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Perplessità riguardo al fidanzamento proposto da Peveraro.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.32
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  • 1840-08-13
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 13 agosto 1840, in cui lo scrivente si dichiara molto imbarazzato nell’ esporre a Moris le proprie conclusioni nell’affare del matrimonio. Ha visto per tre volte la damigella, ma non è scattato quel sentimento che dice immediatamente se due persone potranno intendersi. Perdipiù la famiglia [nome illeggibile] è ricca e lui è un poveraccio, non in grado di permettere alla damigella abitudini e tenore di vita cui è abituata. De Notaris prega Moris di riferire le sue perplessità a Peveraro, che probabilmente è adirato per la sua decisione. Sta preparando un catalogo dei semi; deve rivederli uno per uno, dati gli imbrogli dei suoi “valorosi” giardinieri. Ha iniziato anche il catalogo delle piante dell’orto

Richiesta di semi a Lisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.31
  • Item
  • 1840-08-03
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 3 agosto 1840. Lo scrivente pensa che Moris si sarà rallegrato nel vedere le piante raccolte da Lisa. De Notaris non è più riuscito a fare scampagnate, a causa degli impegni universitari. Fa molto caldo e vi è siccità; però ha raccolto molti semi, arrivando a circa mille specie nella propria collezione. Andrà a Milano per un paio di settimane e poi passerà a Torino. Gli mancano molti semi per completare la serie delle famiglie. Ha affidato a Lisa la lista dei semi desiderati. Dovrebbe essere nominato un nuovo consigliere del protomedicato, possibilmente esperto di botanica. Probabilmente invece l’incarico verrà affidato a Sassi, che è chirurgo e si occupa di chimica mineralogica!

Escursione con Lisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.30
  • Item
  • 1840-07-13
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 13 luglio 1840. Il giorno precedente De Notaris ha fatto un’escursione con Lisa. Ha saputo che Moris è malato; il cavaliere Carena gli ha detto che il motivo è il troppo lavoro. Tramite Lisa, De Notaris manda a Moris alcune piante dei dintorni.

Spedizione dalla Sardegna di uccelli e piante.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.3
  • Item
  • 1835-03-17
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Cagliari il 17 marzo 1835. De Notaris ha seguito il consiglio di Moris e ha riunito sotto un’unica specie le varietà esistenti di Clematis cirrhosa. Disquisisce su alcune piante, simili ad alcune trovate in Lombardia. Ha sistemato nella cassa di uccelli inviata da Genè a Torino quattro pacchi contenenti 270 specie di fanerogame e 9 cartoni di licheni ed altre crittogame, che riordinerà al suo ritorno. Prega Moris di controllare se alla posta è giacente un lettera di Montagne da Parigi.

Erbario di De Notaris. Modifiche da fare all’orto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.29
  • Item
  • 1840-07-06
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 luglio 1840. De Notaris ha sospeso le escursioni perché non si sente bene. Ha aggiunto 200 piante alla sua collezione, che ha ormai raggiunto i 20.000 esemplari. Vorrebbe a fine mese esplorare capo Noli, Albenga, Vado e l’isola Gallinara, però teme di non riuscire a rimettersi. Molti semi non sono germogliati per mancanza di acqua. Purtroppo i lavori per l’acquedotto vanno a rilento. La posa delle lavagne delle aiuole è quasi terminata. Il marchese Serra ha intenzione di acquisire per il giardino un pezzo di terra dei Gesuiti, posto superiormente. De Notaris elenca alcune altre modifiche da fare all’orto. Avendogli Moris chiesto notizie sulla presenza in Liguria di amatori di cose botaniche, De Notaris nomina la marchesa Clelia Durazzo Grimaldi Pallavicini di Genova Pegli.

Sovvenzione per il miglioramento del giardino. Utilizzo dell’erbario di Viviani

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.28
  • Item
  • 1840-05-16
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 16 maggio 1840. De Notaris si rallegra che finalmente sono state acquistate le lavagne per le aiuole. Ha anche avuto 800 lire per proseguire i lavori nel giardino. Chiederà altri semi a Parolini, Bertoloni e Savi, poiché i lombrichi hanno distrutto quelli posti in piena terra. E’ stato pesantemente insultato da Sassi, ma è riuscito a non reagire. E’ arrivata una lettera di Lisa dalla Maddalena. Il presidente ha incaricato De Notaris di scegliere alcune piante dell’erbario di Viviani da mandare a Cesati, come ringraziamento per l’aiuto fornito al defunto professore. La deputazione ha destinato un locale per tale erbario, affidandone la custodia allo stesso De Notaris. Se avesse più tempo per erborizzare, utilizzando l’erbario Viviani e le piante raccolte l’anno precedente da Cesati, potrebbe provare a stendere un catalogo delle piante della Liguria.

Arrivo delle lavagne per l’orto. Acquisizione dell’eredità Viviani. Manoscritti di Gallesio.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.27
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  • 1840-04-24
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 24 aprile 1840. Lo scrivente ha saputo dal marchese Canepa che la deputazione ha mandato al presidente capo l’autorizzazione all’acquisto delle lavagne. De Notaris ha anche saputo con stupore che la deputazione riteneva trattarsi di spesa inutile! Continua a raccogliere piante nei dintorni, però ha pochi vasi. Vi è inoltre scarsità di acqua. Vi è stata la cerimonia di consegna dell’eredità di Viviani all’Università: De Notaris ritiene la biblioteca men che mediocre. Ha ricevuto dal conte Gallesio, figlio del fu Giorgio, un grosso pacco di manoscritti; li spedirà a Genè o a Carena, per farli pervenire all’Accademia delle Scienze.

Difficoltà economiche. Affidamento dell’eredità Viviani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.26
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  • 1840-04-21
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 21 aprile 1840, in cui lo scrivente comunica a Moris di avere ricevuto la cassa di piante vive, che gentilmente gli ha mandato. De Notaris continua ad avere difficoltà nel pagamento dei fornitori e a fare discussioni con il presidente, che non vuole acquistare le lavagne e non accetta un certo tipo di strutturazione dell’orto. La deputazione avrebbe intenzione di affidargli la custodia di quanto lasciato da Viviani, ma il presidente si oppone, forse per favorire il prediletto Sassi.

Elenco delle piante inutili del giardino

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.24
  • Item
  • 1840-04-10
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 10 aprile 1840. De Notaris ha prenotato per Lisa un posto sulla nave che lo porterà a Porto Torres. Il giardiniere gli ha fatto avere il catalogo delle “inutilità” di cui fu popolato il giardino: Tulipa 250 varietà, Ranunculus 300, Dianthus cariophyllus 616 ecc. Vorrebbe eliminarle traendone qualche profitto, senza però fare sfigurare i suoi predecessori. Dovrebbe ricevere presto le piante ordinate a Burdin. Gradirebbe anche avere qualche pianta del Valentino.

Semina di 2000 semi. Incompetenza del giardiniere.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.23
  • Item
  • 1840-04-08
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 8 aprile 1840. De Notaris ha ricevuto le bozze delle decadi e le restituisce corrette a Moris, pregandolo di dare loro un’occhiata. Ringrazia per l’operetta di De Visiani. Ultimamente De Notaris ha lavorato duramente per la distribuzione delle piante in piena terra. Elenca una serie di lavori eseguiti nell’orto, soprattutto per la sistemazioni di alcuni alberi. Ha poi intenzione di seminare 2000 semi. Vorrebbe mettere piante locali, però non può inviare il giardiniere a raccoglierle, perché non le conosce. De Notaris vorrebbe che fosse semplificata l’amministrazione.

Variazioni alla pianta dell’orto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.22
  • Item
  • 1840-03-24
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 24 marzo 1840. De Notaris comunica a Moris che gli è stato concesso un finanziamento per comperare le lastre di lavagna per recingere le aiuole e altro materiale. Illustra le variazioni fatte alla pianta dell’orto. Riprende le lezioni, ma teme di non potere continuare, data la ricomparsa del dolore alla parte sinistra del torace. Il signor Ratti ha ricevuto la lettera di Peveraro ed è diventato un po’ più malleabile.

Scarse risorse per il giardino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.21
  • Item
  • 1840-03-18
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 marzo 1840. De Notaris ringrazia Moris per avergli spedito alcuni libri. E’ riconoscente a de Jussieu, ma in particolare a Boissier, poiché non sarebbe stato in grado di acquistare la sua opera. E’ di nuovo stato malato con febbre e difficoltà di respiro. Riprenderà a giorni le lezioni. Ha avuto altri finanziamenti per il proseguimento dei lavori. De Notaris ha scritto a Saint Martin per la fornitura di un ottantina di alberelli. Spera di non doverli rimandare indietro, se il presidente non concede l’acquisto. Il marchese Canepa, membro della deputazione, è venuto a visitare l’orto. Gli ha fatto qualche richiesta, ma teme che non se ne farà nulla. Eppure l’Università di Genova dispone per l’anno in corso di risorse maggiori, essendo morti i professori Viviani e Multedo.

Necessità di lastre di lavagna.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.20
  • Item
  • 1840-02-23
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 23 febbraio 1840. La lettera del signor Peveraro al Rosso pare abbia avuto qualche effetto. A De Notaris è stata concessa un po’ più di autonomia. Chiederà subito una somma di 170 lire per assumere alcuni uomini e per acquistare le lastre di lavagna per delimitare le aiuole. Invia i saluti a Genè, Sismonda e Peveraro.

Prosecuzione del viaggio in Sardegna.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.2
  • Item
  • 1835-03-06
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Cagliari il 6 marzo 1835. Dopo una lieve malattia curata dal dottor Meloni, De Notaris ha ripreso le sue escursioni, a lungo ostacolate da un vento fortissimo. Elenca alcune piante e muschi interessanti trovati. Tra qualche giorno partirà per Orri; andrà poi a Pula, per tornare infine a Cagliari

Morte di Viviani. Biblioteca ed erbario lasciati a Carlo Alberto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.19
  • Item
  • 1840-02-18
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 febbraio 1840. Lo scrivente comunica a Moris la morte di Viviani, morto terrorizzato perché convinto che tutti volessero avvelenarlo. Con il permesso dei parenti, De Notaris si è tenuto i semi del giardino di Pietroburgo. Si dice che Viviani abbia lasciato a Sua Maestà [Carlo Alberto] la biblioteca e l’erbario; lo scrivente spera che vengano legati all’Università e all’Orto botanico. Il rapporto con il presidente è sempre pessimo: recentemente ha preteso di avere 20 soldi per l’acquisto di spago e di un paio di guanti per il giardiniere. De Notaris ha preferito metterceli di tasca sua. Questa persona vuole trasformare l’orto in un giardino di fiori: alle numerosissime varietà di Dianthus cariophyllus acquistate tempo addietro, ha aggiunto una cinquantina di varietà di Tulipa e Lilium. De Notaris manda a Moris una possibile pianta del giardino.

Suggerimenti a Moris, nominato a Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.18
  • Item
  • 1840-02-09
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 9 febbraio 1840. De Notaris è sempre molto indaffarato e non si è ancora congratulato per la sua nomina a Torino. Segue una lunga serie di suggerimenti a Moris, con cui lo consiglia di guardarsi dai suoi dipendenti, che sono infidi e pertanto vanno tenuti a distanza.

Povertà della biblioteca. Inefficenza dei giardinieri.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.17
  • Item
  • 1840-02-08
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 8 febbraio 1840. De Notaris segnalerà il dottor Dameri al professor di Materia Medica Garibaldi, presso cui deve sostenere l’esame. Manderà a Moris uno schizzo della pianta del giardino, per avere un parere. Purtroppo anche la biblioteca non gode buona salute: non c’è neppure un Willdenov o uno Sprengel. Il giardiniere non è istruito, non conosce la botanica ed ha poca memoria. Il giardiniere aggiunto è un vecchiaccio inetto. Gli ha scritto Durieu da Algeri, cui interesserebbe un esemplare di Carduus consertus, che Moris conosce. De Notaris ha ricevuto due memorie di Desmazières, che vorrebbe pubblicate dall’Accademia delle Scienze. De Notaris sta preparando un compendio di Botanica; non vuole prestare il fianco ad un suo accanito antagonista, Sassi, che continuamente gli aizza contro nemici [il motivo va probabilmente ricercato nel fatto che dall’insegnamento di Scienze naturali di Sassi venne scorporata la Botanica, che fu affidata a De Notaris].

Lavori inutili nel giardino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.16
  • Item
  • 1840-01-25
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 25 gennaio 1840. De Notaris possiede una serie di cataloghi di semi (Torino, Padova, Lipsia, Bologna, Pisa), però non sa se riuscirà mai a seminarli. Non gli è ancora stato consegnato ufficialmente il giardino. Purtroppo si continuano nel giardino lavori che dovranno essere rifatti completamente. De Notaris ha ricevuto da Kunze una lettera, dove gli comunica con la massima segretezza, di essere stato nominato socio dell’Accademia locale, assieme a Moris, Genè e Meneghini.

Strani comportamenti di Viviani. Differenza tra giardino e orto botanico.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.15
  • Item
  • 1840-01-14
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 14 gennaio 1840. De Notaris ha ricevuto da Moris un regalo, una lettera di Reuter e l’elenco dei semi del giardino di Torino. Spedirà presto la Medicago di Roffavier e i ritratti di Balbis datigli da Aunier. E’ dispiaciuto della malattia di Genè, che ritiene molto grave, perché facilmente soggetta a recidive. Sarebbe bene avvertire gli amici, in primis il marchese Spinola. Viviani è sempre “più pazzo” e De Notaris non riesce a consegnargli la Florula Caprariae. Il capitano Menabrea gli ha consegnato una memoria sulla densità della terra, che gli è del tutto incomprensibile. Sono iniziate le lezioni, che gli pesano molto. Per quanto riguarda l’orto, De Notaris si lamenta che il presidente non ha capito la differenza esistente tra un giardino e un orto botanico; per di più i giardinieri sono al servizio di tutti, persino dei bidelli. Casaretto, se sa che lo scrivente è a Genova, certamente non manderà più né piante né semi.

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