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Viaggio in Sardegna. Acquisto dell’erbario Serafino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.4
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  • 1849-06-26
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 26 giugno 1849. Requien spera che Moris non abbia subito disagi dagli avvenimenti politici del tempo. Non ha ancora ricevuto le raccomandazioni per il nord della Sardegna e per Cagliari e perciò non ha potuto visitare i luoghi previsti; purtoppo ora la stagione botanica è quasi finita. Spera che Parlatore abbia fatto avere a Moris le piante che gli ha spedito. Ha acquistato l’erbario Serafino. Nel prossimo inverno Requien se ne starà tranquillo a Bonifacio. Spera che Moris continui il suo lavoro su Flora Sardoa. Sollecita l’invio dei cataloghi dell’orto torinese, delle pubblicazioni di Colla e della piante sarde cha da tempo ha richiesto. Non ha più notizie di Sismonda. Prega Moris di chiedere all’abate Gazzera di inviargli le sue osservazioni numismatiche e il volume del Congresso degli Scienziati. Su un piccolo foglio incollato alla lettera gli chiede ancora informazioni su alcune località intorno a Bonifacio e sull’isola Tavolara.

Richiesta di piante sarde. Cataloghi dei botanici piemontesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.3
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  • 1849-02-19
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 19 febbraio 1849. Requien ringrazia Moris per le piante di Sardegna che ha ricevuto tramite De Notaris. Acclude a parte un lungo elenco di piante sarde che vorrebbe ancora conoscere e di cui chiede a Moris almeno un frammento. Segue la richiesta di chiarimenti su molte piante. In futuro Requien vorrà avere notizie sulla flora del Piemonte, di cui non si è più occupato dalla morte di Balbis. Si parla di piante e semi inviati a Parlatore, che avrebbe dovuto farne avere una parte a Moris e ad altri botanici. Requien raccoglie di ogni pianta sei esemplari; uno è riservato a Moris. Aveva intenzione di recarsi a Firenze e a Pisa, ma la proclamazione della repubblica gli ha fatto cambiare idea: non gli piacciono le rivoluzioni. Sta preparando un prodromo delle conchiglie marine della Corsica. Ha ricevuto la carta della Sardegna di La Marmora; è un po’ piccola. Possiede i cataloghi dell’Orto Botanico di Torino di Balbis, Biroli, Capelli e quelli di Moris sino al 1833. Se disponibili, gradirebbe avere i successivi. Se Moris e Sismonda vogliono inviare materiale a Requien, possono servirsi del comune amico Matthieu Bonafous oppure servirsi del signor François Poulin, direttore delle diligenze di Avignone. Requien gradirebbe ricevere le pubblicazioni di Colla e le eventuali recenti di Moris.

Richiesta di raccomandazioni per un viaggio in Sardegna.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.2
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  • 1848-01-31
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 31 gennaio 1848. Requien rinnova a Moris la richiesta di avere piante della Sardegna, per controllare se sono presenti anche in Corsica. Si ripromette di andare in Sardegna alla Maddalena, Porto Torres, Longosardo, Asinara ecc. Chiede a Moris di fargli sapere quali sono state le pubblicazioni sulla storia naturale dell’isola. Avrebbe soprattutto bisogno di una carta dettagliata della Sardegna; della Corsica ne è disponibile una di otto fogli. Eventuali spedizioni potrebbero essere fatte a Genova presso De Notaris, il quale ha certo facilità di inviare il materiale ad Ajaccio. Sismonda ha piacere di avere materiale della Corsica? Esistono pubblicazioni sulle conchiglie degli Stati Sardi? Requien ricorda i bei momenti trascorsi a Parigi con Moris. Chiede se è possibile avere per la biblioteca di Avignone il volume del Congresso degli Scienziati di Torino e la pubblicazione di Allioni e Valle sulla florula corsica. Gradirebbe avere da Moris qualche lettera di raccomandazione, soprattutto per Sassari e la parte settentrionale della Sardegna.

Scambi di piante della Corsica con piante di Sardegna.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.1
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  • 1847-11-15
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Firenze il 15 novembre 1847. Requien approfitta del viaggio del comune amico Parlatore per fare avere il presente scritto a Moris. Lo scrivente è stato in Corsica nella primavera scorsa e si fermerà per tutto il prossimo anno, per occuparsi della flora locale, a torto considerata in passato come facente parte di quella di Francia. Ha però bisogno di tutte le informazioni possibili e ritiene Moris la persona più adatta a fornirgliele, tramite le conoscenze sulla flora di Sardegna, che dovrebbe servire come termine di paragone. Gli servirebbe perciò poter consultare le piante sarde, che Moris potrebbe mandargli tramite De Notaris a Genova. Requien potrebbe ricambiare con le piante della Corsica. Già gli sono pervenuti, per la gentilezza di Moris e di Gazzera, i primi due volumi di Flora Sardoa. Requien prega Moris di chiedere a Gazzera se gli interessa la collezione di “billon” della Corsica, con la decina di varietà della moneta stessa. Non ha più ricevuto esemplari da Colla e neppure i fossili di Torino che Sismonda gli aveva promesso.

Scambio di piante degli Stati Uniti con piante sarde. Offerta di 1000 piante africane.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.9
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  • 1863-06-23
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Lipsia il 23 giugno 1863. Lo scrivente ricorda con piacere l’amicizia con Moris che dura da oltre vent’anni. Gli manda una sua fotografia e gli chiede una sua breve biografia. Reichenbach è addolorato di non avere fatto la stessa richiesta al defunto Robert Brown. Passando alla botanica, Reichenbach dice a Moris che sarebbe utile avere i semi di una Linaria che ha mandato a suo padre, per potere stabilire eventuali affinità. Vorrebbe scambiare, se a Moris interessano, piante degli Stati Uniti con piante della Sardegna. Reichenbach è da poco tornato da Londra, da dove ha portato circa 6.000 piante esotiche. La sua collezione non ha rivali in Germania; recentemente si è arricchita dell’erbario dei defunti Bueck e Rodig. E’ contento di poter donare all’estero. De Candolle ha importato dall’Inghilterra moltissime piante, ma non ha mai regalato nulla e pertanto ha recato discredito ai botanici europei. Reichenbach vorrebbe sapere dove si trova Figari, di cui non ha notizie da quando era in Sinai. Vorrebbe anche sapere se in Italia qualcuno compra piante. Forse Moris stesso, o Colla, o Bonafous? Avrebbe 1.000 piante africane da vendere a 25 franchi le cento, raccolte da Zeyhe, e piante messicane raccolte dal defunto Schmitz a 40 franchi

Studi sulle orchidee.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.8
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  • 1863-05-16
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Lipsia il 16 maggio 1863, in cui lo scrivente ringrazia Moris per le belle piante rare mandate per la collezione di suo padre. Gli invierà esemplari di piante esotiche. Continua a studiare le orchidee, cercando di ridurre i generi. Reichenbach ha saputo dal canonico Charrel che Moris è in buona salute; lo ringrazia per avergli mandato una fotografia. Ha ricevuto piante direttamente dalla Cina. Il suo erbario comincia a spaventarlo per le dimensioni.

Ricerca di raccomandazioni per la direzione dell’orto di Amburgo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.7
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  • 1863-04-01
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Lipsia il primo di aprile 1863. Reichenbach ringrazia Moris per avergli fatto avere una sua fotografia. Ne preferisce però un’altra eseguita tempo prima a Torino dallo stesso editore Chenez. Seguono osservazioni sullo studio delle Gramineae, di cui non è ancora riuscito a trovare una chiave soddisfacente. Continua a trovare difficoltà con le Umbelliferae. Reichenbach spera di potere andare a Strasburgo; gli servirebbe che si interessasse a lui qualche botanico di alto livello. Già Lindley, i due Hooker e Griesebach hanno interceduto a suo favore. Anche Moris potrebbe scrivere qualcosa, indirizzandolo al senatore Sieveking, presidente del dipartimento di Istruzione pubblica di Amburgo. Reichenbach ha saputo che Lindley ha perso anche la seconda mano.

Dubbi sulla permanenza a Lipsia.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.6
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  • 1863-03-25
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Lipsia il 25 marzo 1863. Lo scrivente si trova in un periodo di incertezza, perché non sa se rimarrà a Lipsia. Ringrazia Moris per le piante che ha intenzione di mandargli. Lo prega di consegnarle a Torino al libraio Loescher, per essere indirizzate a Frédéric Schleicher che gliele farà avere in perfetto stato. Reichenbach elenca le numerose difficoltà che ha nel proseguire il suo lavoro e critica alcune nuove modalità di preparazione e di classificazione delle piante.

Offerta di piante di Giava.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.5
  • Item
  • 1856-12-12
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Lipsia il 12 dicembre 1856. Reichenbach ha ricevuto dall’amico Zollinger una raccolta di piante di Giava e chiede a Moris se gli interessano per il suo erbario. E’ sempre alle prese con le Labiatae.

Elogio dello stabilimento di Linden.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.4
  • Item
  • 1856-04-15
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bruxelles il 15 aprile 1856. Sono 13 anni che Reichenbach non vede Moris, eppure lo ricorda sempre. Ha ricevuto la visita di Boissier e Reuter, che hanno risvegliato in lui i ricordi piemontesi. Ha problemi con le Labiatae; il sistema di Bentham non gli è di grande utilità. Chiede a Moris se è in grado di scambiare un certo numero di piante sarde. Ha sentito parlare da Boissier di un magnifico Dianthus raccolto da Lisa. Reichenbach è stato parecchi giorni a Berlino, Amsterdam, Leyda e ora è a Bruxelles. Ha visto molti stabilimenti, ma non ha trovato nulla che possa competere con quello di Linden: sei ricercatori vanno contemporaneamente a cercare piante. De Philippi ha detto che un collega di Moris, il senatore de Breme, ha intenzione di fare acquisti di orchidee. Pensa che la miglior cosa sia rivolgersi al signor Linden, tra i migliori del continente. Invia i saluti a De Philippi e a Lisa.

Dono dell’erbario di Augusto Federico II al museo di Dresda.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.3
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  • 1855-02-19
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Dresda il 19 febbraio 1855. Reichenbach avvisa Moris che il dottor A. Carus, figlio del celebre G. Carus, medico della famiglia reale, accompagnerà a Torino S. A. il principe Alberto, che cercherà di consolare la duchessa di Genova Elisabetta di Sassonia dopo i recenti lutti (v. nota). La regina Maria ha donato l’erbario del defunto Re al museo di Storia Naturale. Il figlio di Reichenbach insegna botanica all’Università di Lipsia. Lo scrivente prega Moris di ricordarlo al professore De Maria e a Lisa.

Morte di Kunze. Richieste di piante sarde.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.2
  • Item
  • 1851-07-14
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Dresda il 14 luglio 1851. Lo scrivente è compiaciuto delle notizie che sovente riceve sul buon stato di salute di Moris. Reichenbach ha provato enorme dispiacere per la morte del professore Kunze, suo maestro, che ha lasciato il suo erbario e la biblioteca all’Università di Lipsia. Reichenbach sta studiando le orchidee del Capo di Buona Speranza e dell’America Centrale, per completare Icones, l’opera del padre. Fortunatamente ha corrispondenti da tutte le parti del mondo. Vorrebbe però piante della Sardegna, di cui possiede solo le poche inviategli da Thomas. Spera di avere un posto di aiuto all’erbario e al giardino botanico di Lipsia.

Nomina a direttore dell’Orto Botanico di Amburgo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.10
  • Item
  • 1864-01-17
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Amburgo il 17 gennaio 1864. La speranza di Reichenbach di rivedere Moris è andata delusa. Attualmente non ha tempo di venire in Piemonte, essendo stato nominato direttore dell’Orto Botanico di Amburgo. Ha ricevuto da Charrel la fotografia di Moris; spera che questa si conservi. Manda a Moris l’elenco dei desiderata, segnalando le piante che desidererebbe vive. Nel giardino c’è molto da fare; spera di restituirlo agli antichi splendori. L’erbario personale si è ingrandito di altri due, quello del dottore Pohl di Lipsia e quello di Bélanger, ricco di piante orientali. Reichenbach spera di potere riprendere presto il suo lavoro botanico, dopo l’interruzione degli ultimi tempi cui è stato costretto dagli avvenimenti.

Scambio di piante dell’Ungheria e degli Stati Uniti con piante sarde. Tentamen Orchidographiae Europeae.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 283.1
  • Item
  • 1848-02-21
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Dresda il 21 febbraio 1848. Lo scrivente ringrazia Moris delle piante inviategli. Sfortunatamente già possiede quelle ricevute da Lisa, però le piante di Sardegna ricevute da Moris lo hanno riempito di gioia. Se Moris avesse ancora piante sarde, Reichenbach sarebbe disposto a scambiarle con piante dell’Ungheria e degli Stati Uniti. Ha rischiato di morire per una malattia nervosa. Reichenbach è molto occupato a studiare le raccolte di orchidee di numerosi botanici, che elenca, perché vuole porre fine a Tentamen Orchidographiae Europeae. Chiede a Moris se non ha qualche piantina di Orchis secundiflora e di Herminum cordatum, che mancano nel suo erbario.

Quaderni di ornitologia. Successione di Kunze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 282.2
  • Item
  • 1852-03-26
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Dresda il 26 marzo 1852. Reichenbach ringrazia Moris per le notizie ricevute sulla Duchessa di Genova, la cui passione botanica è certo favorita in un paese come l’Italia. E’ contento che Moris, nonostante i suoi impegni pubblici, stia per pubblicare il terzo volume della Flora Sardoa. Reichenbach ha difficoltà a continuare Icones Florae Germanicae. Sarebbe contento di ricevere da Moris le piante originali che gli ha promesso. Per il momento continua ad occuparsi di ornitologia. Invia a Moris i quaderni ultimamente pubblicati e lo prega di farli avere ai direttori del musei zoologici del paese. Il figlio di Reichenbach è a Lipsia per approfondire gli studi botanici. A un anno dalla morte del professore Kunze, la sua cattedra è ancora vacante. La facoltà ha deciso di convocare uno straniero. Già in tre hanno rifiutato: Goeppert da Breslavia, Grisebach da Gottinga e Meisner da Basilea. Reichenbach ritiene che suo figlio, che sta collaborando alla sua opera, potrebbe essere adatto alla successione.

Viaggio del figlio a Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Reichenbach, 282.1
  • Item
  • 1845-05-04
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Dresda il 4 maggio 1845. Reichenbach ringrazia Moris per la buona accoglienza riservata al figlio durante il suo soggiorno a Torino. Esprime a Moris i ringraziamenti di tutti i lettori di Flora Sardoa, per essere stati illuminati sulle piante della Sardegna.

Carriera di Randacio.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Randacio, 281.1
  • Item
  • 1859-08-20
  • Part of Orto botanico

Lunga lettera inviata da Sassari il 20 agosto 1859. Lo scrivente espone a Moris le varie fasi della sua carriera. Dimissionario per mancanza di mezzi pecuniari dal posto di settore anatomico supplente a Cagliari, sostenne un concorso e fu nominato provvisoriamente incaricato di Anatomia a Sassari. Perché il posto è stato solo provvisorio? La situazione era simile a quella del dottor Falconi, il quale, pur dimissionario per le controversie con il professore Piso, dopo pochi mesi fu nominato definitivamente professore. A Randacio viene invece detto che deve sostenere un nuovo concorso, che gli è stato promesso e però non è ancora stato bandito. Tra le sue benemerenze Randacio può vantare anche quella di avere rimediato alla scarsità di cadaveri, eseguendo un gran numero di preparazioni in cera, soprattutto del sistema arterioso e nervoso, senza neppure un rimborso spese. Se non ottiene la cattedra nell’anno in corso, ha intenzione di concorrere a quella di Chirurgia teorico-pratica. Chiede a Moris di aiutarlo a rimediare all’ingiustizia.

Vitalizio al teologo Brociero.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Provana (di Collegno) 278.2
  • Item
  • 1856-10-12
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Giaveno il 12 ottobre 1856. Lo scrivente segnala a Moris un conoscente cui tiene molto, il teologo Brociero, il quale in base a una recente legge dovrebbe lasciare l’insegnamento, con una pensione purtroppo modesta, pari a due quinti dello stipendio. Provana chiede a Moris se non sia possibile assegnare al teologo un supplemento vitalizio.

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