a 500 se il docente era straniero. Parlatore non ha fatto obiezioni, ma si è limitato a dire che non gli interessava possedere più denaro, ma servire la scienza e il Granduca. La domenica seguente il Granduca lo ha ricevuto e trattenuto amabilmente per oltre un’ora. Parlatore è anche contento per l’accoglienza ricevuta nella famiglia Targioni: evidentemente non si pensa che lui abbia nuociuto al professore in alcun modo. Tutta la famiglia, la signora Lenzoni, la famiglia Morelli, Antinori e Amici inviano a Moris i loro saluti. Anche il Granduca gli ha fatto molti elogi di Moris.

Scambio di memorie e di piante.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.10
  • Unità documentaria
  • 1839-07-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 6 luglio 1839. Savi comunica a Moris che il cavaliere Carena gli ha recapitato l’involucro da lui speditogli. Carena andrà poi a Volterra, Siena e Firenze. Il figlio di Savi, Pietro, partirà per compiere escursioni botaniche. Farà parte della propria pubblicazione al cavaliere Amici, assieme alla memoria di De Notaris che Moris gli ha trasmessa. Savi lo ringrazia per le piante che gli ha mandato. Spera di vederlo a ottobre a Pisa, dove potrà scegliere le piante secche e vive di suo gradimento. Lo ringrazia della Flora di Capraia.

Congresso degli Scienziati a Padova. Passaggio a Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.7
  • Unità documentaria
  • 1842-08-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 15 agosto 1842. Savi, al fine di incontrare Moris, andrà al prossimo Congresso degli Scienziati che si terrà a Padova, pur essendo così lontano dalla sua dimora. Andando a Padova, passando per Genova, sarebbe comodo per Savi fermarsi a Torino, per vedere l’erbario di Moris e il giardino. Chiede di fargli sapere se tra il 20 e la fine del mese sarà ancora a Torino. Savi ha pubblicato una nota sul Giornale Agrario di Toscana, in cui evidenzia la differenza tra Araucaria ridolfiana e A. brasiliana. Lo dimostrerà ancora meglio a Padova, avendo a disposizione uno strobilo di quest’ ultima, raccolto da Guillemin in Brasile. Invia a Moris e signora i saluti personali, del babbo e del fratello Paolo. Nel post scriptum elenca alcuni personaggi toscani che saranno presenti a Padova: Ridolfi, Antinori, Amici padre e figlio, il principe di Canino, Parlatore, Mossotti, Pilla, Lavagna e lo scrivente.

Invio di 5 copie del 3° volume di Flora Sardoa. Prossima pubblicazione del 3° volume di Flora Italica.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.35
  • Unità documentaria
  • 1859-10-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il primo di ottobre 1859. Parlatore ha ricevuto cinque copie del terzo volume di Flora Sardoa. Lo ringrazia per la copia a lui destinata e lo invita a completare il quarto volume. Ha consegnato una copia a Bubani, che il giorno seguente partirà per Bagnacavallo, da dove gli scriverà per ringraziarlo. Parlatore consegnerà altre due copie a Ridolfi e ad Amici; l’ultima verrà messa in biblioteca e di questa Parlatore vorrebbe conoscere il costo. Ringrazia Moris per avergli comunicato dove nasce l’Orchis cordata, cui sostituirà l’autore “Lisa” con “Gennaria”, in onore del professore Gennari attualmente a Cagliari. Parlatore ritiene che nel mese entrante riuscirà a pubblicare il terzo volume della Flora Italiana.

Dissidio con Cesati.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.75
  • Unità documentaria
  • 1862-12-29
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 29 dicembre 1862. De Notaris, dopo avere porto gli auguri di fine anno a Moris, ritorna a parlare dell’insanabile dissidio che si è creato con Cesati. All’inizio del 1861 De Notaris chiese a Cesati di dargli una mano per completare un lavoro sugli Sferiacei. Si trattava di completare il lavoro con alcune informazioni mancanti, pubblicate su riviste tedesche o presenti nelle collezioni di Rabenhorst: lavoro al massimo di un mese. Dopo due anni la parte di Cesati non è ancora pronta. Avrebbe potuto dirgli di non poterlo aiutare. Con tale comportamento De Notaris ha rischiato di farsi precedere nella pubblicazione da altri autori, senza che Cesati avesse potuto risarcirlo in qualche modo. De Notaris ha sentito parlare di un progetto che prevede l’andata in pensione per tutti gli impiegati dello stato, dopo 40 anni di servizio. Avrebbe voglia di lasciare Genova, che ritiene insalubre, e di liberarsi degli impicci della Società Crittogamica. Chiede a Moris se qualcuno a Torino sia interessato all’acquisto di un suo microscopio di Amici, che non trova superiore al suo Chevalier, che usa quasi esclusivamente.

Matrimonio di Angelica Moris.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.59
  • Unità documentaria
  • 1861-07-17
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 17 luglio 1861. De Notaris si rallegra delle nozze della figlia maggiore di Moris, Angelica. Il ministro De Sanctis ha fatto sapere a De Notaris, tramite il signor Brioschi, di essere imbarazzato ad assegnare l’intera cifra di lire 2.000. De Notaris gli ha fatto notare che avrebbe potuto, già sei mesi prima, iniziare la pubblicazione all’Accademia delle Scienze di Torino, se non gli fosse arrivato il decreto Mamiani. Gli pare molto strano l’imbarazzo del ministro, essendo la somma già prevista nel bilancio. Il guaio è che, contando su quella somma, De Notaris ha speso 600 lire per nuovi libri e altre 600 per un microscopio di Amici. Ha terminato gli esami, che gli hanno reso ben 36 lire. Scriverà da Trobaso, dove lo attende il guazzabuglio dell’eredità dello zio.

Eredità della moglie di De Notaris.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.77
  • Unità documentaria
  • 1863-01-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 26 gennaio 1863. De Notaris ringrazia Moris per l’acquisto del microscopio, per di più al prezzo da lui pagato a suo tempo ad Amici. La moglie non ha potuto incassare la cedola della sua eredità, perché non è stata rinnovata la richiesta. Prega Moris di fare pervenire tale richiesta all’ufficio competente. De Notaris si lamenta delle sue “molestie ai precordi”, che sono diventate persistenti.