Lettera senza data e località di invio. Heyland invia a Moris un semplice schizzo della pianta richiestagli, pregandolo di mandargli in dettaglio i particolari. Ringrazia Moris dell’interessamento per il figlio ancora ad Aosta.
Lettera inviata da Ginevra il 26 dicembre 1854. Lo scrivente ringrazia Moris per i preziosi consigli datigli in occasione del suo viaggio in Sardegna. Nel prossimo anno Huet avrebbe intenzione di visitare per quattro mesi la Sicilia e per un mese l’Abruzzo. Chiederà informazioni e consigli a Gussone, Tineo e Todaro. Farà il viaggio con il fratello Edouard. Come già fatto per la Sardegna, Huet sta cercando botanici interessati all’acquisto di piante della Sicilia.
Lettera inviata da Ginevra il 3 febbraio 1856. Moris ha acquistato per l’erbario di Torino 550 piante della Sicilia, tra le quali la Micromeria microphylla che gli interessava in modo particolare. I botanici che hanno acquistato le piante vorrebbero averne anche della parte meridionale della Sicilia, della Calabria e dell’Abruzzo. Huet chiede a Moris la disponibilità a sottoscrivere l’eventuale nuova iniziativa del 1856.
Lettera inviata da Ginevra il 16 dicembre 1856. Huet sta terminando la sistemazione delle piante raccolte nella Sicilia meridionale, in Calabria e in Abruzzo. Quanto prima invierà a Moris le piante, secondo quanto convenuto. Huet ha anche raccolto circa 150 semi, che invierà a Moris nel caso fosse interessato. Huet chiede a Moris se il Dianthus determinato come cyathophorus è uguale a quello che Moris ha raccolto in Sardegna. Gradirebbe avere un esemplare della magnifica Saxifraga florulenta.
Lettera inviata da Ginevra l’8 maggio 1857. Huet offre a Moris, al prezzo di 25 franchi, 110 piante della Sierra Nevada e dei dintorni di Granada, determinate da Boissier e per la maggior parte nuove per la scienza. Il raccoglitore è stato il signor Del Campo, botanico spagnolo.
Lettera inviata da Londra il 13 luglio 1864, in cui lo scrivente comunica a Moris che nel General Meeting della Linnean Society è stato nominato membro straniero della società.
Lettera inviata da Lipsia il 21 febbraio 1840. Assieme ai semi, Kunze manda a Moris il diploma e lo statuto della Società dei naturalisti. C’è un diploma anche per Genè. Acclude alla lettera alcuni schizzi di Sedum coeruleum del proprio erbario, unitamente a dettagliate osservazioni. Spera che Lisa porti dalla Sardegna anche parecchie crittogame. Se è possibile arrivarci con la ferrovia, a ottobre verrà a Torino per la riunione degli scienziati.
Lettera inviata da Lipsia l’11 marzo 1845, in cui Kunze ringrazia Moris per i semi ricevuti e gli dà notizie sulle modalità di insegnamento della Botanica in Germania. In generale l’anno è diviso in semestri, estivo e invernale: le lezioni iniziano in aprile-maggio e terminano in agosto-settembre. Personalmente tiene un corso estivo propedeutico, approfittando della flora del giardino e dei dintorni di Lipsia. Delle crittogame tratta durante l’inverno, solo per gli studenti che si dedicheranno alle scienze naturali. Di inverno ha fatto a volte lezioni sulle piante officinali e su anatomia e fisiologia vegetale agli studenti che hanno terminato il corso propedeutico. Tale è anche l’abitudine di alcuni suoi colleghi, come Schlechtendal a Berlino.
Lettera inviata da Lipsia il 16 marzo 1848. Kunze è contento che Moris, nonostante gli sconvolgimenti in Italia e in Europa, si sta occupando del secondo volume della Flora Sardoa, così importante per la flora mediterranea. Con la lettera, ha spedito i semi richiesti.
Lettera inviata da Friburgo il 15 maggio 1860, in cui lo scrivente ringrazia per aver ricevuto, tramite il barone Boccard, la lettera e la pubblicazione Pugillus stirpium exoticarum etc. etc. Propone uno scambio di piante piemontesi, scarsamente rappresentate nell’erbario personale. Boccard porterà a Torino i libri richiesti e piante della Scandinavia e di altri paesi. Gradirebbe soprattutto esemplari del genere Hieracium e Carex.
Lettera inviata il 4 settembre. Lanza fa avere a Moris alcuni grappoli di uva: non si tratta di un regalo, ma di un assaggio. Ha patito per una malattia della vite e spera che l’anno seguente sia migliore.
Lettera inviata da Roanne (Loire) il 24 aprile 1842. Laurent fa notare a Moris che il latore della lettera precedente aveva da lui avuto assicurazione che avrebbe risposto. Sinora non è arrivata l’informazione richiesta. Dalla persona che ha portato la lettera ha saputo che Moris, a voce, aveva parlato di un conte vicino a Torino, di un principe di Firenze e di un orticoltore di Milano. Prega Moris di mandargli gli indirizzi.
Lettera inviata da Amburgo il 22 febbraio 1850, in cui lo scrivente chiede a Moris di mandargli semi soprattutto di piante dell’Italia e dell’Europa meridionale. Desidererebbe altresì semi della Potentilla saxifraga e della P. sardoa Moris, vista anni prima in un erbario.
Lettera inviata da Genova il 7 novembre 1854. Lessona ha dovuto partire improvvisamente per Genova. Ringrazia Moris per la benevolenza e l’aiuto avuti sinora. E’ molto soddisfatto dell’attenzione che gli riservano gli studenti.
Lettera inviata da Tempio [oggi Tempio Pausania] il 25 maggio 1840. Dettagliatissima lettera in cui Lisa elenca le località esplorate nel mese di maggio. Da Sassari si è recato a Tempio e poi a Longosardo [oggi Santa Teresa di Gallura]. A Tempio era stato anni prima Seraphino [Serafino] e pertanto gli abitanti non si sono meravigliati di vederlo raccogliere piante. Lisa è poi passato alla Maddalena e, con qualche difficoltà trovata a Terranuova, all’isola Tavolara. A Terranuova, avendo mostrato alle autorità la lettera di presentazione di Moris, Lisa è stato scambiato per il professore. Molti malati si rivolgevano a lui. In tal senso è stato informato anche La Marmora, il quale si è molto stupito, sapendo che Moris era partito per “Terraferma”. Nella lettera sono riportate molte piante interessanti, raccolte durante l’esplorazione.
Lettera inviata da Torino il 5 aprile 1848 a Heinrich Gustav Reichenbach, in cui Lisa ringrazia il botanico tedesco per volere dare il suo nome a una nuova specie di orchidea esotica. Gli fa presente che già Boissier gli ha dedicato una ombrellifera della Siria.
Lettera inviata da Fontano [Fontan, valle Roja] il 21 luglio 1854. La stagione è alquanto avanzata. Lisa ha trovato una pianta che non aveva mai visto, un Lilium con i petali rivoltati come il martagone, di colore croceo, e un trifoglio trovato nel 1828 nella provincia di Nuoro, presente nella raccolta delle piante sarde, però mancante nell’erbario dell’orto torinese, probabilmente il Trifolium diffusum Ehr. Nei giorni seguenti Lisa esplorerà i monti della Briga e in seguito si avvicinerà a Tenda. Spera di rientrare a Torino all’inizio di agosto.
Lettera inviata da Oldenico il 15 settembre 1862. Malinverni ringrazia Moris per avergli procurato il piacere di poter aiutare Lisa nella raccolta dell’Isoetes.
Lettera inviata da Verona il 30 novembre 1858, assieme a quattro piccoli acquerelli di fitoliti. Lo scrivente chiede a Moris un suggerimento per la determinazione del vegetale incluso.