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Esami di ammissione al corso

l Regolamento Universitario approvato con R.D. 20 ottobre 1860, n. 4373 prevede che chi intenda iscriversi ai corsi universitari doveva, in base all'art. 213, "dar prova di aver pagato il diritto di iscrizione nella matricola o di esserne stato dispensato, di avere sostenuto con buon successo l'esame di ammissione alla Facoltà cui intende dedicarsi o di avere già preso altre iscrizioni nella stessa Facoltà". Gli artt. 241-244 specificano che gli esami di ammissione alle Facoltà di Teologia, Leggi, Lettere e Filosofia constano di una prova scritta e di una orale. La prova scritta consisteva in due composizioni di cui una latina e l'altra italiana i cui temi erano tratti a sorte da una rosa preparata precedentemente dalla commissione. La prova orale verteva sulla lettura ed esame delle prove scritte e "poi sulla storia letteraria e la precettistica, sulla storia antica e moderna, sulla geografia, la filosofia razionale e le interpretazioni di autori latini e italiani.". Già il Regolamento disciplinare delle Università degli studi, approvato con R.D. 16 dicembre 1848, n. 831 prevedeva che nessuno potesse essere iscritto a una Facoltà, che prevedeva un esame di ammissione, senza averlo prima superato con buon esito. Il Regolamento generale universitario approvato con R.D. 3 ottobre 1875, n. 2728 non prevede più il superamento di un esame di ammissione per ottenere l'immatricolazione.

Assenze ai corsi

Sulla base dei regolamenti vigenti gli studenti erano tenuti a recuperare le porzioni di corso che non avessero seguito per assenza giustificata o meno (cfr. il capo IV, paragrafo 4, artt 38-42 della Raccolta dei Sovrani provvedimenti relativi agli studenti al corso scolastico, ai gradi accademici ed agli esami nella R. Università di Torino, Stamperia Reale, 1839). Registri articolati a rubrica. Per ogni studente sono indicati: nome e cognome; esame; quantità di corso cui manca; motivi della mancanza; osservazioni.

Rubrica degli studenti di vari corsi

Rubrica articolata in sezioni, relative alle corsi di: Teologia; Legge; Medicina; Chirurgia; Filosofia; Matematica, Architettura, Lettere. Ogni sezione a sua volta è suddivisa in ordine alfabetico e per ogni lettera vengono elencati gli studenti, suddivisi per anno scolastico. Sul frontespizio "Nota degli studenti i quali in seguito al disposto degli art. 4, 5 e 11 del Regolamento annesso al Manifesto del 13 giugno 1826, furono ammessi a qualche esame con obbligo di fare negli ultimi anni di corso quello di cui mancavano".

Sessioni e commissioni di laurea

Per ciascuna sessione di laurea sono indicati: data, cognome e nome del candidato, disciplina della dissertazione di laurea e delle sottotesi, professori coinvolti nella discussione.

Commissioni di laurea

Dalla seduta del 30 ottobre 1929 sono riportati i nomi dei due professori cui sono state assegnate le tesi in visione. A partire dalla seduta del 10 giugno 1940 è specificato se la tesi sia presentata in forma scritta oppure orale, facilitazione concessa agli studenti militari.

Commissioni per il conferimento della libera docenza per esami

La L. 13 novembre 1859, n. 3725 (Legge Casati) (artt. 93-104) prevedeva il conferimento dell'autorizzazione all'insegnamento a titolo privato, oltre che per titoli o per chiara fama, tramite un esame che consisteva: "1. in una dissertazione scritta sopra un tema proposto dalla Commissione esaminatrice; 2. in una conferenza intorno al tema della dissertazione ed intorno alla scienza od al ramo di scienza che deve formare oggetto dell'insegnamento; 3. in una lezione intorno ad un tema proposto pure dalla Commissione. L'ultimo esperimento sarà fatto in pubblico.". La commissione, di nomina ministeriale, era presieduta dal preside di Facoltà e composta in egual numero da membri interni ed esterni. Alla Casati si richiamano esplicitamente i successivi regolamenti universitari almeno fino al R.D. 21 agosto 1905, n. 638, (artt. 124-140), che tuttavia prevede esplicitamente che due membri della commissione provengano da altre Università e che "[...] Uno di questi ultimi dovrà essere libero docente preferibilemte della stessa disciplina, ed effettivamente insegnante. [...]". Il R.D. 30 settembre 1923, n. 2102, pur mantenendo la possibilità di essere abilitati alla libera docenza per "alta fama di singolare perizia nella materia che debbono insegnare", avoca il giudizio di merito sui candidati a "una Commissione unica per ciascuna materia nominata dal Ministro su designazione del Consiglio Superiore e composta di tre professori o cultori della materia o di materia affine. [...] i membri delle commissioni durano in ufficio un biennio [...].".

Corrispondenza della Facoltà di Giurisprudenza

Il capo XIII del Regolamento Universitario approvato con R.D. 20 ottobre 1860, n. 4373 relativo alle segreterie dell'Università (artt. 276-281) prevede l'esistenza di un segretario capo e di segretari "a servigio e comodo delle Facoltà" operanti sotto la sua vigilanza. Prevede dunque lo smistamento della corrispondenza all'uno o agli altri "secondo la natura degli affari" e la conseguente registrazione delle carte o sul protocollo generale o sui protocolli speciali delle Facoltà. I documenti conservati sembrano evidenziare l'esistenza un'analoga organizzazione anche per gli anni precedenti (si veda anche il "Regolamento per le attribuzioni dei Rettori, Vice-Rettori, dei Presidi e Consigli delle Facoltà e delle Segreterie delle Università del Regno" approvato con R.D. 4 luglio 1857, artt. 43-51). A decorrere dal 1864, quando è introdotto un titolario per la classificazione della corrispondenza gestita centralmente, le carte riguardanti gli studenti vengono classificate anno per anno nella classe IX (attiva fino al 1875).

Carteggio non protocollato

Richieste di certificati e di restituzione del diploma di licenza liceale da parte di Eugenio Masé Dari (1887, delega), Domenico Brezzi (1891), Crescentino Viola (1898) e Luigi Bernardi (1930). Minuta di certificato di laurea rilasciato a Carlo Razzini (1915). Domanda di iscrizione e di ammissione agli esami presentata da Guido Orlando, proveniente dall'Università di Trieste (1945).

Corsi liberi e complementari

Verbali degli esami di: Contabilità di Stato; Diritto ecclesiastico; Diritto industriale (Moise Amar); Diritto internazionale; Diritto penale; Economia politica; Esegesi delle fonti del diritto (Francesco Ruffini; Cesare Bertolini); Esegesi delle fonti di diritto romano (Francesco Ruffini; Cesare Bertolini); Esegesi delle fonti medievali (Francesco Ruffini); Legislazione e giurisprudenza civile comparata; Legislazione sociale comparata; Procedura penale; Scienza delle finanze; Scienza sociale/Sociologia (G. Carle); Storia della scienza politica (Gaetano Mosca); Storia del diritto romano. Con rubrica.

Cultura militare

E' allegata la richiesta di ammettere all'esame Aristide Pizzichelli, datata 20 luglio 1942.

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