Lettera inviata da Torino il 3 agosto 1897. Valbusa è tornato dalla valle d’Aosta e rassicura Gibelli di avere continuato a raccogliere materiale secondo le istruzioni ricevute. Però vi è stata un’eccessiva calura e uno straordinario sviluppo di Uromyces. Le piantine hanno perciò molto sofferto e molte sono morte. Sono seccate anche le piante di castagno piantate in terra, mentre si mantengono bene quelle coltivate nelle soluzioni. Il signor Soffietti, che raccoglie gli Elaphomices, gli ha scritto di andare a ritirare il materiale. Sarebbe opportuno andare personalmente sul posto e raccogliere anche terra e radici, ma le sue finanze non glielo permettono. Valbusa andrà a Venezia e a Rovigo dai parenti, ma prima di partire istruirà Ferrari e Berrino su come continuare le osservazioni. Il dottor Belli e il professor Mattirolo sono già partiti e il laboratorio è deserto.
Lettera inviata da Portici il 2 agosto 1897. Berlese ha saputo dal fratello Napoleone che Gibelli desidera avere le quietanze relative alla Rivista di Patologia Vegetale. La somma dovrebbe essergli inviata a Firenze, dove si trova in vacanza.
Lettera listata a lutto inviata da Ruvo di Puglia il 24 luglio 1897. Jatta sta ultimando la sua Sylloge lichenum italicorum e vorrebbe però consultare, prima della pubblicazione, le raccolte di Anzi conservate a Torino. Vorrebbe venire nella prima quindicina di settembre e chiede a Gibelli se la cosa è possibile, dato che si tratta di periodo di vacanze.
Lettera inviata il 15 luglio 1897 senza località di invio. Martelli ha tardato a rispondere a Gibelli, perché assente da Firenze. Gli comunica che la monografia più completa e recente sul genere Narcissus è quella di Burbidge e Baker, The Narcissus, its history and culture. Conviene aspettare la primavera per raccogliere i bulbi che Gibelli desidera. Martelli ha saputo della nomina di Mattirolo a Firenze e se ne rallegra.
Lettera inviata da New Brighton (NZ) il 12 luglio 1897. Cockayne ringrazia Gibelli per l’inaspettato dono di Fritillaria involucrata: i bulbi sono arrivati in magnifiche condizioni. E’ spiacente di non poter mandare buoni semi di Fagus. I generi Castanea e Castanopsis non sono presenti in nuova Zelanda. Il solo genere della famiglia delle Cupulifere è Fagus (Notophagus), con le sue specie e varietà. Cockayne invierà a Gibelli un piccolo esemplare di Raoulia.
Lettera inviata da Napoli l’8 luglio 1897. Balsamo ringrazia Gibelli per essersi abbonato alla sua rivista, arrivata al terzo fascicolo. Dopo un anno di sospensione, d’ora in poi arriverà regolarmente.
Lettera inviata da Pavia il 3 luglio 1897. Briosi chiarisce a Gibelli alcune modalità di compilazione per le ricevute che deve mandargli. Sta sempre cercando casa sulle Alpi, tra i 900 e i 1.200 metri, possibilmente in Piemonte. Gli servirebbero tre camere con cinque letti e una cucina. Chiede a Gibelli se può fornirgli qualche indirizzo.
Lettera inviata da Pavia il 29 giugno 1897. Briosi dice di stare un po’ meglio, però lotta sempre con una dilatazione di stomaco che gli dà capogiri. Proverà ad andare sulle Alpi.
Lettera intestata “Società Botanica Italiana – Museo di Storia Naturale, via Romana, 19” inviata da Firenze il 27 giugno 1897. Sommier è molto dispiaciuto che Gibelli abbia rassegnato le dimissioni da socio della Società Botanica Italiana. Il consiglio spera che possa recedere dal suo proposito. Gli ricorda che, a norma di statuto, è comunque impegnato a versare la quota d’iscrizione sino alla scadenza del 1899.
Biglietto postale inviato da Montpellier il 14 giugno 1897. Lo scrivente chiede a Gibelli un frammento fiorito di Lubinia atropurpurea Link. Otto e di L. mauritiana Spr., citate nel catalogo dell’orto torinese.
Biglietto postale inviato da Montpellier il 19 giugno 1897. Decrock ha ricevuto da Gibelli la Lubinia atropurpurea richiesta e lo ringrazia. Lo prega ancora di mandargliene un esemplare quando sarà in frutto.
Lettera inviata da Firenze il 12 giugno 1897. Beccari ringrazia Gibelli per le informazioni ricevute [v. lettera n. 16.3]. Ha scritto al signor Longa. Beccari ha conosciuto a Firenze Mattirolo, che gli ha fatto buonissima impressione. Si troverà imbarazzato di fronte all’eterno problema del trasporto delle collezioni [Mattirolo in quell’anno era in cattedra a Bologna; nel 1898 si trasferirà a Firenze]. Beccari ha deciso di non occuparsi più della faccenda, anche perché circostanze economiche e familiari l’hanno indotto ad interessarsi di più a cose di maggiore utilità personale.
Lettera dattiloscritta su carta intestata “Southern California Acclimatizing Association” inviata da Santa Barbara - California il 12 giugno 1897. Lo scrivente ringrazia Gibelli per avergli fatto avere il Tanacetum balsamita richiesto. Acclude un elenco di semi desiderati, compilato sul catalogo dello scorso anno. Invia alcuni semi, che spera siano graditi.
Lettera inviata da Firenze il 7 giugno 1897. Beccari chiede a Gibelli un favore. Suo figlio raccoglie e coltiva orchidee, però gliene mancano parecchie dell’Italia del nord, soprattutto quelle alpine, di cui è accluso un elenco. Gibelli dovrebbe indicargli la persona adatta. Ne servirebbero almeno 4 o 5 esemplari di ognuna, data la difficoltà della loro germinazione.
Lettera listata a lutto, inviata da Nant sur Vevey il 1° giugno 1897. Burnat restituisce gli esemplari di Bupleurum [v. lettera n. 25.44]. Restituisce anche alcune piante di varie specie, che Gibelli gli aveva mandato molto tempo addietro, affinché le determinasse. Trattiene ancora gli esemplari di Rubus maritimus e R. glandulosus, sino a quando avrà terminato la trattazione di questo esecrabile genere, il più intricato del creato. Briquet ha dato alle stampe il suo lavoro sul genere Bupleurum. Ne sarà inviata a Gibelli una delle prime copie. In uno spazio libero della lettera si legge, di grafia Gibelli e scritto a matita: “domandargli se ha ricevuto il pacco ultimo contenente piante dell’ultima escursione alla Ciappèa (Tenda)”.
Lettera, con intestazione dello stabilimento Dammann ed elenco di medaglie e diplomi conseguiti, inviata da S. Giovanni a Teduccio [Na] il 28 maggio 1897. Dammann chiede a Gibelli se può mandargli un po’ di semi di Andropogon Gryllus, offrendo in cambio qualcosa di utile per il giardino torinese.
Lettera inviata da Winterthur l’11 maggio 1897. Come già comunicato, lo scrivente verrà durante le vacanze ad esplorare le Alpi Cozie, per cercare le specie e le forme del genere Rosa. Inizierà da Bardonecchia, per scendere poi verso Susa e proseguire successivamente nelle valli di Locana, di Soana e di Aosta. Elenca alcune specie di Rosa, di cui chiede a Gibelli se esistono esemplari nell’erbario universitario. Vorrebbe avere il nome di una guida di Bardonecchia e di qualche hotel a Bardonecchia e a Susa. Gli servirebbe anche l’indirizzo di una ditta di Torino in cui poter acquistare carta per essiccare le piante, nel caso ne avesse bisogno.
Cartolina postale inviata da Genova l’11 maggio 1897. Penzig comunica a Gibelli di essere felicemente arrivato dall’Oriente. Durante il ritorno ha ancora raccolto alcune bellissime piante all’isola di Ceylon e ne elenca alcune.
Lettera inviata da Graglia [Biellese] il 2 maggio 1897. Selva spera che il materiale spedito a Gibelli sia stato gradito. Gli dice di non meravigliarsi di Crié: si tratta di persona gelosa!