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Descrizione archivistica
De Notaris, Giuseppe
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Araucaria e orchidee nel giardino Demidoff.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Ricasoli 289.1
  • Unità documentaria
  • 1854-06-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze l’ 11 giugno 1854. Ricasoli riferisce a Moris come sono state sistemate le piante di Araucaria arrivate dal Valentino nel giardino Demidoff a S. Donato, cui ha libero accesso. Sempre a S. Donato ha visto una orchidea, Lelia purpurata, in vendita a 50 sterline. Elenca altre orchidacee presenti. Ricasoli esalta il numero e la qualità delle bellissime piante del giardino. Hugel dovrebbe mandarne a Moris, anche per desiderio del principe, un degno compendio. Ricasoli prega Moris di avvertire Burdin che molte querce da lui acquistate sono morte quasi subito; i patti erano che venissero sostituite senza aggravio di spesa. In autunno Ricasoli spera di venire a Torino. Manda i saluti a De Filippi e al marchese Alfieri. Prega Moris di rammentarsi della cattiva sorte del giardino di De Notaris a Genova.

Apprezzamento per l’opera Licheni Italiani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Massalongo 190.1
  • Unità documentaria
  • 1855-07-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Verona il 18 luglio 1855, in cui lo scrivente si dice onorato delle attenzioni che Moris ha riservato alla sua pubblicazione, Licheni Italiani, apprezzata anche da Bertoloni, De Notaris, Tenore, Parlatore, Tornabene e vari altri. Ha spedito a Moris da poco il primo volume di Lichenes Italici Exsiccati. Chiede a Moris di suggerirgli il nome di qualche botanico di Sardegna e di Corsica, con cui vorrebbe entrare in contatto.

Acquisto di opere di Moris, De Notaris e Moretti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tornabene, 355.2
  • Unità documentaria
  • 1861-02-17
  • Parte diOrto botanico

Lettera, su carta intestata “Orto Botanico della Università di Catania”, inviata da Catania il 17 febbraio 1861. Tornabene, tramite il marchese Casolotto, deputato al Parlamento, fa avere a Moris la sua ultima opera, Flora fossile dell’Etna. Conosce poco le opere botaniche dell’Italia superiore. Vorrebbe acquistare Flora Sardoa e le altre opere di Moris, nonché quelle di De Notaris e di Moretti. Tornabene possiede le opere del defunto Massalongo. Per l’invio, Moris potrebbe giovarsi del signor Besson, che già deve fargli avere alcune specie di Pinus.

Acquisto della collezione di Procaccini. Programmazione di un viaggio nel Nord-Europa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.27
  • Unità documentaria
  • 1844-06-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 15 giugno 1844. Parlatore ringrazia Moris per avergli donato il secondo volume di Flora Sardoa; lascerà a De Notaris il piacere di recensire l’opera sul Giornale Botanico Italiano; la pubblicazione avverrà sul quinto numero. Antinori deve avere scritto a Moris del gradimento del Granduca per il volume a lui destinato. La collezione di Procaccini è meritevole di essere acquistata: potrebbe costituire il nucleo di una flora fossile italiana. Parlatore nei prossimi giorni andrà al lago di Bientina presso Lucca, per completare il lavoro che sta preparando sulle piante acquatiche. Già Moris avrà visto su Comptes Rendus dell’Accademia delle Scienze la sua nota sull’anatomia di Aldrovanda vesiculosa. Con il placet del Granduca, a metà luglio Parlatore avrebbe intenzione di partire per Vienna, Praga, Dresda, Berlino e Monaco, per poi recarsi a Milano per il Congresso, dove spera di riabbracciare Moris.

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