Lettera intestata “Municipio di Alessandria”, inviata da Alessandria il 28 gennaio 1869, firmata dal sindaco Margiocchi, che ringrazia Moris per avere donato semi e piante all’Istituto tecnico per l’istituendo orto botanico.
Copia di nota ministeriale del 28 dicembre 1868, firmata da Napoli, inviata a Moris il 3 gennaio 1869 dal segretario capo Rossetti, in cui lo si informa che è stata corrisposta alla signora Lisa la solita gratificazione annuale di lire 100, per i disegni dell’Iconografia Taurinensis.
Lettera (su carta intestata della Direzione del R. Orto Botanico di Napoli) inviata da Napoli il 16 novembre 1868, in cui Cesati annuncia l’arrivo a Napoli delle tre casse che Moris gli ha mandato. Spera di ricambiare l’invio, quando l’orto napoletano sarà in migliori condizioni.
Lettera inviata da Firenze il 18 marzo 1868. Parlatore augura a Moris ogni felicità in occasione della sua festa del giorno seguente [non è chiaro a quale evento si alluda]. Vuole sapere il costo della spedizione dei fascicoli della Flora del Brasile, onde poterlo rimborsare. E’ tornato Beccari dal suo viaggio nel Borneo, che ora si dedicherà allo studio delle piante.
Lettera inviata da Napoli il 22 febbraio 1868. Cesati ha lasciato compilare al suo collaboratore Pasquale l’elenco dei desiderata. All’Orto di Napoli ha trovato un deficit assai elevato. Professori ed allievi l’hanno accolto assai bene. E’ preoccupato per le condizioni di salute di Moris.
Lettera inviata da Firenze il 27 gennaio 1868. Parlatore chiede in prestito a Moris i fascicoli di Flora del Brasile di Martius, nei quali sono descritte le Gnetaceae e le Coniderae, che gli sono utili per il suo lavoro nel Prodromus. Se l’opera non è disponibile, neppure in biblioteca, prega di farglielo sapere; si rivolgerà a De Candolle o a qualcun’ altro.
Lettera inviata da Chiavari il 25 ottobre 1867. Delpino invia a Moris un suo scritto, che vuole essere un compendio delle proprie osservazioni sulla dottrina della dicogamia vegetale.
Lettera inviata da Vercelli il 16 ottobre 1867. Cesati è dispiaciuto delle cattive condizioni di salute di Moris. Verrà a Torino per sentire le osservazioni che Moris ha fatto sul suo manoscritto. Baglietto sarà ben lieto di vedere la collezione dei licheni sardi di Moris.
Lettera inviata da Genova il 19 settembre 1867. De Notaris e Bucco sono afflitti per la morte di Lisa. De Notaris è addolorato per il cattivo stato di salute di Moris; gli raccomanda di lasciarsi al dolce abbandono della vita campestre, piuttosto che rivolgersi “all’infida medicina”. Appellandosi alla vecchia legge Casati, De Notaris aveva chiesto di essere reintegrato nel precedente stipendio; purtroppo la richiesta è andata in fumo. Invitato a Napoli per il concorso a cattedra, ha dovuto rinunciare per mancanza di mezzi. Il concorso per ora è rinviato e gli è stata promessa una somma di lire 1.000. Se però non arriva il mandato, rinuncerà e rimarrà a Genova.
Lettera inviata da Genova il 14 settembre 1867. Bucco avverte Moris che De Notaris è in vacanza a Trobaso in valle Intrasca, ove quest’anno si fermerà meno del solito, dovendo recarsi a Napoli, poiché ha accettato l’incarico per il concorso alla cattedra di Botanica, vacante dopo la morte di Gasparrini.
Lettera inviata da Chiavari il 20 luglio 1867. Delpino invia a Moris un suo scritto e lo ringrazia della sua estrema gentilezza, augurandogli lunga vita.
Lettera inviata da Torino il 27 giugno 1867. Delponte ha comunicato agli impiegati dell’Orto Botanico il decreto di nomina. La sua vertigine è assai migliorata. Alla lettera acclude l’elenco delle piante del catalogo van Houtte, affinché Moris lo confermi, prima di procedere all’acquisto dal signor Bessoi. Ha spedito a Parlatore le piante richieste, unitamente all’elenco di quelle desiderate dall’orto torinese. Delponte elenca una serie di provvedimenti presi per la conduzione dell’orto, tra cui la richiesta da parte dei giardinieri di due opere, Almanac du bon jardinier e Flore des jardins de l’Europe.
Lettera su carta intestata Jardin botanique de Dijon, inviata da Digione il 5 febbraio 1867, in cui lo scrivente comunica a Moris di non essere riuscito a pubblicare il catalogo annuale dei semi. Acclude un elenco di desiderata..