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Corsi di laurea (vecchio ordinamento)

Verbali degli esami sostenuti presso la Facoltà di Lettere e filosofia, databili da fine anni Sessanta ai primi anni Duemila e relativi a corsi di laurea del cosiddetto "vecchio ordinamento". Dove non indicato, gli esami si riferiscono a insegnamenti impartiti presso la sede centrale, mentre sono stati specificati quelli dei poli di Ivrea e Vercelli.

Si conservano inoltre:

  • elenco delle commissioni d'esame valide per gli appelli dal maggio 1981 all'aprile 1982; elenchi degli insegnamenti e dei codici, anche relativi a corsi del cosiddetto “nuovo ordinamento” e del corso interfacoltà di Scienze geografiche e territoriali: anni accademici 1997-98, 2000-01, 2001-02, 2002-03, 2003-04, 2004-05, 2005-06; una lista è senza data;
  • statini annullati e trascritti dal 1998 al 2002;
  • decreti rettorali di annullamento esami dal 1982-83 al 1999-2000;

Registri di esami relativi a Corsi di laurea del cosiddetto "nuovo ordinamento" (D.M. 509/99):

  • Antropologia, codice LF143, presidente delle commissioni d'esame Donatella Minaldi (2011-2013);
  • Fisica sperimentale, codice SCF0292, presidente delle commissioni d'esame Giuseppina Rinaudo (2011-2012).

Registri degli stipendi dei professori di ruolo

I registri degli anni dal 1946 al 1955 si trovano nella scatola STIPENDI 4, quelli dal 1956 al 1962 si trovano nella scatola STIPENDI 5, mentre quello relativo all'anno 1963, di formato maggiore, è stato collocato in una scatola a parte (STIPENDI 6).

Esami di ammissione al Corso di perfezionamento per i licenziati dalle scuole normali

Con R.D. del 3 luglio 1921, n. 1084, l'accesso al Corso venne vincolato al superamento di un esame di ammissione, provvedimento osteggiato dal Consiglio del corso. L'introduzione dell'esame causò un forte e immediato calo delle iscrizioni che dalle 420 unità dell'anno accademico 1920/1921 scese alle 97 dell'anno 1921/1922.
Ogni verbale comprende il cognome, nome, generalità del candidato, l'esito dell'esame, le firme dei professori esaminatori.

Registri e rassegne degli studenti

Per i registri sono utilizzati moduli prestampati con instestazione "Registro degli studenti" e articolati nei seguenti campi distribuiti su due pagine: ordine successivo; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni.

Rassegne e registri delle iscrizioni

Nel corso degli anni le segreterie studenti hanno adottato modulistiche diverse per annotare le iscrizioni, adeguandosi alla normativa vigente.
Fino all’a. s. 1847-48 erano in uso le così dette “Rassegne degli studenti” articolate nei seguenti campi: ordine successivo; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni. [TIP. 1]
Dall’a. a. 1848-49 vengono apportati alcuni cambiamenti e aggiunti i campi diventano “domicilio” e “dritto d’iscrizione” [TIP. 2] e nell’a. a. 1859-60 viene ancora aggiunta l’indicazione della “data di iscrizione”. [TIP. 3]
Va fatto notare che nella Facoltà di Medicina e chirurgia questi registri sono divisi in due sezioni: per gli studenti di Torino e per gli studenti delle provincie. In questa seconda sezione ai campi “dimora dello studente” e “ripetitore” si sostituiscono i campi “patria” e “luogo dove attende allo studio”. Dall'anno scolastico 1854-55 al 1860-61 vengono registrati come fuori sede - e quindi registrati separatamente - solo gli studenti di Nizza e di Chambery.
Dall’a. s. 1860-61 all’a. s. 1874-75 i registri assumono la denominazione di “Iscrizione nella matricola e nel corso” articolate nei seguenti campi: n. d’ordine; cognome e nome e luogo di nascita; firma dello studente; abitazione; corsi che elegge per frequentare; se quale studente o uditore; se aspirante o no alla laurea; nome dei professori ufficiali od insegnanti liberi di cui intende seguire le lezioni; data della iscrizione per lo 1° e 2° trimestre; n. d’ordine della quietanza per l’iscrizione; somma pagata; data della corrispondente esenzione avuta; data e titoli per l’ammissione all’iscrizione; osservazioni. [TIP. 4]
Dall'a. s. 1861-62 nelle pagine finali dei registri sono riportate le iscrizioni delle allieve levatrici, mentre dal 1866-67 sono quadripartiti, riportando sia le iscrizioni per Medicina e chirurgia, che quelle per la Scuola di Farmacia e per i corsi di Flebotomia e per Levatrici.
Con il R.D. 3 ottobre 1875 n. 2728, in particolare all’art. 15: "Il segretario dell'università terrà due registri: 1. Degli studenti ed uditori immatricolati, ripartiti per facoltà; 2. Della carriera scolastica di ciascuno studente. [...]" subentrano i registri propriamente detti “di carriera” che seguono il corso degli studi di ogni studente dal momento dell’iscrizione sino alla laurea riportando sia dati relativi al pagamento delle tasse, sia dati relativi alla didattica (corsi seguiti, esami sostenuti e relativa votazione, nonché data e votazione di laurea). Sono altresì annotate informazioni relative a eventuali congedi o interruzione di carriera per qualsiasi ragione.
Tuttavia i registri di iscrizione non vengono abbandonati, pur assumendo una nuova forma: n. d’ordine; cognome e nome e luogo di nascita; firma e abitazione dell’iscritto; data dell’iscrizione; se iscritto quale studente o uditore; materie del corso; insegnanti; titoli per l’ammissione all’iscrizione; esami relativi all’anno in corso (materie, date, punti); tasse pagate; data del decreto di esenzione dalla tassa; osservazioni. [TIP. 5].
Della Facoltà di Medicina e chirurgia si conservano solo due registri di questo tipo, relativi agli a. s. 1875-76 e successivo. Ma abbiamo testimonianze di altre segreterie dove questa forma di registro parallela a quello di carriera resta in uso sino 1880 circa (v. Giurisprudenza o Scienze MNF).
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento universitario nel 1891 i registri di iscrizione riducono il numero di informazioni riportate per ciascuno studente, limitandosi a quelle relative al versamento delle tasse, configurandosi più come uno strumento dell’ufficio economale e lasciando le altre informazioni ai registri di carriera. Questa tipologia documentale resta in uso sino alle soglie del XX secolo.

Registri della carriera scolastica

Nel frontespizio dei primi due registri di questa sottoserie è riportata una nota ad uso dei segretari "Annotazione per le tasse. Nella registrazione delle tasse pagate dallo studente (a cominciare dall'aprile 1878) si è omesso di scrivere la data ed il numero della quietanza, indicandosi soltanto - come prova di pagamento - la designazione della relativa somma. Siccome la data ed il numero delle quietanze risultano nel separato Registro permanente delle iscrizioni e delle tasse, nel quale è ripetuto - a fianco di cadun nome - il n. della pagina del presente Libro di carriera, così quante volte per verifiche o per estratti si avesse bisogno di vedere i dettagli dei pagamenti-tasse, non v'è che ricorrere al registro suddetto, per l'anno cui si riferisce; ed - in caso - anche all'originale quietanza allegata all'incartamento-fascicolo particolare di caduno studente, che incomincia e segue la di lui carriera scolastica, e che - questa compiuta - vien archiviato in apposita scattola portante l'indicazione alfabetica e annuale."

Il R.D. 23 novembre 1867, n. 4052, approva il nuovo regolamento della Scuola d'applicazione, al fine di coordinarne l'azione a quella del Museo industriale e dell'Accademia Albertina di Belle Arti. Oltre all'ingegneria civile, la Scuola inizia a erogare cinque nuovi corsi di laurea, quattro in ingegneria industriale (per le industrie meccaniche, chimiche, agricole e metallurgiche) e uno in architettura civile. Per i soli aspiranti ingegneri chimici e per gli architetti il corso preparatorio universitario propedeutico all'accesso alla Scuola è ridotto a due anni, per gli altri resta in vigore l'obbligo del conseguimento della licenza in Matematica, dopo tre anni di corso all'Università. Al termine del corso biennale presso la Scuola d'Applicazione, per ottenere il diploma di laurea i candidati presentavano una dissertazione su un tema a loro scelta, stampata in 50 copie (art. 3); vengono meno le tesi discusse oralmente.

"In conformità della nota ministeriale in data 6 dicembre 1876, si dichiara che il presente diploma di laurea in Fisica è equivalente al diploma di laurea in Scienze fisico-matematiche che conferivasi secondo il regolamento per la Facoltà approvato col decreto reale in data 14 settembre 1872" reg.1 p.132.

Per offrire un aiuto alla consultazione, abbiamo cercato di ricostruire una cronologia nelle modalità di registrazione dei numeri di matricola:
Fino all'anno 1886-87 gli iscritti al corso di Scienze naturali erano registrati nella seconda metà del registro. Talvolta gli veniva attribuito un numero di matricola consecutivo al resto delle iscrizioni, talvolta la numerazione ricominciava (v. reg.5).
Fino all'a.a. 1887-88 il numero di matricola corrisponde al numero di pagina del registro medesimo.
Nel registro n.13, relativo alle immatricolazioni dell'a.a. 1888-89, il numero di matricola corrisponde, in linea di massima, al numero d'ordine indicato nel corrispondente registro di iscrizione.
Dall'a.a. 1908-09 il numero di matricola è la risultante del numero di registro più il numero di pagina del registro stesso.
Per un breve periodo, che sembra andare dal 1932 al 1938 il numero di matricola è dato dal solo numero di pagina.
Dall'a.a. 1938-39 i registri sono distinti per corso di laurea e il numero di matricola è il risultato dell'iniziale del corso di laurea più il numero di pagina del registro stesso.
Così le matricole degli iscritti a Matematica e fisica iniziano con MF, a Scienze naturali con SN, a Scienze matematiche con M, a Fisica con F, al biennio di Ingegneria con I.
Si segnala inoltre che i registri di carriera relativi alle immatricolazioni degli a.a. 1895-96 e 1896-97 non sono conservati.

Istanze degli aspiranti studenti e prove scritte

Le istanze, non soggette a registrazione né sul protocollo generale né su quello particolare, dovevano essere corredate dall'estratto di nascita, dall'attestazione del conseguimento del titolo di studio del livello inferiore e dalla quietanza dell'avvenuto pagamento della tassa prevista per l'esame. I candidati avevano facoltà di ritirare successivamente le attestazioni relative ai titoli di studio, come risulta da una nota apposta sulla domanda stessa e dalla conseguente assenza di tale allegato dal fascicolo. All'interno delle istanze di ciascun candidato la segreteria inseriva le due composizioni di cui consisteva la prova scritta e che venivano redatte su carta azzurra recante il timbro "Regia Università degli Studi".

Verbali degli esami speciali 1861-80

Gli esami speciali sulle singole discipline oggetto di insegnamento sono introdotti con la legge Casati "Gli esami speciali per ogni Laurea versano ciascuno intorno ad una delle materie principali, il cui studio è riputato necessario al conseguimento di tale grado. Non si avrà che un solo esame speciale per ogni materia, qualunque sia lo stadio di tempo in cui è insegnata, e qualunque sia il numero di Professori fra i quali è ripartita." (art. 127) (Capo VIII, artt. 126-142). Si riscontrano cambiamenti nel numero e nella denominazione degli esami tra il 1861 e il 1877 (cfr. l'art. 4 del "Regolamento della Facoltà di Giurisprudenza", approvato con R.D. 14 settembre 1862 n. 842, e l'art. 3 del "Regolamento per la Facoltà di Giurisprudenza", approvato con R.D.8 ottobre 1876 n. 3434). Registri prestampati per la verbalizzazione di due esami per pagina, compilati con i seguenti dati: Facoltà (in alto al centro); cognome e nome del candidato; materia d'esame; data; luogo di nascita del candidato; trattati esposti; votazione conseguita. Ciascun verbale è sottoscritto in originale dal presidente di commissione e da due professori componenti la stessa e vistato dal segretario della Facoltà. Con rubrica.

Sessioni e commissioni di laurea

Per ciascuna sessione di laurea sono indicati: data, cognome e nome del candidato, disciplina della dissertazione di laurea e delle sottotesi, professori coinvolti nella discussione.

Verbali degli esami di licenza

Il Regolamento speciale per la Facoltà di Giurisprudenza approvato con R.D. 13 marzo 1902, n. 69 prevede un esame di licenza, da sostenersi alla fine del primo biennio di corso e consistente nella discussione di una "tesi scritta di licenza" (art. 10). La circolare ministeriale 30 gennaio 1903, n. 14 chiarisce l'obbligatorietà del superamento dell'esame di licenza anche da parte dei notai e dei procuratori che intendano proseguire gli studi in Giurisprudenza e da parte degli immatricolati o laureati in altre Facoltà che effettuino il passaggio alla Facoltà di Giurisprudenza. L'obbligo di superare l'esame di licenza al termine del primo biennio di studio è confermato dal Regolamento speciale per la Facoltà di Giurisprudenza approvato con R.D. 20 ottobre 1903, n. 465. L'esame "consiste in una prova orale sulle cinque materie del primo biennio per le quali il candidato non subì esame speciale" (art. 13). L'esame di licenza non è più previsto dal Regolamento speciale per la Facoltà di Giurisprudenza approvato con R.D. 9 agosto 1910, n. 808.

1860-61

La numerazione dei fascicoli, che riparte da uno, pare da ricondursi all'entrata in vigore del Regolamento Universitario approvato con R.D. 20 ottobre 1860, n. 437. Numerosi fascicoli contengono sia documenti della pratica indicata nel titolo della camicia, sia documenti relativi ad altre questioni, spesso contrassegnati dal medesimo numero di fascicolo, con l'aggiunta di un "bis".

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