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Descrizione archivistica
Archivio storico. Università degli Studi di Torino Unità documentaria Con oggetti digitali
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Apprezzamento di Romeis per il lavoro di ricerca di Amprino

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1958 7
  • Unità documentaria
  • Bologna, 1958-03-05
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Acclude la risposta di Romeis [non conservata], con "espressioni molto lusinghiere per il suo lavoro in ispecie e sulla sua opera scientifica in genere". Comunica che rientrerà il giorno seguente a Torino, accompagnato da Olivo.

Laureandi in Medicina e chirurgia 1900 - 1901

  • IT ASUT BECHIS Michele. Laureandi
  • Unità documentaria
  • 1900 - 1901
  • Parte diAltri fondi

Nell'angolo superiore sinistro è raffigurata una divinità alata a cavallo col caduceo, rapprentazione allegorica della Medicina.

Esperimenti sugli embrioni di pollo

  • IT ASUT RA LEVI Amprino 1958 2
  • Unità documentaria
  • 1958-03-14
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Incoraggia Levi e si informa sul lavoro di revisione del Trattato di Chiarugi.
Prosegue gli esperimenti sugli embrioni di pollo per confermare su un campione più vasto i risultati già ottenuti e manifesta l’intenzione di analizzare più a fondo “l’anatomia degli arti reduplicati, ricercando la disposizione dei nervi, dei vasi, muscoli e tendini. Il problema della distribuzione dei nervi potrebbe avere un certo interesse, perché bisognerebbe per lo meno poter escludere che le differenze rispetto agli arti normali nella distribuzione dei rami terminali precede la suddivisione dei territori organogenetici nei casi di reduplicazione”. Comunica di aver spedito ad Hans Mislin per Experientia una breve nota con figure “sempre sugli esperimenti di rotazione di 180° della calotta distale dell’arco”. Si definisce “bôgia-nen” della ricerca, per la difficoltà a introdursi in campi nuovi, che non gli siano famigliari.
Riferisce con stupore di una brutta prova di Nicolò Miani, assistente di Bucciante “fra i candidati alla docenza in Anatomia”, nonostante il valore dei lavori presentati.

Lettera di Rodolfo Amprino a Salvatore Luria

  • IT ASUT AMPRINO Luria S. 1958
  • Unità documentaria
  • 1958-11-29
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Minuta. Amprino ringrazia Luria per l'invio di un contributo dedicato al comune maestro, Giuseppe Levi, in occasione del suo 85. compleanno ed esprime grande apprezzamento per il saggio sulla moltiplicazione dei virus appena pubblicato da Luria sulla rivista Protoplasmatologia.

Il duca Vittorio Amedeo II al medico Carlo Ricca inviato all'Università di Oxford

Lettera di Vittorio Amedeo II a Carlo Ricca: il duca incarica il medico di osservare il funzionamento e l'organizzazione dell'Università di Oxford, di cui riconosce il prestigio, e quindi di riferirne i dettagli.

Al fine di riformare l’Università di Torino, Vittorio Amedeo II richiede un resoconto sugli stabilimenti e sui privilegi detenuti dall'Università di Oxford, sui suoi regolamenti e sugli insegnamenti lì impartiti, sui lettori e sulle modalità di remunerazione, sui privilegi goduti dagli studenti e sugli eventuali obblighi contratti al conseguimento della laurea.

Reca le firme di Vittorio Amedeo II e di Francesco Antonio Lanfranchi, suo segretario ordinario.

Ricca, Carlo

Leggi di S.M. dal 1720 al 1729 indi i Brevi Pontifici

Leggi di Sua Maestà per la Regia Università, principianti dal 1720 per tutto il 1729 alle quali seguono le Copie de' Brevi Apostolici tanto per la Celebrazione delle Messe, che per le indulgenze, così nella Congregazione dell'Unità, che in tutte le Regie sciole del Piemonte e della Savoja.

Raccolta di provvedimenti regi e brevi pontifici trascritti da mani diverse a partire dalla metà del XVIII secolo almeno fino al 1858, data dell’ultimo breve. La compilazione precede il trasferimento nell’Archivio di Stato di Torino della documentazione preunitaria, comprese le raccolte di leggi, attuato tra il 1877 e il 1881 (ventuno pacchi di Sovrane Provvidenze dal 1677 al 1850 nel solo aprile del 1877, come da elenco in ASTo, Archivio dell'Archivio, Direzione, 1877, fasc. 118, mazzo 1) e pare essere stata fatta presso la Segreteria dell’Università da fonti allora esistenti, per uso interno. Sono di supporto a questa ipotesi anche le note a corredo della trascrizione di due brevi (rispettivamente datati 18 settembre 1815 [ff. 99-100] e 10 gennaio 1826 [ff. 100-101]), in cui se ne attesta la trasmissione all’Università da parte della Segreteria di Stato per gli Affari interni.
Il cartulario inizia con il testo delle Costituzioni del 1720, che segnano l’avvio dell’opera di rinnovamento e riforma complessiva del sistema dell’istruzione perseguita da Vittorio Amedeo II. I brevi apostolici trascritti disciplinano l'organizzazione delle funzioni religiose entro lo Studio e l'educazione morale e spirituale degli studenti.

Costituzioni della Regia Università di Torino

Costituzioni della Regia Università di Torino, seguite dalla Traduction des Constitutions de S.M.té pour l'Université.

Dopo le Costituzioni del 1720 e le Addizioni dell’anno seguente, le Costituzioni per l’Università di Torino del 1729 segnano un secondo e più organico intervento di riforma promosso da Vittorio Amedeo II. La presente copia manoscritta reca la sottoscrizione autografa del sovrano, accompagnata dal suo sigllo, e quelle di Giuseppe Spirito Riccardi di Chiavazza (guardasigilli), Giovan Francesco Palma di Borgofranco, Victor-Amé Chapel de Saint-Laurent (per il Generale delle Finanze) e Pietro Mellarède De Bettonet (primo segreterio di Stato agli Affari interni).

Complimenti per una pubblicazione di Castelnuovo

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 17
  • Unità documentaria
  • s.d. [post 1959 - anni Sessanta]
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: si complimenta con Castelnuovo per un suo scritto, non specificato, al cui riguardo avanza come uniche critiche l’assenza di rimandi al ritratto di Jacopo Stefaneschi di Simone Martini e agli affreschi presenti presso l’ambiente che precede la cappella a Villeneuve-lès-Avignon (definiti “restes des freques") [1].

Ricerche per Laclotte a Torino

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 16
  • Unità documentaria
  • s.d. [anni Sessanta, ante 1962]
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lista di richieste e quesiti che Laclotte pone a Castelnuovo:

  • fotografie di “installations n.lles Turin. Echangé?” [1];
  • informazioni su opere di Giovanni Battista Moroni in relazione alla monografia di Davide Cugini (Moroni pittore. Con l'aggiunta della monografia di Gertrude Lendorff, Bergamo 1939): domanda se nel testo siano citati quattro ritratti conservati nei musei francesi di Tour, Nantes e Chantilly e la loro datazione [2]; un confronto tra la Calunnia di Apelle (Nîmes) e quella dipinta da Lorenzo Leombruno (Brera) [3]; segnala due santi cavalieri/guerrieri conservati a Brescia (Tosio Martinengo)[4];
  • fotografia della Madonna col Bambino di Vincenzo Civerchio [5];
  • articoli di Andreina Griseri per la «Revue des Arts» [6].

Verosimilmente la lista è stata stilata da Laclotte alla presenza di Castelnuovo, che l'ha poi ricevuta via posta e quindi annotata in biro verde. Sul verso, oltre al messaggio scritto da Laclotte in occasione dell'invio, sono appuntati un elenco di pubblicazioni e altre note non identificate [7].

Petit Larousse de la peinture / Dizionario della pittura e dei pittori

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 13
  • Unità documentaria
  • Cortina d’Ampezzo, 1985-08-07
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Minuta della lettera di Castelnuovo a Laclotte: risponde alla lettera del 24 luglio relativa all'edizione italiana del Petit Larousse de la peinture [1], al fine di fissare un incontro con Laclotte nell’autunno e per informalo a riguardo della riunione di lavoro con Bruno Toscano e le sue due assistenti, Andrea Buzzoni e Renato Pedio, già tenutasi a Roma il 25 luglio [2]. In merito al lavoro, riferisce che Pedio aveva già stilato la lista dei lemmi compresi nel dizionario, ordinati per paese e per genere, e avviato la traduzione, lasciando da parte le voci riferibili all'Italia dove maggiori sarebbero state le modifiche in vista della nuova edizione.

Castelnuovo annuncia un viaggio a Londra per settembre, occasione nella quale avrebbe potuto passare per Parigi se Laclotte fosse stato disponibile a incontrarlo per preparare il prossimo incontro a Roma.

Petit Larousse de la peinture / Dizionario della pittura e dei pittori

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 12
  • Unità documentaria
  • 1985-07-24
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: esprime la sua approvazione per l'edizione italiana del Petit Larousse de la peinture [1], rendendosi disponibile per un incontro a Roma, tra fine agosto e inizio settembre, con il gruppo di lavoro coordinato da Castelnuovo.

Petit Larousse de la peinture / Dizionario della pittura e dei pittori

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 11
  • Unità documentaria
  • 1985-06-25
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: comunica che le liste richieste da Castelnuovo sono incomplete e superate e gli invia, quindi, i contatti di Jean-Pierre Cuzin esortandolo a contattarlo per organizzare un incontro con entrambi a Parigi, prima di avviare il suo progetto editoriale [1].

Voce Attribution per il Petit Larousse de la peinture

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 10
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1970-03-09
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: ancora in attesa della voce enciclopedica sulla pittura gotica che Castelnuovo doveva redigere per il Petit Larousse de la peinture [1], Laclotte comunica che la redazione del dizionario aveva riassunto il suo contributo sull'attribuzionismo già edito nell’Enciclopaedia universalis, al fine di ripubblicarlo [2]. Chiede quindi di rivedere le bozze e fare alcune aggiunte in merito ai cataloghi di vendita del XVIII secolo e alle figure di alcuni conoscitori (Mariette, Cavalcaselle, Thoré, Longhi e i suoi allievi).

Voce Gothique per il Petit Larousse de la peinture

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 9
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1968-06-28
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: Laclotte, evocando un passaggio di Castelnuovo alla Sorbona [1], gli rammenta l’impegno di redigere la voce enciclopedica dedicata allo stile gotico in pittura per il Petit Larousse de la peinture [2], suggerendogli di non limitarsi a trattare tutte le espressioni e le tecniche della pittura, ma di prendere avvio dalle varie accezioni del termine "gotico" riscontrabili nelle fonti, per poi ricostruirne a grandi falcate gli sviluppi e la diffusione internazionale. La voce Gothique international sarebbe stata oggetto di un contributo specifico, curato da Liana Castelfranchi Vegas.

Felicitazioni per il matrimonio

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 6
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1962-12-31
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: porge le proprie felicitazioni per il matrimonio con Delia Frigessi [1], che si augura di conoscere al più presto, e li invita quindi a una mostra di arte spagnola da lui curata [2].

M. Meiss sulla Dormitio Virginis del Musée du Louvre (M. Giovannetti?)

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 5
  • Unità documentaria
  • Parigi, s.d. [1961-1962]
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: annuncia la prossima pubblicazione sulla «Revue du Louvre et des Musées de France» [1] di un articolo su una tavola nei depositi del Musée du Louvre di Millard Meiss, che la attribuisce alla cerchia di Matteo Giovannetti, sottolineandone le affinità con gli affreschi della Cappella di San Marziale del Palazzo dei Papi di Avignone [2]. D’accordo con Sylvie Béguin, a fronte del fatto che il dipinto si presenta in pessimo stato di conservazione, non concorda col giudizio e — più generalmente — con le critiche mosse a Castelnuovo, apostrofato da Meiss come "embotteld avignonist" per aver eccessivamente sottolineato l'apporto dato da Avignone all’evoluzione della pittura del XIV secolo in Francia [3]. Laclotte chiede quindi a Castelnuovo un parere sull'opera, riportando che secondo Carlo Volpe, pur presentando influssi riconducibili a Giovannetti, non era di scuola italiana bensì spagnola.

Quesiti su Avignone e M. Giovannetti

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 4
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1959-07-05
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: come annunciato in precedenza [1], Laclotte pone alla sua attenzione svariate questioni sulla scansione cronologica dell'attività di Matteo Giovannetti e sull’attribuzione degli affreschi del Palazzo dei Papi di Avignone (Cappella di San Giovanni, Cappella di San Marziale, Cappella di San Michele, Camera del Concistoro, Camera della Grande Udienza, Camera della Guardaroba o del Cervo, Camera del Papa), del Palazzo Orsini e della Certosa di Villeneuve-lès-Avignon, dell'Abbazia de La Chaise-Dieu e del trittico cosiddetto "Fordor-Correr" [2]. Menziona i pareri di Pietro Toesca e Bernard Berenson, favorevoli a datare precocemente gli affreschi della Cappella di San Giovanni, che non condivide; segnala le proposte avanzate da Ferdinando Bologna e Roberto Longhi in merito a un viaggio ad Avignone rispettivamente di Roberto d'Oderisio e di Bartolomeo da Camogli [3].

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