Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
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Lettera inviata da Torino il 10 marzo 1860. Canonico comunica a Moris di volere concorrere alla cattedra di Diritto Penale, rimasta vacante a Torino, ed elenca i motivi in base ai quali ritiene di potervi aspirare. Si raccomanda alla benevolenza di Moris e dei suoi colleghi del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Lettera inviata il 25 novembre 1865. Giovanni Cantoni prega il destinatario [professore Giovanni Battista Delponte?] di segnalare a Moris il fratello Gaetano per il concorso alla cattedra di Economia rurale all’Istituto Superiore di Firenze. Vengono elencati gli incarichi e le pubblicazioni del candidato.
Lettera inviata da Sanremo il 27 maggio 1849. Carli ringrazia dell’ospitalità durante il suo soggiorno a Torino. Ha fatto il viaggio con i deputati Garassini e Doria e con il comm. Presidente Gerazzani, che ha molto lodato Moris. Il raccolto delle olive sarà ottimo e le piante che Moris ha mandato sono tutte attecchite. Chiede di segnalare al fratello di Moris, avvocato, il presidente del tribunale di Sanremo, Gandolfi, per fargli avere qualche avvantaggiamento.
Lettera inviata da Sanremo l’1 luglio 1855, in cui Carli prega Moris di aiutarlo, avendo ricevuto un’ingiunzione, che ritiene un sopruso, dal Ministero delle Finanze, a proposito del suo terreno. Unisce alla lettera una descrizione dettagliata della situazione.
Lettera inviata da Sanremo il 13 luglio 1855. Carli ringrazia Moris per i chiarimenti avuti riguardo la situazione riferita nella lettera 67.10. Riferisce che la crittogama, all’inizio limitata ai terreni umidi, si è ora diffusa in tutto il territorio anche nei luoghi solatii.
Lettera inviata da Sanremo il 30 dicembre 1855. Carli ha inviato a Moris un pacco di fichi secchi. Si scusa però che non siano all’altezza degli anni scorsi. Invia auguri in occasione delle ricorrenze di fine anno.
Lettera inviata da Sanremo il 17 aprile 1856. Carli prega Moris di non rispondere alle sue lettere, se ciò lo distoglie dalle sue occupazioni. Ritenendosi scarsamente competente sul regno vegetale, lascia a Moris la scelta di quali inviargli, tra le piante che gli ha offerto. Gli piacerebbe però avere Eupatoria Morisii, per avere sott’occhio una rappresentanza del suo nome famoso e della reciproca amicizia. Purtroppo l’inverno, causa un’ondata di freddo senza precedenti, poiché la grandine e il freddo hanno danneggiato i frutti, ha molto danneggiato le piante, in particolare i frutti dei limoni. Sono morti quasi tutti i pelargoni e una Lantana camara alta oltre 5 metri.
Lettera inviata da Sanremo l’1 giugno 1856. Carli ringrazia Moris per le talee inviategli, in particolare per i pelargoni, dei quali la maggioranza era morta per il freddo dell’inverno scorso.
Lettera inviata da Sanremo l’8 gennaio 1852. Con la lettera Carli invia a Moris una scatola di fichi secchi. Vive solitario nel suo giardino e spera di ricevere piante o semi di entità “vaghe o peregrine”.
Lettera inviata da Sanremo il 24 febbraio 1852. Carli ha ricevuto il catalogo dei semi dell’orto torinese e l’orazione inaugurale del professore Paravia. Sceglierà nell’elenco i semi desiderati, anche quelli di ortaglie e frutti di cui localmente vi è carenza.
Lettera inviata da Sanremo il 5 marzo 1852, in cui Carli ringrazia per i semi ricevuti. Chiede a Moris di non affrancare lettere e altro materiale, perché desidera pagare personalmente il trasporto di quanto gli arriva a Sanremo.
Lettera inviata da Sanremo il 9 marzo 1854. Carli ha ricevuto e subito invasato le bellissime e rigogliose piante ricevute da Moris. Se graditi, gli invierà altri fichi secchi, in memoria di quei “primi teneri anni” della loro giovinezza.
Lettera inviata da Sanremo il 21 marzo 1854, in cui Carli comunica a Moris che l’esemplare di Cupressus Knightii inviatogli l’anno precedente è rigoglioso; gli servirebbe però una pianta analoga da sistemare simmetricamente all’ingresso del suo giardino.
Lettera inviata da Sanremo il 10 aprile 1855, in cui lo scrivente si dichiara commosso per il fatto che Moris si sia disturbato a ringraziarlo per aver ricevuto un pacco di fichi secchi. Ringrazia Moris per l’elenco dei semi, ma lascia a lui la scelta di quali inviargli, essendo profano di botanica; desidererebbe però una Lagerstroemia indica e qualche Calceolaria. L’inverno è stato lungo con caduta di neve; le piante però non hanno sofferto. Carli ha letto sul Palmaverde della nomina di Moris a commendatore, e se ne congratula.