Lettera inviata da Torino il 9 giugno 1841, contenente una Peziza, che ritiene specie nuova, e un esemplare mostruoso di Reseda lutea, ritenuto interessante perché potrebbe confermare la teoria della natura fogliare degli organi riproduttivi delle piante. Non si sente in grado di ipotizzare una causa.
Brevissima lettera inviata da Bologna il 10 dicembre 1827, cui è accluso il completamento delle osservazioni di Bertoloni sulle piante inviategli dalla Sardegna.
Lettera inviata da Bologna il 14 agosto 1828, contenente osservazioni su numerose Crittogame. Bertoloni spera di ricevere le piante delle ultime raccolte in Sardegna. Segue un lunghissimo elenco di osservazioni su piante Fanerogame.
Lettera inviata da Bologna l’8 aprile 1827, contenente un lunghissimo elenco (quasi 8 facciate) di osservazioni su piante inviate da Moris dalla Sardegna.
Lettera inviata da Bologna nel novembre 1827, contenente un lunghissimo elenco di osservazioni su piante inviate da Moris, cui Bertoloni rammenta di inviargli i bulbi di numerose Liliacee.
Lettera inviata da Bologna il 12 maggio 1828, in cui Bertoloni si rallegra con Moris per il suo arrivo a Genova, per tornare a Torino, dove è stato chiamato alla cattedra di Botanica. Auspica una sua visita a Bologna, per poterlo conoscere di persona. Seguono osservazioni su alcune briofite del genere Riccia.
Lettera inviata da Givoletto (TO) il 20 maggio 1853, in cui si scusa con Moris per il ritardo con cui restituisce alcuni fascicoli degli Annales des Sciences Naturelles: il ritardo è dovuto all’urgenza di redigere un lavoro sulla malattia delle uve. Riprenderà presto il lavoro sui licheni. Il soggiorno a Givoletto gli fa dimenticare i torti e le ingiustizie di cui è stato vittima.
Lettera inviata da Torino il 14 agosto 1852, in cui Baruffi si rammarica che la cassettina con le sementi sia stata manomessa alla dogana, con i piccoli pacchi aperti e forse alcuni sottratti. E’ comunque riuscito a recuperare materiale che ha messo in un pacco, ora a disposizione di Moris. Un “pomo di terra” avuto da Blanchard è già in vegetazione.
Lettera inviata da Utrecht il 6 febbraio 1855, (recapitata a Moris da Bonaz, vedi n. 47.1), ove il botanico olandese ringrazia Moris per i semi ricevuti.
Lettera inviata da Druent il 21 gennaio 1845, in cui si assicura il Moris di avere sottoposto a vaccinazione anti-vaiolosa la persona da lui segnalata. Informa inoltre di avere vaccinato, su interessamento del locale Sindaco, altre 8 persone.
Lettera inviata da Milano il 27 febbraio 1850, in cui ringrazia Moris per l’invio del Catalogo dei Semi dell’Orto di Torino. Comunica che dall’anno in corso ha ottenuto l’incarico di insegnante di Botanica agli studenti di Medicina del primo corso. Chiede a Moris se sia a conoscenza della presenza in Piemonte di specie di Marsilea, oltre a quella della Marsilea comune.
Lettera inviata da Firenze il 22 ottobre 1860, in cui Ball dice di aver trovato la lettera del 19 agosto di Moris, solo al ritorno a Bassano, dopo un’esplorazione sulle Alpi Orientali. Verrà a Torino il 27 ottobre e si fermerà per qualche giorno. Ringrazia Moris della benevolenza con cui ha accolto l’iniziativa di completare il lavoro sulle Alpi Meridionali. Ringrazia Moris del libro che gli ha inviato e delle piante che vorrà inviargli, pregandolo di essere molto preciso sulla località di raccolta.