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Gruppo Universitario Fascista di Torino

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  • 1922-1943?

Il Gruppo Universitario Fascista di Torino fu costituito nel 1922: la fondazione dei G.U.F. sotto l’egida del Partito Nazionale Fascista ebbe inizio nel gennaio 1922 a seguito della chiusura dell’Avanguardia studentesca, la prima organizzazione degli studenti fascisti. Il I Convegno nazionale degli universitari fascisti (Bologna, 21 febbraio 1922) vide l’adesione del G.U.F. di Torino: la sua istituzione è da collocarsi tra fine gennaio e inizio febbraio, quando fu sciolta l’Avanguardia studentesca. Testimonia il difficile esordio dell’associazione, dovuto alle scarse adesioni, alla condotta turbolenta degli iscritti e a numerosi problemi organizzativi interni, la notizia della rifondazione del gruppo nel gennaio 1924.
Lo sviluppo dell’azione degli universitari torinesi in margine al fascismo può essere suddiviso in tre fasi, che rispecchiano quelle sottolineate dalla storiografia a livello nazionale e sono da leggersi in parallelo al più ampio progetto di costruzione dello stato totalitario. Lo squadrismo giovanile sorse spontaneo a fianco dei Fasci di combattimento, condividendone molti caratteri, e mirò in primo luogo a perorare gli interessi della classe studentesca in via di congedo dalle armi (1919-22); la seconda fase vide l’inquadramento di questi gruppi in una struttura sempre più alle dirette dipendenze del partito, con il trapasso dall’azione sindacale e squadrista all’impegno politico e alla lotta per il predominio sulle altre associazioni studentesche attive negli atenei (1923-fine anni Venti); infine, nella terza tappa presero avvio varie iniziative culturali nel solco della linea dettata dal P.N.F., che progressivamente aveva fatto dei G.U.F. uno strumento di mobilitazione giovanile. I littoriali dello sport e i littoriali della cultura e dell’arte sono espressione di quest'ultimo periodo, così come la riorganizzazione della stampa gufina.
Nel 1925 la direzione del G.U.F. passò a Domenico Mittica, che la mantenne sino al 1929. Nonostante la maggiore stabilità, sino al 1930 le adesioni e la portata delle attività promosse continuarono a rimanere alquanto limitate. Se sul finire degli anni Venti il campo dello sport fu il primo ad essere interessato dalle iniziative dell’associazione, sino agli anni Trenta il G.U.F. di Torino non si distinse nel campo culturale, nonostante la fondazione della prima sezione culturale-artistica nel 1927. Gli unici modesti progetti avviati si devono alle organizzazioni studentesche assorbite nella seconda metà degli anni Venti, talvolta senza significative svolte nei programmi. Il Gruppo Universitario Musicale, divenuto sua sezione musicale, continuò a promuovere stagioni concertistiche con gli stessi standard apolitici adottati sin dal 1921. Diversa fu invece la linea della «Rivista Universitaria» dell’Associazione Torinese Universitaria, che dichiarò apertamente il suo orientamento sin dalle copertine, che presentano i motivi dell’iconografia fascista.
Nel luglio 1931 Andrea Gastaldi, segretario federale, nominò Guido Pallotta segretario del G.U.F. di Torino. Sotto la sua direzione la portata delle attività si estese via via alla sfera ricreativa extra accademica. Le prime testimonianze di un rinnovato dinamismo sono date dalla partecipazione e dalla vittoria della prima edizione dei littoriali dello sport, tenutasi a Bologna nel 1932, e dall’apertura della rivista «Vent’Anni» nell’ottobre dello stesso anno, sotto la direzione dello stesso Pallotta. Già prima dell’avvio dei littoriali della cultura e dell’arte nel 1934, il G.U.F. di Torino avviò spontaneamente una rassegna di mostre d’arte e partecipò ai concorsi indetti da altri gruppi, come quelli di Bologna e di Napoli.
Per la seconda metà degli anni Trenta si conferma il progressivo incremento delle attività del gruppo entro l’Università e gli Istituti superiori cittadini, ma soprattutto nella sfera del tempo libero degli studenti. Sul versante istituzionale, il G.U.F. partecipò stabilmente ai littoriali sportivi e culturali promossi dal P.N.F., organizzando ogni anno i corsi preparatori e le preselezioni a livello locale. Si data al 1936 la fondazione de «Il Lambello»: la rivista prese il posto di «Vent’Anni», che aveva seguito Pallotta quando lasciò la direzione del gruppo nel 1934. Il G.U.F. si mobilitò in occasione della campagna d’Africa e poi per le leggi razziali, facendo proprie e promuovendo le battaglie del P.N.F. sulla stampa e nelle competizioni dei littoriali della cultura e dell’arte. Negli anni la sede del Gruppo Universitario Fascista seguì quella della federazione del partito: nel 1930 aveva traslocato nella nuova Casa Littoria, il palazzo San Filippo, risolvendo così il problema della mancanza di spazi. Solo alla metà degli anni Trenta il G.U.F. trovò una collocazione indipendente presso l’ex-residenza di Riccardo Gualino, nei cui pressi fu poi edificata la Casa dello studente, inaugurata nel 1938. Dopo la morte di Guido Pallotta sul fronte africano, il gruppo, che fu attivo almeno sino al 1943, fu intitolato nel 1941 alla sua memoria.

Circolo di cultura politica

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  • 1946

Fu fondato a Torino il 29 marzo 1946 come aderente alla Associazione nazionale per gli studi politici e costituzionali sorta a Roma il 12 settembre 1945, sotto la presidenza onoraria di Vittorio Emanuele Orlando e la presidenza effettiva di Ivanoe Bonomi. Dopo la cessazione alla fine del 1946 ne assunse la gestione amministrativa l'Istituto giuridico dell'Università.

Cassa scolastica (Torino)

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  • 1923-1977

L'art. 55 del R.D. 30 settembre 1923 (Riforma Gentile) prevede la costituzione, in ogni Università, di una Cassa scolastica, al fine di "fornire ai giovani di disagiate condizioni economiche e più meritevoli i mezzi per far fronte, in tutto o in parte, al pagamento delle tasse, delle soprattasse e dei contributi". Alla cassa erano devoluti il 10% dell'ammontare delle tasse di immatricolazione e di iscrizione. L'ente era amministrato da un Direttorio, di cui facevano parte due studenti, e aveva bilancio e gestione distinti da quelli dell'Università. Il Regolamento della Cassa scolastica dell'Università di Torino fu approvato con decreto rettorale del 26 marzo 1927. Il Direttorio è composto dal rettore, che lo presiede, da due professori di ruolo e da due studenti (art. 4). La contabilità è tenuta dal ragioniere economo dell'Università, ma si tratta di una gestione distinta (artt. 4 e 6). Gli articoli dal 9 al 16 illustrano i requisiti per accedere ai benefici previsti e le modalità in cui farne richiesta da parte gli studenti (criteri di reddito e di merito). In allegato sono disponibili i modelli dei moduli.

Unione Musicale Studentesca

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  • 1944 - ?

L'Unione Musicale Studentesca fu fondata a Torino nel 1944, al fine di promuovere tra i giovani la musica.
Nel 1954 gli organi direttivi sono così composti: Giovanni Battista Bertone, presidente; Orazio Quaglia, vicepresidente; Giorgio Balmas, segretario; comitato d'onore: Mario Allara, Massimo Caputo, Luigi Pescetti, Mario Tazzoni, Maria Tettamanzi Cesaro, Silvio Turati, Giuseppe Soffietti; consiglio di organizzazione: Dino Balmas, Sergio Biancelli, Irma Cerrato, Tancredi Goglio, Gianni Legger, Colette l'Eplattenier, Silvio Maggiora, Franco Mazzarino, Piercarlo Mereu, Paolo Pignata, Rosalia Rabaioli, Roberto Rambaldi, Gianalfredo Scassellati Sforzolini. A questa data, talvolta opera in sintonia con il Comitato Studentesco Universitario Interfacoltà.

Sottocomitato studentesco della Società "Dante Alighieri"

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  • 1895 - ?

Nel marzo 1895 Emilio Pinchia, presidente del comitato torinese della Società "Dante Alighieri", in collaborazione con l’Associazione Universitaria Torinese fondò il sottocomitato studentesco. L’idea di fondare una società laica titolata a Dante Alighieri, con scopo la diffusione e la tutela della lingua italiana nel mondo, nacque durante l’Esposizione emiliana (Bologna 1888). L’anno seguente si costituì un primo comitato, presieduto dal senatore Silvio Spaventa e poi dal deputato Ruggero Bonghi. Nel 1890 la federazione era definitivamente operativa, con quarantaquattro comitati in tutto il Paese.

Gruppo Universitario Musicale di Torino

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  • 1921 - 1939

Il primo Gruppo Universitario Musicale è creato dal professore Vladimir Nicolaevič Zabugin a Roma, presso l’Università la Sapienza, nel 1918. Ha da subito sezioni a Bologna, Firenze, Genova, Milano, Pavia, Padova e Torino, che rimangono attive solo per pochi anni. Il G.U.M. torinese, fondato nel dicembre 1921, è presieduto dall'avvio fino al 1926 dall'ing. Carlo Felice Bona (1898-1970) e ha la sua prima sede in piazza Castello 1. A differenza degli altri, il gruppo con gli anni riesce a affermarsi tra le numerose associazioni musicali subalpine, proponendo conferenze e concerti dedicati ai soci e alla cittadinanza almeno sino al 1939.
Nel 1927 si ricostituisce come Delegazione musicale del Gruppo Universitario Fascista (G.U.F.), con un nuovo direttivo, composto da Guido Bachi, presidente, Aldo Mamini, vice-presidente, Giacomo Mottura, segretario, (Santino?) De Ambrogio, cassiere, Menotti Tomeselli e Domenico Abrate, consiglieri. Ottiene dal podestà di Torino una nuova sede nei locali dell'ex Liceo Musicale, in via Rossini 8.
Nel 1934 la sezione musicale è ancora diretta dal dott. Guido Bachi, coadiuvato dal dott. Augusto Evangelista e da Carlo Heer; il direttorio interno è affiancato da un consiglio direttivo del G.U.F. preposto al G.U.M., composto dal dott. Aldo Mamini (fiduciario del G.U.M.), dall'ing. Ettore Giordana (delegato ai Littoriali) e da Enrico Re (segretario amministrativo).

Società per lo studio delle lingue moderne presso la Facoltà di Giurisprudenza

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  • 1918-1933

Nata per rispondere al bisogno della conoscenza delle lingue moderne da parte degli studenti, in particolare della Facoltà di Giurisprudenza, organizzò i primi corsi di francese in inglese nel 1918-19, alla fine della Guerra, che ne aveva ritardato l'avvio. Dal 1919-20 fu introdotto anche il tedesco. Per statuto ne erano presidente il rettore dell'Università e vice-presidente il preside di Facoltà. Il funzionamento della Scuola fu consentito, oltre che dalle quote di iscrizione, dal sostegno di soggetti privati (tra cui Fiat, Cassa di Risparmio di Torino, Lega industriale di Torino, Teofilo Rossi). Risultano aver tenuto corsi: Maria Luisa Gillotte (francese superiore), Clara Albrecht (tedesco inferiore), Matteo Bartoli (tedesco superiore), Lorenzo Brezzo (inglese inferiore), Alice Monck (inglese superiore), Mario Sarfatti, Gino Segrè, Federico Olivero, Bartolomeo Dusi.

Istituto di Fisiologia

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L’insegnamento della Fisiologia era unito a quello di Anatomia Umana; le due discipline vennero separate sotto l’insegnamento di Luigi Rolando, che ricoprì la cattedra di Anatomia e Fisiologia Umana. Il laboratorio di Fisiologia sperimentale fu creato nel 1851, sotto la direzione del professore Secondo Berruti, e fu riorganizzato negli anni 1861-1865 grazie all’impulso dato alle facoltà scientifiche da Francesco De Sanctis, ministro della Pubblica Istruzione del neonato Stato italiano, che volle a Torino Jakob Moleschott alla cattedra di Fisiologia (1861-1879). Il laboratorio divenne ben presto un modello, anche dal punto di vista amministrativo, per gli istituti scientifici torinesi.
Nel 1894 inizia la sua attività anche il laboratorio presso la Capanna Margherita sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, che fu anche osservatorio di meteorologia e di fisica terrestre. Tra il 1895 e il 1902, per volontà della stessa Regina Margherita e grazie al concorso di personalità e istituzioni, vennero costruiti nuovi locali adibiti a laboratorio.
L’Istituto e il laboratorio di Fisiologia di Torino si trovavano in via Po, nei locali dell’antico convento di San Francesco da Paola; nel 1885 il Consorzio Universitario e il governo decisero la costruzione del complesso medico-scientifico dell’area del Valentino: il terzo dei quattro edifici su corso Massimo d’Azeglio comprendeva gli Istituti di Fisiologia, Patologia Generale e Farmacologia sperimentale e venne inaugurato nel 1898.
L’Istituto di Fisiologia era diviso in tre parti: aule, laboratori di esercitazioni pratiche, laboratori di ricerca, dislocati ancor oggi al primo piano dove si trova anche la Biblioteca che, per volontà di Angelo Mosso, conservava (e conserva) una sezione dei più importanti periodici scientifici italiani e internazionali a disposizione di studenti e studiosi, trattati e prestigiose pubblicazioni di anatomia, fisiologia, chimica, istologia.
Dipendevano dall’Istituto i laboratori scientifici al Col d’Olen e le attività di ricerca e sperimentazione condotte, in campi diversi della fisiologia e in collaborazione con l’Aeronautica Militare e il Ministero della Guerra, presso i laboratori di Torino e quelli dell’Istituto Mosso, e coordinate dal Centro Studi e Ricerche di Medicina Aeronautica di Torino (già Centro Sussidiario di Studi di Medicina Aeronautica già Centro Chimico Militare - Sezione di Torino) e dall’Ufficio Psico - Fisiologico dell'Aviazione - Sezione di Torino; alla fine degli anni Cinquanta era attivo presso l’Istituto di Fisiologia anche un centro di studi di Medicina sportiva, che si occupò prevalentemente di condurre osservazioni sugli atleti che avrebbero partecipato alle Olimpiadi di Roma del 1960.
Con la riforma della struttura universitaria degli anni Ottanta del Novecento l’Istituto divenne la Sezione di Fisiologia del Dipartimento di Neuroscienze.
Angelo Mosso volle conservare presso l’Istituto documenti di valore storico e scientifico, tra i quali si segnalano un manoscritto e una lettera di Lazzaro Spallanzani, donati all’Istituto dal Direttore del Museo Civico di Modena, e il tracciato originale della prima curva della pressione del sangue e del respiro di Carl Ludwig, primo esempio del metodo grafico nella Fisiologia che Mosso perfezionò.

Istituto di Istologia ed Embriologia

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Fino all’Anno accademico 1963/1964 l’Istologia afferisce alla Società Italiana di Anatomia e presso l’Istituto di Anatomia Umana Normale. L’insegnamento dell’Istologia a Torino cominciò con un corso libero nel 1877 e fu tenuto per circa dieci anni da Gaetano Salvioli, allievo di Giulio Bizzozero, che lo sostituì nel 1888 e fino al 1901; dopo la morte di Bizzozero, il corso di Istologia non si tenne per ben 28 anni. Nel 1936 il corso libero di Istologia venne affidato a Enzo Delorenzi (che lo mantenne fino al 1952) e dal 1948 divenne disciplina ufficiale, coperta per incarico da Rodolfo Amprino. Nel 1953 l’incarico venne assunto da Guido Filogamo il quale, nel 1963, ottenne la nomina a docente di ruolo della cattedra di Istologia e embriologia generale e a direttore del neonato Istituto di Istologia ed Embriologia, sito al terzo piano del palazzo di C.so Massimo d’Azeglio 52. Dal 1986 l’Istituto di Istologia ed Embriologia è stato accorpato al Dipartimento di Scienze Oncologiche e, all’inizio degli anni Novanta, trasferito presso l’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro (I.R.C.C.) di Candiolo.

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