Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
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Lettera inviata da Genova l’8 dicembre 1849, in cui Casaretto comunica a Moris di avere mandato la sua collezione brasiliana a Torino, dopo l’ingiunzione del cavaliere Mameli, ministro della Pubblica Istruzione. Seguono alcune precisazioni sulla compilazione delle schede annesse agli esemplari, specie per quelli non da lui raccolti e acquisiti dal giardiniere Margat a Montevideo, da Claussen e da Riedel. Inizia con il mandare nove pacchi di ventuno famiglie che elenca.
Lettera inviata da Mombaruzzo il 29 ottobre 1861. Delponte vorrebbe sapere se il corso di Botanica deve essere effettuato nel primo semestre. In tal caso tornerebbe immediatamente a Torino, altrimenti si tratterrebbe in campagna ancora per un paio di settimane, essendo ancora tormentato da mal di ventre e diarrea, nonostante le cure praticate.
Lettera inviata il 5 luglio 1847 da località non specificata. Lo scrivente chiede a Moris di riverire il professor Gussone e di sottoporgli due quesiti. Innanzitutto vuole sapere se l’innesto del pistacchio sul lentisco è riuscito e quali sono le modalità tecniche dell’innesto. Su queste ultime si è informato nella piccola piantagione del principe Petrulla nei pressi di Palermo, visitata in compagnia del signor Giuseppe Ingenga, senza ricevere precise informazioni. Il secondo quesito riguarda la secrezione di manna da parte del frassino. Gussone ha sostenuto che sia Fraxinus ornus che F. rotundifolia la producono. Però lo scrivente non è riuscito ad ottenerla, pur avendo inciso l’albero di F. ornus secondo le modalità classiche.
Lettera inviata da Sarzana il 29 aprile 1847, in cui lo scrivente vorrebbe presentare alle autorità governative una memoria di Bertoloni sull’insalubrità delle saline della Lunigiana. E’ già stata fatta una richiesta affinché venga ricevuta una delegazione: Moris è pregato di accelerarne l’iter.
Lettera intestata “L’histoire des maisons princières et des autres principales familles” inviata da Ginevra il 5 aprile 1862 dal redattore Goncet. Lo scrivente comunica a Moris che il suo nome verrà inserito nell’Histoire e lo prega pertanto di fornire all’editore le informazioni che ritiene utili pubblicare.
Lettera inviata da Siena il 28 febbraio 1862. Tassi ritiene che una sola cattedra di Botanica sia insufficente, dovendo servire a studenti di molte facoltà. Cita gli esempi di Pisa e Bologna, dove sono state moltiplicate le cattedre di Botanica e di Chimica. Anche a Parigi le cattedre di Botanica sono quattro, rette da Brongniart, Duchartre, Chatin e Moquin-Tandon. Tassi vuole sentire il parere di Moris.
Lettera inviata da Torino il 10 marzo 1860. Canonico comunica a Moris di volere concorrere alla cattedra di Diritto Penale, rimasta vacante a Torino, ed elenca i motivi in base ai quali ritiene di potervi aspirare. Si raccomanda alla benevolenza di Moris e dei suoi colleghi del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Lettera inviata da Ginevra il 31 maggio 1843. Reuter ha intenzione di erborizzare in Piemonte sulle montagne dalle parti di Tenda, dove spera di trovare molte piante belle e interessanti. Ha intenzione anche di fare qualche collezione per finanziare parte del viaggio. Chiede a Moris ragguagli sul comportamento delle piogge e della neve, onde andare nel periodo più propizio. Avendo saputo da Boissier che tutti gli anni Moris invia un giardiniere in quei luoghi, Reuter gradirebbe compiere con lui almeno una parte delle escursioni, non conoscendo né i luoghi né la lingua.
Lettera inviata da Bologna il 25 novembre 1848, in cui Bertoloni chiede a Moris un enorme favore che riguarda il servizio militare del nipote di 22 anni che ha accolto a Bologna dopo la morte del padre, quando aveva 5 anni . Tonino Franchini [il nome anagrafico dovrebbe essere “Gianbattista”] è della coscrizione del 1828; nell’estate è stato dichiarato rivedibile dal Consiglio di Coscrizione della Spezia, a causa di palpitazioni di cui soffre da anni. Nella famiglia, dal lato paterno, è presente una frequenza impressionante di casi di morte improvvisa in età ancora relativamente giovane. Il ragazzo è stato però richiamato di recente ad una nuova visita per il 5 dicembre. Il favore richiesto consiste, nel caso il ragazzo fosse ritenuto abile, nel farlo destinare ad un Ospedale Militare, essendo ormai chirurgo di buona esperienza, come dichiarato dal Prof. Venturoli, primario dell’Ospedale di Bologna. Sollecita un cenno urgente di ricevuta della lettera. Bertoloni prega Moris di intercedere anche presso il Cav. di Saluzzo.
Lettera inviata da Ginevra il 10 settembre 1844, e consegnata a Moris da un suo parente, colonnello del Genio, signor (?), amante della natura, di passaggio a Torino recandosi al congresso di Milano. Duby invierà a Moris due tesi del giovane Bubani di Bagnacavallo, il quale si sta assiduamente occupando della flora dei Pirenei
Lettera inviata da Parigi il 4 agosto 1840, in cui si scusa con Moris per non averlo ancora ringraziato dei due volumi che gli ha mandato; quanto prima ne segnalerà l’importanza in una pubblicazione. Gay si occupa dei generi Anthemis, Matricaria e Diomma; chiede a Moris se gliene può fornire esemplari della Sardegna. Moris ha citato in Flora Sardoa i sinonimi di Allioni e di Bellardi, però rimangono molti dubbi sulla corrispondenza delle varie sinonimie; Gay esprime il suo parere al proposito e chiede a Moris di esporgli il suo.
Lettera inviata da Parigi il 16 dicembre 1856. A Gay servirebbero ancora i frutti secchi e deiscenti di due specie di Asphodelus, per poterli distinguere l’uno dall’altro. Segue una lunghissima disquisizione su varie specie di Asphodelus e sui caratteri distintivi tra le varie specie. Gradirebbe moltissimo avere un esemplare di Saxifraga florulenta.
Lettera inviata il 10 maggio 1858, in cui lo scrivente si lamenta dell’eccessivo carico di lavoro, specie nell’attuale periodo, in cui riceve da ogni parte bulbi di Amaryllis, che devono essere studiati prima che avvizziscano. Ardoino di Mentone si è iscritto alla Société; spera che lo facciano anche De Notaris e Gennari. Seguono osservazioni sul genere Amaryllis; Gay ringrazia Moris per la collaborazione, ma si lamenta di Parlatore, che gli risponde solo con vane parole. Gay prega Moris di chiedere a Gennari informazioni sulla Sternbergia lutea di Sardegna.
Lettera inviata da Parigi l’1 dicembre 1843. Gay sta cercando di fare ordine nel genere Euphorbia, dove l’arrivo di molte specie esotiche sta creando confusioni. Vorrebbe avere qualche frammento di tre specie di Euphorbia raccolte da Bertero nel suo primo viaggio oltremare e citate da Sprengel. Chiede ancora a Moris un parere su Euphorbia maculata, descritta da Pollini in Flora Veronensis.
Lettera inviata da Parigi il 3 marzo 1846, in cui Gay si scusa con Moris per non averlo ringraziato a suo tempo, quando ricevette il secondo volume di Flora Sardoa. Gli manda un esemplare della famiglia Cruciferae raccolto da Thomas in Piemonte. Al momento Gay si sta occupando del genere Herniaria; vorrebbe avere notizie delle specie piemontesi, in particolare sulla località di raccolta di H. fruticosa descritta da Balbis in Miscellanea Botanica 1804, e sugli esemplari raccolti da Boissier e da Biroli.
Lettera (in lingua francese) inviata da Parigi il 28 maggio 1862, in cui Gay ringrazia Moris per l’accoglienza riservata a suo figlio qualche mese addietro [vedi lettera 138.20]. Desidererebbe molto avere un esemplare di Isoetes malinverniana; potrebbe inviarglielo tramite Gras, recentemente accolto nella Société Botanique de France, oppure per mezzo ferrovia. Gay ha sentito parlare di un’Isoetes che cresce sul Sesia e di altre trovate da Gennari in Sardegna, che vorrebbe avere, assieme alla monografia sull’argomento. Attualmente Gay è molto interessato alle Isoetes ed ha già pubblicato parecchi articoli sul Bulletin. Dall’Ungheria gli sono stati richiesti esemplari di Centaurea alpina.
Lettera inviata da Caraglio il 25 ottobre 1847, in cui Durando comunica a Moris che il signor Gaudichaud, venendo da Parigi e non essendo riuscito a incontrarlo, ha lasciato al suo [di Durando] amico e botanico Alberto Gatti tre memorie, unitamente a parecchi esemplari da trasmettere a Meneghini, Parlatore e Gasparrini (Padova, Firenze e Napoli). Sismonda ha avuto la bontà di incaricarsi degli esemplari destinati alla R. Accademia delle Scienze e alla Società di Agricoltura. Durando elenca i suoi prossimi programmi: vorrebbe dedicarsi in particolare allo studio di Le travail attrapant, di Carlo Fourier di Besançon, la più grande scoperta di questo secolo. A Parigi ha incontrato in buona salute l’agronomo Bonafous, con il suo segretario e disegnatore Felice Rascat. Invia a Moris i saluti dei botanici parigini, Gay, Gaudichaud, Webb, Durieu, Decaisne.
Lettera inviata da Parigi il 23 gennaio 1847. Gay si sta occupando del genere Polycarpaea. Gaultier de Claubry ha ricevuto da Moris 100 franchi da consegnare a Webb e 10 franchi per Charrier. Gay ringrazia Moris per le piante di Sardegna che gli ha mandato e gli porta i saluti degli amici di Parigi, che sono molto occupati, Webb alla flora delle Canarie, Durieu a quella d’Algeria, Noè alle Labiatae della stessa regione e di Decaisne, supplente di Mirbel. Cercherà di procurarsi il giornale di Parlatore, in cui è contenuta la memoria di Amici, oppositore della teoria di Schleidens sulla fecondazione. Gay ha saputo che Bertoloni spedirà a Moris, che glielo farà avere, un esemplare di Hagea alsinefolia di Badarò