Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
Giacomini, Carlo
Lisa, Domenico
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Lettera inviata da Genova il 25 febbraio 1843. De Notaris ringrazia Moris per avergli mandato la stampa della sua trattazione delle Umbelliferae [nella lettera n. 243.29 De Notaris aveva chiesto a Bucco o a Lisa una trascrizione manuale], che restituirà quanto prima. Alla lettera è accluso un elenco dei generi delle Umbellifere della Liguria, chiedendo a Moris di dirgli come classificare quelli sottolineati in rosso, non facenti parte della flora sarda. Seguono dubbi e osservazioni di piante della famiglia delle Umbelliferae, che De Notaris ritiene un vero rompicapo.
Lettera inviata da Genova il 19 febbraio 1843. De Notaris spedisce a Moris un esemplare di Bupleurum, che ritiene pianta non ancora conosciuta. Ne acclude una descrizione per un’eventuale pubblicazione da presentare all’Accademia con il nome anche di Moris. De Notaris chiede se Lisa o Bucco possono trascrivergli una copia della Synopsis Generum che Moris fa precedere alla famiglia delle Umbelliferae, poiché non gli garba la classificazione adottata da De Candolle e da Bertoloni. E’ presente anche un elenco di piante indicate da Bertoloni come crescenti nel Nizzardo, che desidererebbe avere.
Lettera inviata da Genova il 16 luglio 1842. De Notaris comunica a Moris il costo dei letti di ferro. Ringrazia per le notizie su Lisa e spera che negli alti pascoli trovi piante interessanti. Un suo giardiniere è tornato da La Spezia e Palmaria con molte piante. Fà alcune osservazioni su piante del genere Polygala trovate di recente.
Lettera inviata da Genova il 27 marzo 1856. De Notaris si augura che entro l’anno Moris completi la trattazione delle dicotiledoni per la sua opera sulle piante sarde, così piena di osservazioni esatte e di critica giudiziosa, contrariamente a quanto avviene nei lavori contemporanei, caratterizzati da precipitazione e leggerezza. Vi è poi la mania di moltiplicare generi e specie, come ad esempio ha fatto Jordan, che si vanta di avere distinto ben 800 specie di Hieracium. De Notaris prega Moris di incaricare Lisa di tenergli da parte alcune piante della Sardegna, che elenca, sempre che ve ne siano in esubero.
Lettera inviata da Genova il 5 maggio 1852. De Notaris non è riuscito a spedire a Lisa la lettera e i libri mandatigli da Moris. Bisognerà attendere il giorno 10; spedirà il tutto allo stesso Lisa o al dottor Bruera. De Notaris prega Moris di lasciare alcuni impegni e di dedicarsi alla sua Flora.
Lettera inviata da Genova il 13 luglio 1840. Il giorno precedente De Notaris ha fatto un’escursione con Lisa. Ha saputo che Moris è malato; il cavaliere Carena gli ha detto che il motivo è il troppo lavoro. Tramite Lisa, De Notaris manda a Moris alcune piante dei dintorni.
Lettera inviata da Genova il 10 aprile 1840. De Notaris ha prenotato per Lisa un posto sulla nave che lo porterà a Porto Torres. Il giardiniere gli ha fatto avere il catalogo delle “inutilità” di cui fu popolato il giardino: Tulipa 250 varietà, Ranunculus 300, Dianthus cariophyllus 616 ecc. Vorrebbe eliminarle traendone qualche profitto, senza però fare sfigurare i suoi predecessori. Dovrebbe ricevere presto le piante ordinate a Burdin. Gradirebbe anche avere qualche pianta del Valentino.
Lettera inviata da Schneeberg il 28 febbraio 1832. Mueller è tornato a Schneeberg dopo lunghe peregrinazioni. Una lettera di Sprengel gli ha fatto ricordare Moris, di cui non ha notizie da tanto tempo. Ha comprato una farmacia per 20.000 scudi ed ha poco tempo per dedicarsi alla Botanica. Manderà a Sprengel moltissime piante da determinare. Seguono considerazioni su molte piante fanerogame e crittogame, di cui sarebbe necessario fare chiarezza. Prega Moris di salutare Capelli, Regis e Lisa.
Lettera inviata da Eslinga [Esslingen] il 16 giugno 1829, in cui Mueller ringrazia Moris per la lettera e per avergli spedito quella di Capelli. Tornerà per due mesi in Sassonia, sua patria, e successivamente andrà a Monaco per studiare Zoologia, avendo intenzione di fare un viaggio in Australia. Manda a Moris i muschi che ha raccolto in Sardegna, determinati da Bruih a Dueponti. Segue un elenco di muschi locali che, se Moris desidera, gli possono essere inviati. Il professor Hochstetter gradirebbe ricevere da Moris nuovi licheni, scambiandoli eventualmente con quelli della propria regione. Prega Moris di salutare Lisa.
Lettera inviata da Parigi il 26 luglio 1846. Moris ringrazia Delponte per le notizie sul viaggio di Lisa e per l’andamento dei lavori all’Orto Botanico. In una delle due nuove serre potranno essere messe orchidee di cui l’orto torinese è privo. E’ partita da Parigi la cassa di piante annunciata nella lettera precedente. Spera che Lisa gli mandi piante alpine da scambiare a Parigi con piante locali.
Lettera inviata da Oldenico il 15 settembre 1862. Malinverni ringrazia Moris per avergli procurato il piacere di poter aiutare Lisa nella raccolta dell’Isoetes.
Lettera inviata da Lipsia il 21 febbraio 1840. Assieme ai semi, Kunze manda a Moris il diploma e lo statuto della Società dei naturalisti. C’è un diploma anche per Genè. Acclude alla lettera alcuni schizzi di Sedum coeruleum del proprio erbario, unitamente a dettagliate osservazioni. Spera che Lisa porti dalla Sardegna anche parecchie crittogame. Se è possibile arrivarci con la ferrovia, a ottobre verrà a Torino per la riunione degli scienziati.
Lettera inviata da Parigi il 23 gennaio 1858, in cui Gay informa Moris che gli sono arrivati i bulbi, senza che abbiano sofferto per il gelo al colle del Moncenisio. L’accuratezza della preparazione gli ha fatto riconoscere la mano di Lisa, con cui si complimenta. Seguo numerose osservazioni su piante dei generi Amaryllis e Quercus.
Lettera inviata da Parigi il 26 marzo 1857, in cui Gay ringrazia Moris per le piante ricevute. In modo particolare elogia la bravura di Lisa, abile a raccogliere, sistemare, preparare e spedire le piante. Soprattutto è entusiasta della Saxifraga florulenta. Gay invia a Moris un bell’esemplare di Phillyrea latifolia.
Lettera inviata da Montemagno (At) il 31 marzo 1847, in cui lo scrivente dice a Moris di avergli inviato due assaggi di vino, uno di grignolino, come da lui richiesto, e il secondo di un altro ottimo e squisito vino. Se la seconda qualità non gli interessasse, lo prega di farla avere al signor Bertini, caffettiere e liquorista in via della Rocca presso il teatro Gerbino (casa Brocchi). Garino chiede a Moris di avvertire Lisa che tenga pronte le piante richieste tempo addietro.
Lettera inviata da Rivoli il 3 luglio 1843. Colla ha ricevuto la visita del “bravo” Lisa. Per impegni di ufficio è costretto a rinviare di qualche giorno la visita al Valentino.
Lettera inviata da Oliena il 21 luglio 1843. Lo scrivente si dichiara dispiaciuto che non siano arrivate a Moris le piante che aveva mandato tramite De Notaris. Non ha potuto spedirne altre, perché cadendo si è rotta la fibula. Invia i saluti a Lisa e all’amico Rasino.
Lettera inviata da Bologna il 19 novembre 1859. Bertoloni ha avuto notizia della pubblicazione del terzo volume della Flora Sardoa, che desidera avere presto per potersene valere per la stesura della Flora Italica Cryptogama. Chiede di spedirglielo per ferrovia, che da Torino passa da Casteggio e Piacenza. Il percorso sino a Bologna dura 16 ore. Chiede se Lisa gli può mandare alcuni muschi in visione. Spedisce a Moris il secondo fascicolo della Flora Italica Cryptogama uscito a giugno.