Showing 45 results

Archival description
Università degli Studi di Torino File Text Italian
Print preview View:

45 results with digital objects Show results with digital objects

Commissione pel concorso Provincia e Municipio di Torino nelle spese per l'incremento degli studi universitari

Pareri espressi dalle Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Lettere e filosofia in merito alla relazione della "Commissione provinciale e municipale pei provvedimenti in favore dell'Università".
Copia del "Rapporto sui lavori fatti dalla Commissione provinciale e municipale pei provvedimenti in favore della R. Università", stampato nel 1876.
Richiesta di informazioni statistiche inviata da Giacinto Pacchiotti, relatore della Commissione e minute dei conteggi.
Copia della circolare del Ministero dell'Istruzione Pubblica n. 515 del 21 febbraio 1877 con oggetto "Riduzioni di tariffa per il trasporto in ferrovia degli allievi d'istituti e scuole".
Copia dello "Statuto del Consorzio Universitario di Torino".

Esami speciali. Commissioni. Programmi

Richiesta di informazioni inviata dal ministro ai rettori per valutare l'opportunità di concedere una sessione straordinaria di esami durante le vacanze pasquali.
Minute di alcune relazioni presentate al ministro in merito a questioni normative quali l'ordinamento della Facoltà di Giurisprudenza, il conferimento dei gradi accademici, gli esami.

Centenario di Dante (R.D. 20-7-1864 n. 1853)

In occasione del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri, il ministro dell’Istruzione pubblica Michele Amari si fece promotore del decreto, citato nel titolo, che prevedeva un concorso tra gli studenti e uditori che nell'anno 1864-65 fossero iscritti nelle Università e Scuole di applicazione del Regno. La prova sarebbe consistita in un tema scelto tra una rosa di quaranta, proposta da una commissione centrale eletta dal ministro “sopra le scienze delle seguenti facoltà: Giurisprudenza; Medicina e Chirurgia; Fisica, matematica e scienze naturali; Filosofia e Lettere. Corrisponderanno i temi agli studi fatti nel penultimo anno del corso scolastico, e saranno scompartiti ugualmente a dieci per ciascuna facoltà” (art. 3).
Il fascicolo riporta sulla camicia l'elenco dei quindici candidati dell’Università di Torino, di cui sono conservate le domande: Martino Torrione (Leggi), Giuseppe Sarti (Leggi), Bartolomeo Bertetti (Medicina), Carlo Cerruti (Leggi), Antonio Giorgini (Leggi), Pietro Desiderio Pasolini (Leggi), Massimo Dagna (Lettere), Flaminio Ghisalberti (Leggi), Pietro Gaudenzi (Medicina), Domenico Ghiglione (Leggi), Giacomo Lumbroso (Leggi), Vincenzo Zuccotti (Medicina), Enrico Scialoja (Matematica), Giuseppe Ballerini (Leggi) e Lionello Todros (Leggi). Si presentarono alla prova selettiva, svoltasi a Torino il 1° febbraio 1865, in quattordici (assente Ghisalberti) e si ritirarono, appena uditi i temi, gli studenti Todros e Scialoja. I dodici temi degli studenti universitari, oltre ai quattro di studenti della Scuola di Applicazione, furono trasmessi al Ministero rispettivamente il 1° e il 4 febbraio. Il Ministero li restituì in data 8 febbraio, nominando al contempo la commissione giudicatrice interna all'Ateneo, costituita da quattro docenti per ciascuna delle quattro Facoltà cui appartenevano i candidati. I temi di dieci studenti furono dalla commissione ritenuti meritevoli di concorrere al premio e dunque inviati al Ministero in data 4 marzo.
Dalla documentazione conservata nulla si evince sulle fasi successive del concorso, se non che fece parte della commissione giudicatrice che operò a Firenze il professore onorario di Ostetricia Scipione Giordano.
Al termine del concorso, il Ministero restituì all'Università di provenienza dei candidati gli elaborati (8 agosto 1865). Su quattordici partecipanti (dieci dell’Università e quattro della Scuola di Applicazione) ne risultano conservati nove: uno di argomento letterario (“De causis ob quas apud Romanos magis floruerit satira quam apud Graecos”); tre di Giurisprudenza (“Dei mezzi ed istituti ordinati alla prevenzione e difesa della sovranità civile contro gli abusi ed eccessi dell’autorità ecclesiastica”; “Influenza del Cristianesimo sul miglioramento dei diritti e delle istituzioni sociali”, due elaborati); tre di Medicina (“Confronto del vitto animale col vegetale”; “Cura dell’aneurisma”; “Studio delle erme inguino-crurali”); due della Scuola di Applicazione (“Del pendolo composto”; “Esporre le teorie delle soluzioni particolari delle equazioni differenziali semplici del primo ordine a due variabili”).
E’ conservata anche corrispondenza relativa al bando di concorso, ai requisiti di partecipazione, ai temi d'esame, alla composizione delle commissioni a livello locale e nazionale.

Premio "Gioele Solari"

Corrispondenza, avvisi di concorso (1956, 1957, 1960, 1963), situazione di cassa (dal 1953-54 al 1981-82), mandati di pagamento (1953-54 al 1964-65), rendiconti (1986, 1987), conti consuntivi (1987).
Pur essendo raccolta dall'ufficio di Ragioneria, la documentazione conservata, grazie ad atti presenti in copia, consente di ricostruire sommariamente la storia del premio. All'indomani della morte di Gioele Solari (8 maggio 1952), il rettore Mario Allara sottopone al Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 18 luglio, un’ipotesi di accordo tra l’Ateneo e Clara Masante, che assicuri all’Università la proprietà della biblioteca personale del defunto maestro, stimata dal valore di £ 5.000.000, e alla vedova un vitalizio mensile di £ 30.000. L’Università si impegna, inoltre, a destinare la somma di £ 2.200.000 per l’istituzione di un premio nazionale alla memoria di Solari. La biblioteca, conservata per un terzo nell’abitazione privata di via Massena n. 42 e per due terzi presso l’Accademia delle Scienze, consta: “a) di un corpo principale attualmente distinto in nove serie contrassegnate da ordinali romani, e comprendente 5057 opere schedate; b) di un corpo denominato “Biblioteca minima” che accoglie volumi di piccolo formato (spesso antichi e di pregio) e che, diviso in sette serie, comprende 763 piccoli formati; c) di circa 500 annate di varie riviste filosofiche e politiche; d) di una miscellanea di opuscoli in 100 grosse cartelle, per un totale di 3146 numeri. Il rettore, come da mandato ricevuto, perfeziona l’accordo con Clara Masante, con atto sottoscritto in data 2 agosto 1952. In data 5 marzo 1954 il rettore dà mandato all’Istituto bancario S. Paolo di aprire un libretto di risparmio intestato Premio “Prof. Gioele Solari” con un versamento di £ 2.200.000.
Il regolamento del premio è approvato dal Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza nella seduta del 25 maggio 1954 e prevede il conferimento annuale a un laureato in Giurisprudenza, Scienze politiche o Lettere e filosofia entro i tre anni precedenti alla scadenza del concorso. I candidati dovranno presentare opere inedite di filosofia del diritto, dottrine politiche o sociali. L’ammontare del premio non potrà superare l’80% degli interessi del capitale e il vincitore dovrà impegnarsi a frequentare per tre mesi l’Istituto di Scienze politiche dell’Università di Torino.
Nella seduta dell’11 luglio 1958 la Facoltà di Giurisprudenza, acquisito il consenso di Clara Masante, delibera che il premio sia bandito ogni tre anni, sommando in un unico premio gli importi degli interessi.
Dai mandati di pagamento sono ricavabili i nomi dei vincitori delle edizioni 1956-57 Giacomo Gavazzi e Silvia Rota ex aequo; 1960-61 Paolo Farneti; 1964-65 Sergio Pistone.
Nella seduta del 20 dicembre 1977 il Consiglio di Amministrazione, in una seduta in cui sono passate in rassegna tutte le fondazioni e premi esistenti, con valutazione della sostenibilità, stabilisce di conferire un premio annuo di £ 400.000, ma nel 1984 si rende necessario approvare un nuovo regolamento che prevede di nuovo un conferimento ogni tre anni e un ammontare del premio non superiore all’80% degli interessi del capitale, come già in origine.
L’ultimo bando risale all’anno 2009, per estinzione del capitale.

Adunanze dei professori ordinari e straordinari

Con rubrica.
Trasferimento del professor Alberto Magnaghi dall'Università di Palermo, cattedra di Geografia (vedi pagg. 67, 79 e 88).
Proposta, promossa dal senatore Cian, di conferimento a Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon della libera docenza honoris causa in Storia del Risorgimento, approvata all'unanimità (seduta del 21 marzo 1934, pp. 374-377).

Results 41 to 45 of 45