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Descrizione archivistica
Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
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Tre nuove specie. Genista. Stufe nel calidario

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.1
  • Unità documentaria
  • 1834-03-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera spedita da Bologna il 18 marzo 1834, in cui Bertoloni comunica a Moris di avergli inviato i semi di tre nuove specie, su cui ha scritto una memoria, suggerendo come coltivarle. Seguono osservazioni su alcuni esemplari di Genista. Vengono chieste a Moris informazioni a proposito di stufe che Bertoloni vorrebbe sistemare nel calidario.

Trattazione delle graminacee ligustiche.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.39
  • Unità documentaria
  • 1847-05-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 1 maggio 1847, in cui lo scrivente ringrazia Moris per le belle piante ricevute. Solo la Parkinsonia è morta; è la terza o la quarta volta che la compera. Boissier e Reuter gli hanno scritto che gli manderanno le pubblicazioni richieste [vedi lettera n. 241.36]. Pare che Arrighetti abbia chiesto di essere esonerato dalla carica di consigliere del Protomedicato; Parodi lo sostituirebbe. De Notaris si sta occupando delle Graminacee ligustiche e si sta esercitando a disegnare i fiori.

Trattato sul colera a Palermo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.48
  • Unità documentaria
  • 1849-11-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 20 novembre 1849. Parlatore manda a Moris il suo trattato sul colera di Palermo, che la moglie gli aveva richiesto. La signora non deve badare allo stile, perché in quegli anni Parlatore era abituato alla lingua del Trecento ed imitava il modo di scrivere di Boccaccio, senza però imitarlo nei pregi. Prega la signora, quando avrà terminata la lettura, di prestare il libro alla signora Tecofila Blachier, che glielo aveva chiesto. Purtroppo non ne ha un’altra copia.

Trattato degli Alberi della Toscana.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.5
  • Unità documentaria
  • 1835-03-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 19 marzo 1835. Savi ha messo a disposizione di Moris una copia del suo Trattato degli alberi della Toscana. Purtroppo ha una sola copia delle due Centurie, che potrà mandargli, se gli interessano, con preghiera di restituzione. Chiede a Moris come possa eventualmente spedirgliele.

Trattato degli alberi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.6
  • Unità documentaria
  • 1835-04-04
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 4 aprile 1835. La lettera accompagna la spedizione del Trattato degli alberi, delle due Centurie e di un certo numero di semi.

Trattative per l’eredità di Webb.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.18
  • Unità documentaria
  • 1854-11-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 27 novembre 1854. Parlatore ha tardato a rispondere alla lettera di Moris di ottobre, in attesa di disporre dell’erbario di Desfontaines per fare alcuni riscontri che gli interessavano. Si tratterrà a Parigi ancora una ventina di giorni per il “noto affare” [si tratta probabilmente del trasferimento da Parigi dell’erbario e della biblioteca che Webb per testamento aveva lasciato al museo di Storia naturale di Firenze]. Ringrazia Moris per i semi di Pinus cembra e il professore Delponte per le piante secche. Parlatore prega Moris di fargli spedire in una cassa le piante secche raccolte a Lanslebourg e a Ginevra, e il vascolo con i rami di Pinus, indirizzando il tutto al cavaliere Vincenzo Antinori, direttore del museo di Scienze naturali fiorentino. Parlatore acclude una lettera da fare avere a Clementi. Manda a Moris i saluti di Gay e Decaisne. A Parigi, dopo la morte di Gaudichaud e Mirbel, molte persone aspirano al posto. I favoriti sono Duchartre e Payer, però vi aspirano anche Germain, Trécul, Chatin, Lestiboudois e persino Gay. Parlatore pensa al viaggio di ritorno a Firenze. Ritiene che il passaggio delle Alpi non sia agevole, data la stagione. Potrebbe passare da Tolone e Nizza. Però dovrà poi andare a Milano e proseguire per Bassano per incontrare Parolini, che dovrebbe avere notizie esatte sulla gioventù di Webb e sul viaggio fatto da ambedue in Grecia e in Asia Minore.

Trasporto da Finale di tronchi di palma e di arancio

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Gallesio 131.1
  • Unità documentaria
  • 1840-05-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Finale Borgo (Sv) il 16 maggio 1840, in cui il figlio di Giorgio Gallesio, Giovanni Battista, fornisce particolari circa il trasporto a Torino da Finale di tronchi di palma e di arancio.

Trasloco nel nuovo alloggio.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.13
  • Unità documentaria
  • 1839-12-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 24 dicembre 1839. De Notaris ha preso possesso dell’alloggio, dove però al momento sono presenti solo i letti. Le sua richiesta alla R. Deputazione di concedergli una modifica dell’orario delle lezioni è stata rifiutata. Il tumore alla gamba si è risolto.

Trasloco di Gussone.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Gussone 147.18
  • Unità documentaria
  • 1842-04-30
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Napoli il 30 aprile 1842. Gussone ha cambiato abitazione e comunica a Moris il nuovo indirizzo.

Trasferimento di Pozzolini ad Acqui.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Pozzolini 275.1
  • Unità documentaria
  • 1859-04-29
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Acqui il 29 aprile, senza indicazione dell’anno. Pozzolini si scusa con Moris per non essere potuto passare a riverirlo prima della partenza da Torino, a causa dell’improvviso trasferimento ad Acqui.

Trasferimento di oggetti botanici alla cattedra di Storia Naturale.

  • IT ORTOUT MORIS Add. Enti. Min. Pubbl. Istruz. 5
  • Unità documentaria
  • 1849-11-25
  • Parte diOrto botanico

Ripa di Meana, a nome del ministro, informa Moris che il preside del Collegio Nazionale della capitale ha individuato il bisogno di molti oggetti di botanica per il corso di Storia Naturale, oggetti che l’Orto Botanico diretto da Moris dovrebbe procurare. Il ministero non avrebbe difficoltà a concedere l’autorizzazione, a meno che l’operazione non avvenga a detrimento dell’Orto stesso.

Trasferimento di Gasparrini a Napoli. Critiche a Garovaglio. Raccomandazione per il nipote Roberto De Notaris

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.62
  • Unità documentaria
  • 1861-12-25
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 25 dicembre 1861. De Notaris nel giorno di Natale si sente isolato con la la sua piccola famiglia e, scrivendo, gli pare di partecipare alla contentezza di Moris. Ha saputo che Gasparrini si è trasferito a Napoli. Non si potrebbe chiamare Cesati a Pavia, dove l’Orto si sta via via deteriorando? L’attuale direttore Garovaglio è un “inetto cialtrone”. Il suo forte è la bibliomania: si dice che possiede la più ricca collezione di libri botanici che vi sia in Italia [la biblioteca fu venduta nel 1884, per la somma di 24.000 lire dagli eredi, all’Università di Pavia e ivi conservata come Fondo Santo Garovaglio]. In P.S. De Notaris segnala a Moris il figlio, Roberto, del suo fratello ingegnere. Moris dovrebbe segnalare a suo fratello, alto magistrato, il ragazzo, alunno al tribunale di Milano, al fine di favorirlo in qualche modo.

Trasferimento del nipote Pietro da Varignano a Sarzana

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 31.25
  • Unità documentaria
  • 1858-12-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 14 dicembre 1858. Bertoloni fa qualche osservazione su una specie di Barbula, in disaccordo con quanto ritenuto da De Notaris. Chiede a Moris di interessare il Direttore Generale delle Poste, per fare avere al nipote Franchini Pietro (al momento collocato a Varignano), il posto del Sig. Chiosi, trasferito dall’ufficio postale di Sarzana a quello di Albenga.

Trascorsi politici e difficoltà economiche di Gennari.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.64
  • Unità documentaria
  • 1849-12-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 20 dicembre 1849, come continuazione della lettera 241.63. De Notaris descrive in dettaglio le traversie della vita di Gennari e delle sue attuali difficoltà. [Dopo la caduta della Repubblica Romana, in cui fu deputato, Gennari dovette lasciare la cattedra di Botanica di Macerata. Si rifugiò a Genova come assistente di De Notaris, sino al 1857, quando quest’ultimo ottenne la cattedra di Botanica a Cagliari]. De Notaris prega Moris di aiutare Gennari a diventare suo assistente, tenendo conto che Savignone, non voluto da De Notaris ma appoggiato dal professor Grillo, reggente del Consiglio Universitario, aspira ad ottenere il posto. A Genova il “chiarissimo camaleonte” professore Bo ha assunto autonomamente l’iniziativa di fare rivivere la società di Medicina, estintasi anni prima poco dopo la nascita. De Notaris e alcuni suoi colleghi avrebbero in mente un progetto analogo, però sotto il controllo dello stato. Come direttore proporrebbe il dottor Carlo Varese.

Traité de l’Ergot de siegle

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bonjean (figlio) 46bis.1
  • Unità documentaria
  • 1845-07-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Chambéry il 14 luglio 1845. Bonjean acclude alla lettera la sua opera Traité de l’Ergot de siegle, uscita da pochi giorni e costato sei anni di lavoro.

Traduzione di Grammaire française selon l’Académie.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Rocca, 293.1
  • Unità documentaria
  • 1858-06-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Chiavari il 14 giugno 1858. Rocca ha conosciuto Moris quando è venuto in Piemonte con Louis Leclerc, inviato dal governo francese, per studiare le malattie della vite. Rocca ha tradotto in italiano la Grammaire française selon l’Académie di Bonneau e Lucan; la traduzione è stata rivista da illustri letterati, tra cui il signor Chiarella, letterato e poeta, e da padre Isnardi; viene ritenuta degna di essere pubblicata. Rocca chiede aiuto a Moris, vice presidente del Consiglio Superiore dell’Istruzione, per la diffusione del volume.

Torre supplente di Sassi. Rimedi contro Oidium.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.48
  • Unità documentaria
  • 1854-04-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 27 aprile 1854. De Notaris è riuscito a stare 12 giorni in vacanza in montagna e si è bene ripreso. Tornando, ha saputo che il direttore collegiato Torre ha assunto l’incarico di supplente del professore Sassi; si tratta di vere e proprie meretrici! Clementi sarebbe adattissimo al posto, perché potrebbe riprendere la raccolta di minerali, rimasta al punto in cui l’aveva lasciata Viviani. Per ora non vi è traccia di Oidium nei vigneti dei dintorni, però il parassita è in pieno sviluppo nell’Orto botanico. De Notaris ricorda che lo scorso anno Buelli, con la modica spesa di 200 lire, riuscì a salvare i proprii vigneti di Bobbio, irrorandoli con sterco vaccino e calce stemperati nell’acqua. E’ probabile si tratti dello stesso rimedio suggerito da Rosa di Como.

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