- IT ORTOUT MORIS Corr. Candolle (de) 64
- Unità archivistica
- 1838 - 1862
Parte diOrto botanico
24 risultati con oggetti digitali Mostra i risultati con gli oggetti digitali
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 29 dicembre 1862. De Notaris, dopo avere porto gli auguri di fine anno a Moris, ritorna a parlare dell’insanabile dissidio che si è creato con Cesati. All’inizio del 1861 De Notaris chiese a Cesati di dargli una mano per completare un lavoro sugli Sferiacei. Si trattava di completare il lavoro con alcune informazioni mancanti, pubblicate su riviste tedesche o presenti nelle collezioni di Rabenhorst: lavoro al massimo di un mese. Dopo due anni la parte di Cesati non è ancora pronta. Avrebbe potuto dirgli di non poterlo aiutare. Con tale comportamento De Notaris ha rischiato di farsi precedere nella pubblicazione da altri autori, senza che Cesati avesse potuto risarcirlo in qualche modo. De Notaris ha sentito parlare di un progetto che prevede l’andata in pensione per tutti gli impiegati dello stato, dopo 40 anni di servizio. Avrebbe voglia di lasciare Genova, che ritiene insalubre, e di liberarsi degli impicci della Società Crittogamica. Chiede a Moris se qualcuno a Torino sia interessato all’acquisto di un suo microscopio di Amici, che non trova superiore al suo Chevalier, che usa quasi esclusivamente.
Raccomandazione per Vercellotti e Ambrosini.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Borgomanero (No) il 28 dicembre 1862, in cui Orlandini segnala a Moris lo studente Vercelotti Angelo, figlio di amici di famiglia, affinché lo segua negli studi e lo consigli per il meglio. Pensa di venire a Torino entro maggio. Gli raccomanda nuovamente il nipote Filippo Ambrosini.
Ricevimento delle conifere di Berlino e di Vienna.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Firenze il 28 dicembre 1862. Parlatore, a nome anche della moglie e della cognata Ida, porge a Moris e ai suoi familiari gli auguri per l’anno nuovo. E’ molto dispiaciuto del peggioramento dello stato di salute del fratello di Moris. Ha ricevuto gli esemplari delle conifere di Berlino e attende quelle di Vienna. Caruel è temporaneamente a Firenze, ma tornerà presto a Milano dove è stato inviato al posto di Paira.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Leini (TO) il 26 dicembre 1862. Il dottor Pietro Antonio Bonis, che si dice allievo del professor Carmagnola e del medico Gianolio, chiede a Moris un parere sull’utilità di un’alga (quercia marina di Plinio o Fucus vesiculosus) nella cura dell’obesità da cui è affetto.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 9 dicembre 1862. De Notaris ha avuto notizia che dovrebbe esserci un trasferimento dei vice-giudici o un assegno di stipendio. Il figlio di suo fratello è vice-giudice a Gondo, e forse Moris è in grado di aiutarlo per un trasferimento in località meno lontana.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Torino il 4 dicembre 1862. Lo scrivente, ridotto in estrema povertà, chiede a Moris di aiutarlo in qualche modo.
Giudizio sui lavori di Venturi. Acquisto dell’erbario di Garovaglio.
Parte diOrto botanico
Richiesta di semi di leguminose.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Parma l’1 dicembre 1862. Lo scrivente prega Moris di inviargli i semi di piante leguminose, di cui acclude l’elenco.
Riduzione per Moris del numero di lezioni nel primo semestre.
Parte diOrto botanico
Il Rettore Ricotti comunica a Moris che il ministro della Pubblica Istruzione gli ha concesso di fare soltanto due lezioni a settimana nel primo semestre, rimanendo quattro nel secondo.
Richiesta di giudizio sui lavori di Venturi.
Parte diOrto botanico
Lo scrivente prega Moris di esprimere un giudizio sui lavori sui funghi del cavalier Antonio Venturi.
Regolamento per i corsi di Botanica.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Trobaso il 30 ottobre 1862. Prima di rientrare a Genova De Notaris chiede a Moris chiarimenti su lezioni, esercitazioni ed escursioni per il corso di Botanica, secondo il nuovo regolamento. Su cento studenti di Farmacia e Medicina ve ne saranno dieci in grado di riconoscere le piante officinali indigene. Purtroppo il nuovo regolamento non prevede un corso di Botanica soprattutto pratico per medici e farmacisti, e neppure uno teorico per la laurea in Scienze Naturali.