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Descrizione archivistica
Cima, Antonio
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Spese per il Gabinetto di Fisica

Documenti inerenti le spese effettuate per il Gabinetto di Fisica con la relativa tabella "Memoria d'opere e provviste del sottoscritto per uso del Gabinetto di Fisica" predisposta dal macchinista Carlo Jest, con breve relazione del professor A.Cima, docente di Fisica.

Supplenze ai Professori Albini, Rayneri

Nel fascicolo sono conservati documenti relativi ai professori delle varie Facoltà. Facoltà di Giurisprudenza: Pier Carlo Boggio, supplente di Pietro Luigi Albini; T. Canonico, supplente di Luigi Genina; Bartolomeo Zavateri, supplente di Giovanni Francesco Vachino; comunicazione di Federico Spantigati circa l'impossibilità di supplire Pasquale Stanislao Mancini e richiesta di J.-J. Reymond di nominare un supplente durante la sua assenza.
Facoltà di Lettere e filosofia: Francesco Bertinaria, supplente di Domenico Capellina; L. Schiaparelli, supplente di Francesco Barucchi e di Ercole Ricotti, inizialmente supplito da Osvaldo Berrini, docente presso il Collegio Nazionale; documenti riguardanti le supplenze a Domenico Berti, nominato referendario presso il Consiglio di Stato, e a Giovanni Antonio Rayneri, per un certo periodo supplito da Vincenzo Garelli (domanda di supplenza presentata da A. Capello).
Facoltà di Medicina e chirurgia: ripresa delle lezioni del professor C. Tomati.
Facoltà di Scienze fisiche e matematiche: dichiarazione di A. Cima di non poter fare supplenze di Fisica; argomento delle lezioni svolte da Giovanni Dionigi Fenolio in supplenza di S. Gherardi.

Raccomandazione per Cima.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Matteucci 200.1
  • Unità documentaria
  • 1846-05-12
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 12 maggio 1846, in cui Matteucci raccomanda il dottor Cima, già segnalato anche al Plana, per il concorso alla cattedra di Fisica a Genova.

Congresso degli Scienziati a Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Targioni Tozzetti, 342.5
  • Unità documentaria
  • 1841-11-12
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 12 novembre 1841. Targioni si scusa con Moris per la scarsa attenzione riservata a lui ed alla moglie durante il Congresso degli Scienziati: si sentiva poco bene, tant’è che subito dopo gli venne una febbre alta, che per fortuna è passata, anche perché è stato qualche giorno alle miniere di cinabro di Seravezza a prendere un po’ di aria buona. Ringrazia Moris per avergli mandato la monografia sulle Chenopodee. Targioni è spiaciuto di non avere incontrato il dottore Cima quando è venuto a Firenze. La moglie di Targioni ha mandato a Torino per mezzo del cavalier Giovannetti, la medaglia di bronzo per il signor Fée, distribuita al Congresso. Moris riceverà da Seringe di Lione, tramite la diligenza Bonafous, alcuni libri da fare proseguire a Genova e di lì a Livorno con i battelli a vapore. Targioni ha preso l’ultimo numero del Diario per mandarlo a Moris e a Colla.