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Posizione XI Scuole Universitarie nei Circondary. Teologia. Elementi di diritto civile patrio e di procedura. Ostetricia teorico-pratica. Geometria pratica. Droghieri e rivenditori di spezie

Sottofascicolo "Droghieri e rivenditori di robe vive": domanda di ammissione all'esame di "rivenditore di spezie per le terre" di Emilio Baravalle e Andrea Turcotto; denuncia di un caso di esercizio abusivo della professione inviata dal farmacista di Settime, del circondario di Asti; corrispondenza con gli ispettori scolastici dei Circondari di Alba e di Pallanza in merito all'esame per rivenditori di generi coloniali, abolito dalla L. 20 marzo 1865; invio della patente di rivenditore di robe vive a Biagio Demarchi.
Nomina della commissione esaminatrice per le allieve levatrici (Torino), Scuola di Ostetricia di Novara: corrispondenza relativa alle date degli esami e alla possibile delega ad altra persona, rispetto all'ispettore scolastico, della presidenza della commissione esaminatrice. Scuola di Ostetricia di Vercelli presso l'Ospedale Maggiore degli infermi: corrispondenza riguardante la commissione d'esame, la spedizione delle prove scritte e delle patenti. Istituto Ostetrico di Voghera: corrispondenza con l'ispettore delle Scuole primarie del Circondario di Voghera e il direttore della Scuola; verbali degli esami pratici alle allieve levatrici, comprensivi delle relazioni sull'assistenza ai parti da parte di Benedetta Bisio, Emilia Crotta e Giuseppa Querio; corrispondenza riguardante la riscossione di una tassa per la spedizione della patente di levatrice; istanza presentata da Catterina Pasquale Torre per l'ammissione al corso e all'esame. Richiesta del ministro al rettore di valutare la possibilità di aprire una scuola per levatrici a Novi Ligure.
Richiesta di un aumento di stipendio presentata dal teologo O. Bodoira, docente di Teologia presso la Scuola universitaria secondaria di Ivrea. Domanda di collocamento a riposo del teologo Raimondo Bovetti, docente di Teologia nelle Scuole universitarie secondarie di Mondovì.

Posizione XIII Monumenti

Corrispondenza con l'Università di Bologna in merito all'invio di esemplari del discorso tenuto in occasione dell'inaugurazione del monumento ad Antonio Alessandrini e fatti distibuire ai presidi e ai docenti della Facoltà di Medicina e chirurgia torinese.
Copie a stampa della "Deliberazione del Consiglio Comunale di Torino del 16 gennaio 1866" relativa alla sottoscrizione per l'erezione in Torino di un monumento in onore di Massimo d'Azeglio.

Tesi di laurea in Chimica e Storia naturale e di aggregazione al Collegio

Tesi a stampa presentate per il conseguimento della laurea in Chimica e in Storia Naturale e dell'aggregazione al Collegio di Scienze matematiche, fisiche e naturali.

Il Regolamento degli studi della Classe di Scienze fisiche nella Università di Torino, annesso al R.D. 1848 del 17 settembre 1856, aggiunge ai due percorsi formativi quadriennali in Fisica e in Storia naturale, già disciplinati dal Regolamento annesso al R.D. 1284 del 1 novembre 1851, il corso di Chimica. Dopo aver superato un esame privato su tutte le materie oggetto di studio alla fine di ogni anno accademico, si aveva accesso all'esame pubblico per il conseguimento della laurea. L’art. 21 ne disciplina il funzionamento: “[…] Il candidato distribuisce ai singoli Membri del Collegio, almeno 8 giorni prima che abbia luogo il pubblico esperimento, una dissertazione stampata sopra una questione relativa ad uno dei principali insegnamenti del proprio corso. […] Alla fine della dissertazione che debbe servire di principal tema per la disputa pubblica si fa seguire l’enunciazione di altre sei tesi date da’ Professori, relative alle materie più importanti del corso, cioè: Per la laurea in Fisica, tre di Fisica sperimentale, e tre di Fisica superiore; Per la laurea di storia naturale, due di Mineralogia, due di Zoologia, e due di Botanica; Per la laurea in Chimica, due di Fisica sperimentale e quattro di Chimica”.

Posizione XVI Affari diversi

Corrispondenza con: la direzione del "Giornale del centenario di Dante Alighieri"; Auguste B. de Christuras che ha fatto domanda di assunzione; il segretario dell'Università reale di Christiania circa l'invio di libri alla nostra Università (risposta del 1864 ad una lettera datata 20 novembre 1858); Giuseppe Bistolfi che ha chiesto l'autorizzazione all'esercizio della professione di dentista; il signor Richardet che ha chiesto di ottenere un posto da precettore; il sottoprefetto del Circondario di Pallanza per il pagamento delle visite ispettive fatte da Giuseppe Pazzini alle farmacie, officine o negozi della zona; la direzione delle Tasse e del Demanio per la redazione di un elenco di professori di Medicina o Chimica, chiamati a compiere perizie; il rettore dell'Università di Napoli in merito alla laurea in Giurisprudenza di Giuseppe Boscero; il segretario del Ministero dell'Istruzione pubblica per la redazione di una raccolta di leggi relative all'Università; gli editori Francesco Vallardi e Dezobry di Parigi per l'acquisto di libri. Proposta di abbonamento a "La bandiera dello studente - Giornale semi-umoristico-critico-letterario" (datata 28 ottobre 1865 e a firma di Luigi Onetti, studente in Leggi). Corrispondenza con il ministero relativa a: nomina del professor Ferrari a componente dell'Istituto Egiziano di Alessandria; concessione di una pensione a Bernardino Allasia, già Tesoriere dell'Università; franchigia postale; nomina di una commissione di chimici che analizzi costi e risultati di una perizia commissionata dal Tribunale di Palermo; utilizzo dell'Anfiteatro di Chimica per una conferenza tenuta dal professor William F. Davis; relativa al trasferimento del Ministero a Firenze; visita di alcuni manicomi in Francia, Belgio e Olanda da parte del dottor Giovanni Tonino, medico presso il Manicomio di Torino; utilizzo di due gazometri dell'Università per consentire al dottor Prospero Carlevaris di compiere alcuni esperimenti in presenza dei principi; concessione di un sussidio a Vincenzo Griseri, primo preparatore del Laboratorio di Chimica generale. Circolare n. 145 del 4 febbraio 1864 del ministero dell'Istruzione pubblica con oggetto "Ai certificati di rendita depositati per cauzione devonsi unire le cedole del semestre in corso".

Tesi per il conferimento del titolo di Ingegnere idraulico e Architetto civile

Tesi a stampa presentate per l'esame pubblico di Ingegnere idraulico e/o di Architetto civile. Gli elaborati sono costituiti da una o due tracce di temi (uno per conseguire un titolo, due per entrambi) di Ingegneria idraulica o/e di Architettura civile, svolti dai candidati nel corso della parte scritta dell'esame; in coda sono stampati gli argomenti estratti per la prova orale.

Il Regolamento per i corsi di Filosofia superiore, di Matematica e di Architettura, allegato al Manifesto del Magistrato della Riforma n. 629 del 4 ottobre 1847, disponeva che al termine dei corsi quadriennali di Matematica e di Architettura, dopo aver superato un esame privato su tutte le materie oggetto di studio alla fine di ogni anno accademico, si avesse accesso all'esame pubblico d’Ingegnere idraulico o di Architetto civile (art. 22). I professori di Idraulica, Costruzioni e Geometria pratica trasmettevano al preside o al vicepreside della Classe 15 argomenti estratti dai trattati spiegati durante l’anno, mentre il professore di Meccanica trasmetteva due diverse serie di 15 temi, una per l’esame pubblico d’Ingegnere idraulico e l’altra per quello d’Architetto civile, consistente in una parte limitata del programma (art. 23). Gli articoli 24-25 regolano il funzionamento della prova finale: “L’esame pubblico d’Ingegnere idraulico verserà sulla risoluzione in iscritto, accompagnato da tutti i necessarii disegni e calcoli de’ materiali, di un tema proposto alcuni mesi prima dal professore d’Idraulica, e sopra tre argomenti, uno d’Idraulica, uno di Meccanica e uno di Costruzioni [...]. L’esame pubblico di Architetto civile verserà sulla risoluzione in iscritto […] di un tema proposto al candidato alcuni mesi prima dal Professore di Architettura, e sopra tre argomenti, uno di Meccanica, uno di Costruzioni, ed uno di Geometria pratica”. Entrambi gli articoli prescrivevano che il tema e i tre argomenti dovessero essere stampati a cura del candidato.
Ai soli studenti di Matematica era concessa la possibilità di conseguire la doppia qualifica mediante un unico esame privato al termine del quarto anno e un unico esame pubblico, costituito da una prova d’Idraulica, una d’Architettura e un’interrogazione su quattro temi, Idraulica, Meccanica, Costruzioni e Geometria pratica (art. 29). Gli ingegneri potevano inoltre sostenere dopo tre mesi dal conseguimento del titolo l’esame pubblico di Architetto civile, senza obbligo di sostenere un ulteriore corso o esame privato (art. 28). Gli architetti, per essere ammessi al pubblico esame di Ingegnere idraulico, dovevano frequentare per anno la scuola di Idraulica e sostenere un esame privato aggiuntivo su Analisi e Meccanica (artt. 30-31).
Il Regolamento fu confermato dal Regio Decreto n. 1284 del 1851 (art. 4).

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