Lettera inviata da Bologna il 2 settembre 1836, in cui Bertoloni chiede a Moris l’invio di un esemplare di Phyteuma cordata e di P. spicata, entrambe di Balbis, di cui la prima è ritenuta da De Candolle figlio specie nuova. Un amico di Bertoloni vorrebbe ricevere i numeri usciti dell’“Annotatore Piemontese, ossia il giornale della lingua e della letteratura italiana”. Si raccomanda che l’editore li mandi al Cav. Malvezzi.
Lettera senza data e località di invio. Alfonso De Candolle aveva chiesto a Savi di fargli avere esemplari delle numerose begonie del suo giardino. Il pacco fu affidato a Ferdinando Rosellini affinché lo consegnasse a Moris, che lo avrebbe fatto pervenire a De Candolle. Nel frattempo quest’ultimo pregò Savi di fargli avere il pacco tramite Parlatore. Savi vorrebbe sapere che fine ha fatto il pacco.
Lettera inviata da Bologna il 5 marzo 1836, in cui Bertoloni dice di restituire le piante ricevute da Moris e da De Notaris; raccomanda a Moris quest’ultimo definendolo “bravo giovane” e lo “scongiura” di procurargli una sistemazione. Chiede se sono state ricevute le tre copie del Commentarius de Mandragoris inviate a Torino tramite il Sig. Radicati.Ha molti dubbi sulla descrizione di Phyteuma spicata fatta da Balbis; non gli è neppure servita la monografia di Alphonse De Candolle, che nel suo libro ha molto “malmenato” il genere. Ringrazia dei libri ricevuti sul colera del Prof. Berruto [probabilmente va letto “Berruti”] e del Dott. Bellingeri. Avrà bisogno dell’aiuto di De Notaris per la consultazione degli erbari di Allioni e di Biroli, a proposito del genere Verbascum. Di due specie quasi si scusa di essersi permesso di comporre egli stesso la descrizione.