Copia della lettera inviata dal Ministero degli Affari esteri a quello della Pubblica istruzione nella quale si comunica che, nelle disposizioni testamentarie di Michele Giusta inviate da Washington, non compaiono lasciti a favore dell'istituzione di cinque posti nel Collegio delle Provincie a favore di altrettanti giovani nativi di Mondovì.
Comunicazione del ministro con i nomi vincitori per l'anno 1873-74: Fortunato Maglioli, Ettore Stampini, Martino Anglesio, Giulio Manghi, Antonio Are, Zenone Sacco, Pietro Macario, Achille Melis, Carlo Mazzini, Giovanni Rocca, Luigi Cerrato, Francesco Parto, Giacinto Rolla, Chiaffredo Allais, Vittorio Amoretti, Giovanni Folco, Cesare Griffa, Giovanni Binna, Tommaso Mura, Arturo Traversa e Luigi Brero (Fondazione Regia); Giuseppe Ferria (posto riservato agli studenti provenienti dagli istituti tecnici); Giuseppe Biancotti, Giovanni Battista Viganotti e Giuseppe Cavallasca (Fondazione Vandone); Pietro Crespi (Fondazione Ghisleri).
Corrispondenza relativa a: nomina delle diverse commissioni d'esame e copia della circolare del 18 luglio 1874 con oggetto "Giunta per gli esami di concorso ai posti gratuiti vacanti nel R. Collegio Carlo Alberto per gli studenti delle Provincie"; pagamento delle propine ai commissari d'esame e ai bidelli; invio dei manifesti del concorso, dei temi alle varie sedi del concorso e trasmissione delle relazioni, delle quali sono presenti solo quelle di Sassari e Alessandria.
E' inoltre presente copia del Regio Decreto con l'indicazione delle sedi d'esame e la data del concorsi.
Concessione di un sussidio, finanziato con i proventi dei lasciti Balbo, Bricco e Martini, agli studenti: Ernesto Besozzi, Giuseppe Giordano, Tommaso Babone, Desiderato Lucat, Francesco Piccone, Nicola Rho, Fortunato Maglioli, Francesco Porta, Giuseppe Grignolo, Giuseppe e Giorgio Nicola, con un primo decreto; Adolfo Rossi, Carlo Cervini, Eugenio Mirone, Giuseppe Savoia, Celestino Chiesa, Ferdinando Caselli, Agostino Dardano, Gaetano Bonifacino, Giuseppe Ferria, Edoardo Pelizzati, Giovanni Carlo, Carlo Mazzini, Carlo Anfosso, Andrea Mossa, Giuseppe Beisone, Felice Ramorino, con un secondo decreto.