Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
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Lettera inviata da Bologna il 6 luglio 1836, in cui Bertoloni ringrazia Moris per la cassa di piante inviategli, che però per ora non è in grado di ritirare a causa del cordone sanitario attivato a Modena [per l’epidemia di colera asiatico]. Ha comunque pregato il sig. Oranger, direttore dell’Orto Ducale di Parma, di trattenerle e di metterle in vaso. Prega Moris di controllare negli erbari di Allioni e di Re alcune specie di Illecebrum. Gli spedirà presto il fascicolo V della Flora. Nel Parmense il colera ha contagiato solo 12 persone.
Lettera inviata da Bologna il 14 agosto 1836, in cui Bertoloni chiede a Moris se ha pagato l’abbonamento annuale del Giornaletto Letterario, che si stampa a Torino, da inviare al Cav. Francesco Malvezzi a Bologna. Si parla di alcuni esemplari di Illecebrum, da controllare negli erbari di Allioni e di Re
Lettera inviata da Bologna il 27 dicembre 1836, con alcune osservazioni su specie del genere Trifolium. Segue una dettagliata descrizione di debiti e crediti tra Bertoloni e Moris, con precisazioni su alcune pubblicazioni di Bertoloni non pervenuto a Colla.
Lettera inviata da Bologna il 4 febbraio 1847, [o 1837?] contenente osservazioni su alcuni esemplari di Papaver della Sardegna. Bertoloni è impaziente di ricevere il primo tomo della Flora Sardoa. A fine febbraio inizierà la stampa del terzo volume della Flora Italica. Seguono osservazioni sul genere Daucus.
Lettera inviata da Bologna nel maggio 1837, in cui Bertoloni si rallegra e complimenta per il volume della Flora Sardoa, che giudica “un bel lavoro”. Chiede a Moris di controllare negli erbari di Allioni e di Balbis alcune piante (Bupleurum, Daucus, Caucalis).
Lettera inviata da Bologna il 18 luglio 1837, in cui Bertoloni incarica Moris dell’acquisto dei volumi dal 28 al 35 degli Atti dell’Accademia di Torino.
Lettera inviata da Bologna l’8 marzo 1833, in cui Bertoloni comunica a Moris che sua moglie ha fortunatamente superato una gravissima polmonite. Vuole conoscere il costo dell’Herbarium Pedemontanum di Colla, per poterlo comunicare agli acquirenti. Elogia il Cav. Boucheron per l’eleganza con cui ha scritto in latino la vita di Valperga Caluso. Ha saputo da De Candolle che è stato spedito a Moris un pacco con libri e piante secche; Bertoloni lo prega di farglielo proseguire per Bologna. Informa di avere pubblicato il quinto fascicolo della sua Flora. Seguono osservazioni sul genere Festuca e Erodium. Invia saluti all’Avv. Colla, cui farà avere il diploma di accoglimento all’Accademia delle Scienze di Bologna.
Lettera del 27 febbraio 1858 spedita da Mentone, in cui Ardoino esprime a Moris il desiderio di far parte della Société Botanique de France, pregandolo di raccomandarlo ai sigg. Decaisne e Gay.
Lettera del 9 agosto 1858 spedita da Mentone, in cui Ardoino ringrazia Moris per l’appoggio avuto, unitamente a quello del sig. J. Gay, per essere stato accettato a far parte della Société Botanique de France. Inoltre chiede a Moris quali siano a suo avviso i 20 principali botanici europei. Gli spiegherà in seguito il motivo della richiesta; nel frattempo lo prega di inviargli l’elenco di 19 (ovviamente il 20° è Moris!).
Lettera inviata dalla vedova di Arnoux Pietro, spedita da Cagliari l’8 novembre 186? [l’ultima cifra è incerta], in cui si ringrazia il senatore Moris per l’interessamento avuto per farle ottenere una pensione. Lo prega di seguire una supplica inviata al Ministero per ottenere una revisione della contabilità.
Lettera inviata da Bologna il 27 aprile 1827, in cui Bertoloni completa l’elenco delle osservazioni sulle piante sarde, iniziato nelle due lettere precedenti. Viene rettificata la determinazione di una specie di Orchis. Ribadisce l’invio al Prof. Mongiardini a Savona di un pacco contenente le sue Praelectiones e alcune opere minori di Tommasini, da spedire a Moris in Sardegna.
Lettera inviata da Bologna l’1 settembre 1828, in cui Bertoloni fa varie rettifiche sulle osservazioni effettuate in precedenza su alcuni Licheni. Per quanto riguarda Isidium Westringii, propone di consultare il Prodromus di Acharius e la Flore Lyonnaise di Balbis.
Lettera inviata da Bologna il 18 febbraio 1829, contenente rettifiche su 3 piante di cui in precedenza Bertoloni aveva inviato a Moris alcune osservazioni.
Lettera inviata da Bologna l’8 luglio 1831, in cui Bertoloni fa alcune osservazioni su una Cicoriacea, che ritiene appartenere al genere Leontodon. Si rallegra che Sua Maestà [Carlo Alberto di Savoia] abbia acquistato per l’Orto Botanico di Torino l’erbario di Balbis, forse unito a quello di Allioni, che però dovrebbe essere tenuto a parte. Si raccomanda di non modificare assolutamente i bigliettini con i nomi delle piante, poiché si tratta di esemplari che devono rendere autentiche sia le piante della Flora Pedemontana, sia quelle descritte da Balbis nelle sue opere. Chiede notizie sullo stato di conservazione dell’erbario di Allioni, che si propone di consultare. Dichiara di possedere molte piante inviategli da Ignazio Molineri, consegnate anche ad Allioni per redigere la Flora Pedemontana. Ha saputo dal padre di Badarò che il figlio è stato ucciso in Brasile. Ha avuto anche notizia del viaggio di Bertero a Tahiti; lo ritiene coraggioso, però "il troppo è troppo”. [Presagio?]. Bertero infatti morì in un naufragio ritornando da Tahiti. Annuncia la stampa di Mantissa alla Flora Apuana. Critica Marsigli per la maldestra conduzione degli Annali di Storia Naturale, editi dal sig. Pomba. La rivista viene spedita a Torino tramite il sig. Braglia, corriere postale a Modena. Bertoloni invia i saluti per l’avvocato Colla.
Lettera inviata da Bologna il 7 novembre 1831, dove si ringrazia Moris per l’invio di piante per l’Orto Botanico, assicurando di essere sempre disponibile per eventuali scambi. Bertoloni segnala a Moris un suo allievo, Gianbattista Rossi di Varese, che ha studiato 2 anni a Bologna e 2 anni a Parma per seguire Tommasini, che verrà a Torino per la conferma della laurea. Chiede notizie di Colla e di Capelli. Comunica che Thomas è morto mentre era in Sardegna.
Lettera inviata da Bologna il 26 dicembre 1831, in cui Bertoloni esprime soddisfazione per l’interesse dimostrato per la sua opera Praelectiones, che si ripromette di tradurre in italiano. Gliene invierà alcune copie dell’edizione latina, tramite Matteo Bonafous di Genova. La Viola calcarata inviatagli è probabilmente Viola Valderia All.