Lettera inviata da Vercelli il 15 maggio 1858. Cesati informa Moris di avere ricevuto dal R. Ministero parecchi semi di riso. Se ne occuperà personalmente, coadiuvato dal barone Cantono della Regia Camera di Agricoltura, il quale già gli ha detto che non vanno seminati vicino ad altri risi, perché facilmente, come è già successo in passato, imbastardiscono. Cesati li seminerà nell’orto annesso all’ospedale. Se necessario, consulterà un suo ex-uditore, il geometra Malinverni, bravo agricoltore ed esperto di botanica. Purtroppo i semi ricevuti sembrano assai rovinati. Cesati si lamenta che De Notaris non venga tenuto nella dovuta considerazione e non venga aiutato ad ottenere una pensione. E’ lieto di sapere che il terzo volume di Flora Sardoa è in stampa.
Lettera inviata da Genova l’ 8 aprile 1840. De Notaris ha ricevuto le bozze delle decadi e le restituisce corrette a Moris, pregandolo di dare loro un’occhiata. Ringrazia per l’operetta di De Visiani. Ultimamente De Notaris ha lavorato duramente per la distribuzione delle piante in piena terra. Elenca una serie di lavori eseguiti nell’orto, soprattutto per la sistemazioni di alcuni alberi. Ha poi intenzione di seminare 2000 semi. Vorrebbe mettere piante locali, però non può inviare il giardiniere a raccoglierle, perché non le conosce. De Notaris vorrebbe che fosse semplificata l’amministrazione.
Lettera inviata da S. Pietroburgo il 26 giugno-8 luglio 1841. Fischer spera che i semi spediti siano arrivati a Moris. Il signor De Struve avrebbe dovuto farli partire da Vienna, affidandoli al signor Endlicher. Il raccoglitore signor Schrenk ha fatto un ottimo bottino nelle steppe dei Ghirghisi.
Lettera inviata da Napoli l’ 8 gennaio 1834. Tenore manda a Moris il catalogo dei semi dell’orto di Napoli del 1833; altre due copie sono da mandare a Colla e a De Candolle. Prega Moris di ringraziare Colla per avergli fatto pervenire il prontuario del suo Herbarium Pedemontanum. Tramite Viviani, attende i desiderata di Moris.
Lettera inviata da Parigi il 5 gennaio 1831, contenente un lungo elenco di semi di piante che mancano a Parigi. Lo scrivente acclude una sua memoria sull’ovulo vegetale.
Lettera inviata da Modena il 15 gennaio 1854. Lo scrivente vorrebbe pubblicare una monografia sul formentone (Zea mais), però deve terminare alcune osservazioni. Il defunto Bonafous gli aveva fornito i semi di molte specie di mais, però Brignoli non è riuscito a coltivarle perché si sono imbastardite, a causa della piccolezza del suo orto e della conseguente eccessiva vicinanza delle piante. Si rivolge a Moris, perché non conosce l’attuale direttore dell’orto dell’Accademia di Agricoltura. Desidererebbe avere semi delle numerose varietà di mais coltivate a Torino.
Lettera inviata da Utrecht il 6 febbraio 1855, (recapitata a Moris da Bonaz, vedi n. 47.1), ove il botanico olandese ringrazia Moris per i semi ricevuti.
Lettera del Ministero dell’Agricoltura e del Commercio, inviata da Torino il 14 marzo 1849, firmata in vece del ministro dal primo ufficiale Di Castelborgo, il quale ha ricevuto dal direttore delle dogane di Montpellier, signor Ilier, semi di una canapa proveniente dall’impero di Cina, ritenuta migliore della nostra. Lo scrivente prega Moris di sperimentarne la semina all’Orto Botanico ed eventualmente di fare avere qualche seme all’Accademia di Agricoltura.
Lettera inviata da Popplsdorf (Bonn) l’ 11 marzo 1852. Sinning ha mandato a Moris i semi richiesti, assieme a un pacchetto da mandare a Modena con la diligenza. Tra i semi che aveva richiesto, Sinning non ha trovato quelli di Aristolochia serpentaria, cui teneva in modo particolare.
Lettera inviata da Bologna il 19 dicembre 1840, in cui sono contenuti semi di alcune piante. Bertoloni si lamenta per l’ennesima volta di Pomba, che ha disdetto i sei abbonamenti alla Flora per cui si era impegnato. Altrettanto inaffidabile è ritenuto Bonjean.
Lettera su carta intestata del Giardino botanico, inviata da Lione l’8 gennaio 1859. Lo scrivente ringrazia Moris del catalogo dei semi, su cui ha segnato i desiderata, e lo prega di spedirgli i prossimi.
Lettera intestata “Ministero degli Affari Esteri”, inviata da Torino il 24 marzo 1855. Negri comunica a Moris che il signor Brun-Roller, commerciante di avorio residente a Kartoom, desidererebbe portare in Egitto sementi di piante alimentari. Si rivolgerà a lui per avere consigli.
Il fascicolo contiene relazioni e appunti di Giovanni Dalmasso in merito alla sua partecipazione alla settimana della monocoltura svoltasi a Seulis, in Francia.