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Seminario di Torino, Facoltà di Teologia

Tesi di laurea discusse presso la Facoltà di Teologia del Seminario di Torino da:

  • Michele Camandone, 28 apr. 1916;
  • Ermanno Montagnini Da Mirabello, 11 lug. 1878.

Sembrano invece argomentazioni dibattute da allievi nell'ambito di corsi quelle di:

  • Ignazio Burzio di Chieri e Giacomo Sodo di Carmagnola (proposizioni teologiche, 5 mag. 1809);
  • Carlo Rossi di Buttugliera Alta e Auguste Solier di Chaumont (proposizioni filosofiche, 6 mag. 1809).

Università di Angers, Facoltà di Medicina

Tesi discusse presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Angers da:

  • Jacques-Claude Beaussier: tesi di baccalaureato, 23 mag. 1767.
  • Pierre-René Le Camus: tesi di licenza, 15 nov. 1790; tesi di laurea, 19 nov. 1790.
  • René-Hyacinthe De Combe: tesi di laurea, 11 ago. 1792.
  • Antoine-Jean-Alexandre De La Creuse: tesi di baccalaureato, 16 set. 1767.
  • Ludovic Garreau: tesi di licenza, 7 ott. 1791.
  • Léonard Gravellat: tesi di licenza, 2 lug. 1792.
  • François-Pierre Lemercier De La Monneraye: tesi di baccalaureato, 9 gen. 1790.
  • Pierre-Paul-Marie Marchais: tesi di licenza, 1 ott. 1778.
  • François-Julien Le Monnier: tesi di baccalaureato, 6 lug. 1778.
  • Jean-René Pantin du Plesis [anche citato come Duplesis, Duplessy]: tesi di baccalaureato, 2 ott. 1768 (3 copie); tesi non relativa a un grado accademico, 10 ago. 1769 (2 copie); tesi di licenza, 5 dic. 1771.
  • Clément Rambur: tesi di baccalaureato, 4 feb. 1790.
  • Tesi anonima e senza data: non sembra relativa al conferimento di un grado accademico.

Università di Bologna, Facoltà di Scienze MFN

Documenti relativi agli studi di Giuseppe Calozzo di Torino, compiuti presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Bologna e la Scuola di magistero annessa:

  • diploma di laurea in Scienze naturali, il 10 lug. 1897;
  • diploma di magistero in Scienze naturali, 7 nov. 1897.

Università di Genova, Facoltà di Giurisprudenza e di Lettere e filosofia

Tesi discusse presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova da:

  • Pio Giuseppe Cavalleri, tesi di licenza, 25 lug. 1829;
  • Costantino Radicati, tesi di laurea, 1833 (3 copie);
  • Stefano Roverissi, tesi di laurea, 1832.

Diplomi conferiti dall'Università di Genova a:

  • Pietro Della Rocca, diploma di magistero per lo studio della Giurisprudenza, il 10 ago. 1843;
  • Angelo Balestrini, diploma di baccellierato in Giurisprudenza, 3 ago. 1847;
  • Giacomo Piccone, diploma di laurea in Giurisprudenza, 30 giu. 1854;
  • Francesco Ravetti, diploma di laurea in Lettere, 16 lug. 1887.

Università di Macerata

Documenti relativi agli studi di Luigi Burocchi da Castro Clementino presso l'Università di Macerata:

  • diploma che attesta il primo premio della Scuola di Fisica, 27 giu. 1842;
  • certificato d’iscrizione al secondo anno del corso di Matematica applicata per l’anno 1842-43, 14 nov. 1842;
  • diploma di agrimensore, 25 feb. 1847.

Università di Messina

Diploma di laurea in Architettura di Antonino Borzi, rilasciato dall'Università di Messina l'11 novembre 1842.

Università di Padova, Facoltà di Giurisprudenza e Medicina

Documenti relativi al conferimento dei gradi accademici presso l'Univerisità di Padova:

  • Argomentazioni discusse da Anton Cornelius Parmantier di Amburgo a seguito della laurea conseguita presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova, 9 lug. 1690. Parmentier si laureò il 22 giugno 1690 innanzi al Collegio Veneto giurista. La disputa di cui si conserva copia si tenne invece "in florentissima Academia V.C. Joannis Baptistae Castelli", professore dell'Università di Padova: è dedicata al principe vescovo di Münster Friedrich Christian von Plettenberg-Lenhausen e richiama ripetutamente la laurea, in particolare nei tre componimenti poetici, dedicati al candidato, che precedono le questioni discusse.
  • Passi del De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro tradotti da A. Tolomei e dedicati a Carlo Faccioli in occasione della laurea (Giurisprudenza, 1863).
  • Sonetti dedicati in occasione della laurea a:
    • Federigo Barnaba (Giurisprudenza, 1837);
    • Luigi Mazzon (Medicina, 1840);
    • Carlo Tian (Medicina, 1842).

Università di Pavia, Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Scienze MFN

Tesi discusse presso le Facoltà di Giurisprudenza e Medicina dell'Università di Pavia da:

  • Giovanni Calvi di Cremona: tesi di Medicina razionale discusse sotto gli auspici del Senato di Milano e con l'appoggio del professore di Medicina Paolo Valcarenghi di Cremona, mag. 1745;
  • Maria Pellegrina Amoretti: tesi di laurea in Giurisprudenza dedicate all'arciduchessa d'Austria Maria Beatrice d'Este, 25 giu. 1777; risulta promotore dell'Amoretti il professor Luigi Cremani e figurano come sue sostenitrici la contessa Enrichetta Bolognini, moglie del decano della Facoltà Giovanni Silva, e la marchesa Maria Ordogno di Rosales, moglie del professor Giuseppe Belcredi.
  • Giacomo Attilio Cenedella: tesi di laurea in Chimica, sotto gli auspici del professore ordinario di Storia naturale Giovanni Maria Zendrini (Sul fuoco-greco. Ricerche storico-sperimentali, Facoltà di Medicina), 4 ago. 1841;
  • Giovanni Volpi: tesi di laurea in Medicina, sotto gli auspici del professore ordinario di Botanica Giuseppe Moretti (Delle acque minerali di S. Pellegrino), mag. 1837.

Le tesi di Amoretti sono parte di un volume miscellaneo stampato da Porro e Bianchi di Pavia che raccoglie materiali vari relativi alla cerimonia di laurea:

  • dedica di Giuseppe Antonio Menagliotti, che raccolse i componimenti editi nel volume, alla marchesa Maria Ordogno di Rosales Belcredi;
  • dettagliato resoconto della cerimonia;
  • componimenti poetici dedicati alla laureata (autori nominati: Carlo Amoretti, Francesco Amoretti, Pietro Annovi, Ferdinando Bellini, Alessandro Biancoli, Giovanni Maria Bicetti de’ Buttinoni, Francesco Bocci, Antonio Maria Borgognini, Luigi Boschi, Paolo Emilio Campi, Ambrogio Candiani, Francesco Carcano, Giuliano Cassani, Francesco Saverio Catani, Riccardo Cellesi, Antonio Cerati, Alfonso Coccapani, Francesco Contoli, conte Delci, Angelo Maria Durini, Giacomo Fantone, Girolamo Ferri, Giuseppe Friggi, Adelmo Fugazza, Agostino Gambarelli, Giacinto Gandini, Giuseppe de’ Giorgi, Antonio Laghi [Lachius], Antonio Lambertenghi, Francesco Maccabelli, Luigi Maino, Giasone Maino, Luigi Marliani, Giuseppe Antonio Menagliotti, Pagnini (carmelitano), Agostino Papa, Giuseppe Parini, Giuseppe Pasquali, Gian Carlo Passeroni, Giuseppe Antonio Pessani, Giulio Piani, Giuseppe Pierotti, Claudio del Poggio, Mario Ranteri Bianchi, Paolo Sappa, Giuseppe Sarchiani, Giovanni Sartirana, Luigi Targioni, Giambattista Tosi, Francesco Saverio Vai, Giovanni Battista Vicini, Angelo Teodoro Villa, Bernardo Zamagna, Siro della Zoppa, “Sergesio Cretense”).
  • traduzione dell’orazione latina di Luigi Cremani, professore di Giurisprudenza criminale (se ne conserva anche un secondo esemplare privo di coperta, di differente edizione);
  • catalogo degli associati.

Ode "La laurea legale al candidato Francesco Andreoli", offerta da Giuseppe Picci, 11 febbraio 1833.

Diplomi e certificati conferiti dall'Università di Pavia a:

  • Giambattista Nicorini di Abbiategrasso [Milano], certificato d’iscrizione alla Facoltà di Giurisprudenza per l’anno 1859-60, 30 dic. 1859;
  • Giuseppe Masini (?) di Sale [Alessandria], diploma di laurea in Chimica e farmacia, 11 lug. 1898.

Università di Pisa, Facoltà di Giurisprudenza

Diplomi conferiti dall'Università di Pisa a:

  • Cosma [Cosimo] de Genova di Pettinengo da Biella, diploma di laurea in Giurisprudenza, 4 gen. 1821;
  • Pietro Frizzi da Livorno, diploma di laurea in Giurisprudenza, 21 dic. 1839.

Università di Vienna, Facoltà di Teologia

Tesi discusse da Francesco Galgoczi presso l'Università di Vienna al fine del conseguimento della laurea in Teologia, 1743.
Si presenta in forma di manifesto: le cinquanta tesi sono stampate entro una cornice con figure allegoriche che accoglie la riproduzione del dipinto di Nicolas Vleughels raffigurante l'incontro di David e Abigail (I Samuele, 25,23-31), inciso da Jacob Balthasar Liedl ed edito dallo stampatore Johann Daniel Herz di Augusta.

Placchetta con emblema dell'Università di Torino

Placchetta in argento 925: diametro mm 40, spessore mm 10; sul retro è saldata una vite in acciaio ottonato di mm 10.

Risale al novembre 1925 la prima attestazione dell’emblema dell’Università di Torino attualmente in uso, composto da un toro che poggia su tre libri, rimirante e sostenente sulla groppa un’aquila coronata che fissa il sole, con attorno la leggenda “+ Sigillum universitatis Augustae Taurinorum”. Era rettore Alfredo Pochettino e l’Università si avviava a celebrare il quarto centenario della nascita di Emanuele Filiberto. Con l’avallo di Federico Patetta, titolare della cattedra di Storia del diritto italiano, fu assunto come modello il sigillo aderente, in cera sotto carta, apposto in calce all’ordine del Collegio riformatori dell’Università del 15 maggio 1615, conservato presso l’Archivio di Stato di Torino. La corrispondenza al modello è filologica, ad esclusione di minimi dettagli: sui tre libri dell’originale vi sono una crocetta patente, un fermaglio e un segno indistinto a causa di una rottura, forse un altro fermaglio o il quarto zoccolo del toro. Chi concepì la placchetta interpretò invece come una seconda crocetta con un lungo piede il segno sul secondo libro e come un fiore araldico quello sul terzo.
Il toro è derivato dallo stemma della città e rimarca il legame dell’Università con Torino. L’aquila, unico volatile a poter fissare lo sguardo nel sole, rappresenta l’uomo che fissa la mente in Dio e in generale la sapienza, virtù dell’uomo di studio. L’uccello è coronato e allude quindi all’insegna dell’imperatore, che con un diploma del 1412 aveva confermato la bolla di fondazione dello studium di Benedetto XIII, del 1404. I tre libri su cui poggia l’animale rappresentano probabilmente le prime tre Facoltà: Teologia, Leggi, Arti e medicina.
Non è chiaro chi sia l’incisore dell’oggetto, ma il fatto che risulti in tutto sovrapponibile al timbro a secco realizzato tra 1925 e 1926 dalla ditta Navarra & Prandi incisori e della tipografia Villarboito Federico & figli potrebbe ricondurlo all'attività delle medesime aziende.

L'uomo medievale (a c. di Le Goff)

Materiali relativi al capitolo intitolato L'artista, redatto da Castelnuovo per il volume L'uomo medievale (a c. di Jacques Le Goff, Roma-Bari, Laterza, 1987), verosimilmente databili intorno all'anno di stampa:

  • minuta;
  • fotocopie del capitolo edito, con note dell'autore;
  • appunti con ipotesi di integrazione.

Corrispondenza tra l'editore Laterza e Castelnuovo:

  • lettera di Giuseppe Laterza a Castelnuovo, Roma, 18 luglio 1986;
  • lettera di Bartolo Colaianni a Castelnuovo, Bari, 3 luglio 1987;
  • minuta della lettera di Castelnuovo a Laterza [Giuseppe?], Torino, 20 marzo 1989.

Le prime due lettere sono di natura prettamente organizzativa; nell'ultima, dedicata alla traduzione inglese del capitolo, Castelnuovo avanza l'idea di ampliarne alcuni punti, anche aggiungendo citazioni evocative, e di implementare l'apparato iconografico.

Appunti e saggi sull'artista medievale

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Artista. Appunti bibliografia
  • File
  • anni Ottanta XX sec. - anni Duemila
  • Part of Castelnuovo, Enrico

Nucleo residuale di carte, per lo più liste e appunti, relative alla figura dell’artista nel Medioevo, prodotte da Castelnuovo ma non riconducibili a una precisa pubblicazione o iniziativa. Sono riconoscibili:

Stralci delle parti inerenti all’attività di artisti e committenti tratti dai seguenti volumi: Victor Mortet, Paul Deschamps, Recueil de textes relatifs à l'histoire de l'architecture et à la condition des architectes en France au Moyen-Age, XI-XIII siècles, Paris, Editions du Comité des travaux historiques et scientifiques, 1995 (I ed. 1911); Otto Lehmann-Brockhaus, Schriftquellen zur Kunstgeschichte des XI und XII Jahrhunderts für Deutschland, Lothringen und Italien, Berlin, Deutscher Verein fur Kunstwissenschaften, 1938.
Elenco, in 3 versioni successive, di nominativi di artisti di cui sono censite le firme, con la relativa trascrizione e la descrizione dell’opera su cui sono apposte; elenco di architetti e artisti con trascrizione delle firme; elenco di firme di scultori francesi. Appunti in cui sono raccolte le firme di Bartolo di Fredi, di Gilabertus e bibliografia sulle firme nell'antichità classica.
Elenchi di pubblicazioni volte a raccogliere una bibliografia sul tema e schedine bibliografiche in fotocopia.
Lista di opere da esporre in una mostra non specificata sull'arte del XIII secolo.
Testo sul ruolo sociale dell'archietetto medievale, con appunti sulla periodizzazione dell'architettura medioevale del inglese.
Sono infine presenti quattro fascicoli di appunti e note sparse chiaramente riconducibili alla medesima tematica dell'artista e al committente nel Medioevo; uno dei fascicoli presenta riferimenti all'Accademia dei Lincei (forse una conferenza).

Saggi in fotocopia raccolti per ragioni di studio:

  • The Treatise De Utensilibus of Alexander Neckam, in A Volume of Vocabularies, Illustrating the Condition and Manners of Our Forefathers, as well as the History of the Forms of Elementary Education and of the Languages Spoken in This Island, from the Tenth Century to the Fifteenth, a c. di Thomas Wright, Londra, Privately printed, 1882, pp. 114-119;
  • Quellenbuch zur Kunstgeschichte des abendlandischen Mittelalters. Ausgewahlte Texte des IV bis XV Jahrhunderts, a c.di Julius von Schlosser, Vienna, Graeser, 1896, pp. 147-153 (sezioni dedicate all'abate Berward di Hildesheim, al pittore Johannes Ytalus attivo alla corte di Ottone III e al monaco Tuotilo di San Gallo);
  • Nikolaus Pevsner, Zur Geschichte des Architektenberufs (Anläßlich Martin S. Briggs: The Architect in History, Oxford 1927), «Kritische Berichte zur Kunstgeschichtlichen Literatur», 1930-31/1931-32, pp. 97-122;
  • San Girolamo, Ad Heliodorum Epitaphium Nepotismi, LX [12], in Lettres, Texte établi et traduit par Jérôme Labourt, Parigi, Les Belles Lettres, 1953, vol. 3, pp. 101-102
  • André de Fleury, Vie de Gauzlin abbé de Fleury. Vita Gauzlini abbatis floriacensis monasterii, a c. di Robert-Henri Bautier e Gillette Labory, Parigi, CNRS, 1969, pp. 7-23, 114-135;
  • Lebensbeschreibungen einiger Bischöfe des X-XII Jahrhunderts, a c. di Hatto Kallfelz, Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, 1973 (porzioni dei capitoli dedicati a Bernwardus e Benno);
  • Reiner Haussherr, Arte nulli secundus. Eine Notiz zum Künstlerlob im Mittelalter, in Ars auro prior. Studia Ioanni Białostocki sexagenario dicata, Varsavia, Państwowe Wydawnictwo Naukowe, 1981, pp. 43-47;
  • Ana Dominguez Rodriguez, Iconografia evangélica en las Cantigas de Santa Maria, «Reales Sitios», Madrid, 1984, 80, pp. 37-44;
  • Michael Camille, Seeing and Reading. Some Visual Implications of Medieval Literacy and Illiteracy, in «Art history», 8, 1985, pp. 26-49;
  • Charles Reginald Dodwell, The Meaning of “Sculptor” in the Romanesque Period, in Romanesque and Gothic. Essays for George Zarnecki, a c. di Neil Stratford, Woodbridge-Wolfeboro, Boydell press, 1987, pp. 49-61;
  • Gert Kreytenberg, Un "San Francesco che riceve le stigmate" di Andrea Pisano, «Bollettino d'arte», ser. 6, vol. 50-51, 1988, pp. 103-107;
  • Peter Cornelius Claussen, Nachrichten von den Antipoden oder der mittelalterliche Künstler über sich selbst, in Der Künstler über sich in seinem Werk. Internationales Symposium der Bibliotheca Hertziana, Rom, 1989, a c. di Matthias Winner, Weinheim, VCH Acta Humaniora, 1992, pp. 39-54; in allegato sono trascritte le iscrizioni delle opere riprodotte nelle illustrazioni;
  • Peter Cornelius Claussen, Kathedralgotik und Anonymität 1130-1250, «Wiener Jahrbuch für Kunstgeschichte», vol. XLVI-XLVII, 1993-94, pp. 141-160.
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