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Descrizione archivistica
Archivio storico. Università degli Studi di Torino Collezione "Marco Albera"
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Tesi del 1867

Per il grado di laurea: Giovanni Aliora ed Enrico Chicco.

Tesi del 1871

Per il grado di laurea: Giovanni Antonio Gallizio (Le autonomie locali ed il governo centrale).

Tesi del 1872

Per il grado di laurea: Carlo Brizio (Sulla procedura pacifica internazionale cenni di Carlo Brizio).

Tesi del 1896

Per il gradi di laurea: Saverio Fino (Del diritto di tener banchi in chiesa).

Tesi del 1903

Per il grado di laurea: Luigi Bianchetti (Le fabbricerie in Piemonte).

Tesi del 1905

Per il grado di laurea: Pietro Torriano (La violenza nella formazione del diritto. Le teorie dello Stricker, Menger, Gumpiowicz, Nietzghe [sic!]).

Testi a stampa di discorsi

Testi a stampa dei discorsi tenuti per l'associazione:

  • Attilio Brunialti, Per l'inaugurazione della Associazione universitaria torinese, 23 mar. 1890 (Tipografia Editrice G. Candeletti, 1890);
  • Edmondo De Amicis, Osservazione sulla questione sociale, 11 febb. 1892 (Tipografia L. Roux e C., 1892);
  • Pietro Giacosa, L'Università italiana e il dovere, 17 dic. 1892 (Tipografia Editrice G. Candeletti, 1893).

Annuari e guide dello studente

  • Annuario dell'Associazione universitaria torinese. Anno I (1889-96), Tip. G. Candeletti, Torino, 1896;
  • Guida per lo studente in Torino pel 1904, R. Steglio e Comp., Torino, 1904;
  • Guida dello studente con illustrazioni e una pianta topografica dell'Esposizione, Stabilimento Tipografico Dott. Guido Momo, Torino, 1910.
    La Guida dello studente è redatta da Gino Galeazzi: nei ringraziamenti è segnalato che la copertina fu realizzata da Gaetano Nave; a seguire sono riportati il comitato d’onore e i soci benemeriti dell’A.T.U. e in chiusura sono pubblicati l’annuario dell’associazione universitaria per l’anno sociale 1909-10, il programma delle iniziative per quello successivo, lo statuto e i regolamenti. L’opuscolo passa in rassegna i vari dipartimenti collegati alle Facoltà dell’Università, il Politecnico, la Scuola superiore di commercio e la Scuola superiore di veterinaria, dei quali è dato un breve profilo storico, le biblioteche e i musei di Torino. Una sezione è specificamente dedicata alle norme e ai regolamenti degli Istituti superiori e fornisce informazioni pratiche sullo svolgimento della vita accademica e sul pagamento delle tasse scolastiche, dall’immatricolazione alla laurea. Seguono varie pagine riservate alle informazioni pratiche sulla città e all’Esposizione internazionale delle Industrie e del Lavoro, tenutasi a Torino nel 1910, di cui in chiusura è fornita una mappa. All’interno è inoltre pubblicato un intervento di Francesco Ruffini (L'Ateneo Torinese) e sono riprodotte le fotografie del cortile del Palazzo del Rettorato, della facciata e del cortile della sede del Politecnico in via Cavour, del Castello del Valentino visto da corso Marconi, del Museo del Risorgimento presso la Mole Antonelliana, di Palazzo Carignano e del monumento a Carlo Alberto e dell’Armeria Reale.

Varie

Spilla polilobata con intestazione dell'A.T.U., s.d. [post. 1910];
Carte relative all'organizzazione e all'attività dell'associazione:

  • volantino sulle "Elezioni sociali generali", 9 feb. 1903;
  • invito "al discorso inaugurale che l'.on. Guido Fusinato terrà nell'Aula Magna della R. Università", 24 apr. 1903;
  • invito "al vermouth d'onore offerto dal Municipio di Torino il giorno 27 aprile", 25 apr. 1903;
  • comunicato sul carosello ciclistico organizzato da «La Stampa Sportiva», 13 mag. 1903;
  • comunicato pro-tesseramento, 18 ott. 1903 (22 copie);
  • statuto della cooperativa libraria studentesca dell'A.U.T., 1905;
  • carta intestata e busta con logo dell'A.U.T., s.d. [pre 1910];
  • carta intestata con logo dell'A.T.U., s.d. [post. 1910];
  • invito alla "Festa del calendario", 29 dic. [1925 ?].

Esposizione fotografica internazionale

Documenti relativi all'Esposizione fotografica internazionale, tenutasi in via Principe Amedeo 20A a Torino e inaugurata il 7 dic. 1895.

  • manifesto con bando di gara, 5 ott. 1895;
  • volantino con programma dell'inaugurazione, 7 dic. 1895 (2 copie);
  • manifesto della mostra [1895];
  • catalogo, 1895 (Tipografia Litografia Wolf & Donadio);

Tesi per il conferimento del titolo di Ingegnere idraulico e Architetto civile

Tesi a stampa presentate per l'esame pubblico di Ingegnere idraulico e/o di Architetto civile. Gli elaborati sono costituiti da una o due tracce di temi (uno per conseguire un titolo, due per entrambi) di Ingegneria idraulica o/e di Architettura civile, svolti dai candidati nel corso della parte scritta dell'esame; in coda sono stampati gli argomenti estratti per la prova orale.

Il Regolamento per i corsi di Filosofia superiore, di Matematica e di Architettura, allegato al Manifesto del Magistrato della Riforma n. 629 del 4 ottobre 1847, disponeva che al termine dei corsi quadriennali di Matematica e di Architettura, dopo aver superato un esame privato su tutte le materie oggetto di studio alla fine di ogni anno accademico, si avesse accesso all'esame pubblico d’Ingegnere idraulico o di Architetto civile (art. 22). I professori di Idraulica, Costruzioni e Geometria pratica trasmettevano al preside o al vicepreside della Classe 15 argomenti estratti dai trattati spiegati durante l’anno, mentre il professore di Meccanica trasmetteva due diverse serie di 15 temi, una per l’esame pubblico d’Ingegnere idraulico e l’altra per quello d’Architetto civile, consistente in una parte limitata del programma (art. 23). Gli articoli 24-25 regolano il funzionamento della prova finale: “L’esame pubblico d’Ingegnere idraulico verserà sulla risoluzione in iscritto, accompagnato da tutti i necessarii disegni e calcoli de’ materiali, di un tema proposto alcuni mesi prima dal professore d’Idraulica, e sopra tre argomenti, uno d’Idraulica, uno di Meccanica e uno di Costruzioni [...]. L’esame pubblico di Architetto civile verserà sulla risoluzione in iscritto […] di un tema proposto al candidato alcuni mesi prima dal Professore di Architettura, e sopra tre argomenti, uno di Meccanica, uno di Costruzioni, ed uno di Geometria pratica”. Entrambi gli articoli prescrivevano che il tema e i tre argomenti dovessero essere stampati a cura del candidato.
Ai soli studenti di Matematica era concessa la possibilità di conseguire la doppia qualifica mediante un unico esame privato al termine del quarto anno e un unico esame pubblico, costituito da una prova d’Idraulica, una d’Architettura e un’interrogazione su quattro temi, Idraulica, Meccanica, Costruzioni e Geometria pratica (art. 29). Gli ingegneri potevano inoltre sostenere dopo tre mesi dal conseguimento del titolo l’esame pubblico di Architetto civile, senza obbligo di sostenere un ulteriore corso o esame privato (art. 28). Gli architetti, per essere ammessi al pubblico esame di Ingegnere idraulico, dovevano frequentare per anno la scuola di Idraulica e sostenere un esame privato aggiuntivo su Analisi e Meccanica (artt. 30-31).
Il Regolamento fu confermato dal Regio Decreto n. 1284 del 1851 (art. 4).

Tesi del 1741

Per il grado di licenza: Giuseppe Antonio Longo.
Per il grado di laurea: Pietro Tommaso Zappata.

Tesi del 1770

Per il grado di licenza: Giuseppe Ottavio Grimaldi e [Giovanni Battista] Felice Zampa.
Per il grado di laurea: Giovanni Francesco Lupo.

Tesi del 1798

Per il grado di aggregazione al Collegio: Carlo Francesco Cavazza.

Tesi del 1825

Per il grado di laurea: Luigi Marchisio.
Per il grado di aggregazione al Collegio: Vincenzo Gioberti.

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