Lettera inviata da Milano il 24 gennaio 1843. Meiners ha spedito a Moris un altro pacco di libri, che contiene anche alcuni volumi che dovrebbe fare pervenire ad Avogadro.
Lettera inviata dal Giardino botanico [di Torino, al Valentino] il 26 gennaio 1843, in cui Delponte dice di avere fatto una visita all’Orto e di aver dato istruzioni ai giardinieri Giusta e Manhefeld. Segue un elenco di piante di cui Moris ha chiesto di inviargli le rispettive schede.
Lettera inviata da Napoli il 26 gennaio 1843 tramite Burdin, in cui Gussone chiede notizie sulla salute di Moris. Ha terminato il primo volume della Synopsis; spera di completare il secondo entro l’anno seguente. Chiede notizie a Moris della sua opera e gli comunica che il congresso prossimo sarà a Lucca.
Lettera inviata da Genova il 28 gennaio 1843. De Notaris ringrazia Moris per i libri e i semi inviatigli. Gli spedirà il catalogo dei semi e le composite italiche di Viviani. Ha sempre difficoltà nei rapporti con il presidente, che continua ad essergli ostile e non vorrebbe continuare a tenere un giardiniere giornaliero oltre ai due fissi, che secondo De Notaris sono assolutamente inefficienti. Segue una lunga serie di fatti su cui le autorità dissentono e pongono ostacoli alle sue decisione o proposte.
Lettera inviata da Genova il 28 gennaio 1843. De Notaris ringrazia Moris per i libri e i semi inviatigli. Gli spedirà il catalogo dei semi e le composite italiche di Viviani. Ha sempre difficoltà nei rapporti con il presidente, che continua ad essergli ostile e non vorrebbe continuare a tenere un giardiniere giornaliero oltre ai due fissi, che secondo De Notaris sono assolutamente inefficenti. Segue una lunga serie di fatti su cui le autorità dissentono e pongono ostacoli alle sue decisione o proposte.
Lettera inviata da Genova l’1 febbraio 1843. De Notaris ha spedito a Moris le composite di Viviani, tra le quali vi sono anche esemplari di Gussone e di Tenore; vi sono molti errori di determinazione. Sta esaminando le rose, ma non riesce a venirne a capo, date le discordanze tra gli autori. Ha difficoltà anche con il genere Potentilla.
Lettera inviata da Firenze il 2 febbraio 1843. Parlatore segnala a Moris due suoi amici, il marchese Ferrante e il signor Franchini, che vorrebbero conoscerlo durante il loro soggiorno a Torino. Ringrazia per le notizie sui giornali di Torino e per il catalogo dei semi. Le lezioni proseguono, “onorate da numeroso e scelto concorso”.
Lettera inviata da Padova il 6 febbraio 1843. De Visiani informa Moris che la sua flora è dedicata all’Imperatore. Contenendo però l’illustrazione botanica di un paese quasi ignoto alla scienza, sarebbe opportuno diffonderne la conoscenza. Avrebbe pertanto intenzione, dopo avere chiesto il consenso alle autorità, di farne omaggio al Re di Sardegna. Vorrebbe sapere da Moris se la cosa è opportuna.
Lettera inviata da Genova il 7 febbraio 1843, in cui Bertoloni comunica a Moris che suo genero Franchini è stato colpito da apoplessia, da cui si sta lentamente riprendendo. Chiede ulteriori chiarimenti intorno a Potentilla verna dell’erbario di Allioni. Segue una lunga serie di osservazioni a quesiti postigli da Moris su alcune piante del genere Hypocheris, Seriola, Cnicus.
Lettera (in lingua francese) inviata da Liegi l’ 8 febbraio 1843, in cui lo scrivente ringrazia dei semi ricevuti per l’orto di Liegi, tuttora in allestimento. Ha tenuto l’orazione funebre di De Candolle, socio dell’Accademia belga, e ricorda come Moris l’abbia degnamente commemorato alla riunione degli scienziati di Firenze. Sta terminando il secondo volume su Dodonoea. Invia i saluti a Saluzzo (Cesare), Genè, Sismonda (Angelo), Gazzera, Cibrario e Bonafous (Matthieu).
Lettera inviata da Pisa il 12 febbraio 1843. Savi ringrazia Moris dei semi e gli spedisce quelli richiesti. La lettera al signor Vittorio Pecchioli è stata puntualmente consegnata.
Lettera inviata da Genova il 13 febbraio 1843, in cui De Notaris chiede a Moris lumi su alcune piante di Ulex raccolte in Liguria. Seguono considerazioni sui generi Potentilla, Tamarix ed Epilobium.
Lettera inviata da Genova il 19 febbraio 1843. De Notaris spedisce a Moris un esemplare di Bupleurum, che ritiene pianta non ancora conosciuta. Ne acclude una descrizione per un’eventuale pubblicazione da presentare all’Accademia con il nome anche di Moris. De Notaris chiede se Lisa o Bucco possono trascrivergli una copia della Synopsis Generum che Moris fa precedere alla famiglia delle Umbelliferae, poiché non gli garba la classificazione adottata da De Candolle e da Bertoloni. E’ presente anche un elenco di piante indicate da Bertoloni come crescenti nel Nizzardo, che desidererebbe avere.
Lettera autografa intestata “Société Royale d’Horticulture du Belgique”, inviata da Bruxelles il 24 febbraio 1843 dal controllore Ledraire, il quale ringrazia Moris per il catalogo dei semi; segue un lungo elenco di quelli desiderati.
Lettera inviata da Ginevra il 24 febbraio 1843. De Candolle dice a Moris che non ha voluto aggiungere al catalogo a stampa dei semi, inviato di recente, una richiesta, perché scrivendo a mano avrebbe contravvenuto a una legge sulla posta. Si trattava del desiderio di avere una certa quantità di Arachis hypogea, sia del giardino sia di qualche mercante. Nessuna persona nota a Moris è stata coinvolta nei recenti disordini avvenuti a Ginevra; soltanto Boissier è stato lievemente ferito, difendendo i tamburi della milizia.
Lettera inviata da Genova il 25 febbraio 1843. De Notaris ringrazia Moris per avergli mandato la stampa della sua trattazione delle Umbelliferae [nella lettera n. 243.29 De Notaris aveva chiesto a Bucco o a Lisa una trascrizione manuale], che restituirà quanto prima. Alla lettera è accluso un elenco dei generi delle Umbellifere della Liguria, chiedendo a Moris di dirgli come classificare quelli sottolineati in rosso, non facenti parte della flora sarda. Seguono dubbi e osservazioni di piante della famiglia delle Umbelliferae, che De Notaris ritiene un vero rompicapo.
Lettera inviata da Koenigsberg il 26 febbraio 1843. Meyer farà avere a Moris, tramite il comune amico Meissner di Basilea, i semi desiderati. E’ rimasto stupito della ricchezza del suo catalogo, di cui approfitterà per chiedergli semi.
Lettera inviata da Monaco il 4 marzo 1843. Martius, assieme ai semi richiesti, manda a Moris una pubblicazione sulla malattia delle patate, che da qualche anno infesta la Germania. Martius possiede poche pubblicazioni botaniche italiane e desidererebbe avere quelle edite dall’Accademia. Egli possiede soltanto Hortus Ripulensis. In cambio potrebbe offrire opere analoghe stampate in Germania.