Lettera senza data e località di invio [il timbro postale è 22 marzo, Nizza Mar.]. Lo scrivente segnala a Moris un suo ex allievo, il dottore Francesco Antonelli di Novara, che desidera diventare socio corrispondente della Società medico-chirurgica, di cui Moris stesso è vicepresidente. Antonelli ha effettuato studi sulla clorosi.
Lettera inviata “dal Gibellino” il 22 maggio [manca la notazione dell’anno]. Vengono richieste a Moris due piante, Cactus grandiflorus e C. flabelliformis.
Lettera inviata da Pisa il 2 dicembre, senza indicazione dell’anno. Matteucci segnala a Moris, per il concorso alla cattedra di Chimica a Genova, il signor Canizzaro, al momento professore ad Alessandria. Prega Moris di segnalarlo anche a Plana e ad Avogadro.
Quaderni di vario spessore e di contenuto molto eterogeneo, talvolta anche all'interno del medesimo quaderno. Nonostante il tema prevalente sia micologico, sono talvolta presenti note floristiche o di botanica sistematica. Prevalgono gli elenchi di funghi osservati, raccolti, studiati dal professor Peyronel nelle valli valdesi (val Germanasca e val Pellice), di cui era originario.
Lettera inviata da Torino l’8 agosto 1886. Gallo è incerto sul da farsi, avendogli il signor Giacosa chiesto notizie della domanda da lui fatta al consigliere Sella. Quest’ultimo non è attualmente a Torino e Giacosa ha urgenza di conoscere la risposta, poiché se la domanda non venisse accolta, sarebbe costretto a lasciare Torino.
E' qui descritta la documentazione riferibile, tranne rare eccezioni, al periodo di direzione dell'Orto botanico da parte di Giuseppe Giacinto Moris, dal 1831 al 1869.
E' qui descritta la corrispondenza esclusa dall'ordinamento per mittenti effettuata all'inizio del Novecento, perché ritenuta non meritevole di attenzione.