Lettera inviata da Parigi il 23 maggio 1843. Bonafous ringrazia Moris, tramite il sig. Nigra, per avere avuto cura degli esemplari di riso e di millio, inviati da Fischer di S. Pietroburgo per essergli consegnati. Ringrazia Moris per avere favorito la collaborazione tra l’orto del Valentino e l’orto sperimentale della Società d’Agricoltura. Bonafous ha ricevuto notizia che è giunta a Moris la litografia di Alphonse De Candolle, a lui destinata, che utilizzerà a ornamento del proprio studio. Attende a braccia aperte il seguito della flora della Sardegna, di cui moltissimi botanici sono entusiasti: Jussieu, Gay, Brongniart, Montagne, Mérat. Invia a Moris un opuscolo sul genere Statice di Girard, botanico di Montpellier. Probabilmente andrà a Vichy per la cura delle acque e dopo attraverserà le Alpi per rivedere a Torino le persone che gli sono care. In un post scriptum dice che l’abate Gazzera è sempre in piena forma. Segue un post scriptum di grafia di Montagne, ove si richiede l’invio degli Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino.